In questi giorni pensavo che con il senno di poi, alcuni comportamenti, modi di agire e di rapportarsi con gli altri soprattutto nella socializzazione, diciamo l'abc dello stare con gli altri, se facciamo una pulizia mentale, (da questo punto sono facilitato avendo fatto molti passi avanti fuori dalla fs) e andiamo a far luce su quando eravamo bambini, diciamo dai 6 agli 11 anni, possiamo portare alla memoria alcuni eventi sociali a cui abbiamo partecipato e vissuto utili per capire, al "netto" dell'ansia sociale cosa siamo chi siamo veramente e con quale tipo di atteggiamento disporsi nei confronti della fobia sociale. Cosa possiamo effettivamente permetterci di raggiungere perchè in fondo lo siamo e dobbiamo ricercarlo dentro di noi per tornare ad essere noi stessi essere autostimati e soddisfatti, e cosa invece è meglio che non cerchiamo di raggiungere, per il semplice fatto che non lo siamo.
Spesso il nostro modo di fare, di relazionarci, a prescindere dai cambiamenti di pensiero su questo piuttosto che quello, rimane inalterato da quando siamo bambini; A maggior ragione se ci chiudiamo in noi stessi e non facciamo step x imparare a stare in mezzo alla gente: per noi è suggestivo l'esempio che è come se ci ibernassero e poi ci lasciassero lì fino a quando vogliamo vedere la realtà com'è effettivamente e all'improvviso scopriamo di non essere adatti, che non siamo abbastanza...Saltiamo le lezioni principali per imparare a socializzare.
Se invece facciamo un pò di passi indietro nel passato, scopriamo che possiamo portare a memoria alcuni atteggiamenti, che ci fanno riconoscere e ci spogliano di tutte quelle convenzioni sociali malsane che abbiamo assunto, e che ci permettono di capire(sempre aiutandoci con la proporzione del contesto in cui è avvenuto quel determinato fatto) e a quello che poi abbiamo invece vissuto;E interessante poi valutare se abbiamo effettivamente caratteristiche tendenti all'estroverso, nella normalità, oppure se abbiamo sempre avuto, fin da piccolissimi, una personalità chiusa e introversa.
Nel mio caso, ogni tanto mi riemergono atteggiamenti controversi...ovvero esattamente opposti a come credevo di essere durante la fobia sociale.
Ad esempio quando c'erano i classici colloqui genitori-insegnanti, e noi bambini ci ritrovavamo insieme ad aspettare il nostro papà e la nostra mamma, succedeva (mi ricordo di 3-4 di volte) che nel gruppettino di bambini, io ero quello che decideva come passare il tempo e cosa fare, e gli altri stavano volentieri ad ascoltarmi ed a fare quello che spiegavo io, mi rispettavano come "leader" per quello che dicevo e come lo dicevo...l'esatto opposto di quello che la fobia sociale ci fà credere.
Oppure capitava che riuscivo a tenere il pallino del discorso per diversi minuti ed a far ridere tutto il gruppo di compagni di scuola con battute o atteggiamenti simpatici.
Con questo non voglio dire che sotto sotto ero un leader, ma nemmeno che ero l'ultima ruota del carro e il bimbo più introverso, asociale e taciturno che poi la fs mi ha fatto credere.
Ovviamente c'è da dire che si era bambini, ma i tratti caratteriali permangono. Poi gli eventi e i contesti li fanno emergere o affossare, e ci fanno di conseguenza rischiare di sottovalutarci, come accade a noi, ma anche a sopravvalutarci.
Voi vi ricordate qualche aneddoto di comportamenti controversi rispetto ad ora? oppure di altri che confermano l'introversione?
raccontate...