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Vecchio 15-04-2011, 09:12   #1
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L'avatar di sciren
 

Solitamente, nel gestire la propria vita, ogni essere umano dovrebbe essere in grado di capire cosa vuole e cosa deve fare per ottenerlo. Questo purtroppo per tanti iscritti a questo forum non accade.
"We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable Rights, that among these are Life, Liberty and the pursuit of Happiness." è scritto nella Dichiarazione di Indipendenza Americana del 4 Luglio 1776.
Pursuit of Happinessovvero il diritto alla ricerca della felicità (ci ha fatto anche un film Muccino con Will Smith come protagonista). Questo diritto, a mio avviso inalienabile per ogni uomo, ce lo neghiamo ogni giorno. E la causa primaria è identificabile in quella che io definisco la "Variante Fobica" che, con sfumature differenti per ognuno, è quel termine che racchiude tutta quella serie di limitazioni di pensiero e comportamento che sono di ostacolo al raggiungimento di questo sacro ed inviolabile diritto. Ho gia' parlato, per chi mi ha letto in altri post, dell'importanza fondamentale dell'accettazione di se. L'ho fatto, perchè anche nel mio percorso e dunque in quello di ognuno di noi, deve passare questo concetto: bisogna accettarsi fragili e meravigliosamente diversi. Questa fragilita' e diversita' non dovrebbe in alcun modo ostacolare il processo volto al raggiungimento della ricerca della felicita', vista non come obbligo e dunque imposizione, ma come naturale, oserei definirla fisiologica, aspirazione a vivere nel miglior modo possibile, che non è uguale per tutti, ovviamente. In molti thread si legge, tra le righe o anche palesemente, un odio nei confronti di se stessi in primis, e poi di conseguenza verso tutto e tutti. Si legge la voglia di mollare. Si legge la voglia addirittura di farla finita: una vera vigliaccata, perchè la vita, ogni vita, è un dono che non va mai assolutamente sprecato. Chi si sente inutile, fallito, vinto dalla vita e dagli eventi, ha l'obbligo morale di reagire. Non mollate mai ragazzi. Lavorate su voi stessi. Tutti hanno diritto di esserci. Gridatelo prima dentro di voi e poi agli altri:"Ho diritto di esistere, ho una mia individualita', ho delle potenzialita'"!!! Facendo così, affievolirete, e di molto, la maledetta "variante fobica" che forse mai scomparira', perchè fa parte del nostro essere, ma che sicuramente, riducendola nella sua devastante azione, potra' consentirci il raggiungimento di quella porzione di felicita' che dovrebbe spettare in modo assoluto ad ogni essere umano, fobico compreso!
Vecchio 15-04-2011, 13:37   #2
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up!
Vecchio 15-04-2011, 13:43   #3
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"We hold these truths to be self-evident, that all men are created equal, that they are endowed by their Creator with certain unalienable Rights, that among these are Life, Liberty and the pursuit of Happiness.
That's right!!!!!
Vecchio 15-04-2011, 14:00   #4
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YEAAAAAAAAAAAAHHH! ma cosa ne pensi sway?
intanto ho affievolito la variante andando per il secondo giorno consegutivo a pausa pranzo. Oggi eravamo una tavolata di 13 colleghi!! lol
Vecchio 15-04-2011, 14:04   #5
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Ho gia' parlato, per chi mi ha letto in altri post, dell'importanza fondamentale dell'accettazione di se. L'ho fatto, perchè anche nel mio percorso e dunque in quello di ognuno di noi, deve passare questo concetto: bisogna accettarsi fragili e meravigliosamente diversi.
E se tu ti accetti così e gli altri no?

