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Vecchio 13-04-2014, 01:46   #1
Principiante
 

Ciao a tutti. Non sono molto pratico del forum, ma credo di aver postato nella sezione giusta. Come si intuisce dal titolo della discussione, sono alla ricerca di persone che, come me, hanno la fobia di mangiare in pubblico o davanti ad altre persone. Mi piacerebbe poter condividere con voi i vostri pensieri al riguardo, anche se il mio obiettivo vero e proprio sarebbe quello di poter incontrare qualcuno dal vivo (più siamo, meglio è), e tentare di organizzare insieme una strategia di risoluzione del problema, magari attraverso l'esposizione "pratica" alle situazioni che ci creano disagio. Secondo me tentare insieme sarebbe molto più rassicurante che non farlo da soli, se non altro perché saremmo un po' tutti "sulla stessa barca", e ciascuno di noi si sentirebbe meno giudicato. Se qualcuno ritiene la mia idea sensata e se la sente di provare, non esiti a farmelo sapere. Io abito in Lombardia, e riesco a spostarmi abbastanza agevolmente tra la province di Lodi, Pavia, Cremona e Milano. In attesa di eventuali risposte, un saluto a tutti.
Vecchio 13-04-2014, 02:34   #2
Esperto
L'avatar di Gummo
 

Mi pare di aver già letto di altra gente nel forum che aveva questa fobia in particolare. Io non credo di appartenere a questa categoria perchè mi sento sì a disagio a mangiare in pubblico (con tutti quegli sguardi, gente che passa, mie sviste e cose che mi cadono...), ma questo disagio io cel'ho in generale con le altre persone, che sia in una sala d'attesa, in autobus o appunto mangiando, quindi il mio disagio è esteso a ogni situazione con sconosciuti... non in particolare al momento di mangiare. Spero ti rispondano altri utenti, magari della tua zona
Vecchio 13-04-2014, 03:26   #3
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Ho questo problema ma non è un semplice disagio è qualcosa di più complesso.
Quando esco di casa il mio stomaco si chiude, perdo proprio l'appetito e altri stimoli biologici come bere, andare in bagno, dovermi sedere.
Se mi sforzo rischio che mi venga il mal di pancia, perché la cosa funzioni devo essere pronto psicologicamente come se fosse una celebrazione.
Ad esempio per andare in un ristorante affollato su prenotazione non ho problemi mentre per fare un spuntino improvvisato con pochi sì.
Altra cosa da dire è che sono vegetariano e non mangio nulla su cui non ho la certezza degli ingredienti quindi sono sempre quello che fuori non prende mai niente e dice sempre di no a tutto.
Mi spaventa molto di più ritrovarmi fuori casa con lo stomaco attorcigliato e quindi per me non è un grosso problema ma credo che sia fonte di imbarazzo per gli altri. Per trovare una soluzione sarebbe prima opportuno capire perché gli stimoli si scollegano quando sono fuori casa. Magari è un disagio generale in cui tutte le risorse psicofisiche defluiscono concentrandosi su altro come un'immersione in apnea.
Vecchio 13-04-2014, 04:53   #4
Esperto
L'avatar di mr.Nessuno
 

presente, comunque mi succede generalmente se è una cosa programmata, se invece è una cosa improvvisa non ho problemi, bah.... sono strano, anche perché è una cosa che mi succedeva tantissimo tempo fa e lo risorsi con esercizi della respirazione, poi ultimamente è ritornata e alla fine ho scelto di conviverci
Vecchio 13-04-2014, 12:51   #5
Intermedio
 

In passato avevo una lieve versione di questo problema, non era decisamente una "fobia", ma un disagio che avevo a mangiare in pubblico, o meglio, da solo in mezzo ad altre persone (al ristorante, insieme ai parenti, non ho mai avuto questo problema).
Insomma, ero a disagio quando ero l'unico a mangiare in mezzo a persone che non mangiavano. Appunto perché mi sentivo al centro delle attenzioni (anche se erano solo "attenzioni di passaggio", chiaramente), e magari avevo anche paura di stare mangiando come un porco e che gli altri lo notassero.
Vecchio 13-04-2014, 12:55   #6
Avanzato
L'avatar di Th3Amnesia
 

