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07-06-2015, 09:39
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#41
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Esperto
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Originariamente inviata da Stella89
Ma perchè non cerchiamo di essere più positivi,di incoraggiarci senza illusioni,ma con buon senso,piuttosto che piangere sul latte versato,ne trarremo tutti beneficio.Spesso è proprio il circolo vizioso di sofferenza,pensieri negativi,che ci fa stagnare nelle sabbie mobili.Non ne usciamo,ma io penso che se ne può uscire,non abbiamo un male fisico,nè biologico.Abbiamo sofferto,magari tanto,ma dove sta scritto,su quale referto medico che la nostra vita è finita?Perchè abbiamo "da sempre problemi relazionali?"Non abbiamo 80 anni,conosco gente di 70 anni che ha rivoluzionato la sua vita e che ha cominciato a fare quello che avrebbe voluto sempre fare,sempre con i limiti dell'età ovvio.Ma noi non abbiamo ancora 70 anni mi pare,no?Dobbiamo farci rovinare la vita dalla superficialità della nostra società che nei suoi schemi folli,soprattutto ora con la crisi economica,da per vecchie persone dai 29 in su?Ma stiamo scherzando?Vogliamo farci fregare così,per uno stupido stereotipo?Chi ha scritto il post mi sembra sia ancora nella ventina...e si vede già segnato e con l'età che avanza? Così buttiamo via solo le nostre vite.Cosa vogliamo?Un fidanzato/a moglie/marito figli lavoro,divertimento?Ma non è sempre detto che chi ha questo se la vive e se la gode al di là di quello che poi vogliono far vedere,mostrare fuori.Qualche volta in passato, mi è capitato di fare dei viaggi,uno con la maturità e altri in giro per il mondo (con i miei),chi mi vedeva durante il viaggio poteva dire che ero fortunata,felice,ed invece dentro mancava qualcosa,il rapporto con le persone,compagni,genitori,non era idilliaco(ma non lo è per nessuno),forse non ero matura abbastanza per godere pienamente di quello che stavo vivendo e caso strano mi ricordo ben poco,forse mi ricordo di più l'emozione di una risata a crepapelle con mia sorella in camera a casa davanti alla tv.Dipende tutto dalla maturità e dallo stato d'animo di una persona.Un viaggio/amore/lavoro a 40 anni può essere più intenso e incisivo di quando lo fai a 20.Ne sai cogliere il valore alla luce anche di quello che si è passato.Ecco perchè la gente non smette di fare esperienze,di viaggiare,di amare,perchè ogni volta ha un sapore nuovo,più intenso e quello che si è fatto/non fatto in passato non c'è più e lascia il posto a ciò che ora possiamo vivere,che è la nostra vita di ora,alla quale guarderemo quando avremo 60/70 anni anni provando nostalgia perchè era la nostra giovinezza.Che senso ha dire " fa male fare le cose ora,che senso ha,tanto non sono più giovane",perchè a 40 /50 anni sei vecchio?Hai giornate,mesi,anni e anni di vita ancora da vivere davvero (!) senza inchiodarti a quello che è stato,che non è quello che è,nè quello che sarà,chi lo dice?Chi siamo Dio che già lo sappiamo?Chi ci sarà dopo di noi,potrà tirare le somme per noi,ma non noi ancora in vita e con una vita davanti!Possiamo avere il presentimento,una brutta sensazione(che comunque non aiuta)ma non farne una certezza.Possiamo provare a fare delle scelte e camminare ancora,non smettere mai,altrimenti come le creiamo le possibilità per uscirne?Scegliere di vivere diversamente da come si è sempre fatto,cambiare persone intorno a sè,contesto,muovere qualcosa,cambiare qualcosa, e proiettarsi nel futuro anche a 60 anni,questo è un atteggiamento sano.Quella che stiamo facendo è una scelta che costa cara,la scelta di vivercela così.. . Se fossimo morti non peneremmo,il problema è che ci rode! e vogliamo vivercela.La nostra scelta non può più essere non scegliere.Gli altri non scelgono di non scegliere,fanno scelte in continuazione,diverse,si spostano sempre da un punto di comfort ad un altro nuovo,andando avanti,sbagliando e poi correggendosi,ma non si fermano,mai.Se una situazione non va,la cambiano,non restano sul problema,non si rassegnano,vanno avanti e scrivono la loro storia,sicuramente più ricca(che non vuol dire necessariamente felice)di quella di chi sceglie di non scegliere più,perchè tanto..gli anni son questi,è andata così,potessi ritornare indietro,ma ormai..).Non dobbiamo stagnare,dobbiamo camminare in avanti,anche con tutti i sintomi di questo mondo,dobbiamo agire diversamente da come stiamo facendo,già rassegnati al nostro passato che secondo la nostra lente distorta decide e condanna per sempre.Iniziamolo sto nuovo capitolo,voltiamola sta pagina,ci siamo ipnotizzati su noi stessi,e non guardiamo al futuro.Come dice uno dei miei scrittori preferiti Garcia Marquez,bisognerà pur Vivere per raccontarla,no?
