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Vecchio 18-08-2022, 11:15   #1
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Sono in ferie da una settimana, fiori c'è un temporale, sono solo in casa ed è in queste occasioni che mi trovo completamente immerso in una vita in stato semivegetativo, al punto da rimpiangere quasi quando lavoro.

La mattina non ho motivo per alzarmi, attorno a me c'è paura, odio, non conosco altro che emozioni negative. Mi alzo per la vita degli altri, lavorare, pagare bollette...

Non mi interessa più niente, anche le cose che prima mi potevano interessare, adesso mi prendono meno.

Ho difficoltà e scarsissima motivazione nel fare le cose che potrebbero farmi bene. Un viaggio, qualcosa. Magari ci penso ma finita lì. In pratica ogni giorno è un giorno vuoto, nato morto, che si ripete giorno dopo giorno. Uscito da lavoro alle 17.00 la mia giornata è finita.
Quando sono vicino nel fare una cosa, tendenzialmente la rimando. Come ieri che dovevo andare in un centro per parlare della mia situazione lavorativa, davanti al campanello sono tornato a casa.

Ho uno "scollamento" dal passato, la persona che ero fino a pochi anni fa sembra morta e ripenso a lei con rammarico, anche perché quella che le è succeduto è poco più di una larva. Negli ultimi anni è precipitato tutto...

Nonostante nessun apparente problema fisico, sono in stato semivegetativo, passo la gran parte del tempo facendo letto/computer.

Esco solo per cose prettamente di "sopravvivenza", in pratica per andare a prendermi da mangiare. Anche lì sono disfunzionale, rispetto ad anni fa mangiare è diventato quasi un peso quantomeno se sono da solo. Comunque mangio il minimo indispensabile, un panino a pranzo o qualcosa di già pronto e poca roba la sera.

Fuori sono confuso, talvolta a disagio, ci posso stare massimo un'oretta e poi torno a casa.
A volte esco e il sole mi acceca...adesso c'è un temporale, anni fa sarebbe stato un normale evento atmosferico che comunque non mi avrebbe evitato di uscire, adesso è un motivo in più per stare in casa.

Mi trascuro, non mi curo, potrei fare l'intera estate con le due solite magliette e due paia di pantaloni. Anni fa tenevo orologio, braccialetti, ogni tanto nelle occasioni particolari mi davo il profumo...ora nulla.

Trascuro pure la casa. A vederla da fuori sembra disabitata. Non ho voglia di pulire o fare altre cose..intendiamoci, non è un porcile ma faccio il minimo indispensabile quando ho voglia. Comunque un anno e mezzo che sono qui e ancora non ho messo i lampadari, dal soffitto calano i cavi con la lampadina attaccata. Tanto ci sono solo io e non ci viene nessun altro...in un certo senso è come se fossi in affitto.
Per me abituato a gestire giusto una scrivania, trovarsi a gestire una casa..a volte mi sento in colpa, questa è una casa da famiglia e ci sto io...

Io non so perché qualche mese fa dal test psicologico non è venuta fuori la depressione, non so cosa ho..forse non è stato il test per diagnosticarla...

Questo testo mi servirà oltre a metterlo qui, per presentarlo al prossimo psicologo da cui andrò. Non la so la diagnosi di una storia così...non mi sento neanche depresso...di certo mi trascinerà a una brutta fine, perché continuando così finisce male.

