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Originariamente inviata da Oceanus88
state facendo la stessa cosa però all'opposto...ossia criticate e giudicate deficenti e superficiali chi si veste di marca....
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intanto no, non è la stessa cosa. è come dire che un ricco che odia un povero è UGUALE ad un povero che odia un ricco. vi sono meccanismi molto complessi.
premesso che non odio nessuno e che ho amici che vestono di marca, non
posso non pensare (perché il senso critico grazie al cielo ce l'ho) che sia
una scelta dettata da una volontà di omologazione che umilia la persona.
in più sul giudizio complessivo non pesa solo un "sentimento di rivalsa" ma
anche una serie di idee che possono essere politiche o filosofiche che una
persona non può ignorare.
un comunista e un fascista possono anche essere amici, ma converrai
che è abbastanza difficile che ciò avvenga e non perché umanamente sono
cattive persone, ma perché le differenze nel modo di vedere le cose sono
troppo nette.
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uno che ama vestirsi con delle marche sia sicuramente omologato
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è un dato di fatto che in quell'aspetto della sua vita lui tenda a voler
elevarsi ad un livello che appartiene alle elite sociali e che quindi abbia
desiderio di avere un feedback di ritorno di un certo tipo.
il vestito è comunicazione, lo è dalla preistoria.
così come un dress-code ha un significato identitario (nero e borchie per i metallari, ad es.) può avere anche il significato opposto (cioè quello della non differenziazione dalle elite dominanti, siano essi ricconi, tronisti, attori, cantanti, calciatori, politici, ecc.)
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a uno non può piacergli una maglia della ralph lauren o di armani di suo?? ma su...
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certo che può. ma prima si parlava di un comportamento costante nella scelta dei vestiti (e poi bisognerebbe parlare anche della quantità dei vestiti che si compra). chi fa la fila davanti ad un negozio perchè quella firma è "cool" è un pecorone.
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se mi si presenta sciatta
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si può essere sciatti anche vestendo firmati. son due cose diverse.
inoltre ci sono infinite vie di mezzo.
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alle ragazze da sempre piace fare shopping
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qua si potrebbe parlare del fatto che l'omologazione consumistica è alimentata in maniera più che determinante dal sesso femminile.
e questo costringe poi implicitamente l'uomo a dover diventare
un consumatore compulsivo a sua volta.
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se una in certi ambienti ci va vestita controcorrente poi non venisse a lamentarsi che la gente la squadra dalla testa ai piedi...
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nei paesi europei più a nord del nostro o nel continente nord-americano
nessuno ti squadra se vesti con boxer fucsia e se hai i capelli verdi.
a meno di non essere ad un pranzo di gala.
in Italia abbiamo la mania di fare gli snob anche quando siamo contadini ignoranti.
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ognuno ha il diritto di pensare ciò che vuole su una persona...non a caso ci sono persone che stanno antipatiche "a pelle"...poi magari conoscendole scopri che è tutto fuorchè antipatica...stessa cosa può valere per una vestita male...
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appunto, io penso che chi fa la fila per comprare un vestito di marca è un emerito deficiente. ne ho il diritto, no?
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Ma ad esempio...voi credete che se vi omologhereste alla massa vi fareste amici?? ma davvero la pensate così??
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ma certo che no, son "finte" amicizie. c'è da dire anche che molta gente preferisce le "finte" amicizie all'essere emarginato perché è diverso.