Quote:
Originariamente inviata da darkness
Io non conosco altra definizione per descrivere il mobbing se non quella che ho postato. Non mi sono preoccupato di guardare l'anno, la fonte ecc, è il primo link che ho trovato con google e la definizione è pari a quanto letto e visto in precedenza.
Se trovi un link dove parlano di mobbing in maniera differente postalo.
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Ciao Darknes, come faccio a postare tutte le definizioni di mobbing?! Come detto, non c'è una definizione univoca di mobbing che sia riconosciuta giuridicamente e adattabile alla realtà lavorativa. Comunque eccone alcune:
1-"il mobbing sul posto di lavoro consiste in un comportamento ripetuto, irragionevole, rivolto contro un dipendente o un gruppo di dipendenti, tale da creare un rischio per la salute e la sicurezza"(Fonte FACTS n° 23).
In questa definizione:
"comportamento irragionevole" sta ad indicare un comportamento che, secondo una persona ragionevole e tenuto conto di tutte le circostanze, perseguita, umilia, intimidisce o minaccia;
"rischio per la salute e la sicurezza" comprende il rischio alla salute mentale o fisica del lavoratore dipendente. Il mobbing spesso implica uno sviamento o abuso di potere, nel qual caso la vittima del mobbing può incontrare difficoltà nel difendersi. Il mobbing può comportare aggressioni sia verbali che fisiche, così come atti più subdoli come la denigrazione del lavoro di un collega o l'isolamento sociale. Il mobbing può comprendere la violenza, sia fisica che psicologica.
2-“Il Mobbing è una situazione di aggressione, di esclusione e di emarginazione di un lavoratore da parte dei suoi colleghi o dei suoi superiori. Deriva dal verbo "to mob": assalire tumultuando in massa, malmenare, aggredire. In italiano: "molestie morali sul luogo di lavoro" o "terrore psicologico in ufficio".
3-In dottrina, con la parola mobbing “si intende una forma di terrore psicologico
sul posto di lavoro, esercitata attraverso comportamenti aggressivi e vessatori ripetuti
da parte di colleghi e/o superiori” (Harald EGE, in “Il mobbing in Italia”, ed. Pitagora,
Bologna, 1996)
L'argomento è interessante ma non so se questa è la giusta sede, ciao e saluti