Circa il discorso dell'autostima in rapporto all'ansia non so come valutarlo, perchè ha a che vedere con il razionale e l'irrazionale che è in noi. A livello razionale uno può benissimo constatare di non avere niente in meno degli altri, può anche riconoscere che nei momenti migliori ha espresso tutt' altre qualità, che "era nel mondo" e a diretto contatto con la vita, secondo per secondo. Dunque il potenziale esiste, e molti di noi lo sanno, anche se poi nella maggior parte delle situazioni risulta inaccessibile. E' la poca autostima a generare l'ansia o è l'ansia che, come fattore inibente, genera risentimento verso se stessi, rabbia, vergogna ? Reazioni anche normali quando consideri l'assurdità di questa tua mente che si comporta da nemica.
Due cose, a mio avviso, ci tagliano via dalla vita: l'assenza di una vera motivazione e l'ansia. Le due, almeno in me, sono parzialmente legate : quando diminuisce il "voler vivere" diminuisce anche l'ansia , ma languo in una successione di giorni più o meno tutti uguali e mi sento spento;
quando la motivazione ritorna anche l'ansia ritorna, e mi sento fregato, in trappola, perchè ora che ricomincio a sentirmi vivo l'ansia mi impedisce di accedere alla felicità. Il processo vale anche nella direzione opposta, voglio dire che se l'ansia blocca il mio slancio per troppo tempo torno ad essere spento.
Sono contento di poter guardare in faccia il problema, spero di disporre il più a lungo possibile di motivazione e volontà sufficienti per affrontarlo, ma soprattutto spero di incontrare qualche valido alleato lungo il cammino perchè da solo non ce la faccio.
Un abbraccio a tutti voi, che mi siete comunque di aiuto