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28-01-2024, 17:28
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 320
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Ciao a tutti, non scrivo da un po'. Da quando sono piccolo che vivo continuamente la stessa situazione: mi innamoro di qualche ragazza, da quando sono all'asilo che mi succede, ma non porto mai avanti la cosa. Dall'asilo fino al liceo è stato semplicemente innamorarsi e non parlarci, vivere la cosa nella mia immaginazione senza mai neanche lontanamente provarci.
Vivendo in qualche modo un rimpianto dopo l'altro, il rimorso di non avere agito. Nell'ultimo periodo, dopo anni di lotta per riuscire a superare la mia ansia sociale nelle più svariate situazione, mi ritrovo davanti al nocciolo più grosso. Sono arrivato al momento che sto vivendo dei momenti di indescrivibile dolore, situazioni in cui riesco a buttarmi, anche vivendo gioie indescrivibili di trovarmi a mio agio finalmente con qualcuno, ma per un motivo stupido o per un altro rinuncio. Ma il motivo che mi do non è per niente comparabile a ciò che sto perdendo, finisco solo, con nessun contatto di quella ragazza con cui semplicemente mi ero trovato bene, e avrei voluto conoscere di più.
Motivi tipo (tutti con ragazze diverse):
- non torno lí se ne sarà già andata (quando poi ho scoperto non essere vero), - - me ne vado perchè ho già salutato tutti, che figura ci faccio (ma intanto passo una settimana a piangere per essermene andato).
- Un altra volta: la gente sta salutando, saluto anch'io... (quando semplicemente la situazione ci stava molto e potevamo stare a fare altre due chiacchiere).
- Una ragazza che mi piaceva molto mi si ferma davanti per parlarmi, ci fissiamo per 30 secondi, ma la chiamano perchè sua sorella sta vomitando (aveva bevuto troppo). Non vado a parlarci perchè meglio lasciarla sola... con sua sorella...
Ne parlo qua perchè nessuno che conosco mi capisce, nessuno che conosco hai mai lontanamente provato i rimpianti che vivo io. Quando gliene parlano mi guardano tipo, ma è una paranoia gigante, che cosa strana, ma non pensarci... Non conosco nessuno che ha provato l'infinità di cotte e rinuncie che ho provato io. Tenermi dentro fuochi ardenti di amore per mesi fino a farli appassire dall'ansia e della sconfitta. Non so com'è la gente, ma mai trovato ste cose...
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28-01-2024, 18:41
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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non vedo grandi motivi di rimpianto, semplicemente occasioni per fare due parole senza nessuna garanzia di successo. magari avevi in quel momento l'1% di ottenere quello che volevi, non vedo occasioni clamorose gettate al vento. anche secondo me stai andando in overthinking e sopravvalutando le chances che hai avuto. tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...
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28-01-2024, 23:22
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#3
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Intermedio
Qui dal: Jun 2019
Ubicazione: Padova
Messaggi: 219
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É normale! Soluzioni magiche non esistono, bisogna che ti butti e fai quello che non vorresti fare, tutto il resto sono chiacchiere inutili. Vedrai che appena ci riesci anche solo 1 volta poi ti sblocchi.
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29-01-2024, 07:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Vento
il rimorso di non avere agito. Nell'ultimo periodo, dopo anni di lotta per riuscire a superare la mia ansia sociale nelle più svariate situazione, mi ritrovo davanti al nocciolo più grosso. Sono arrivato al momento che sto vivendo dei momenti di indescrivibile dolore
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Ma perché credi che avresti potuto fare altro allora?
Se ci ritorni come sei fatto adesso magari può essere che fai scelte diverse, ma se tornassi nel passato come eri magari rifaresti le stesse cose. A posteriori uno ha più informazioni e risorse che prima non aveva.
Rimorsi non ne ho tanti, più che altro magari ora se si presenta una situazione simile mi comporto diversamente, là dove mi riesce, però so che il me stesso del passato non avrebbe potuto fare altrimenti.
Al più posso avere l'idea "ma non sarebbe stato meglio che le cose fossero andate diversamente, che il mondo fosse stato diverso da com'era e com'è", questo lo penso spesso, ma non è una cosa che coinvolge un qualche mio senso di colpa, io cosa c'entro? Sono dio per caso? No. Al più io finisco con l'avercela con l'esistenza così com'è fatta non tanto con me o roba simile in base al fatto che avrei potuto fare altro e non si sa perché ho voluto il mio male.
E' come arrabbiarsi per non aver giocato il biglietto della lotteria, uno aveva scritto i 6 numeri ma quel giorno non lo ha giocato, vengono fuori quei numeri e uno se la prende, ma alla fine nel momento in cui stavi valutando se giocare o meno il biglietto, tu non sapevi con certezza che era vincente. Le informazioni utili che avrebbero potuto veramente spingerti a fare altro le hai acquisite poi, oppure magari prima avevi informazioni false, ma non sapevi fossero false, per te in quel momento erano vere, era appropriato comportarsi così.
Uno può anche pensare "ero un coglione", ma non è che potevi non esserlo in base non si sa a cosa all'epoca.
Le possibilità intese nel senso di chi prova rimorso sono una cosa un po' fittizia, il decorso temporale uno soltanto è nel nostro mondo, ammesso pure che ci siano altri mondi possibili, e ci sono teorie oggettive simili (qualche scenziato e filosofo ha messo in mezzo roba del genere), comunque non saresti stato tu a fare altre scelte, ma una tua controparte.
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Ultima modifica di XL; 29-01-2024 a 12:58.
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29-01-2024, 10:08
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 798
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Ciao Vento, mi sembra di intendere che tu sia molto giovane (20/25), per certi versi in quello che scrivi rileggo un po' la mia di gioventù (ormai passata da un pezzo) e quindi mi metto qui a risponderti, conscio di non poter conoscere la situazione da qualche tua riga, ma col mio solito intento di lasciare qualcosa delle mie esperienze che possa essere in qualche modo utile.
