Abe's Oddysee

Ma secondo voi l essere umano ha realmente l istinto di visitare nuovi posti, scoprire la storia e l arte di un luogo, e roba del genere?
A me pare tutta apparenza per darsi un tono, una moda fomentata da necessità di business. A me per esempio non frega assolutamente nulla di tutto ciò, ed anzi, non solo queste cose mi annoiano, ma allontanandomi dalla mia zona di comfort é persino deleterio per la mia psiche. Zona di comfort: se ci pensate viaggiare é per antonomasia un uscire dalla zona di comfort, l atto più trasgressivo che si può fare in tal senso dal momento che ti trovi un un posto del tutto nuovo circondato da edifici e persone che non hai mai visto. Per me é contronatura, l'essere umano sta male quando esce dalla sua zona di comfort. Se nel luogo in cui vivi puoi esserti costruito uno status delle 4 pareti, quando viaggi diventi un signor nessuno a meno che non sei un gigachad che appena passi tutti si girano ad ammirare

franz90

Opinioni, secondo me invece se uno vuole stare meglio (a piccoli passi) deve proprio uscire dalla propria zona di comfort.

Chamomile

C'è chi ha davvero questa passione, ma secondo me molti lo fanno per avere poi qualcosa da raccontare agli altri.

sparatemi

Bisogna partire dalla differenza tra turista e viaggiatore.
Personalmente piace tanto viaggiare e provare l'esperienza del viaggiatore che s'immerge nella cultura locale con vita quotidiana e cibo spesso lontani dai centri nevralgici del turismo dove ormai è tutto standardizzato, purtroppo come dici te tanti al giorno d'oggi lo fanno per moda e non frega nulla del posto in cui vanno, non hanno interesse nell'impare un qualcosa di quel posto, interessa solo avere foto instagrammabili e per farlo basta loro fare una toccata e fuga per poi andare nelle grandi catene della ristorazione e criticare il fatto che non trovano il cibo come da noi e prendono ancora per il culo i locali per delle loro usanze. I veri viaggiatori sono la minoranza perchè un requisito fondamentale per esserlo è essere umili e pronti ad accettare la diversità e che il nostro modo di vivere qui non è uguale in tutto il mondo. Ho conosciuto persone che si vantavano di essere stati in determinati Paesi dall'altra parte del mondo, salvo poi scoprire che sono stati 2/3 settimane dentro un resort.

CongaBlicoti_96

No, ma guarda che è una cosa normale. Ci sono un sacco di persone che preferiscono non viaggiare e che in generale non sono interessate a questa attività. Mia madre per dire è una di quelle persone che raramente riesci a farla muovere fuori dall' Italia e spesso anche quando va via rimane sempre in zona. Sono gusti. Io sono l'opposto e purtroppo o per fortuna sono molto curiosa di scoprire e vedere il più possibile. L'Italia è bellissima e unica , esattamente come molte altre città del mondo. Sarebbe svilente e non veritiero dire che è meglio andare all'estero. Diciamo che dipende dalle necessità, possibilità interessi e mood.

CongaBlicoti_96

Verissimo e d'accordissimo.
.....Ci vogliamo aggiungere anche quelli che si rivolgono alle persone del posto parlando in italiano, magari usando anche qualche parola di dialetto.

Varano

io non sono un amante dei viaggi, però devo riconoscere che mi hanno sempre arricchito. ricordo i giorni in cui ho viaggiato rispetto agli altri passati a casa.
a volte sogno luoghi che ho visitato una volta sola. comunque ho limitato i viaggi per due motivi: il primo è per la salute psichica come dicevi tu, il secondo per non disperdere risorse in cose che secondo me sono secondarie rispetto all'acquisto di una casa.

sagoma

A me piace viaggiare, anche se in genere limito i miei spostamenti a luoghi abbastanza vicini e comunque in Italia, non solo perché c'è tanto da vedere nel nostro Paese, ma purtroppo anche perché ho delle difficoltà a prendere l'aereo, parlare inglese o altra lingua straniera, trovarmi in situazioni in cui non conosco le usanze, ecc. Altrimenti anche all'estero sceglierei qualche meta da raggiungere.
Vado a visitare anche piccoli borghi, e non per forza di quelli conosciuti. Non disdegno l'idea di farmi un giro in città poco ambite dal punto di vista turistico. Mi sono informato pure su possibili cose da vedere in posti come Benevento o Campobasso. E insomma, se decidessi di andarci non è che poi ci sarebbe molto da vantarsi di essere andati, da soli tra l'altro, a Campobasso (con tutto il rispetto per la città), quando magari l'ipotetico tizio a cui lo comunicherei è appena tornato per esempio da un giro a Tokyo con gli amici. Se avessi poi con chi parlarne, al massimo potrei dirlo a qualche famigliare / parente. Altro che viaggiare per moda nel mio caso... Un'altra pensata che avevo fatto era quella di andare a Recanati, solo per vedere con i propri occhi il posto in cui visse e fu reso famoso da Leopardi, il problema è che è complicato arrivarci.
Le cose sono fatte da persone diverse per vari motivi, non tutte le fanno per fare i fighi dopo, o solo per fare i fighi.
Non mi ritrovo neanche sull'affermazione della zona di comfort. Per me il luogo di origine non corrisponde affatto alla mia zona di comfort e anche lì non ho nessun tipo di status da difendere, al massimo quello del bravo ragazzo timido che non si fa vedere in giro. E spostarmi in altri posti è stato un modo per illudermi di trovare dei contesti cui adattarmi. Viaggiare e andare in posti nuovi, rispettando certe condizioni, non ha costituito un grosso problema, quando per moltissimi altri aspetti sono impedito e non riesco ad affrontarli adeguatamente o proprio per niente. Ho più timore del giudizio di chi mi conosce di più (almeno apparentemente) che degli sconosciuti, e non soffro molto il fatto di risultare inosservato alle passanti.
Dunque andare altrove ha rappresentato la possibilità di prendere una boccata d'aria, il contrario di quello che si stabiliva generalizzando nel primo post.

