Vorrei riportare una situazione che orami va avanti da anni,anche se egoisticamente riguarda solo me.
Ora c'è questo mio vecchio amico,che conosco da otto anni anche se sono ormai tre anni e passa che non frequento più nessuno attivamente,che ha i miei/nostri stessi problemi,ovvero e indeciso fino all'esaurimento,ansioso,iperattivo e forse compulsivo.
Per fare un esempio,se deve telefonare o rispondere al cellulare comincia ad andare avanti indietro in continuazione.
Posso capire i suoi problemi perché sono gli stessi che ho anche io,o comunque simili,e non è comunque una persona stupida,l'unica cosa e che ha estremo bisogno di aiuto(intendo compagnia di qualcuno/a)e quelle poche volte che ci vediamo scarica sempre tutti i suoi pensieri/problemi sul sottoscritto.
Afferma(e affermava) che non ha tutta questa confidenza con altre persone e che si confida solo con me,e io subito apprezzavo,anzi uno si sente privilegiato.
Questo lo pensavo anni fa,quando le cose erano diverse.
Poi il tempo passa,e le amicizie si trasformano per vari eventi,più sono strippato io qualche anno fa.
Ora i suoi problemi sono gli stessi di anni e anni fa,con nessuna soluzione in vista,e io gli ho consigliato in tutti modi possibili immaginabili,cercando di aiutarlo e spronarlo quando ancora avevo una vita sociale,ma senza risultati perché fondamentalmente è un nevrotico e sta bene nella situazione che si è creato.
Non voglio(e non posso)criticarlo troppo,ma con tutto il tempo che è passato e i vari sviluppi mi sento e mi sono sentito come una balia che deve sempre stare dietro a questo qua,aggiungendo il fatto che in una conversazione normale devo sempre ascoltare,se provo ad esprimere i miei di problemi(cosa che non faccio più da tempo)non trovo riscontro o ascolto,si finisce sempre a parlare delle stesse cose.
Se abbiamo gli stessi problemi non dovremmo frequentarci più di tanto,forse perché li accentuiamo così facendo,questo io penso e glil'ho anche detto un giorno ma il messaggio è difficile da recepire.
Posso capire quando non si ha nessuno da frequentare,ma un altro amico c'è l'ha,ma si lamenta che non riesce a sfogarsi.Quindi viene da me.
Ma io non lo sopporto più,e sì che una volta era il mio migliore amico.
Sta mattina mi manda un messaggio per chiedermi se oggi pomeriggio mi va di andare a casa di qualcuno(senza specificare chi perché ovviamente ci dovrò essere anch'io per fargli da scudo)per passare del tempo,premettendo che ciò mi causa ansia e che non ho nessuna voglia di vedere nessuno ne tanto meno di dovermi sforzare di fare conversazione con persone che ascoltano sempre lo stesso disco...
Forse non avrei il diritto di lamentarmi perché fondamentalmente non sono una gran brava persona,però mi sta davvero sulle balle ormai...
Mai avuto esperienze simili?o comunque che pensate che dovrei fare?
P.s. :forse e un discorso troppo compicato