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Vecchio 30-08-2008, 18:48   #1
Esperto
 

Una delle cose che ho notato in questi mesi che ho passato sul forum, nella moltitudine di post e di utenti, è stata la presenza costante di una certa "rigidità di fondo" nelle idee di molti. La cosiddetta mentalità aperta non sembra avere molti seguaci fra le sue fila, qui sul forum.
La tendenza di molti al portare avanti un atteggiamento giudicante è di molto superiore al mondo esterno (a parte alcune zone del centro di Milano).
Al di là di questo comportamento, che anch'io per certi versi assumo/ho assunto, in maniera più o meno cosciente, quanto influisce tutto ciò sul valore che diamo alle nostre idee?

Ci spaventa buttarci nella mischia, per paura di venire feriti/giudicati, conseguentemente anche le nostre idee ne vengono influenzate:

- in relazione al mondo esterno, dato che non vengono poste al vaglio della realtà e delle infinite sfumature morali che essa comporta. Se non togliamo il cellophane, le idee restano belle pulite, non c'è niente da fare.

- in relazione a noi stessi, dato che i nostri principi e valori ci offrono un punto fermo che ci permette di ottenere una minima tranquillità. Rinunciare ad un punto fermo è molto più difficile, per chi ha paura di ogni imprevisto o novità. Soprattutto, questa immobilità dei valori permette di crearci una miriade di alibi ad uso e consumo delle nostre paure.

I valori troppo manichei, troppo in stile "tutto bianco o tutto nero", arrivano a funzionare come giustificazione per non gettarsi nelle cose. La paura di potersi sporcare le mani e vedere la nostra bella immaginetta rovinata ai nostri occhi, viene celata sotto una presunta incorruttibilità dei valori, che ci attribuiamo da soli.

I nostri valori non sono più indistruttibili di quelli degli altri, semplicemente tenendoli sempre nella credenza non rischiano mai di rompersi.



NB: Ogni allusione di natura sessuale in riferimento al titolo di questo post è banale e scontata.
Vecchio 30-08-2008, 18:56   #2
Principiante
L'avatar di gnoccless
 

penso che questo della rigidita sia un punto sia molto importante.
Vecchio 30-08-2008, 18:56   #3
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da gemini
si, sono molto rigido
Se mi finisce in vacca il topic, al raduno ti cancello i tatuaggi col flessibile :lol: :lol: :lol:
Vecchio 30-08-2008, 19:33   #4
Principiante
L'avatar di Joker4
 

Il passo successivo è quello di uniformare rigidità e flessibilità alle proprie esigenze.

Potrebbe essere una riflessione particolarmente utile ai fobici,dato che di solito gli stessi possono ritenere di

-essere in guerra contro il mondo intero, senza che al mondo importi minimamente dei loro sforzi o della consapevolezza che ritengono di avere delle meccaniche del medesimo.

-avere tutto il mondo addosso, senza che al mondo importi nulla di loro tanto nel bene che nel male (niente mostri agli angoli della strada ne buoni samaritani che ci accolgono a braccia aperte).

Nel rilassare le convinzioni ("le donne sono avvantaggiate sugli uomini sul cuccare" per dirne una famosa...) che portano a situazioni del genere, si ottiene un certo spazio di manovra (cose che possiamo fare senza che qualcuno ce lo impedisca o senza che "succeda niente"). Alcuni però non riescono ancora a farcela e magari cominciano a prendersene sempre la colpa. Un altra facile scorciatoia.

I più "furbi", specie se giunti a qualche traguardo, finiscono per sfruttare le proprie convinzioni per tante piccole cose. Capiscono che avere ragione non ha poi tanta importanza, importa più quanto bene riusciamo a tenerci in salute. Le convinzioni finiscono per diventare cultura, piuttosto che propellente per gettarsi nella mischia (...o per allontanarvisi).
Vecchio 30-08-2008, 19:50   #5
Esperto
L'avatar di Tristan
 

Quote:
Originariamente inviata da bardamu
Al di là di questo comportamento, che anch'io per certi versi assumo/ho assunto, in maniera più o meno cosciente, quanto influisce tutto ciò sul valore che diamo alle nostre idee?

Ci spaventa buttarci nella mischia, per paura di venire feriti/giudicati, conseguentemente anche le nostre idee ne vengono influenzate:

- in relazione al mondo esterno, dato che non vengono poste al vaglio della realtà e delle infinite sfumature morali che essa comporta. Se non togliamo il cellophane, le idee restano belle pulite, non c'è niente da fare.