David Brent

Mah a me sembra molto molto più strano questo continuo giudicare chi viaggia che onestamente è la cosa più strana del forum, senza offesa, queste filosofie o distinzioni ecc su chi decide di andare in ferie, piuttosto che un povero cristo che decide di andare via qualche giorno per svagarsi. Raga anche meno giudizi dai, anche io una volta pensavo eheh alla gente piace solo andare ad amsterdam/barcellona/ibiza a divertirsi, io me ne andrei a san salvador in una bettola con un solo zaino eheheh, poi ho superato l'adolescenza. Comunque c'è tanta gente che non viaggia o non fa nessun viaggio particolare, certo se poi si guardano solo quei 3-4 conoscenti di successo che vanno chissà dove allora è un altro discorso. Però non capisco perchè giudicare un hobby, se a voi dicessero leggi/giochi ai videogiochi/guardi film per noia che direste, cattivoni bulli estro maledetti capisco lo school shooter americano ecc

cuginosmorfio

Secondo me, molti non sopportano il fatto che -malauguratamente- coi socials il concetto di viaggiare sia stato inflazionato: foto di qui, di là, in cima alla montagna, in piscina col drink, nella savana, nelle caverne...

come tutte le cose, c'è chi le fa per interesse vero e chi le fa così, perché fa parte del costume dell'epoca.
A me personalmente piacerebbe viaggiare ma avrei bisogno di almeno 2-3 settimane libere perché mi piacerebbe godermi il posto appieno. Non capisco (ed un po' invidio) quelli che con 2 giorni liberi a disposizione prendono l'aereo e vanno in un altra nazione. Non so cosa si possa visitare e godere in 2 giorni scarsi di soggiorno. Magari a queste persone basta il gesto di prendere e partire. Ognuno si calibra sui suoi bisogni (mi auguro veri e non importati dall'esterno).

Itachi

Anch’io ho sempre avuto zero interesse nel viaggiare, ma penso che la gente che lo fa solo per darsi un tono sia una minoranza. Credo che alla maggior parte interessi davvero.

Varano

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Keith

È una moda.

Gli unici posti in cui mi piacerebbe andare ora c'è la guerra o stanno vicino alla guerra. Per il resto mi sta bene anche fare la gita della domenica in Abruzzo, come ha fatto la gente per decenni ed era felice, anzi più felice di adesso.

Se oggi conosci una ragazza e ti ci metti insieme la prima cosa che devi fare a brevissimo tempo è un viaggio. Se dici che non ti piace viaggiare o hai ansia/disagio nel farlo sei finito, perdi un infinità di punti. Ovviamente devi organizzare, sapere dove andare e cosa visitare.

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Varano

a me una ragazza ha guardato strano perché all'aperitivo ho mangiato poco, mi sono difeso dicendo che non sono un mangione e che mangio lo stretto necessario, ma ho peggiorato la situazione.

Keith

E che non lo sai che in quanto uomo devi mangiare tutto quello che hai sotto mano però allo stesso tempo devi avere anche gli addominali a tartaruga

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Oda Nobunaga

Commenti illuminanti. E io che pensavo che, come tutto, ad alcuni piace e ad alcuni no

Milo

Ci stavo pensando proprio oggi perchè stò appunto organizzando un viaggio pure bello impegnativo e non so dove finisce la voglia di omologarmi e dove inizia la reale voglia di farlo.

Devo dire che nei miei viaggi passati, nel mentre li facevo tra ansia e stanchezza per la maggior parte del tempo era "un chi me la fatto fare" però di contro è innegabile che mi abbiano lasciato molto dentro e ho dei bellissimi ricordi di paesaggi, cibi e modi di vivere.

Poi è anche un mettersi alla prova contro le mie tante fobie come prendere l'aereo o guidare per tanti km, insomma un modo per far vedere che anche io c'è la faccio.

Non so nel complesso sono molto soddisfatto di averli fatti perchè sento che in qualche modo mi abbiano arricchito, anche se ripeto lo sbattimento per un ansioso è tanto.

Trinacria

A me piace viaggiare e non me ne frega niente delle mode. Mi piace vedere posti nuovi, ammirare le bellezze del mondo , conoscere culture diverse. A volte è anche solo un modo per uscire dalla monotonia della vita. La scorsa domenica sono stata a Milano solo per vedere il Cenacolo. Sarò strana ma mi ha emozionato. E mi è capitato lo stesso con alcune opere del Louvre, con il Partenone o facendo il bagno nel mare di Nizza.
Mi dispiace solo non avere la compagnia con cui poter viaggiare di più visto che da sola non ho molta voglia di farlo.
Non capisco perché qua dentro c'è sempre questa convinzione che se qualcosa piace a molti deve per forza essere una falsa passione fatta solo perché deve piacere per forza. Ho letto lo stesso discorso anche sugli aperitivi, sulle discotece, sulle cene fuori. Se una cosa a noi non piace non significa che non debba piacere nemmeno agli altri. Ci saranno sicuramente quelli che lo fanno solo per moda o per fare i fighi ma questo vale per tutto.

Keith

Molte cose si fanno per moda, tipo i tatuaggi. Se non fossero diffusi quasi nessuno sentirebbe il bisogno di farli. Si fanno le cose per emulazione e omologazione. Stesso dicasi per aperitivi. Se andasse di moda bere il vino sulle panchine tutti berrebbero il vino sulle panchine.

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Varano

esatto, è una moda ma ciò non toglie che possa essere divertente