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Vecchio 14-04-2012, 15:21   #21
Esperto
 

Ho seguito il discorso di Aree e rainy...E anche tutte le altre risposte...
Mi trovo molto più nei panni di Aree, sul discorso genitori... Capisco anche il punto di vista di rainy, ma, a mio modestissimo parere, è eccessivo dire che in fondo i genitori non ti trascurano solo perchè non ti manca niente e perchè si preoccupano di quello che fai...
Cercate di seguirmi...
Anche i miei genitori si preoccupano sempre di dove vado, si arrabbiano se faccio una cazzata, rompono per non farmi fare questo o quello, mi danno i soldi per l'università, il cibo, tutto quanto...
Ma io parlo del piano emotivo.
Se tu (esempio di mio padre), fin da quando sono piccola dai a me e ai miei fratelli degli "imbranati", prima cosa ci abbassi l'autostima. Se vedi che sono imbranata, timida, ecc... Portami di più al parco, portami a fare sport, portami a socializzare di più... Insegnami le cose e cerca di non spazientirti sempre! (Io capisco la cosa che essere genitori sia difficile, che abbiano i loro problemi, ecc... Ma essere genitori vuol dire anche educare tuo figlio in questo senso!)
Se cerco di parlarti di me, perchè non sto bene (madre) , non dirmi che ti stresso, non chiedermi perchè piango se poi chiudi la porta e te ne vai (padre), magari per te i miei problemi sono superficiali, ma per me, bambina di 12 anni no!
Se non mi ascolti tu, e non mi fai nemmeno fare attività sociali in modo che io conosca amiche e altre persone, io non avrò mai nessuno con cui parlare, diventerò chiusa (che poi è quello che è successo)...
Se ti dico che voglio fare questo piuttosto che quello perchè mi piace, non mi dovresti sempre ridere in faccia e dire "ma cosa cavolo credi di fare"... Perchè io sono sensibile (ma tu questo non lo sai, perchè non mi chiedi mai niente)...
Se voglio andare a un concerto, o al cinema, cosa mi rispondi "puoi anche lasciar perdere" solo perchè a te queste cose non piacciono! Capisco che tu, genitore, stanco, non hai voglia di accompagnarmi o lasciarmi andare con qualcuno che non conosci bene a fare un'attività che a te fa schifo... Però non dovrebbe essere tua, la scelta di quello che piace a me, no? Siamo 2 persone diverse.
E' inutile che un padre ti dica "sono tutti fuori gli altri, voi gli unici a stare a casa" e imprechi... Magari se ci davi la possibilità di farci più amici, anche noi avevamo qualcuno con cui uscire!...
E una madre non può non insegnarti niente sull'essere femminile, e poi dirti che non ti devi preoccupare delle altre ragazze... Viviamo nella società dell'apparenza, io provo fastidio a vedermi inferiore rispetto a quelle che stanno in classe con me, o a decidere di non andare in un posto dove sono stata invitata perchè siccome nessuno mi accompagna mai a fare un po' di shopping non ho niente di carino da mettermi...

Riuscite a capire il punto?
Se per te essere genitore vuol dire comprarmi qualche giocattolo quando sono piccola, staccarmi dai miei fratelli quando litighiamo, portarmi in "vacanza" (che vacanza non è, è solo che hai una casa lì) sempre nello stesso posto, comprarmi i vestiti solo perchè mi servono, mandarmi a scuola e all'università, dirmi che "alla tua età dovresti lavare e stirare".... Allora sei completamente fuori strada.
Una persona non dovrebbe crescere frustrata perchè si sente sempre rispondere di no (mi han detto no tante di quelle volte che ho smesso di chiedere, da tanto tempo), non dovrebbe aver sempre bisogno di un passaggio da qualcun altro le pochissime volte che esce, non dovrebbe essere apatica a 20 anni perchè non ha mai avuto modo di sviluppare le proprie passioni e si sente indietro, e non sa più cosa le interessa....
Non avete idea di quante possibili amicizie io abbia perso perchè paccavo sempre la gente che mi invitava per non dar fastidio ai miei...
Ci sono tante cose che mi danno problemi che non ci sarebbero, se fossero state risolte prima, quando ero piccola ed erano i miei genitori a doverle risolvere...

