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Vecchio 27-11-2013, 18:52   #1
mdh
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Sono al secondo anno di informatica, ho una media molto bassa e sono molto indietro con gli esami.
Me ne mancano 20 alla laurea e quindi è certo che finisco fuoricorso.

Mi sono iscritto a informatica perchè pensavo fosse la mia passione visto che fin dai primi anni delle superiori(ho fatto uno classico) dedicavo tanto tempo e tanti notti a questo..
Ora, però più passa il tempo e più credo di non essere proprio portato per questa mia ormai ex passione. Ora direte che evidentemente non fosse una vera passione ma vi assicuro che quando uno ci sbatte la testa varie settimane su un determinato argomento e non riesce a capire nulla, dopo un pò la frustrazione si fa sentire e finisci per evitare di fare quello in cui non riesci per cessare di star male..
E' come se non avessi la giusta forma mentis necessaria per studiare informatica.
Per esempio non riesco a scrivere algoritmi, anche semplici, che risolvano determinati problemi e non capisco nemmeno lo pseudocodice che descrive un algoritmo.. Cioè facendo un esempio, so come funziona il MergeSort ma quando si tratta di implementarlo non sono in grado e non riesco a capire come funziona neppure quando vedo il codice già fatto..
Anche per quanto riguarda i vari linguaggi di programmazione ,oltre ai programmini che si vedono le prime settimane del corso, non riesco,
avendo una consegna, a scrivere del codice funzionante senza copiare e mettere insieme codice già fatto trovato su internet..

Quando l'informatica per me era ancora solo un hobby non ho dato importanza al fatto che non riuscissi a capire a fondo quello che leggevo e che non fossi in grado di scrivere codice che non fosse banale perchè visto che non ero obbligato a farlo, mi fermavo e passavo ad altro quando iniziavo a non capire.. Capite bene che ora non posso fermarmi alla superficie..

-Se abbandonassi l'università, oltre che deludere tutti i miei parenti, non saprei cosa fare perchè con un liceo come lo trovo un lavoro?
Non posso stare a casa a far nulla ma allo stesso tempo l'idea di tutti gli esami che mi mancano alla laurea mi fa ammalare.

-Poi se riuscissi a laurearmi non credo che riuscirei a cavarmela nel mondo dell'informatica e molto probabilmente cercherei un lavoro diverso visto che non sono in grado di astrarre un problema per farlo capire a un computer ma almeno avrei finito quello che ho cominciato e avrei in mano un pezzo di carta straccia.

Che ne pensate?

Ultima modifica di mdh; 29-07-2014 a 16:21. Motivo: correzioni
Vecchio 27-11-2013, 19:19   #2
mdh
Esperto
L'avatar di mdh
 

Era l'unica facoltà che mi interessava prima di capire che non sono portato...
Vecchio 28-11-2013, 22:25   #3
Esperto
 

L'informatica è una materia vasta, non esiste solo la programmazione... esistono informatici che sono più che altro "automatici", oppure gestionali... non so di dove sei, ma alla mia università c'è ingegneria elettronica, hai provato a vedere quella? Le materie sono abbastanza affini, e gli esami, quelli iniziali, dovrebbero essere uguali
Vecchio 29-11-2013, 00:53   #4
mdh
Esperto
L'avatar di mdh
 

Quote:
Originariamente inviata da we_are_alone Visualizza il messaggio
L'informatica è una materia vasta, non esiste solo la programmazione... esistono informatici che sono più che altro "automatici", oppure gestionali... non so di dove sei, ma alla mia università c'è ingegneria elettronica, hai provato a vedere quella? Le materie sono abbastanza affini, e gli esami, quelli iniziali, dovrebbero essere uguali
Ci sarebbe anche da me però vedendo i corsi che ci sono credo che mi complicherei ulteriormente la vita
Il fatto è che quando si parla di informatica la gente da per scontato che ti piaccia programmare e tutto quello che potresti fare in alternativa non esiste per loro..
ti ringrazio per la risposta

Quote:
Originariamente inviata da FirstClass Visualizza il messaggio
Prima di valutare se sei portato o meno - boh magari una persona può avere più talento su una determinata cosa ma se non ci sbatte sopra comunque non gli serve a niente, quindi non ho mai creduto più di tanto all'essere portati o meno ma parlerei più di motivazioni innate, fare quello che piace insomma - noto un rifiuto categorico e una rinuncia iniziale a quello che potresti fare.
Senza dimenticare che, se soffri di depressione o comunque a problematiche affini alla fobia sociale, queste potrebbero influire sulla qualità dello studio e questa non è certo una disciplina che non richiede molto lavoro logico e, se fatta a livello accademico, anche associato alle leggi matematiche.

