barrylyndon

In un determinato contesto sociale -di qualsiasi tipo- in cui frequentate delle persone per un periodo di tempo, all'inizio si presentano sorridendo e dopo un po' che imparano a "conoscervi" non vi guardano nè certamente sorridono più.

Vi è mai capitato di fare una certa impressione di normalità all'inizio di relazioni sociali per poi far rendere conto alle persone che emanate onde negative costanti?

Boriss

si spesso...
Ad una prima analisi può sembrare un fenomeno quasi magico, senza senso, in realtà è dovuto ad un'incompatibilità di fondo con alcune persone, che emerge soltanto dopo una conoscenza più approfondita, ed al fatto che in genere la gente tende ad informarsi sulle persone che conosce, parlandone con altri o attraverso facebook, al fine di scartare coloro che non rientrano in determinati parametri

poi ci sono i fattori individuali: stai passando un periodaccio, susciti poco interesse, hai pochi argomenti di conversazione...

NatoMorto

SEMPRE...poi apro la bocca e faccio calare le braghe a tutti

SabbiaBlu

Tutte le volte in cui non appaio anormale fin da subito.
(cioè o mi scartano da subito o dopo un po'. comunque lo fanno)

Solitario90

A me capita il contrario, di solito le persone sono fredde con me all'inizio (probabilmente perché non do una grande impressione all'inizio), poi se arrivano a conoscermi meglio invece si comportano in maniera più gentile e simpatica con me (questo se arrivo ad interagire un minimo con le persone, altrimenti rimango anonimo e invisibile )

Boston

Tenndenzialmente mi capita il contrario...

Appena conosciuto, non suscito una bella impressione, perchè troppo timido, schivo e riservato. Passo per quello troppo serioso, che preferisce stare sulle sue.

Purtroppo per "sciogliermi", ho bisogno di conoscere bene le persone. Ma non sempre si hanno occasioni e tempo a disposizione.

Ogard

Capita spesso questo anche a me, diciamo che chi mi conosce bene mi apprezza. Il difficile è sbloccarmi ed essere me stesso, tendo ad avere un atteggiamento camaleontico cercando di sembrare sempre un pari del mio interlocutore (sembrando spesso assolutamente anonimo e scontato). Ci sono quindi persone con cui mi sento a mio agio anche con il tempo e altre con cui non riesco proprio ad avere un rapporto "normale" , spesso sono persone che mi ricordano mio padre.

Suttree

Anche per me è così

Sociopat1Ka

Mi capita sempre, per un po fila sempre tutto liscio quando ci si conosce poco ( escludendo le persone con le quali per affinità più profonde non avverto il problema quindi sono a mio agio) poi quando si approfondisce con domande, curiosita, sguardi più insistenti ecc.. scatta quel sentirs fuori luogo, la sensazione contnua di non essere nel posto giusto e di stancarsi, diventa difficile RELAZIONARSI con persone con le quali si percepisce una evidente distanza, assistere a discorsi dei quali fondamentalmente mi frega poco parlare se lo faccio per quieto vivere ma non riesco a entrarci fino in fondo, a sentire mio quel tipo di approcci e dinamiche... Ma non credo sia solo un problema di interessi simili ( anche se in buona parte lo è ) lo è più nel modo di relazionarsi....siamo diversi mondi costruiti su sensibilità diverse, ci si preoccupa di cose diverse e si fa attenzione a cosa diverse anche e soprattutto nel modo di relazionarsi.
Riesco anche a parlare di banalità se incrocio qualcuno per es alla fermata dell'autobus, quello che mi è difficile è mantenere la conversazione a questi livelli e farlo spesso con persone che sento quasi totalmente diverse da me, che tra loro non hanno alcun tipo di disagio...come se fossimo due gruppi distinti...

Stella89

Mi succede praticamente sempre..mai il contrario.Questa cosa mi sta facendo pensare che al di là del disagio c'è qualche falla importante nel mio modo d'essere,come persona.

Sickle

sempre...

Sociopat1Ka

Questo non lo so perché non ti consco come persona ma chi è perfetto? so che ognuno di noi qui ha come la percezione di essere "sbagliato" in qualche misura si arriva sempre li...piùi o meno come si potrebbe dire per qualcuno diversamente abile...credo la "falla" sia una falla nel modo di interagire non per un motivo preciso nel modo di essere personale, come introversione, altri interessi ecc..e magari queste sono solo conseguenze, ognuno di noi per altre cose è una persona che si stima, pure più dotata di altre, di sicuro alla quale non manca nulla, ci si sente inadeguati per una non comprensione delle dinamiche sociali, nel mio caso a volte mi sento davvero handicappata e mi arrovello continuamente trovando mille giustificazioni...ma non è mai solo quella o quell'altra cosa...di fatto poi qualcosa continua a mancare pure se lavoro su certi aspetti e se riconosco che non mi manca nulla ...allora cosa ho? Nessuno strizza cervelli è in grado di rispondere perché nessuno di loro è così .... Non si tratta di depressione, non si tratta di mancanze, del non accettarsi( se non come conseguenze) semplicemente non lo sanno perché non vivono il problema se lo sai e lo accetti è l'unico modo di conviverci accettando che si e "diversi" ma facendosene una ragione in positivo, lavorando sulle proprie difficoltà / inabilità a livello sociale anche se non se ne conosce del tutto la causa... A mio parere potrebbe essere una forma di autismo limitato nel sociale, patologie come la depressione, l'ansia, l'ansia sociale dal mio punto di vista le vedo come delle conseguenze di una difficoltà propria del cervello di reagire a certi stimoli. Fortunatamente però oggi ci si può "alleare" tra simili, una volta di tutto questo si parlava molto meno, oggi ci sono tantissimi modi di affrontare il tema pubblicamente, confrontandosi, e questo è già un gran dono, senza contare che anche per essere così abbiamo molte altre risorse....

ocelot83

non mi è mai capitato negli ultimi anni di approfondire delle conoscenze...

DonaldDuck

...è la storia della mia vita, praticamente.

Warlordmaniac

Bé...sì, dipende dalla mia capacità di rendermi sfruttabile. Se faccio il diffidente, come faccio di solito, sarò considerato meno sfruttabile e quindi difficilmente la gente utilizzerà energie per rendermi tale (a meno che non si "valga").