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Vecchio 04-09-2016, 12:18   #1
Esperto
L'avatar di Locharb
 

#

Ultima modifica di Locharb; 13-11-2016 a 01:43.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (04-09-2016), Ninfee (04-09-2016), Yamcha (04-09-2016)
Vecchio 04-09-2016, 12:19   #2
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Beh si è un po' l'acqua calda... se uno vuole dirla con termini psicologici è "desensibilizzazione".
Però anche se uscivo tutti i giorni per me non è mai arrivato questo
Quote:
Originariamente inviata da Locharb Visualizza il messaggio
al punto di non avere problemi a stare in mezzo alla gente
Ringraziamenti da
claire (04-09-2016), filosofo (04-09-2016)
Vecchio 04-09-2016, 12:34   #3
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Più si sta in casa e più la situazione peggiora, secondo me.
Ma non è detto che basti uscire per migliorarla
Vecchio 04-09-2016, 12:34   #4
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Beh magari può avere un effetto terapeutico a breve termine per chi non fosse abituato a uscire, ma di per sé se bastasse esporsi passivamente alla gente per farsi passare l'ansia il forum sarebbe spopolato
Vecchio 04-09-2016, 12:49   #5
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Beh magari può avere un effetto terapeutico a breve termine per chi non fosse abituato a uscire, ma di per sé se bastasse esporsi passivamente alla gente per farsi passare l'ansia il forum sarebbe spopolato

Se esci e hai la fs tenderai a reinterpretare tutti gli avvenimenti in chiave negativa e probabilmente ti sentirai sempre peggio..se non si interviene prima sui pensieri disfunzionali uscire di casa può essere addirittura controproducente in alcuni casi, secondo me.
Anche non uscire però è controproducente..si entra in un circolo vizioso dal quale è difficile uscire
Vecchio 04-09-2016, 13:27   #6
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Locharb Visualizza il messaggio
Succede anche a voi la stessa cosa?
Certo che sì!
Vecchio 04-09-2016, 13:55   #7
Esperto
L'avatar di Crystal
 

E' la base del funzionamento della scala di esposizione della terapia cognitivo comportamentale; Ovvero avvicinarsi all'obiettivo prefissato facendo vari livelli strutturati di difficoltà per abituarci (desensibilizzarci) al gradino finale ed al raggiungimento dell'obiettivo.
Funziona a patto di rispettare certe piccoli dettami della teoria.
Ovviamente non andrebbe fatto da soli, non andrebbe pianificato nulla a caso, e niente deve essere lasciato a metà.

Avevo scritto da qualche parte quando lo facevo i pro e i contro...dovrei andarlo a ricercare se interessa...
Vecchio 04-09-2016, 14:31   #8
Esperto
L'avatar di Zenfone2
 

A me non cambia niente, l'ansia aumenta in certi periodi e diminuisce in altri, indipendentemente da quanto esco.
Vecchio 04-09-2016, 14:55   #9
Intermedio
L'avatar di Venus
 

Io quando non esco di casa per due settimane inizio a essere più intontita appena esco, ma cerco di non darlo a vedere. Anche se io soffro parecchio il caldo evito di uscire maggiormente per questo
Vecchio 04-09-2016, 15:27   #10
Esperto
L'avatar di Ninfee
 

È una questione di abitudine. È ovvio che più tempo si passa chiusi in casa, senza nessun contatto con l'esterno, più si perde la dimestichezza con i rapporti con gli altri e con tutto il resto che sta fuori.
Non sempre però le "terapie d'urto" funzionano, per qualcuno esporsi potrebbe portare ad avere ancora più ansia, anche facendolo per gradi.

Con me un po' ha funzionato e adesso non ho quasi più problemi a stare in mezzo alla gente, anche se ogni tanto l'ansia torna. O forse più che ansia vera e propria si tratta di disagio e della sensazione di essere fuori posto, non lo so. Va a periodi.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (04-09-2016)
Vecchio 04-09-2016, 15:34   #11
Banned
 

Quest'anno ho passato talmente tanto tempo fuori casa, che a volte quando sono a casa mi sento come "ingabbiato". Ormai non ho nessuna difficoltà a stare fuori. Essendo abituato però a prendere decisioni per conto mio, in gruppo non ho molta predisposizione ad adeguarmi...ed è sicuramente un aspetto da migliorare.
Ringraziamenti da
Atlas (04-09-2016)
Vecchio 04-09-2016, 15:57   #12
Esperto
L'avatar di Suttree
 

Quote:
Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
E' la base del funzionamento della scala di esposizione della terapia cognitivo comportamentale; Ovvero avvicinarsi all'obiettivo prefissato facendo vari livelli strutturati di difficoltà per abituarci (desensibilizzarci) al gradino finale ed al raggiungimento dell'obiettivo.
Funziona a patto di rispettare certe piccoli dettami della teoria.
Ovviamente non andrebbe fatto da soli, non andrebbe pianificato nulla a caso, e niente deve essere lasciato a metà.
Il rischio di affrontare l'esposizione senza l'aiuto di uno psicoterapeuta è che se va male non sai come affrontare la cosa e rischi di richiuderti ancora di più
Ringraziamenti da
Masterplan92 (04-09-2016)
Vecchio 04-09-2016, 15:59   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
E' la base del funzionamento della scala di esposizione della terapia cognitivo comportamentale; Ovvero avvicinarsi all'obiettivo prefissato facendo vari livelli strutturati di difficoltà per abituarci (desensibilizzarci) al gradino finale ed al raggiungimento dell'obiettivo.
Funziona a patto di rispettare certe piccoli dettami della teoria.
Ovviamente non andrebbe fatto da soli, non andrebbe pianificato nulla a caso, e niente deve essere lasciato a metà.