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Quello che dici è solitamente giusto però bisogna fare i conti con:
1) età
2) carattere.
Mi spiego meglio.
1) L'età come fattore limitante c'è e non si può far finta di niente.
Non si può iniziare uno sport a livello agonistico a 30 anni se non hai mai fatto niente prima, nel lavoro penso che, a parte qualche eccezione, di solito il buongiorno si vede dal mattino, ma per il resto secondo me ci può essere un buon margine di manovra se il tutto è compensato dal fattore 2.
2) Il carattere. Se si vuole dare una svolta alla propria vita o semplicemente migliorarla un po' ci vuole coraggio. Però mi domando: se siamo iscritti in un forum di fobia sociale, che non è un disturbo a se stante, ma che ha sempre origini profonde, siamo sicuri che abbiamo questo gran coraggio di affrontare la vita?
Io sinceramente nell'uscire dalla mia zona di comfort ho paura di sbagliare.
Probabilmente è una mia idea distorta, ma io vedo che gli altri quando apportano dei cambiamenti alle proprie vite compiono sempre dei passi ben ponderati, mi sembra come se non sbaglino mai! E allora mi chiedo: "ma perché devo essere proprio io a lanciarmi nel vuoto? Perché devo lasciare il mio lavoro senza averne un'altro pronto? Perché devo cambiare casa rischiando di andare a peggiorare? Non voglio sbagliare!" E allora diventa un rimando continuo, finché non sono gli altri o la vita stessa a decidere per noi.
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Ultima modifica di Keith; 07-06-2015 a 09:41.
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07-06-2015, 09:53
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#42
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Banned
Qui dal: Dec 2013
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
2) Il carattere. Se si vuole dare una svolta alla propria vita o semplicemente migliorarla un po' ci vuole coraggio. Però mi domando: se siamo iscritti in un forum di fobia sociale, che non è un disturbo a se stante, ma che ha sempre origini profonde, siamo sicuri che abbiamo questo gran coraggio di affrontare la vita?
Io sinceramente nell'uscire dalla mia zona di comfort ho paura di sbagliare.
Probabilmente è una mia idea distorta, ma io vedo che gli altri quando apportano dei cambiamenti alle proprie vite compiono sempre dei passi ben ponderati, e allora mi chiedo: "ma perché devo essere proprio io a lanciarmi nel vuoto? Perché devo lasciare il mio lavoro senza averne un'altro pronto? Perché devo cambiare casa rischiando di andare a peggiorare?"
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syd amico mio
hai toccato un punto nevralgico (a mio avviso) , se nn si esce dalla zona di comfort non si faranno mai progressi, a volte anche uscendoci , non c'è altra possibilità temo che affrontare la sfida , la gente , sul lavoro ti do ragione contrariamente alla vulgata comune per cui bisogna lanciarsi e solo chi ci prova etc.. etc... è un discorso che non tiene conto dei fallimenti e numerosi , quindi se avete un 'lavorino' tenetevelo stretto ma magari seguite anche i vs. hobbies che la vita è piena di sorprese
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