Secondo me non c'è nessuno messo peggio di così, a parte quelli realmente in stato vegetativo nel letto.
Ringraziamenti da
Abuela (18-08-2022), jab_24 (18-08-2022), Mivar (19-08-2022), Varano (18-08-2022)
Vecchio 18-08-2022, 11:36   #2
Esperto
L'avatar di confusa86
 

Ciao Gufetto.
Sapresti indicare un momento, o più probabilmente un periodo, in cui le cose sono precipitate e, da che avevi una vita sociale più o meno attiva mi pare di capire, hai iniziato a rimanere solo?
Io penso che la solitudine totale sia un punto di partenza, sai?
Penso anche che si debba toccare il fondo per risalire, e nell'ambito relazionale, il tuo è un po' il fondo, giusto?
Da qualche parte bisogna ripartire, magari da dove/come tutto è finito, percià chiedevo.
Vecchio 18-08-2022, 11:48   #3
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

È una condizione in cui mi ritrovo abbastanza, ho sempre avuto la tendenza a condurre una vita e delle attività in cui il dispendio d'energie fosse ridotto al minimo, a vivere buona parte della giornata senza combinare molto di costruttivo, e a dover compiere enormi sforzi quando devo svolgere qualcosa di impegnativo. La mia vita è un alternarsi tra periodi molto lunghi in cui vado avanti così e brevissimi periodi in cui mi dico che farei meglio a "darmi da fare", a darmi una svegliata, a tirar fuori le energie per non sprecare il tempo e le capacità che ho, perché so che altrimenti, quando il tempo sarà passato mi guarderò indietro pentendomi di ciò che (non) ho fatto. Di solito il periodo "attivo" dura uno o due giorni e poi riprendo a lottare con l'apatia, che va avanti per settimane o mesi. Per certi versi è qualcosa a cui, insieme a molte altre cose, mi sono quasi rassegnato, visto che non ho mai trovato rimedî al riguardo.
Ringraziamenti da
edward00767 (18-08-2022), XL (18-08-2022)
Vecchio 18-08-2022, 12:02   #4
Banned
 

depressione, qualche calo chimico, la vita che è oggetivamente una merda.
vivere è questione di momentum, la spinta iniziale è più forte di continuare a fare le cose.
per questo non bisogna fermarsi, anche quando si è stracci.
inizia con i lampadari, anche se non ti fa voglia.
prova a mettere su musica o podcast di sottofondo, tanto per non stare nel silenzio, che ammazza.
Vecchio 18-08-2022, 12:02   #5
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Potrei aver scritto tutti i post fin qui. L'unica variante è che non vivo solo salvo quando mi prendo qualche giorno per quelle che non so chiamare ferie. Ho sempre mia madre che mette il naso in tutto, è iperattiva e fissata con un senso della pulizia maniacale solo su quello che è visibile (potrebbe esserci grasso di maiale rancido ma se è fuori vista e non odora le va benissimo). Questo non fa che sommare a quel che è stato scritto un senso di rabbia e disagio per essere costretto al suo modello di vita.

Non ho soluzioni e aspetto di morire, di mio ho poche energie e mia madre distrugge le poche che ho. Dato che non credo a psicoterapia e la psichiatria non ha farmaci da me tollerabili non servirà che qualcuno legga i miei post per aiutare a impostare una terapia 😁
Vecchio 18-08-2022, 12:45   #6
Intermedio
 

Comprendo benissimo, anch'io, anche per le azioni più stupide devo richiamare a me tutte le mie forze, perché non ho praticamente mai energie mentali sufficienti, qualcuno la chiama pigrizia, io non lo so come chiamarla ma di certo ha poco a che fare con la semplice pigrizia.
Vecchio 18-08-2022, 12:47   #7
Esperto
L'avatar di Black_Hole_Sun
 

Non so quanti anni sono che non metto profumi e deodoranti, vestiti sempre gli stessi in estate puzzolenti e intrisi di sudore. Quando posso vado al mare (da solo ovviamente), fare un bagno rinfrescante è l'unica cosa che trovo piacevole dell'estate e mi costringe a farmi una doccia. Altrimenti non so se troverei la voglia o le motivazioni per lavarmi.
Vecchio 18-08-2022, 12:54   #8
Esperto
L'avatar di Varano
 

Lavorare un incubo e le ferie pure peggio, questa è la situazione di molti .
Vecchio 18-08-2022, 13:38   #9
Banned
 

Mi ritrovo molto in quanto scrivi, io mi definisco: gatto di marmo.