- in relazione a noi stessi, dato che i nostri principi e valori ci offrono un punto fermo che ci permette di ottenere una minima tranquillità. Rinunciare ad un punto fermo è molto più difficile, per chi ha paura di ogni imprevisto o novità. Soprattutto, questa immobilità dei valori permette di crearci una miriade di alibi ad uso e consumo delle nostre paure.
Ecco, io, a mo' di esempio pratico, non risponderò alla tua domanda perché voglio dare un'immenso valore alle mie idee, in relazione a me stesso (posso continuare a pensarmi perfetto, intelligentissimo nonché interessantissimo) e in relazione al mondo esterno (in questo momento il forum, visto che l'altro non lo frequento tanto), perché se lo facessi... scoprirei di non avere nessuna idea in merito. 8)


"La cosiddetta mentalità aperta non sembra avere molti seguaci fra le sue fila, qui sul forum"
Ma certo, quelli li trovi tutti su gaydar.it [fregato! nessuna allusione al titolo 8)]
Vecchio 30-08-2008, 20:49   #6
Intermedio
L'avatar di Phobictower
 

Sono stato spesso accusato di rigidità.
Vecchio 30-08-2008, 20:49   #7
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Discussione molto interessante.

Questa cosa l'avevo notata anche io, ma penso che sia normale fra persone che in genere o hanno poca esperienza della vita o hanno subito traumi o eventi che le hanno segnate.

In questi ultimi mesi mi sto accorgendo di quanto la nostra mente sia forte e di come sia l'effettiva padrona del nostro essere, dei nostri comportamenti e anche di quello che vediamo, o meglio di COME lo vediamo.

Mi sto accorgendo che il mondo, la vita, almeno per me, almeno in questo periodo, è più che altro soggettività.

Credo comunque che questo sia normalissimo e caratterizzi tutti gli esseri umani. Il problema sorge quando la soggettività è così "esclusiva" e dogmatica da renderci incapaci di accorgerci che non solo siamo governati da essa, ma che essa ci fa assumere comportamenti, stili di vita e pensieri difformi da quelli della stragrande maggioranza degli altri uomini.

La rigidità di cui tu parli è figlia proprio di questo: di una soggettività traumatizzata, ferita, sfuggente, arrabbiata e diffidente verso il mondo.

Una soggettività che, a parere mio, bisogna analizzare e che bisogna cercare di modificare, se si vuole vivere un po' più sereni.
Vecchio 30-08-2008, 20:55   #8
Esperto
L'avatar di Milo
 

Quote:
Originariamente inviata da bardamu
Quote:
Originariamente inviata da gemini
si, sono molto rigido
Se mi finisce in vacca il topic, al raduno ti cancello i tatuaggi col flessibile :lol: :lol: :lol:
Se continuate a scrivere così piccolo dovrò andare dall'oculista

Io mi ritengo rigido(in passato molto più che ora) però mi sforzo il più possibile per capire i punti di vista degli altri anche se purtroppo non sempre ci riesco.
Vecchio 30-08-2008, 21:44   #9
Esperto
L'avatar di giordano
 

Quote:
Originariamente inviata da bardamu
I valori troppo manichei, troppo in stile "tutto bianco o tutto nero",
e si ..distruggiamo questa rigidità ..basta con il bianco o con il nero ...cerchiamo di essere entrambi ..a volte bianco ..a volte nero ..ma molto meglio sarebbe ..mischiarli insieme e farne un bel grigio topo gigio!! 8O
Vecchio 30-08-2008, 21:53   #10
Avanzato
L'avatar di VeryFobic
 

Quote:
Originariamente inviata da giordano
Quote:
Originariamente inviata da bardamu
I valori troppo manichei, troppo in stile "tutto bianco o tutto nero",
e si ..distruggiamo questa rigidità ..basta con il bianco o con il nero ...cerchiamo di essere entrambi ..a volte bianco ..a volte nero ..ma molto meglio sarebbe ..mischiarli insieme e farne un bel grigio topo gigio!! 8O
se vabbè, così si passa da very fobic a borderline, non è un buon guadagno eh?
Vecchio 30-08-2008, 22:01   #11
Esperto
L'avatar di piocca
 

Quote:
Originariamente inviata da Viridian
E comunque, io son tenero. Di quel tenero che si taglia con un grissino.
Traduzione: E comunque, io son tenero. Di quel tenero che si taglia con un grissino.
Vecchio 31-08-2008, 11:12   #12
Esperto
 

La rigidità la noto soprattutto quando si parla di sentimenti e di rapporti sociali, non a caso.

Ciò che non si può conoscere se non per esperienza diretta (i sentimenti), viene sostituito con proiezioni costruite sulla base di un immaginario comune. Le assolutizzazioni nascono così, attingendo da un immaginario comune che è inevitabilmente caricaturale e polarizzato, privo di sfumature e vie di mezzo...il vero amore, la vera amicizia, la passione, la complicità ecc.