Quindi pensaci bene
Sarà forse che non è la mia vera passione perchè sto avendo più difficoltà del previsto..
Alle superiore ero uno dei pochi con le idee chiare su cosa avrei fatto dopo la maturità e adesso invece non ho nessuna idea su che lavoro mi piacerebbe fare..
Di certo lo stato in cui mi trovo ora, come hai detto tu, non aiuta a concentrarmi, comunque penso di finire quello che ho iniziato per il fatto che attualmente se mi ritirassi non avrei un piano B e non posso stare a casa a fare niente...
grazie per avermi fatto riflettere col tuo messaggio
Vecchio 29-11-2013, 17:36   #5
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Conosco un tizio che lavora nel settore informatico che non è riuscito ad usare un or in un problema base (che può capire anche chi non ha conoscenza informatica) e si è laureato in ingegneria informatica.
L'importante è avere il pezzo di carta.

Forse il problema sta nel tuo approccio con gli algoritmi?
Prendi riga per riga ricostruendo? Ti perdi a metà strada?
Vecchio 29-11-2013, 18:21   #6
mdh
Esperto
L'avatar di mdh
 

In realtà penso sia proprio il rapporto che ho con la matematica e il ragionamento legato ad essa che mi fa approcciare nel modo sbagliato per esempio gli algoritmi.. Nel senso che non sono mai stato proprio un genio in questa materia e ho sottovalutato la presenza e la necessità di essa a informatica.

Si in genere cerco di guardare l'algoritmo nella sua completezza e poi visto che non riesco a dargli un senso, provo a vedere riga per riga cosa possa fare.. Il problema è che se vicino all'algoritmo non c'è una spiegazione su cosa servano le varie variabili e il loro uso per esempio all'interno di tanti cicli, mi perdo e lascio stare. Poi lo pseudocodice che usa il nostro prof mi fa schifo
Vecchio 29-11-2013, 19:14   #7
Principiante
 

Quote:
Si in genere cerco di guardare l'algoritmo nella sua completezza e poi visto che non riesco a dargli un senso, provo a vedere riga per riga cosa possa fare..
A parte quelli banali (e il MergeSort che hai citato non è tale), è impossibile capire gli algoritmi con uno sguardo. Fidati che non ci riesce nessuno, e se ti sembra che qualcuno intorno a te ne sia capace è solo perché c'ha già sbattuto la testa a fondo
Gli algoritmi si studiano riga per riga e basta, con tanta pazienza e tempo a disposizione, e con carta e penna per tenere traccia passo-passo dei valori delle variabili e disegnare le strutture dati.
Se non riesci in maniera formale fallo dando dei valori a caso ed eseguendovi su carta tutti i passi dell'algoritmo, o magari implementalo in un linguaggio di programmazione qualsiasi. Si tratta solo di capire quale strategia ti risulti migliore per visualizzare le variazioni sui dati.

Comunque, informatica ha giustamente l'approccio teorico-astratto tipico dei corsi di scienze, è molto vicina a matematica.
Visto che dici che ti mancano ancora parecchi esami... passare ad un corso più tecnico come ingegneria informatica? Probabilmente ti convaliderebbero i CFU di informatica acquisiti e parte degli esami matematici.
Magari sarebbe più dura come mole di studio, ma avresti sicuramente molto meno a che fare con Algoritmi e strutture dati (di cui so bene la difficoltà...) e programmazione, visto che il tipo di ragionamento che ti crea problemi è proprio quello delle discipline caratterizzanti di scienze informatiche...