Avevo scritto da qualche parte quando lo facevo i pro e i contro...dovrei andarlo a ricercare se interessa...
Non bisogna essere avventati però..potrebbe peggiorare la situazione e io ne so qualcosa
Vecchio 04-09-2016, 16:44   #14
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Infatti i gradi di esposizione devono essere parecchi, molto vicini come difficoltà da uno all'altro, e prima di affrontare quello successivo bisogna essere completamente padroni del precedente.
Vecchio 04-09-2016, 17:53   #15
Esperto
L'avatar di Keith
 

Uscire di casa sicuramente aiuta ed è un primo passo, poi bisogna interagire e quello già è un po' più difficile. Credo che stare molto a casa non aiuti mai.. può far bene 1-2 giorni se si sta male male per ricaricarsi, ma poi il mondo è fuori.

Poi se qualcuno avesse qualche dritta per curare anche la noia e la depressione esistenziali..
Vecchio 04-09-2016, 17:59   #16
Esperto
L'avatar di Crystal
 

La strada è la stessa...
Depressione e noia sono conseguenze del timore di uscire e non interagire...come autostima, voglia di fare e buonumore sono conseguenze di uscire.
Perdonatemi il cinismo ragazzi, ma la non elaborazione del pensiero nei casi di fobia sociale è una delle strade per uscirne.
Vecchio 04-09-2016, 18:11   #17
Esperto
L'avatar di dotrue
 

Quote:
Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
Depressione e noia sono conseguenze del timore di uscire e non interagire...
Io mi ricordo di aver sviluppato prima un calo dell'umore che nn le fobie...a 14 anni, per dire, nn avevo paura di uscire in motorino con la compagnia, semplicemente nn mi divertiva farlo e quindi nn ci andavo. Poi ho scoperto l'alcol e...
Vecchio 04-09-2016, 19:31   #18
Esperto
L'avatar di StacyFreak
 

Ho notato più o meno la stessa cosa. Solo che, anche uscendo, rimango praticamente al punto di partenza, forse perché esco sempre da sola... Può capitare qualche chiacchiera con persone adulte ed anziane, in misura nettamente maggiore se sono del mio stesso sesso. In ogni caso, anche nei periodi in cui uscivo in compagnia, la situazione cambiava davvero lievemente, a meno che non fossi colta da uno dei miei picchi di iperattività e tutto ad un tratto iniziassi a parlare o giocherellare, fregandomene di chi mi stava intorno, quasi come se non esistesse e fossero solo tutte proiezioni della mia testa. E' certamente un fatto di abitudine, com'è già stato detto, perciò potrebbe essere una soluzione in alcuni casi... Sarà che in passato, pur stando tutti i giorni in compagnia, mi isolavo comunque mentalmente ed era come stare da soli davanti ad un televisore.
Vecchio 04-09-2016, 20:03   #19
Esperto
L'avatar di Crystal
 

Quote:
Originariamente inviata da dotrue Visualizza il messaggio
Io mi ricordo di aver sviluppato prima un calo dell'umore che nn le fobie...a 14 anni, per dire, nn avevo paura di uscire in motorino con la compagnia, semplicemente nn mi divertiva farlo e quindi nn ci andavo. Poi ho scoperto l'alcol e...
La consapevolezza di uno o più stati patologici o emotivi non vuol dire che cronologicamente siano esattamente come li si vive. Premesso che la depressione è una risposta della cervello ad eventi stressanti e pensieri negativi, va da sè che le avvisagli si devono ricercare negli stressor e non nell'umore triste.
Può darsi che nel tuo caso la fobia fosse refrattaria e nascosta, o semplicemente non la vivevi come un problema, era semplice timidezza che non ti intralciava nelle uscite, anche se il non divertimento già era sintomo di qualcosa che non andava nel verso giusto. Comunque non eri esente da "seghe mentali" immagino...che ti potrebbero aver procurato un calo umorale, e un'uscita vera e propria della fobia.

Poi l'esordio delle problematiche è concatenato e uno avverte prima una poi l'altra o viceversa. Anch'io ho avuto prima la depressione ed in essa è nata la fobia sociale. Col senno di poi però a fare mente locale avevo prima di questi eventi, anche prima dell'episodio depressivo, timore nell'uscire, ma uscivo comunque, ed a volte mi divertivo pure. Lo vivevo come un tratto del mio carattere non come un problema. Poi più vai avanti e tiri dritto più il conto è salato però...
Poi io mi sono preso anche una bella incudine in braccio per andare bene a fondo e non riuscire a risalire, che si chiamava finasteride.

Ultima modifica di Crystal; 04-09-2016 a 20:07.
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