Nell' infanzia avevo questo tipo di fobia e devo dire che non è stata semplice superarla, generalmente chi la ha non sta bene con se stesso ed avverte l'insicurezza nell'affrontate la situazione.
E' come essere in un palcoscenico dove tutti ti possono guardare e giudicare.
Vecchio 16-04-2014, 00:19   #7
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Ho questo problema ma non è un semplice disagio è qualcosa di più complesso.
Quando esco di casa il mio stomaco si chiude, perdo proprio l'appetito e altri stimoli biologici come bere, andare in bagno, dovermi sedere.
Se mi sforzo rischio che mi venga il mal di pancia, perché la cosa funzioni devo essere pronto psicologicamente come se fosse una celebrazione.
Ad esempio per andare in un ristorante affollato su prenotazione non ho problemi mentre per fare un spuntino improvvisato con pochi sì.
Altra cosa da dire è che sono vegetariano e non mangio nulla su cui non ho la certezza degli ingredienti quindi sono sempre quello che fuori non prende mai niente e dice sempre di no a tutto.
Mi spaventa molto di più ritrovarmi fuori casa con lo stomaco attorcigliato e quindi per me non è un grosso problema ma credo che sia fonte di imbarazzo per gli altri. Per trovare una soluzione sarebbe prima opportuno capire perché gli stimoli si scollegano quando sono fuori casa. Magari è un disagio generale in cui tutte le risorse psicofisiche defluiscono concentrandosi su altro come un'immersione in apnea.
La tua situazione, da quello che ho potuto capire leggendo ciò che hai scritto, non è esattamente uguale alla mia, ma ci sono sicuramente degli aspetti comuni. Credo che l'origine di questo disagio, e di tanti altri simili, sia la paura del giudizio altrui. È quello che non ci fa stare sereni e rilassati in molte situazioni di vita sociale, che ci tiene sempre "sull'attenti", pronti a difenderci o a scappare. In una condizione del genere l'organismo non è pronto per ricevere del cibo (e neanche per evacuare, ad esempio). La tensione emotiva inibisce la digestione. Viceversa, quando si è rilassati si è molto più predisposti a svolgere tutte le funzioni fisiologiche involontarie tese al riposo e all'immagazinamento di energia (mangiare, bere, dormire, andare in bagno, ecc.). Quindi, credo di poter concordare con te quando affermi che le risorse psicofisiche sono impegnate a svolgere altri compiti.
Vecchio 16-04-2014, 00:21   #8
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Th3Amnesia Visualizza il messaggio
E' come essere in un palcoscenico dove tutti ti possono guardare e giudicare.
Verissimo.
Vecchio 17-04-2014, 13:20   #9
Principiante
L'avatar di pollon1
 

che problema hai esattamente a mangiare in pubblico?
ti chiedo perchè io a volte se mi sta guardando qualcuno ho paura di tremare mentre tengo il bicchiere in mano,
ho piu problemi in pubblico nello scrivere e firmare
Vecchio 21-04-2014, 00:28   #10
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da pollon1 Visualizza il messaggio
che problema hai esattamente a mangiare in pubblico?
ti chiedo perchè io a volte se mi sta guardando qualcuno ho paura di tremare mentre tengo il bicchiere in mano,
ho piu problemi in pubblico nello scrivere e firmare
Il mio problema sta principalmente nel fatto che quando mangio in mezzo ad altri, a causa dell'ansia mi si chiude lo stomaco, mi si secca la bocca e faccio fatica a continuare (o ad iniziare) il pasto. Non ho ancora ben capito quali sono precisamente i meccanismi inconsci che mi procurano l'ansia iniziale, fatto sta che quando mi rendo conto che i primi sintomi stanno partendo si innesca un circolo vizioso che li amplifica in un crescendo disastroso, con il risultato che ogni traccia di appetito scompare, e ingerire ogni singolo boccone diventa una vera sfida. Il meccanismo è grosso modo lo stesso che sta alla base dello scatenarsi di un attacco di panico: quando ci si rende conto che si inizia ad essere in ansia, ci si concentra esclusivamente sull'ansia medesima e i suoi sintomi, il che provoca un aumento degli stessi e una conseguente maggior preoccupazione, in una catena nefasta che presto fa precipitare la situazione. Alla base di tutto sta la paura del giudizio dell'altro, la paura di essere osservato mentre mangio, con il rischio di non riuscire a finire la mia portata e di essere considerato un "maleducato", o più semplicemente uno un po' strano. Purtroppo questo disturbo sta gravando molto sulla mia vita, e mi sta rubando alcune esperienze preziose che alla mia età (quasi 24 anni) andrebbero godute. Evito viaggi di molti giorni con comitive, perché so che ogni giorno dovrei confrontarmi con i terribili momenti del pasto in mezzo ad altri. Evito cene con gli amici e grigliate, o per lo meno le riduco al minimo e solo con persone di fiducia. Sto rimandando da tanto tempo un viaggio all'estero anche a causa di questo problema. É per queste ragioni che mi sono stancato di trascinarmi questa condizione, e vorrei trovare qualcuno che condivida questo disagio per poter poterci lavorare insieme.
Vecchio 21-04-2014, 00:42   #11
Principiante
 