Non ti far spaventare troppo dal piano di ingegneria che sembra tanto più difficile: è vero che trattano una mole di argomenti infinita, ma l'approccio è diverso, meno astratto e approfondito e un pò più tecnico, quindi potresti digerirla meglio (in realtà dipende dall'ateneo, ma se leggi i programmi di corsi simili a quelli che hai già seguito te ne accorgi facilmente se da te è così o meno).
Ti interessano elettronica, telecomunicazioni, automatica?

Oppure, come saprai nell'ICT italiana la laurea non è strettamente necessaria, quindi pensa pure a delle certificazioni. Non esiste solo la programmazione, ma di settori ce ne sono tanti, vedi ad esempio il networking; ci sono certificazioni Cisco o cose del genere.
Ti potrai laureare col tempo, ma se intanto ti occupi di informatica "non accademica" e tenti di realizzarti lì, poi non sarebbe una delusione, nel worst case , se dovessi pensare all'abbandono. Purtroppo penso che le situazioni come la tua siano diffuse, visto che la percezione comune del settore è molto diversa da quello che si fa nelle università. Posso dirti che un mio compagno di corso ad informatica con la media del ~30 (!) ha avuto bisogno che gli insegnassero ad usare Facebook. Se hai problemi all'università, prova a fare cose pratiche che uno come lui non riuscirebbe a fare

Ultima modifica di probid; 29-11-2013 a 19:33.
Vecchio 29-11-2013, 19:31   #8
Banned
 

ho visto gente non capire cosa sia un database in tre anni di superiori

fatti delle applicazioni tue, solo questo posso consigliarti


io alle superiori stavo programmando un gioco manageriale del calcio
avevo (giuro) inserito a mano i dati delle caratteristiche di quasi tutti i giocatori della serie a



vabè, poi finite le superiori ho smesso di uscire di casa per anni, ma è un altro discorso...
ti giuro che adesso per me anche solo correggere le guide di un gestionale di fatture è una goduria
Vecchio 29-11-2013, 19:33   #9
Banned
 

ma mi par di capire che non ti piace più che non capirne


bhè, l'informatica è vasta, per dire..... si ricollega anche alla psicologia se vuoi fare web marketing
Vecchio 29-11-2013, 19:33   #10
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da mdh Visualizza il messaggio
In realtà penso sia proprio il rapporto che ho con la matematica e il ragionamento legato ad essa che mi fa approcciare nel modo sbagliato per esempio gli algoritmi.. Nel senso che non sono mai stato proprio un genio in questa materia e ho sottovalutato la presenza e la necessità di essa a informatica.

Si in genere cerco di guardare l'algoritmo nella sua completezza e poi visto che non riesco a dargli un senso, provo a vedere riga per riga cosa possa fare.. Il problema è che se vicino all'algoritmo non c'è una spiegazione su cosa servano le varie variabili e il loro uso per esempio all'interno di tanti cicli, mi perdo e lascio stare. Poi lo pseudocodice che usa il nostro prof mi fa schifo
Credo che già un approccio migliore sia dividerlo in blocchi sempre più elementari e poi unire tutto insieme.
Che state facendo?
Vecchio 29-11-2013, 19:38   #11
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Credo che già un approccio migliore sia dividerlo in blocchi sempre più elementari e poi unire tutto insieme.
Che state facendo?
non c'è dubbio


quanto avrei voluto che i miei mi supportassero per l'università
Vecchio 29-11-2013, 20:25   #12
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
ho visto gente non capire cosa sia un database in tre anni di superiori

fatti delle applicazioni tue, solo questo posso consigliarti

io alle superiori stavo programmando un gioco manageriale del calcio
avevo (giuro) inserito a mano i dati delle caratteristiche di quasi tutti i giocatori della serie a
[...]
quanto avrei voluto che i miei mi supportassero per l'università
Mmh... sì, ma se questo "learning by doing" funziona molto bene a scuola, rende secondo me in misura molto minore all'università (almeno a scienze), dove le cose hanno un'impronta teorico-matematica (che non sarà vero per tutti i corsi, ma almeno nel mio i docenti sono l'80% matematici puri...)