Sono cresciuta abbastanza sola, e inesperta su tutto.
Mio padre soprattutto non accetta le mie idee e allo stesso tempo pretende che io sia la figlia brava, e che (come dice lui) io sappia "stare al mondo"...
E non mi han mai viziata, per dirvi, tutti si beccavano qualcosa per un voto alto, io SOLO voti alti, mai ricevuto nulla... e andava bene così. A me sarebbe piaciuta solo un po' di comprensione, la capacità da parte dei miei di scendere a compromessi...
Invece nulla. Loro sono loro e io sono io.
E fa schifo.
Ora... Riuscite a capire qual'è il disagio, in questo senso?
Vecchio 14-04-2012, 16:40   #22
Banned
 

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Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Cercate di seguirmi...
Anche i miei genitori si preoccupano sempre di dove vado, si arrabbiano se faccio una cazzata, rompono per non farmi fare questo o quello, mi danno i soldi per l'università, il cibo, tutto quanto...
fin qui ci siamo, è normale

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Ma io parlo del piano emotivo.
Se tu (esempio di mio padre), fin da quando sono piccola dai a me e ai miei fratelli degli "imbranati", prima cosa ci abbassi l'autostima. Se vedi che sono imbranata, timida, ecc... Portami di più al parco, portami a fare sport, portami a socializzare di più... Insegnami le cose e cerca di non spazientirti sempre! (Io capisco la cosa che essere genitori sia difficile, che abbiano i loro problemi, ecc... Ma essere genitori vuol dire anche educare tuo figlio in questo senso!)
Se cerco di parlarti di me, perchè non sto bene (madre) , non dirmi che ti stresso, non chiedermi perchè piango se poi chiudi la porta e te ne vai (padre), magari per te i miei problemi sono superficiali, ma per me, bambina di 12 anni no!
Se non mi ascolti tu, e non mi fai nemmeno fare attività sociali in modo che io conosca amiche e altre persone, io non avrò mai nessuno con cui parlare, diventerò chiusa (che poi è quello che è successo)...
Se ti dico che voglio fare questo piuttosto che quello perchè mi piace, non mi dovresti sempre ridere in faccia e dire "ma cosa cavolo credi di fare"... Perchè io sono sensibile (ma tu questo non lo sai, perchè non mi chiedi mai niente)...
Se voglio andare a un concerto, o al cinema, cosa mi rispondi "puoi anche lasciar perdere" solo perchè a te queste cose non piacciono! Capisco che tu, genitore, stanco, non hai voglia di accompagnarmi o lasciarmi andare con qualcuno che non conosci bene a fare un'attività che a te fa schifo... Però non dovrebbe essere tua, la scelta di quello che piace a me, no? Siamo 2 persone diverse.
E' inutile che un padre ti dica "sono tutti fuori gli altri, voi gli unici a stare a casa" e imprechi... Magari se ci davi la possibilità di farci più amici, anche noi avevamo qualcuno con cui uscire!...
E una madre non può non insegnarti niente sull'essere femminile, e poi dirti che non ti devi preoccupare delle altre ragazze... Viviamo nella società dell'apparenza, io provo fastidio a vedermi inferiore rispetto a quelle che stanno in classe con me, o a decidere di non andare in un posto dove sono stata invitata perchè siccome nessuno mi accompagna mai a fare un po' di shopping non ho niente di carino da mettermi...
se veramente i tuoi genitori hanno fatto tutto questo, allora hanno sbagliato molto. Avere dei figli non vuol dire solo assecondare ogni loro richiesta, significa anche star loro vicini quando serve. Significa ascoltarli quando hanno bisogno di sfogarsi, piangere con loro anche se è necessario. Significa non distruggere mai i loro sogni.
Anche a me è capitato di avere dei sogni, di vedermi in un certo modo nel futuro. E quando raccontai ai miei genitori quello che voglio fare da grande, mi hanno riso in faccia. E ci sono stato male, forse è anche per questo che non ho molta fiducia/autostima in me stesso.
Però con i miei genitori ho un buon rapporto, tutto sommato.
Non so che dirti Jupiter, posso solo suggerire di sfogarti. Se necessario anche urlare addosso ai tuoi. Devi far capire loro come ti senti, come hai vissuto quel che ti hanno fatto in tutti questi anni. L'essenziale è non tenersi tutto dentro. Così come loro hanno messo a disagio te, metti tu in disagio loro. Fai capire loro come ci si sente.
Devi farlo, sei legittimata a farlo.
Però mettiti in testa che, forse, non l'hanno fatto apposta. Non hanno progettato di farti sentire così. Forse quel che facevano, secondo loro, era giusto. E' ovvio: tutti col senno di poi siamo più saggi.
Basta che ci parli, il dialogo è sempre importante in una famiglia.
Mai tenersi le cose nascoste