Essendo impossibile spiegare a parole cose come l'amore, è altrettanto impossibile apprenderle tramite la cultura comune, a parole.
Vecchio 31-08-2008, 11:20   #13
Principiante
L'avatar di Joker3
 

Quote:
Originariamente inviata da bardamu
La rigidità la noto soprattutto quando si parla di sentimenti e di rapporti sociali, non a caso.

Ciò che non si può conoscere se non per esperienza diretta (i sentimenti), viene sostituito con proiezioni costruite sulla base di un immaginario comune. Le assolutizzazioni nascono così, attingendo da un immaginario comune che è inevitabilmente caricaturale e polarizzato, privo di sfumature e vie di mezzo...il vero amore, la vera amicizia, la passione, la complicità ecc.

Essendo impossibile spiegare a parole cose come l'amore, è altrettanto impossibile apprenderle tramite la cultura comune, a parole.
L'esperienza diretta e i sentimenti sono solo la nostra esperienza diretta e i nostri sentimenti. Per noi saranno probabilmente tutto (o almeno potrebbero esserlo, se non si scontrassero con altre mille cose) ma non ci dicono niente di assoluto.
Le assolutizzazioni (che non sono sempre "comuni"...seppur forse per la maggior parte) non sono negative di per se, non negano l'esperienza diretta, più che altro finiscono per cozzarci contro e da alcuni questo può essere considerato catartico.
Vecchio 31-08-2008, 11:28   #14
Esperto
L'avatar di clizia
 

Si, sono sempre stata particolarmenmte rigida e questa rigidità penso che derivi da una qual certa discrepanza tra gli alti ideali con i quali sono stata cresciuta nell’infanzia da famiglia e scuola e la realtà in cui mi trovavo a stare, che al contrario si mostrava contradittoria, incoerente, dove quelle stesse persone che avevano ricoperto ai miei occhi il presunto ruolo di guida si sono poi rivelate anch’esse fallaci e distanti da qualsiasi forma di coerenza e perfezione…

Diciamo che pure la letteratura e un immaginario di un certo tipo hanno contribuito a creare quel senso di separatezza tra me ed il mondo, rendendomi ancora più “Don chisciottesca” e rigida rispetto ad una realtà che sentivo imperfetta al confronto di quegli ideali che hanno nutrito le mie fantasie infantili e che ho mantenuto intatti anche nell’adolescenza…..questi sono rimasti intatti principalmente perché non sono mai stati messi alla prova da un contatto profondo e continuativo con la realtà.

Soprattutto, sino all’adolescenza, non possedevo ancora quegli strumenti intellettuali che mi permettessero di discernere la complessità del reale per coglierne tutte le sfumature….
Nella mia adolescenza mi sono sentita – proprio perchè rinchiusa nelle mie idee perfette – una severa giudice delle incoerenze dei miei genitori e degli adulti in genere, ma anche dei miei coetanei….a causa di un’educazione severa e perfezionista pretendevo dagli altri quella perfezione comportamentale che io stessa faticosamente cercavo di preservare in me…

Ho rigidamente condannato l’incoerenza tra il presunto pensiero libero dei miei genitori (che si sono sempre prefessati “comunist”, come direbbe il Cali) con una certa visione classista e borghese della società….
Ho rigidamente condannato la contradditorietà tra gli ideali di uguaglianza decantati dal mio maestro (che ci faceva cantare le canzoni degli Intillimani et similia) e le spuderate ingiustizie che perpetuava in classe, alimentando rivalità e gelosie tra i bambini….
Ho rigidamente condannato quella che pensavo essere la mia migliore amica alle superiori, che era aspra quanto me contro la stupidità dei nostri coetanei, ma che poi davanti non sapeva dire loro di no, ricercandone le conferme, quando io, al contrario, per coerenza tra il mio dire ed il mio fare, mi sono sdegnosamente isolata da tutti, chiusa a rimuginare contro la stupidità del mondo e della sua “faciloneria”…

Ecco, la ricerca di una spasmodica coerenza un po’ manichea a partire dagli ideali con i quali mi sono nutrita mi hanno resa molto rigida nel passato…..