Tanto per dire le prime cose che mi saltano alla mente, ad un esame di algoritmi normalmente si richiede di calcolare il costo computazionale di una procedura ricorsiva o di dimostrare che una funzione matematica appartiene ad un certo ordine di grandezza, oppure ad un esame di basi di dati si potrebbe voler dimostrare una proprietà della natural join e cose così.

Lì fare programmi è inutile se non controproducente (per il tempo), perché le cose da trattare sono più astratte e meno nozionistiche del concetto di database.
Consigliavo ingegneria appunto perché pur essendo più pesante PENSO che il modo di vedere le cose sia un pò più orientato al mondo reale e quindi potrebbe capirle con più facilità se ha difficoltà con un ragionamento di questo tipo, poi potrei sbagliarmi ovviamente

Ultima modifica di probid; 29-11-2013 a 20:30.
Vecchio 29-11-2013, 20:27   #13
mdh
Esperto
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Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
A parte quelli banali (e il MergeSort che hai citato non è tale), è impossibile capire gli algoritmi con uno sguardo. Fidati che non ci riesce nessuno, e se ti sembra che qualcuno intorno a te ne sia capace è solo perché c'ha già sbattuto la testa a fondo
Gli algoritmi si studiano riga per riga e basta, con tanta pazienza e tempo a disposizione, e con carta e penna per tenere traccia passo-passo dei valori delle variabili e disegnare le strutture dati.
Se non riesci in maniera formale fallo dando dei valori a caso ed eseguendovi su carta tutti i passi dell'algoritmo, o magari implementalo in un linguaggio di programmazione qualsiasi. Si tratta solo di capire quale strategia ti risulti migliore per visualizzare le variazioni sui dati.

Comunque, informatica ha giustamente l'approccio teorico-astratto tipico dei corsi di scienze, è molto vicina a matematica.
Visto che dici che ti mancano ancora parecchi esami... passare ad un corso più tecnico come ingegneria informatica? Probabilmente ti convaliderebbero i CFU di informatica acquisiti e parte degli esami matematici.
Magari sarebbe più dura come mole di studio, ma avresti sicuramente molto meno a che fare con Algoritmi e strutture dati (di cui so bene la difficoltà...) e programmazione, visto che il tipo di ragionamento che ti crea problemi è proprio quello delle discipline caratterizzanti di scienze informatiche...

Non ti far spaventare troppo dal piano di ingegneria che sembra tanto più difficile: è vero che trattano una mole di argomenti infinita, ma l'approccio è diverso, meno astratto e approfondito e un pò più tecnico, quindi potresti digerirla meglio (in realtà dipende dall'ateneo, ma se leggi i programmi di corsi simili a quelli che hai già seguito te ne accorgi facilmente se da te è così o meno).
Ti interessano elettronica, telecomunicazioni, automatica?

Oppure, come saprai nell'ICT italiana la laurea non è strettamente necessaria, quindi pensa pure a delle certificazioni. Non esiste solo la programmazione, ma di settori ce ne sono tanti, vedi ad esempio il networking; ci sono certificazioni Cisco o cose del genere.
Ti potrai laureare col tempo, ma se intanto ti occupi di informatica "non accademica" e tenti di realizzarti lì, poi non sarebbe una delusione, nel worst case , se dovessi pensare all'abbandono. Purtroppo penso che le situazioni come la tua siano diffuse, visto che la percezione comune del settore è molto diversa da quello che si fa nelle università. Posso dirti che un mio compagno di corso ad informatica con la media del ~30 (!) ha avuto bisogno che gli insegnassero ad usare Facebook. Se hai problemi all'università, prova a fare cose pratiche che uno come lui non riuscirebbe a fare
Ho guardato i corsi che ci sono da me ma ce ne sono pochissimi in comune. Quello che mi preoccupa poi è il fatto che non avendo fatto un istituto tecnico non so nulla neanche del più semplice circuito, quindi in caso penso dovrei iniziare da zero.. E l'aver visto certe materie che fa uno che conosco, mi ha scoraggiato parecchio perchè per me erano arabo.
Lui non capiva questa mia difficoltà perchè, venendo dalle iti, la maggior parte delle cose le aveva già viste...