A pollon1:
Penso comunque che il tuo problema, pur essendo abbastanza diverso dal mio, abbia la stessa radice (entrambi rappresentano una sorta di "ansia da prestazione", per intenderci). Sono situazioni molto frustranti per chi le vive. Vorrei poterti aiutare, ma non saprei come. Se ti viene qualche idea, e ritieni di aver bisogno dell'aiuto di qualcuno, potrei essere disponibile a darti una mano.
Vecchio 21-04-2014, 02:54   #12
Intermedio
L'avatar di curry
 

Ho qualcosa del genere ma non si tratta di una fobia, più che altro un senso di disagio. A me non mi va di stare in un situazione sociale in cui ci sia bisogno di rimanere nello stesso posto per diverso tempo senza poter mai "staccare", però se mangio in un ristorante/bar posso avere la scusa di dover andare in bagno.
Se mi trovo a mio agio con le persone con cui mangio, e ho una fame tale da non pensare ad altro in genere sto bene, ma ultimamente ho notato che mi infastidisce alzare e abbassare spesso la testa per problemi di articolazione al collo, per cui mi innervosisco anche ad una semplice cena in famiglia.
Però non evito le situazioni del tutto. Considera che se ti trovi al punto di avere mooolta fame non pensi ad altro.
Vecchio 22-04-2014, 23:19   #13
Banned
 

A me la fobia di mangiare in pubblico viene solo se sono a tavola in gruppo: per motivi di lavoro sono costretto spesso a pranzare fuori, ma per il tipo di lavoro che faccio pranzo sempre da solo e quelle volte non ho nessuna fobia perché non mi devo confrontare con la gente agli altri tavoli....Se invece se si va in gruppo le cose cambiano drasticamente. In gruppo mi sento sperduto, ho difficoltà a parlare con gli altri e sono bloccato e in questi casi la situazione diventa presto insopportabile.......e spero che finisca al più presto....per fortuna non devo fare cene di lavoro.
Vecchio 23-04-2014, 00:45   #14
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Io ho avuto lo stesso problema per anni, il meccanismo era simile , ma somatizzavo in maniera diversa, ossia mi tremavano le mani.
L'ho superato un po' perché mi sono trovato costretto a mangiare con estranei per lunghi periodi di tempo per tanti anni e un po' perché ho acquisito più fiducia in me stesso.
Il tempo per risolvere è stato molto lungo e i meccanismi inconsci che mi hanno portato a superare questa paura non mi sono ancora chiari.

Oggi potrei mangiare e bere tranquillamente, stando seduto solo, con 50 persone che mi fissano
Vecchio 24-04-2014, 22:11   #15
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Wolferstein Visualizza il messaggio
A me la fobia di mangiare in pubblico viene solo se sono a tavola in gruppo: per motivi di lavoro sono costretto spesso a pranzare fuori, ma per il tipo di lavoro che faccio pranzo sempre da solo e quelle volte non ho nessuna fobia perché non mi devo confrontare con la gente agli altri tavoli....Se invece se si va in gruppo le cose cambiano drasticamente. In gruppo mi sento sperduto, ho difficoltà a parlare con gli altri e sono bloccato e in questi casi la situazione diventa presto insopportabile.......e spero che finisca al più presto....per fortuna non devo fare cene di lavoro.
Beh, la tua situazione è molto simile alla mia. Come se non bastasse, a me in alcuni casi da fastidio anche mangiare cibi non preparati in famiglia. Comunque, è un peccato non riuscire a godersi con serenità i momenti sociali. Hai mai cercato, in qualche modo, di risolvere il problema?
Vecchio 24-04-2014, 22:17   #16
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Io ho avuto lo stesso problema per anni, il meccanismo era simile , ma somatizzavo in maniera diversa, ossia mi tremavano le mani.
L'ho superato un po' perché mi sono trovato costretto a mangiare con estranei per lunghi periodi di tempo per tanti anni e un po' perché ho acquisito più fiducia in me stesso.
Il tempo per risolvere è stato molto lungo e i meccanismi inconsci che mi hanno portato a superare questa paura non mi sono ancora chiari.

Oggi potrei mangiare e bere tranquillamente, stando seduto solo, con 50 persone che mi fissano
Questo messaggio mi da grande speranza! È bello sapere che qualcuno ce l'ha fatta. Questo significa che non sono spacciato, per quanto sia consapevole che, come tu dici, il percorso di risoluzione è lungo (ed impervio, mi verrebbe da aggiungere). Complimenti per il tuo coraggio e la tua perseveranza. La fatica porta buoni frutti.
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