Quote:
Originariamente inviata da SonoFelicissimo
ciao a tutti....mi chiamo giuseppe ho 39 anni. Mai andato in psicoterapia, ogni tanto prendo dei farmaci che mi prescrive il medico (l'ultimo si chiama Citalopram). Ho difficoltà ad ammettere i miei problemi anche davanti al medico, ad esempio quando proprio sono disperato e vorrei che mi prescriva dei farmaci non dico "sono depresso, voglio morire, sono solo ect ect" ma dico "dottò...ultimamente al lavoro sono molto nervoso...irrigidisco troppo il collo, sono a dolori...insomma sono stressato" e taaak che il medico ti spara un ansiolitico. L'ultima volta sono andato dicendole al medico "è possibile che il farmaco perda efficacia?...xchè mi sento di nuovo STRESSATO" lui mi risponde che è un farmaco che si puo prendere anche per lungo tempo, puo darsi che ultimamente ti senti un po piu giu...magari problemi con la fidanzata ect ect. Dentro di me mi dico "ma chi l'ha mai avuta una fidanzata". Cmq chiudo il discorso con il mio medico limitandomi a dirle "ah si...puo essere". Ed esco dal mio medico a mani vuote...senza un nuovo farmaco. Qualche volta mi dice di andare a fare psicoterapia...dice sempre che questi qua mica ti aprono il cervello e ci sputano dentro, è utile andarci. Ma io di tutta fretta le rispondo ogni volta "IO DAGLI STRIZZACERVELLI???? NON NE HO BISOGNO....SONOFELICISSIMO"
|
Allora, io di anni ne ho 28 e la mia esperienza è questa:
1) Anche io la pensavo così sugli psicoterapeuti (e in parte avevo ragione perchè ho avuto anche esperienze negative in proposito) e soprattutto non ho mai preso psicofarmaci in vita mia eccetto la paroxetina per circa 2 mesi qualche tempo fa. Trovare un buon psicoterapeuta e un buon farmaco a volte può essere d'aiuto, però il 99% dello sforzo lo dobbiamo fare noi.
2) La mia situazione sociale è molto simile alla tua. Il consiglio che ti do è di non metterti a pensare sempre a quello che non hai avuto o a quello che non hai fatto o non hai potuto fare; non serve a niente solo a farti stare peggio. La prima cosa da fare è smettere immediatamente di confrontarsi con gli altri e iniziare a vivere secondo quello che vogliamo e che ci fa stare bene, non secondo quello che vogliono gli altri.
3) Nascondere a se stessi i propri problemi non serve a nulla. Bisogna invece guardarsi allo specchio e riconoscere i propri limiti e le proprie qualità e accettarsi per quello che si è, senza darsi o dare agli altri la colpa di nulla.
4) L'autostima non deve dipendere dagli altri, altrimenti ce l'avremo sempre sotto le scarpe. Per tenere alta l'autostima c'è un solo modo: volersi bene.
5) Per quanto riguarda il resto (lavoro, amici, ragazze, ecc...) è ininfluente. Una volta acquisita l'autostima sufficiente, verrà spontaneo andare a lavorare, cercarsi un lavoro o nuovi amici, o conquistare una ragazza. La cosa più importante ora è volersi bene. Tutto il resto è viene dopo (cit.) Poi, se si ha la fortuna di innamorarsi di una persona, allora si potrà condividere con lei l'amore che abbiamo per noi stessi, perchè no?