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Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Non avete idea di quante possibili amicizie io abbia perso perchè paccavo sempre la gente che mi invitava per non dar fastidio ai miei...
Ci sono tante cose che mi danno problemi che non ci sarebbero, se fossero state risolte prima, quando ero piccola ed erano i miei genitori a doverle risolvere...
questo è successo anche a me. Da piccolo mi invitavano sempre da questa o quella parte, come normale. Anche quando andavo in vacanza con i miei (tanto per restare in tema, come vedi ), se magari vedevo una ragazza che mi interessava non mi sono mai fatto avanti. Se vedevo un gruppo di ragazzi della mia stessa età, mi sarebbe piaciuto moltissimo stare con loro. Quando mi invitavano a casa i miei ex compagni di classe, avrei voluto andarci.
E invece non ho mai fatto nulla di questo. Perchè mi vergognavo dei miei genitori. Mi vergognavo di rivelare a loro i miei sentimenti. Mi vergogno tutt'ora di parlare di ragazze con loro, di amici con loro.
A loro non ho mai parlato di amore o amicizia, perchè mi vergognavo... avevo paura di chissà cosa avessero pensato di me.

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Sono cresciuta abbastanza sola, e inesperta su tutto.
Mio padre soprattutto non accetta le mie idee e allo stesso tempo pretende che io sia la figlia brava, e che (come dice lui) io sappia "stare al mondo"...
E non mi han mai viziata, per dirvi, tutti si beccavano qualcosa per un voto alto, io SOLO voti alti, mai ricevuto nulla... e andava bene così. A me sarebbe piaciuta solo un po' di comprensione, la capacità da parte dei miei di scendere a compromessi...
Invece nulla. Loro sono loro e io sono io.
E fa schifo.
Ora... Riuscite a capire qual'è il disagio, in questo senso?
riesco a capire perfettamente. Ci siamo passati tutti. A volte diventare grandi vuol dire avere un auto, un lavoro, una famiglia. Veder crescere la barba sulle guance o cominciare a spendere soldi per trucco, rossetto e borsette.
A volte, invece, vuol dire soprattutto saper mettersi alle spalle ogni affanno e andare avanti. Saper ingoiare la merda che il mondo ci tira addosso, senza dir niente.
Nè il passato, nè il futuro ci appartiene. Conta solo il presente, l'immediato. L'attimo fuggente in cui viviamo, prima che diventi già "passato", prima che diventi un ricordo.
Il resto non conta
Vecchio 15-04-2012, 00:25   #23
Esperto
 