Quello che non sopporto di quello che sto facendo però, è la mole di materie, secondo me, inutili messe lì solo per riempire il piano di studio e impostate in un modo così superficiale e alla buona che non servono veramente a nulla.



Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
ho visto gente non capire cosa sia un database in tre anni di superiori

fatti delle applicazioni tue, solo questo posso consigliarti


io alle superiori stavo programmando un gioco manageriale del calcio
avevo (giuro) inserito a mano i dati delle caratteristiche di quasi tutti i giocatori della serie a



vabè, poi finite le superiori ho smesso di uscire di casa per anni, ma è un altro discorso...
ti giuro che adesso per me anche solo correggere le guide di un gestionale di fatture è una goduria
il massimo che ho fatto è stato qualche script per automatizzare varie cose che non potevo fare a mano e qualche programmino in c sempre per lo stesso scopo

Anche se non dovrebbe, mi consola sentire da entrambi che ci sono persone per le quali cose semplici risultano complesse.. Qua da me sembrano tutti esperti su tutto e molti lo sono per davvero da quello che ho visto. Mi sento un pesce fuor d'acqua.
Vecchio 29-11-2013, 20:34   #14
mdh
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Credo che già un approccio migliore sia dividerlo in blocchi sempre più elementari e poi unire tutto insieme.
Che state facendo?
Per i più semplici ci riesco ma andando avanti non riesco a capire bene come interagiscono i vari blocchi.
E' un corso base di algoritmi ma avrei dovuto darlo 1 anno fa quindi studio dalle dispense( fatte malissimo) del professore

Quote:
Originariamente inviata da reknub Visualizza il messaggio
non c'è dubbio


quanto avrei voluto che i miei mi supportassero per l'università
In realtà me la sto pagando interamente con i miei soldi l'università perchè non uscendo mai la sera non spendo molti soldi
Vecchio 29-11-2013, 20:38   #15
mdh
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Quote:
Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
Mmh... sì, ma se questo "learning by doing" funziona molto bene a scuola, rende secondo me in misura molto minore all'università (almeno a scienze), dove le cose hanno un'impronta teorico-matematica (che non sarà vero per tutti i corsi, ma almeno nel mio i docenti sono l'80% matematici puri...)

Tanto per dire le prime cose che mi saltano alla mente, ad un esame di algoritmi normalmente si richiede di calcolare il costo computazionale di una procedura ricorsiva o di dimostrare che una funzione matematica appartiene ad un certo ordine di grandezza, oppure ad un esame di basi di dati si potrebbe voler dimostrare una proprietà della natural join e cose così.

Lì fare programmi è inutile se non controproducente (per il tempo), perché le cose da trattare sono più astratte e meno nozionistiche del concetto di database.
Consigliavo ingegneria appunto perché pur essendo più pesante PENSO che il modo di vedere le cose sia un pò più orientato al mondo reale e quindi potrebbe capirle con più facilità se ha difficoltà con un ragionamento di questo tipo, poi potrei sbagliarmi ovviamente
Esatto hai centrato il problema.. Come ho scritto prima però, date le mie enormi lacune tecniche, cambiare a questo punto mi spaventa..
Vecchio 29-11-2013, 20:53   #16
Principiante
 

Quote:
Ho guardato i corsi che ci sono da me ma ce ne sono pochissimi in comune. Quello che mi preoccupa poi è il fatto che non avendo fatto un istituto tecnico non so nulla neanche del più semplice circuito, quindi in caso penso dovrei iniziare da zero.. E l'aver visto certe materie che fa uno che conosco, mi ha scoraggiato parecchio perchè per me erano arabo.
Lui non capiva questa mia difficoltà perchè, venendo dalle iti, la maggior parte delle cose le aveva già viste...
Sì ma visto che dici di essere in ritardo ad informatica e non riesci a sbloccare la situazione ha più senso proseguire o tentare un'altra strada?
Che non capisci nulla di circuiti è normale, si studia per imparare e magari dopo averci preso la mano li capirai più facilmente degli algoritmi e ti piaceranno di più.
Io ho iniziato informatica provenendo da ragioneria, sapevo pochissimo di matematica (non avevamo fatto molto di più delle derivate di funzioni polinomiali...) e zero assoluto di fisica; ci vuole tanto impegno ma se resisti le differenze si appianano e magari ci prendi anche gusto.
Cerca di guardarti dei libri delle superiori su quella roba, quelli dovresti capirli e da lì scoprire se può piacerti.
Anch'io non mi sento troppo portato per ragionare su cose così teoriche, infatti quando (a breve) spero di finire la triennale, penso di provare a fare la magistrale ad ingegneria nella speranza che mi ammettano. Nel caso dovesse andar bene io mi troverei addirittura in una magistrale senza sapere nulla di circuiti, però spero che studiando ci si possa riuscire
E... guarda un pò, mi è rimasta da fare una parte di algoritmi dall'anno scorso