Quando lavoro non vedo l'ora di avere qualche giorno a casa ma quando sto a casa mi sento sperduta, tutto quel tempo libero mi mette l'ansia perché non so come riempirlo.

Il mio problema è che ho poca iniziativa personale ed agisco solo per cause di forza maggiore o se devo agire per l interesse di qualcun altro. Se devo muovermi per esaudire un mio desiderio non lo faccio perché fondamentalmente non ho desideri perché di fatto non ho alcuna idea di cosa voglio.

Non c è una cosa che dico: cavolo voglio proprio quella! Di fatto sono sicura che se davvero desiderassi una cosa (non parlo di cose straordinarie) allora mi muoverei. Ma non sono per niente sicura di quel che desidero e nel dubbio opto per la staticità.

Io non ho mai cercato aiuto perché, da bravo gatto di marmo, sono per il non cambiamento. Sento inoltre ormai di non avere le forze di cambiare. Sono diventata una persona passiva, terrorizzata delle azioni che può compiere o meglio della conseguenza delle azioni che può compiere, per cui non faccio nulla.

Ovviamente questi sono tutti discorsi teorici perché poi ci sono molte circostanze pratiche che mi hanno ridotta a questo punto (di famiglia, contesto sociale, storia personale). Un buono psicologo sicuro potrebbe smuovermi, ma io non voglio smuovermi, terrorizzata di far male agli altri, che il mio cambiamento possa ferire qualcuno.

Poi se ripenso a quel pezzetto di vita vissuta (le superiori) e al disastro emotivo che ero, a come mi sentivo nel giusto, e a come invece fossi irragionevole. So benissimo che se tornassi a socializzare sarei esattamente quella persona, nonostante le nuove consapevolezze. So benissimo che il mio essere indefinita mi rende una mina vagante all interno di un immaginario gruppo sociale.
Più scrivo più mi convinco di aver fatto la scelta giusta.

Se poi mai capiterà di combinare qualcosa, trovare delle persone, qualcuno, ben venga. Io non farò nulla per farlo accadere.
Ringraziamenti da
cancellato25245 (18-08-2022), Hor (18-08-2022)
Vecchio 18-08-2022, 13:50   #10
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

Confermo tutto, quando sono al lavoro non vedo l'ora arrivi il we o le ferie, ma poi tanto non faccio un cazzo lo stesso, sempre tv, internet, mangiare e stop.

Quest'estate è stata particolarmente deprimente, vista la situazione di mia nonna, ma non che non ci fossero stati sti problemi sarebbe stato diverso. Qualche anno fa andavo almeno in piscina, ma tra covid e scazzi vari non sono più andato.

Sono un ameba, zero energie totali, anche al lavoro oramai faccio il minimo indispensabile, prima di proponevo, poi ho visto che è solo un'inculata, e che i capi puntano sugli stakanovisti (aka fessi) per portare avanti il lavoro, e si lamentano pure se ti vedono meno propositivo di prima.