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Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
fin qui ci siamo, è normale



se veramente i tuoi genitori hanno fatto tutto questo, allora hanno sbagliato molto. Avere dei figli non vuol dire solo assecondare ogni loro richiesta, significa anche star loro vicini quando serve. Significa ascoltarli quando hanno bisogno di sfogarsi, piangere con loro anche se è necessario. Significa non distruggere mai i loro sogni.
Anche a me è capitato di avere dei sogni, di vedermi in un certo modo nel futuro. E quando raccontai ai miei genitori quello che voglio fare da grande, mi hanno riso in faccia. E ci sono stato male, forse è anche per questo che non ho molta fiducia/autostima in me stesso.
Però con i miei genitori ho un buon rapporto, tutto sommato.
Non so che dirti Jupiter, posso solo suggerire di sfogarti. Se necessario anche urlare addosso ai tuoi. Devi far capire loro come ti senti, come hai vissuto quel che ti hanno fatto in tutti questi anni. L'essenziale è non tenersi tutto dentro. Così come loro hanno messo a disagio te, metti tu in disagio loro. Fai capire loro come ci si sente.
Devi farlo, sei legittimata a farlo.
Però mettiti in testa che, forse, non l'hanno fatto apposta. Non hanno progettato di farti sentire così. Forse quel che facevano, secondo loro, era giusto. E' ovvio: tutti col senno di poi siamo più saggi.
Basta che ci parli, il dialogo è sempre importante in una famiglia.
Mai tenersi le cose nascoste



questo è successo anche a me. Da piccolo mi invitavano sempre da questa o quella parte, come normale. Anche quando andavo in vacanza con i miei (tanto per restare in tema, come vedi ), se magari vedevo una ragazza che mi interessava non mi sono mai fatto avanti. Se vedevo un gruppo di ragazzi della mia stessa età, mi sarebbe piaciuto moltissimo stare con loro. Quando mi invitavano a casa i miei ex compagni di classe, avrei voluto andarci.
E invece non ho mai fatto nulla di questo. Perchè mi vergognavo dei miei genitori. Mi vergognavo di rivelare a loro i miei sentimenti. Mi vergogno tutt'ora di parlare di ragazze con loro, di amici con loro.
A loro non ho mai parlato di amore o amicizia, perchè mi vergognavo... avevo paura di chissà cosa avessero pensato di me.



riesco a capire perfettamente. Ci siamo passati tutti. A volte diventare grandi vuol dire avere un auto, un lavoro, una famiglia. Veder crescere la barba sulle guance o cominciare a spendere soldi per trucco, rossetto e borsette.
A volte, invece, vuol dire soprattutto saper mettersi alle spalle ogni affanno e andare avanti. Saper ingoiare la merda che il mondo ci tira addosso, senza dir niente.
Nè il passato, nè il futuro ci appartiene. Conta solo il presente, l'immediato. L'attimo fuggente in cui viviamo, prima che diventi già "passato", prima che diventi un ricordo.
Il resto non conta
Capisco quello che dici, è proprio quello che intendevo io... Peró mi da fastidio leggere "quello che i tuoi genitori ti hanno fatto"... Sembra che mi abbiano fatto del male fisico se dici così xD ... Se ci vedi all'esterno io e la mia famiglia sembriamo normalissimi... Ma c'è un abisso fra noi... Noi non parliamo di sentimenti, come te coi tuoi... E come dicevo, i miei danno le cose per scontate... Io dovrei essere una normalissima ragazza di 20 anni... ma chi dovrebbe avermi insegnato tutto?? Mah...
Comunque ripeto, mi rendo perfettamente conto che i miei non l'hanno certo fatto apposta a non capirmi... Io non sono sicuramente una persona facile... Mi rendo conto di essere impegnativa... Peró da parte loro ecco... Nessun segnale :/ i genitori sbagliati per la persona sbagliata ahahah xD....
Comunque non riuscirei mai a rinfacciargli tutto... A volte lo faccio un po' con mia mamma, perché con lei è più semplice parlare... Ma vedo che ci soffre, e allora smetto... E poi mi rendo conto che non mi comprende mai veramente...
Non può mica tornare indietro... Nessuno può... E realizzo anche che se non avessero avuto tutti i problemi in famiglia che hanno, forse non sarebbero stati così... Di certo non era loro idea, quella di passare la vita a curare qualcuno...
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