Quote:
In realtà me la sto pagando interamente con i miei soldi l'università perchè non uscendo mai la sera non spendo molti soldi
Vedi? I vantaggi degli utenti di questo forum

Quote:
E' un corso base di algoritmi ma avrei dovuto darlo 1 anno fa quindi studio dalle dispense( fatte malissimo) del professore
Consiglio: procurati il Cormen et al. e prova con quello.

Ultima modifica di probid; 29-11-2013 a 20:59.
Vecchio 29-11-2013, 21:10   #17
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secondo me la programmazione non si può imparare dai manuali, almeno per me è così....
Vecchio 29-11-2013, 21:44   #18
mdh
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Quote:
Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
Sì ma visto che dici di essere in ritardo ad informatica e non riesci a sbloccare la situazione ha più senso proseguire o tentare un'altra strada?
Spero ancora di riuscire a recuperare perchè cambiare per me è come un salto nel vuoto..
Se non dovesse andare proverò a buttarmi, tanto non avrò nulla da perdere a quel punto.

Quote:
Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
Che non capisci nulla di circuiti è normale, si studia per imparare e magari dopo averci preso la mano li capirai più facilmente degli algoritmi e ti piaceranno di più.
Vista la mia sfiducia attuale nelle mie capacità di studio non so se ho la determinazione necessaria per iniziare praticamente da capo..

Quote:
Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
Cerca di guardarti dei libri delle superiori su quella roba, quelli dovresti capirli e da lì scoprire se può piacerti.
proverò a chiedere a quello che conosco e vedo

Quote:
Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
Nel caso dovesse andar bene io mi troverei addirittura in una magistrale senza sapere nulla di circuiti, però spero che studiando ci si possa riuscire
E... guarda un pò, mi è rimasta da fare una parte di algoritmi dall'anno scorso
Buona fortuna e buon studio.

Quote:
Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
Vedi? I vantaggi degli utenti di questo forum
ahaah aggiungerei l'unico vantaggio xD

Quote:
Originariamente inviata da probid Visualizza il messaggio
Consiglio: procurati il Cormen et al. e prova con quello.
grazie del consiglio. Vedo di provarlo
Vecchio 29-11-2013, 23:40   #19
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Secondo me comunque è una grandissima.. grandissima stronzata. Quella di dover imparare a programmare "sotto pressione" o senza poter usare internet. Perchè mai non dovresti usarlo e cercare pezzi di codice? sentendo i consigli e i pareri degli altri si ottengono una miriade di informazioni e insegnamenti. E' così che si impara. E' idiota il fatto di non chiedere... perchè se non chiedi non sai^^ e chiudersi nello studio magari a memoria di tutte le funzioni ecc..

Perchè alla fine qualsiasi cosa uno faccia.. secondo me dev'essere libero di farla disponendo di tutte le possibilità che ha. E internet è una grandissima fonte di scambio di informazioni.. secondo me è giusto utilizzarlo perchè oggi vieni aiutato da uno che ne sa più di te, magari ti fornisce un algoritmo in grado di risolvere il tuo problema perchè lui quel problema l'ha già affrontato e ti sa magari indirizzare verso la soluzione ottimale essendoci già passato... e domani tu lo tramanderai a chi ha meno esperienza di te.. e farai tesoro di quell'insegnamento.
Se non hai capito l'uso di alcune funzioni evidentemente è solamente perchè ti manca quell'esperienza sul campo.. perchè alla fine è solo così che le capisci, usandole e vedendo, nel concreto come funzionano. Secondo me nel campo della programmazione.. ci sono cose che non possono essere spiegate a parole.. o comunque non ha proprio senso farlo. Perchè bisogna "vederle" proprio.. facendo tutti i tuoi test.. smanettandoci sopra.
E' stupido il metodo accademico applicato all'informatica.
E poi nel campo dell'informatica c'è tantissima "ressa" secondo me.. e io credo di aver sentito almeno 3 professori universitari negare l'uno la spiegazione dell'altro riguardo alcuni argomenti. Il chè la dice tutta.