Quote:
Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
In molti thread si legge, tra le righe o anche palesemente, un odio nei confronti di se stessi in primis, e poi di conseguenza verso tutto e tutti. Si legge la voglia di mollare. Si legge la voglia addirittura di farla finita: una vera vigliaccata, perchè la vita, ogni vita, è un dono che non va mai assolutamente sprecato.
Credo non si possa stabilire a priori se ci voglia più coraggio a farla finita o ad andare avanti...
Vecchio 15-04-2011, 14:07   #6
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E se tu ti accetti così e gli altri no?
io ancora non mi sono accettato, altrimenti non avrei problemi. Era una lettera a voi ed ovviamente anche a me. Un elenco di desiderata. E' un passaggio fondamentale accettarsi Winston



Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Credo non si possa stabilire a priori se ci voglia più coraggio a farla finita o ad andare avanti...
Su questo ti do torto pure. Bisogna trovare la forza di lottare ad ogni costo. Trovarla dentro di noi, con l'aiuto di uno psicoterapeuta e di una cura farmacologica. L'esistenza di questo sito dimostra che non siamo soli, pertanto è obbligatorio lottare
Vecchio 15-04-2011, 14:09   #7
Esperto
 

Sì, comunque ciò che hai scritto non risponde alla domanda "che fare se tu ti accetti e gli altri no?" e non toglie che non si possa definire vigliacco a priori chi decide che non ce la fa più.
Vecchio 15-04-2011, 14:20   #8
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Sì, comunque ciò che hai scritto non risponde alla domanda "che fare se tu ti accetti e gli altri no?" e non toglie che non si possa definire vigliacco a priori chi decide che non ce la fa più.
Ci sono due possibilita' Winston, mollare o lottare. Se uno molla che dovrebbe fare? Ha mollato, è finita! Ho usato il termine forte vigliacco appositamente. Per spronarmi e spronare. Daiiiiiiiii!
Vecchio 15-04-2011, 14:33   #9
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Ci sono due possibilita' Winston, mollare o lottare. Se uno molla che dovrebbe fare? Ha mollato, è finita! Ho usato il termine forte vigliacco appositamente. Per spronarmi e spronare. Daiiiiiiiii!
Sarò tonto io, ma ancora non vedo una risposta a questa domanda:

Quote:
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E se tu ti accetti così e gli altri no?
Vecchio 15-04-2011, 14:42   #10
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La risposta era. Ci sono due possibilita' Winston, mollare o lottare. Se uno molla che dovrebbe fare? ha mollato, è finita.
Se la tua domanda era: se tu ti dovessi accettare completamente e gli altri no, beh... se ci dovessi riuscire consiglierei l'esperienza e cercherei di aiutare le persone a farlo. Ok???
Vecchio 15-04-2011, 15:03   #11
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Chi si sente inutile, fallito, vinto dalla vita e dagli eventi, ha l'obbligo morale di reagire. Non mollate mai ragazzi. Lavorate su voi stessi. Tutti hanno diritto di esserci. Gridatelo prima dentro di voi e poi agli altri:"Ho diritto di esistere, ho una mia individualita', ho delle potenzialita'"!!!
Penso che la tua analisi sia molto semplicistica. Tu ragioni...

Quote:
[...]Come se la disperazione emergesse dalla mente e non invece dal profondo del cuore. Come se costituisse una dichiarazione di resa e coincidesse con una non-volontà di cambiamento. In realtà, la disperazione rappresenta quasi sempre una manifestazione, forse la più superficiale ed evidente, di una voglia di vivere che è, contemporaneamente, voglia di non sopravvivere. La disperazione è diretta conseguenza di una non-accettazione della realtà e quindi di una vera e propria ribellione: checché se ne dica, non v’è alcun immobilismo nella disperazione vera. La disperazione nasce da un bisogno di umanità, di sentimento, di amore che — pur nella lancinante sofferenza causata da questo bisogno — è senza dubbio preferibile ad una passiva accettazione della scomparsa degli stessi. (cit.)
Penso che la responsabilità morale verso sé stessi sia — proprio per definizione, cioè perché è verso sé stessi — qualcosa di assolutamente intimo e personale e non sottoponibile ad alcuna regola imposta dall'esterno. Non esiste un dovere morale a reagire ed esser felici. Se uno vuole esser infelice ha il sacrosanto diritto di esserlo.
Vecchio 15-04-2011, 15:21   #12
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L'avatar di sciren
 

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
Penso che la tua analisi sia molto semplicistica. Tu ragioni...

