Ciao, il mio nome è Andrea, ho ventun'anni.
Fin da piccolo son sempre stato il classico tipo che preferisce stare in disparte, quello un pò strano, ma inoffensivo. Col passare degli anni, la situazione è peggiorata a non finire. Verso i 15/16 anni ho toccato veramente il fondo, complici le brutte situazioni con cui ho dovuto fare i conti. Il divorzio dei miei, l'ambiente scolastico veramente violento (nei primi due anni di scuola superiore si son verificati 17 accoltellamenti), la mia veloce discesa nel mondo delle droghe (dalle canne all'eroina) e dell'autolesionismo (ora ho il petto e la parte superiore delle braccia ricoperti di cicatrici). In quel periodo passavo le giornate, strafatto, vicino ad un passaggio a livello ripetendomi di continuo "Mi butto sotto o no?". Ho tentato diverse volte di uscirne, sia dalla droga sia dalla timidezza/paura verso gli altri.
Poi tutto è finito.
Alla droga basta dire No. Se non la compri non puoi farti, è semplice. Devi solo stringere i denti e sopportare nausee, dolori e crampi. Ed io di sofferenza fisica ne avevo già provata a quintali, quindi l'idea di soffrire un pochino di più non mi spaventava.
Risolto questo problema, ho dovuto far i conti con la mia timidezza.
Ho passato quasi un anno sedendomi sempre nello stesso angolo dello stesso locale..... e questo non porta a niente.
Un giorno, non so nemmeno perchè, mi è uscito dalla bocca un "Ciao" ad una persona a caso e da lì è nata una discussione etc. etc.
Non sono ancora diventato un tipo da party, ma sicuramente non ho più paura di trovarmi inmezzo alle altre persone.
Con questo voglio dire che basta veramente poco per ritrovare la forza e la voglia di vivere.
Sappiamo tutti quanta sofferenza abbiam dovuto sopportare nelle nostre vite, ergo che cazzo ci può spaventare?
Molte delle persone che ho letto su questo sito non hanno la minima idea di quanta forza hanno dentro di loro, anche quando ci si ritrova sul fondo.
Ciao, spero di avervi portato un pò di speranza.