HurryUp

Con quello che ho detto comunque non vorrei far intendere che io farei l'esperimento proposto in questo topic, mi sembra troppo stupido e non sarebbe molto utile neanche in un mio eventuale programma di sperimentazione tecniche di sblocco. Mi interessa però sapere se per te esistono condizioni esterne (sociali), non importa se ideali e utopistiche, che rendono possibile quei salti di qualità.

Winston_Smith

Dipende dal tipo di salto e dal singolo individuo che si prende in considerazione.

HurryUp

E in nessuna misura dal tipo di condizioni sociali in cui l'individuo è immerso?

Winston_Smith

Se il salto è troppo grande, per certi individui, non credo.

HurryUp

Hai tenuto conto del fatto che ti ho chiesto di immaginare anche condizioni sociali utopiche e ideali?

Winston_Smith

Sì, anche di quello.

muttley

Rigetto comunque qualsiasi tesi innatista: il carattere è perennemente mutabile, dipende da volontà, determinazione, impegno, possibilità materiali, ricerca su se stessi e altro la possiblità di modificarlo.

Winston_Smith

E in quell'altro ci sono anche l'entità e il tipo di mutamento e la personalità del singolo individuo.

HurryUp

Adesso però ti frego: prova a immaginare un sociofobico che si trasforma in un estroverso con una metamorfosi completa, immaginando tutte le trasformazioni in modo chiaro e distinto (di pensiero, di comportamento, sensazioni fisiche, chimica, etc...), e trovami una sola di queste trasformazioni che violi le leggi fisiche e chimiche e che possa autorizzarti a dire "è impossibile" anzichè dire "è difficile". Del resto è un esercizio di immaginazione che tu stesso mi hai proposto.

Medea

Ecco il risultato

HurryUp

Non è esattamente la metamorfosi che avevo in mente

Allocco

L'esercizio di immaginazione si potrebbe mettere in pratica con un sistema artificiale, tipo una memoria.
Si inserisce un'intelligenza virtuale introversa, la si elimina, e la si sostituisce con una estroversa.
C'è un problema: ci vuole un intervento esterno (ci sono anche altri problemi ma tralasciamoli).

Poniamo di usare un artificio più simile ad una mente umana: una rete neurale.
Ossia un computer che sia in grado, tramite una serie di informazioni strutturali, di gestire da solo la propria evoluzione.
Questa rete, se riuscisse per ipotesi a costituire un'intelligenza artificiale introversa, e poi a modificarla in estroversa,
non cancellerebbe mai le informazioni che ha acquisito da quando è nata a qualsiasi momento della sua evoluzione.
Perché
Le informazioni presenti nel sistema in ogni momento sono alla base della sua evoluzione successiva.
Se si cancellassero le informazioni precedenti, si cancellerebbe qualsiasi evoluzione.
Perché cambia allora?
Probabilmente questa rete applicherebbe dei sistemi di priorità, per cui l'IA introversa diventerebbe meno prioritaria rispetto a quella estroversa
(per via di un adattamento), e perciò il risultato visibile e percepito sarebbe quest'ultima...

...

Maaa... faccio sul serio?

HurryUp

Appunto, non intendo una metamorfosi discontinua, cioè eliminare la memoria introversa e sostituirla con quella estroversa, ma un processo di trasformazione da A a B, dove A e B sono stati chiaramente e distintamente definiti, e quindi anche il percorso che va da A a B.
Poi bisognerebbe che due volontari sociofobici partecipassero a un corso di Excellence Coaching, investendo (purtroppo) con le spese del corso, per verificare le tecniche usate, rubare eventuale segreti industriali (ripuliti da probabili difetti concettuali propri della pnl) e offrirli in modo più onesto ai bisognosi.

Winston_Smith

Nulla è impossibile, teoricamente. Attraverso una serie di mutazioni genetiche casuali, e in condizioni ambientali favorevoli, potrebbero anche spuntare le ali o le branchie all'uomo. Diciamo però che ai fini pratici una probabilità dello 0,00000001% è parente prossimo dell'impossibilità ^^
E comunque quoto anche quanto detto da Allocco.

Allocco

Comunque, faccio una precisazione, inutile ma tanto per..

Naturalmente che sia possibile cambiare, io lo do per scontato.
Ma ci sono delle leggi fisico-chimiche (che riassumerei nel corsivo del papiro la sopra) che impediscono ad un introverso di diventare estroverso.
Potrebbe diventare un grandissimo estroverso-che-una-volta-era-introverso.
Questo si.

quindi tanto per cambiare sei d'accordo sia con HurryUp che con Winston..
Ehm...
Che ignavo!

lauretum

se si nasce introversi, si. se si diventa introversi, deve essere possibile anche il percorso inverso

muttley

in cosa consisterebbero queste leggi chimiche che impediscono un mutamento radicale della personalità?

Moonwatcher

La serotonina mutt, è tutta questione di serotonina. U.U

HurryUp

I vincoli chimici che impediscono a un introverso di diventare estroverso potrebbero essere meno costanti di quelli che impediscono la crescita delle branchie, ad esempio potrebbe trattarsi di chimica naturalmente condizionabile, se fosse, ad esempio, la produzione di endorfine. Poi la probabilità minima data dall'abitudine e dalle condizioni chimiche del cervello viene aumentata dal fattore della volontà, se questa, unita all'intelligenza, è capace di programmare le condizioni della mutazione. Una porta blindata può essere aperta se trovi la chiave.

muttley

Fermo restando che i disturbi caratteriali non hanno una base innata (o se ce l'hanno qualcuno dovrebbe dimostrarmelo) come si fa a recuperare il livello di serotonina perduta? E poi chi sostiene tutto ciò: la vulgata psichiatrica?
Posso comunque dire di essere d'accordo con hurry al 100%