E in generale tutti con un modo di fare secondo me molto arrogante.. gente che non capisce neanche lei che cosa stà dicendo ma sale in cattedra.
E' difficile trovare chi invece , con calma, senza assumere tono saccente e arroccarsi sulle sue posizioni, ti spiega tranquillamente passo per passo le cose e perchè stanno così. Sono veramente pochi individui e io tendenzialmente li trovo più che altro nei forum specializzati e americani o inglesi. Qua se chiedi qualcosa spuntano ottomila nerd, tutti incarognitissimi, tutti che rispondono perchè finalmente qualcuno ha posto una domanda sull'unico campo della loro vita in cui "si sentono forti". E ottomila versioni (incomplete) o addirittura in antitesi l'una con l'altra.
Secondo me in qualsiasi lavoro o attività a cui ti dedichi.. ci vuole un minimo di tranquillità... altrimenti è ovvio che lo vieni ad odiare.
Per diventare veramente bravi in qualcosa, bisogna che quel qualcosa sia fatto per passione. E' quello davvero l'unico ingrediente che fa la differenza.. e checchè se ne creda, la fa anche in un campo come quello della programmazione che qualcuno potrebbe pensare essere un attività molto "rigida" inquadrata... in realtà è tutt'altro. E' molto molto creativa come attività secondo me perchè tu puoi risolvere un determinato problema in millemila modi diversi. Quindi ci puoi veramente mettere del tuo. Però non devi avere nessuno intorno che ti rompe le balle e che ti fa pressioni.. altrimenti finisci per stressarti, non associ più quella cosa ad un qualcosa che ti fa piacere fare.. ed ecco che perdi la passione e la voglia..
Vecchio 30-11-2013, 00:54   #20
Principiante
 

Concordo per la programmazione (che comunque assume un ruolo non primario all'università... per fortuna, dato che si può imparare autonomamente), pochi libri; leggere tutorial e soprattutto partecipare su forum di programmazione (non copiando snippet, ma provando a prendervi parte attivamente, anche sbagliando all'inizio) è la strada migliore per imparare.
Creati dei divertimenti, tipo un giochino che prenda stringhe da file o cose del genere.
Io direi anche di evitare IDE con autocompletamento o correttori all'inizio, per evitare di legarsi a questi strumenti. Io uso nano su Linux anche dopo anni di programmazione, sono masochista mi sa

Non mi risulta (almeno qua) che si chieda di scrivere codice "sotto pressione", nè che si impedisca di usare internet se non magari in un corso introduttivo. Anzi, nel fare progetti spesso il confronto in rete è gradito.
Non mi è mai capitato di dover sapere signature di funzioni a memoria, sarebbe una cosa assai stupida e andrebbe fuori dall'obiettivo di qualsiasi corso universitario (non insegnare un linguaggio di programmazione, ma la scienza informatica).

Una cosa che non approvo è che quando si introduce alla programmazione si parte sempre da richieste matematiche tipo implementare il fattoriale o roba simile.
Ok l'obiettivo finale, ma sono cose che non fanno interessare lo studente che non conosce già di suo la programmazione, anzi. Prima fagli vedere delle cose interessanti in modo che entri nell'ottica, poi avrà l'entusiasmo e le competenze per riuscire a implementare anche il fattoriale, o più avanti, per dire, l'algoritmo di Dijkstra.

Sono felice di trovare finalmente qualcuno che ritenga la programmazione una "forma d'arte"

Ultima modifica di probid; 30-11-2013 a 01:00.
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