Penso che la responsabilità morale verso sé stessi sia — proprio per definizione, cioè perché è verso sé stessi — qualcosa di assolutamente intimo e personale e non sottoponibile ad alcuna regola imposta dall'esterno. Non esiste un dovere morale a reagire ed esser felici. Se uno vuole esser infelice ha il sacrosanto diritto di esserlo.
errata corrige:
crogioliamoci tutti in questa merda
vabbene così?
Vecchio 15-04-2011, 15:26   #13
Esperto
 

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Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
La risposta era. Ci sono due possibilita' Winston, mollare o lottare. Se uno molla che dovrebbe fare? ha mollato, è finita.
Se la tua domanda era: se tu ti dovessi accettare completamente e gli altri no, beh... se ci dovessi riuscire consiglierei l'esperienza e cercherei di aiutare le persone a farlo. Ok???
Non mi sono spiegato bene, forse.
Io intendevo chiedere cosa fare nel caso in cui tu ti accetti per come sei e gli altri non ti accettano per come sei.
Vecchio 15-04-2011, 15:54   #14
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
errata corrige:
crogioliamoci tutti in questa merda
vabbene così?
No, sarebbe un suggerimento analogo all'altro. Nessuna modifica alle mie osservazioni di prima si rende necessaria quindi.
Vecchio 15-04-2011, 15:55   #15
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L'avatar di sciren
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non mi sono spiegato bene, forse.
Io intendevo chiedere cosa fare nel caso in cui tu ti accetti per come sei e gli altri non ti accettano per come sei.
ahhhhhhhhhh.. e sti caxxi, la tua felicita' dipende da te non da quello che pensano gli altri. Questo è sicuro. Te lo dice uno che ha vissuto 30anni comportandosi come ci si aspettava che mi comportassi. Uno sklera, figlio mio....
Vecchio 15-04-2011, 15:57   #16
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Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
No, sarebbe un suggerimento analogo all'altro. Nessuna modifica alle mie osservazioni di prima si rende necessaria quindi.
moon era una chiara provocazione. Non me ne volere, ma a volte se uno si permette di proporre soluzioni, che poi non sono dette da me ma analizzate in varie psicoterapie che ho fatto, viene sempre osteggiato da qualcuno. E' normale non essere d'accordo. Ho il pieno rispetto di quello che dici. Ma dammi tu una soluzione al problema allora. Proponi un'alternativa. Sentiamola...
Vecchio 15-04-2011, 15:57   #17
Esperto
 

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ahhhhhhhhhh.. e sti caxxi, la tua felicita' dipende da te non da quello che pensano gli altri. Questo è sicuro. Te lo dice uno che ha vissuto 30anni comportandosi come ci si aspettava che mi comportassi. Uno sklera, figlio mio....
Se non trovi nessuno che ti accetta per come sei, rimani da solo.
Questo è un dato che influenza un tantinello la tua felicità, o no?
Vecchio 15-04-2011, 16:04   #18
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L'avatar di sciren
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Se non trovi nessuno che ti accetta per come sei, rimani da solo.
Questo è un dato che influenza un tantinello la tua felicità, o no?
Io credo sia un'alibi. Mi spiego meglio: io intendo non forzare la propria natura. Se uno nasce quadrato puo' lavorare per smussare gli angoli, ma non potra' mai diventare tondo!! Non ci sono cavoli. Quindi sarebbe come una lotta contro i mulini a vento che genera frustrazione e tutto il resto. Puoi smussare alcune cose ma non puoi immaginarti tondo e incavolarti se non lo sei. Quanto agli altri dipende di chi parli. Ti riferisci a familiari? Se ti amano capiranno. Ti riferisci ad una compagna? Io ho lasciato la mia perchè lei voleva cambiarmi. Io ho detto. se vuoi cambiare una persona e sei insoddisfatta NON E' QUELLA PERSONA CHE VUOI. Al momento certo ne soffro: è da poco passato un mese. Ma posso stare con una persona che, anche involontariamente, ti fa pesare il fatto che non amic passare il Natale con la sua stracazzo di famiglia o cose del genere, per dirne soltanto una? Io sono riservato.Non vuol dire che non riesca ad amare. Mi trovero', se la trovero', una ragazza piu' easy, magari orfana:=)
Vecchio 15-04-2011, 16:09   #19
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@sciren: io sono completamente d'accordo con te al 100%.