Oramai sono in "Fottetevi tutti Mode".
Vecchio 18-08-2022, 13:57   #11
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Certo che se non ti interessa più niente e non provi piacere nel fare quel poco non avrai mai la spinta di provare a cambiare la situazione, non voler stare male non è la stessa cosa di voler stare meglio. Bisogna scavare più a fondo, se pensi che sia una vita semivegetativa vuol dire che hai una mezza idea di che significa vivere pienamente, provaci o riprovaci a conquistare qualche piccolo desiderio e se non ne hai devi scovarne di nuovi. Non lasciare che i fallimenti ti scoraggino, fallire deve diventare totalmente accettabile e se non riesci nemmeno in quello ti serve un aiuto, non puoi permetterti di rinunciare anche all'aiuto altrimenti è senza uscita e non vuoi questo.
Vecchio 18-08-2022, 17:48   #12
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da Abuela Visualizza il messaggio
Non c è una cosa che dico: cavolo voglio proprio quella!
A me succede di volere le cose e poi, quando mi arrivano o le ottengo, scopro che non riescono a darmi quell'entusiasmo che credevo mi potessero dare, o succede solo rarissimamente.
Succede coi libri, con gli anime, ecc. Sono alla perenne ricerca di un entusiasmo che è sempre un passo più in là di dove arrivo.
Ringraziamenti da
Abuela (18-08-2022)
Vecchio 18-08-2022, 17:56   #13
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Anche io quando sto a casa passo la maggior parte del tempo a non fare niente e a navigare su internet. Non so come riempire il tempo, anche perché ho solo due amici che vedo raramente. Però ci sono abituato, è sempre stato così per me, ho sempre avuto poca voglia di fare. In media una persona normale fa moltissime cose più di me.
Vecchio 18-08-2022, 18:25   #14
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Lavorare un incubo e le ferie pure peggio, questa è la situazione di molti .
esatto. passare da un incubo all'altro. la situazione migliore è quando si è in malattia. Io stavo bene quando ero a casa per depressione o in ospedale ricoverato. Giuro, stavo meglio in ospedale che in ferie a casa.
Vecchio 18-08-2022, 18:28   #15
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Con tutta probabilità è l'inattività a peggiorare la depressione.

Almeno con il lavoro sei spronato ad uscire e a interagire con altri, ma questi periodi di vacanza possono essere debilitanti.
Ringraziamenti da
mercury82 (19-08-2022)
Vecchio 18-08-2022, 18:31   #16
Banned
 

Scusa la franchezza.

Penso che puoi decidere di reprimere tutti i tuoi stati emotivi e pensare di dover e poter "funzionare" quali che siano le tue condizioni di vita. Però a un certo punto i nodi arrivano al pettine. Non sei fatto per una vita da robot.

Sei depresso? Suppongo di sì, ma se tratti la depressione come una malattia a se stante non vai molto lontano. Devi chiederti per cosa sei depresso.
Vecchio 18-08-2022, 18:46   #17
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Scusa la franchezza.

Penso che puoi decidere di reprimere tutti i tuoi stati emotivi e pensare di dover e poter "funzionare" quali che siano le tue condizioni di vita. Però a un certo punto i nodi arrivano al pettine. Non sei fatto per una vita da robot.

Sei depresso? Suppongo di sì, ma se tratti la depressione come una malattia a se stante non vai molto lontano. Devi chiederti per cosa sei depresso.
Io non sono lui ma per quanto ricordo il suo nodo di Gordio è l'ambiente di lavoro, per qualsiasi individuo conta tanto. Però il discorso si sposta e basta, a chiunque viene a noia e disagio anche il paradiso. In questo senso dico la solita ovvietà che di conseguenza qualcosa va sempre cercato in sé stessi invece che al di fuori.
Vecchio 18-08-2022, 20:11   #18
Esperto
 

Sai mi sono sentito così anche io quando sono caduto in depressione, pareva di essermi spezzato in 2 parti di me.
Comunque pure io sono apatico e non mi va di fare niente, molte volte sono assonnato e confuso, ma con gli antidepressivi accetto questa condizione si spera momentanea, sennò già ero o sottoterra o ricoverato per tentato suicidio.
Vecchio 18-08-2022, 20:46   #19
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
esatto. passare da un incubo all'altro. la situazione migliore è quando si è in malattia. Io stavo bene quando ero a casa per depressione o in ospedale ricoverato. Giuro, stavo meglio in ospedale che in ferie a casa.
è il mio sogno nel cassetto, un bel burn out
Vecchio 18-08-2022, 22:04   #20
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
è il mio sogno nel cassetto, un bel burn out
In effetti è stato bello. Sono rinato a stare a casa senza pensieri.
Però al lavoro ti rimane lo stigma.
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