Oggi posso dire che le esperienze mi hanno resa più morbida e tollerante, e soprattutto il confronto con gli altri mi ha aiutato a ridimensionare certe aspettative che io riversavo sull’altro….evito così di logorarmi dentro e di stare male.
Ma soprattutto ho scoperto io stessa di essere portatrice di contraddizioni e che in fondo non sono immune dall’errore, comprendendo che nella vita esistono situazioni molto più complesse e sfumate di quello che sembra….. il segreto è comunque essere consapevoli delle proprie contraddizioni, perché ciò ci permette di studiarle e di padroneggiarle…
Certo, penso che per coerenza con me stessa cercherò quanto più possibile di ricercare di aderire ad un certo modo di essere sulla base di ciò a cui credo, ma non imporrò più alcun rigido schematismo al mondo…..a voler far diventare il mondo ad immagine e somiglianza dei propri sogni si impazzisce solamente, così come l’Orlando furioso, che, incapace di adeguarsi alla mutevolezza del reale, finisce col perdere il senno….

Mi rendo anche conto che io stessa finisco con l'essere la prima vittima di questa rigidità , perchè in fondo - ancora tuttora - non riesco a perdonarmi quasi mai nulla, e sono un giudice severo ed impietoso verso me stessa...
Vecchio 31-08-2008, 22:49   #15
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Dipende se consideriamo l'aspetto teorico o pratico della cosa:astrattamente no,cerco di comprendere il più possibile tutto,anche ciò che è molto molto lontano da me;un pò perchè ritengo che la comprensione e l'umanità siano necessarie,un pò perchè credo che se non si cerca di capire ci si perda tante cose e si abbia una visione della realtà limitata e "falsa".
Nelle cose concrete in molti casi non riesco a essere così tollerante,per mie idiosincrasie,a volte sbagliando a volte non potendo fare altro.
Vecchio 31-08-2008, 23:36   #16
Esperto
L'avatar di valmor
 

Sono sempre stato molto rigido riguardo ai valori che considero irrinunciabili poichè alla base della società civile; rispetto reciproco degli altri ed educazione.

Questa mia visione si è però scontrata con la realtà già dai primi anni di scuola, dove restando coerente con i miei valori, come Clizia (il cui post mi riflette in parte, anche se il mio input è stata l'educazione ricevuta), mi sono isolato e chiuso completamente in me. Questo perchè ero circondato da persone diversissime ma che consideravo superficiali e stupide anche perchè andavano dietro a mode cretine e superficiali e a tizi che rendevano quel posto un luogo ingiusto di sofferenza per i più deboli. Consideravo male anche chi la pensava come me ma poi non aveva il coraggio di starsene coerentemente solo.

Oggi sono più flessibile riguardo ai comportamenti delle persone, cercando di contestualizzarli, di capire se gli sto attribuendo una gravità eccessiva, se sto riversando troppe aspettative, se a me è capitato di comportarmi in quel modo, anche se confesso che per me ci sono limiti che non vanno sorpasssati e che non perdono, soprattutto se non c'è un sentito pentimento.

Ma purtroppo accanto alla mia parte razionale e logica c'è quella fragile ed emotiva che mi porta a volte a fraintendere o ad interpretare in modo assoluto certe cose danneggiandomi anche nei rapporti sociali; ci vorrei lavorare cercando di tenere conto che nessuno è perfetto, di non farmi troppe aspettative e di rendere la mia interiorità capace di ondeggiare invece che di frantumarsi nella tempesta, di essere più flessibile, ma è difficile.

Escludendo chi viola le regole della convivenza civile, non credo però di avere idee rigide nè di essere una persona particolarmente giudicante, anche se continuo a detestare il conformismo e a voler essere coerente.

Certo non ho mai creduto di poter mutare il mondo o le persone a mia immagine, ma non rinuncio a voler cambiare le regole e strutture della società per renderla più giusta, efficiente, moderna, visto che ne sono inevitabilmente parte.
Vecchio 01-09-2008, 01:43   #17
Esperto
L'avatar di Pride2
 

Il mondo è pieno di persone che cercano di tirarti,anche con la forza,dalla loro parte.Essere rigidi è spesso necessario per conservare la propria personalità.
Vecchio 01-09-2008, 01:43   #18
Esperto
L'avatar di animaSola
 

..
Vecchio 01-09-2008, 01:53   #19
Esperto
L'avatar di Pride2
 

Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Non immaginavo che possedere dei valori ferrei potesse suscitare tanta insoddisfazione...
Suscitano insoddisfazione fintantoché non coincidono con quelli di chi hai davanti...queste polemiche nascono dal fatto che la gente è affamata di seguaci...che la pensino esattamente come lei...a pochi frega della crescita spirituale del prossimo,la più parte vuole convertire più persone possibile,il mondo intero anche...e ricorrono all'arma del ricatto e dell'umiliazione,dicendo che sono troppo rigidi,che si devono conformare,che la società non li accetta etc.,molti hanno subito delle conseguenze tragiche che noi nelle nostre calde camerette neanche immaginiamo.
Vecchio 01-09-2008, 02:09   #20
Esperto
L'avatar di animaSola
 

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