Scrivi spesso cose giuste e il primo post di questo thread ne è una conferma.

Mi piace il fatto che non ti dai per perso ma cerchi di lottare per la felicità, o anche solo la serenità.

E' questo quello che conta.

Se una persona si accetta, sicuramente sarà più contento in generale, per cui gli altri saranno anche più contenti di stargli vicino. E' molto difficile stare vicino a una persona che soffre, è doloroso se le vuoi bene.
Ovviamente anche se uno si accetta, non piacerà a tutti. Forse a molti non piacerà o sarà indifferente (cosa inaccettabile per alcuni di noi forse ), però ad alcuni piacerà moltissimo. Le mie due amiche migliori ad esempio hanno anche loro dei problemi, ma quando siamo insieme siamo felicissime e ci divertiamo e siamo noi stesse.
E' meglio uscire con 10 persone ritenute cool dalla massa e che magari vanno in discoteca a rimbambirsi e si spaccano i bicchieri in testa (ho sentito anche questo) o che si drogano o si ubriacano, oppure è meglio uscire con 1 sola persona che ti sta simpaticissima e con cui sei te stesso?

Leggo dei post di alcuni che si rammaricano di non uscire il sabato sera, di non avere una "compagnia", di non essere belli, di non essere cool...
Ma chi ce lo impone? La società, sì, ma noi possiamo anche dire di no...
E andare controcorrente. Lo so che è faticoso, lo so perché lo sto vivendo sulla mia pelle.
Però lo possiamo fare per noi stessi. For the pursuit of happiness...
Vecchio 15-04-2011, 16:16   #20
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L'avatar di sciren
 

Quote:
Originariamente inviata da sway Visualizza il messaggio
@sciren: io sono completamente d'accordo con te al 100%.

Scrivi spesso cose giuste e il primo post di questo thread ne è una conferma.

Mi piace il fatto che non ti dai per perso ma cerchi di lottare per la felicità, o anche solo la serenità.

E' questo quello che conta.

Se una persona si accetta, sicuramente sarà più contento in generale, per cui gli altri saranno anche più contenti di stargli vicino. E' molto difficile stare vicino a una persona che soffre, è doloroso se le vuoi bene.
Ovviamente anche se uno si accetta, non piacerà a tutti. Forse a molti non piacerà o sarà indifferente (cosa inaccettabile per alcuni di noi forse ), però ad alcuni piacerà moltissimo. Le mie due amiche migliori ad esempio hanno anche loro dei problemi, ma quando siamo insieme siamo felicissime e ci divertiamo e siamo noi stesse.
E' meglio uscire con 10 persone ritenute cool dalla massa e che magari vanno in discoteca a rimbambirsi e si spaccano i bicchieri in testa (ho sentito anche questo) o che si drogano o si ubriacano, oppure è meglio uscire con 1 sola persona che ti sta simpaticissima e con cui sei te stesso?

Leggo dei post di alcuni che si rammaricano di non uscire il sabato sera, di non avere una "compagnia", di non essere belli, di non essere cool...
Ma chi ce lo impone? La società, sì, ma noi possiamo anche dire di no...
E andare controcorrente. Lo so che è faticoso, lo so perché lo sto vivendo sulla mia pelle.
Però lo possiamo fare per noi stessi. For the pursuit of happiness...
sway ti adoro! come al solito hai capito il senso del mio mess. Respect
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