SugarPhobic

Se si guarda indietro possiamo trovare un tale esercito capace di assediare una città per mesi... anni. E lo faceva.
Prima dell'assedio le porte cittadine si aprivano in fretta, e si aprivano per vecchi, bambini, malati, e quanti erano di peso per la città... la comunità stava per affrontare una prova che avrebbe potuto annientarla e no, non poteva permettersi di far quadrare il bilancio alla buona... si arrotondava per difetto, per sicurezza, e magari non serviva a niente...
Perché magari ecco che dopo mesi di carneficine, morti sbudellati, latrine oltre le mura a miglia, e dentro le mura a miglia, con volti scarnificati ormai simili a ratti, dentro elmi che di certo non erano lustri né avevano il pennacchio, ecco che un bel giorno i difensori cedono, e gli invasori entrano.
Una lotta per la vita lunga giorni e giorni, con un pensiero alla mera sopravvivenza, cancellato dalla brutalità della politica, e di un esercito frustrato da mesi di attesa, indebolito fuori e dentro le mura da malattie, privazioni e faide.

Ebbene, il condottiero moriva ucciso. La sua armatura andava generalmente, di diritto, a chi l'aveva ucciso. Ma occhio, perché i Re, o i Principi, o i Signori, o i Generali, sono uomini che non amano le parole e se gli va quell'armatura se la prendono per loro, così, schioccando le dita, per il loro bel palazzino, da esporre ad altri uomini della loro risma.
E cosa accadeva quindi a chi davvero si era meritato quell'armatura?
Togliergli l'armatura che gli andava per merito era un onta che li avrebbe marchiati per tutta l'esistenza, e gli storici riportano che, anche dopo una simile baraonda di morte e distruzione, di dolore sangue e follia, per l'onore, un uomo poteva suicidarsi.

Chiudo dicendo si, ho avuto pensieri suicidari e si, è contemplato dalla storia ma no, lo trovo oscenamente assurdo.

Svers0

Anche nella bibbia nell'antico testamento ci sono vari suicidi in genere commessi da militari o re.

tersite

oggi mi son proprio rotto

pokorny

Io invece sono triste come al solito...

SugarPhobic

E prima ancora, buon Sverso. Ne parla già Omero sotto forma di cronache, per quel che può significare. Eh... quell'istinto a gettarsi sulla propria spada quando le cose deviano da come abbiamo sperato... quel desiderio di controllo, infranto.
Intrinseco in noi da tanto, quel desiderio di oblio totale, e assai complicato da sradicare se non grazie a un intelligenza fine e primordiale.
Vuoi ucciderti?
Prendi una bella rincorsa e comincia a sbattere la testa contro il muro, l'istinto interverrà e, dopo mille testate, forse capirai, forse. Si.

tersite

Homo sum: nihil humani a me alienum puto

Don Chisciotte

Spesso.
Molto spesso.

Tararabbumbieee

"dimmi quello che nessun filosofo mi sa dire: a chi piace o a chi giova cotesta vita infelicissima dell'universo, conservata con danno e con morte di tutte le cose che lo compongono?" (cit: http://www.leopardi.it/operette_morali12.php)