Perdona la crudezza, non voglio in alcun modo sminuire le situazioni, ma a me sembra che quelle di cui parli non siano nel concreto "situazioni da rimpianto" - certo poi nella tua immaginazione sarà tutt'altro paio di maniche - ma quello che mi sento di suggerirti è di provare a guardarle da un'altra angolazione, magari a freddo ora che sono passate. Negli esempi di cui parli in fondo non è che non ti sei messo in gioco, semplicemente le situazioni non erano favorevoli per proseguire la conoscenza. Capisco che tu le viva come insuccessi, ma credimi, visti dall'esterno sono cose che capitano a tutti.
Ripeto, non voglio sminuire la cosa, anche io ricordo distintamente tante di queste piccole situazioni e pur essendomi messo in gioco un pochino più di te, non riesco a spiegarmi perché alla fine quello che provavo non fosse evidente e le cose si siano comunque risolte in nulla, se non miei rimpianti covati per mesi (per dirne una: io tenevo la testa a quella che vomitava ubriaca, perché avevo una gran cotta, ma questo non mi ha fatto diventare il suo principe azzurro). Però oggi, ormai vecchio, ripenso a queste cose e le vedo da un'altra angolazione come ti dicevo - chiaramente quando le vivi è più difficile vederle dall'esterno - quasi con tenerezza, di un ragazzo che provava a farcela nonostante tutte le sue difficoltà e ci è riuscito pochissime volte.
Chiudo in maniera propositiva, dicendoti che questo tuo buttarti, anche se doloroso, prima o poi darà qualche frutto (per la legge dei grandi numeri capiterà prima o poi un momento in cui le cose vanno a tuo favore) e forse in quel momento capirai che tutti gli sforzi fatti per arrivarci valevano la pena. Oppure no, ma ti sarai messo in gioco.
In bocca al lupo e scusa se la mia risposta non soddisfa quello che cercavi aprendo la discussione. Ci si prova.
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29-01-2024, 10:36
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2023
Messaggi: 53
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Quote:
Originariamente inviata da Vento
Ciao a tutti, non scrivo da un po'. Da quando sono piccolo che vivo continuamente la stessa situazione: mi innamoro di qualche ragazza, da quando sono all'asilo che mi succede, ma non porto mai avanti la cosa. Dall'asilo fino al liceo è stato semplicemente innamorarsi e non parlarci, vivere la cosa nella mia immaginazione senza mai neanche lontanamente provarci.
Vivendo in qualche modo un rimpianto dopo l'altro, il rimorso di non avere agito. Nell'ultimo periodo, dopo anni di lotta per riuscire a superare la mia ansia sociale nelle più svariate situazione, mi ritrovo davanti al nocciolo più grosso. Sono arrivato al momento che sto vivendo dei momenti di indescrivibile dolore, situazioni in cui riesco a buttarmi, anche vivendo gioie indescrivibili di trovarmi a mio agio finalmente con qualcuno, ma per un motivo stupido o per un altro rinuncio. Ma il motivo che mi do non è per niente comparabile a ciò che sto perdendo, finisco solo, con nessun contatto di quella ragazza con cui semplicemente mi ero trovato bene, e avrei voluto conoscere di più.
Motivi tipo (tutti con ragazze diverse):
- non torno lí se ne sarà già andata (quando poi ho scoperto non essere vero), - - me ne vado perchè ho già salutato tutti, che figura ci faccio (ma intanto passo una settimana a piangere per essermene andato).
- Un altra volta: la gente sta salutando, saluto anch'io... (quando semplicemente la situazione ci stava molto e potevamo stare a fare altre due chiacchiere).
- Una ragazza che mi piaceva molto mi si ferma davanti per parlarmi, ci fissiamo per 30 secondi, ma la chiamano perchè sua sorella sta vomitando (aveva bevuto troppo). Non vado a parlarci perchè meglio lasciarla sola... con sua sorella...
Ne parlo qua perchè nessuno che conosco mi capisce, nessuno che conosco hai mai lontanamente provato i rimpianti che vivo io. Quando gliene parlano mi guardano tipo, ma è una paranoia gigante, che cosa strana, ma non pensarci... Non conosco nessuno che ha provato l'infinità di cotte e rinuncie che ho provato io. Tenermi dentro fuochi ardenti di amore per mesi fino a farli appassire dall'ansia e della sconfitta. Non so com'è la gente, ma mai trovato ste cose...
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Non parlo per mia esperienza Vento, ma se mi permetti e scusami se mi azzardo a scriverti qualcosa, ho notato che un metodo che funziona in tanti si basa sull'avere uno o più amici.
Sono una persona che ama la logica e quindi da sempre scruto il comportamento altrui, da anni, anni e anni. A volte stavo al tavolo da solo in un locale per ore e scrutavo gli altri. Adesso ho molti amici e scruto anche loro, in modo più semplice.
Se hai un problema di "blocco" come tu dici, avendo uno o due amici che ti appoggiano, che ti stimano, che ti vogliono bene, che credono in te, ecco che in quel momento ti possono appoggiare e sostenere, aiutandoti a rivalutare qualcosa che hai detto o fatto.
Per esempio stai con una ragazza con cui ti trovi bene, in un locale, sembra che ci siano cose in comune e sarebbe bello avere un suo contatto e iniziare a conoscervi...... ma.... accade qualcosa e si allontana un attimo perché l'amica la chiama o solo ha bisogno di lei. Ecco che tu entri in "blocco", prendi decisioni che senti giuste ma potrebbero non esserlo. In quel caso, uno o due veri amici che ti conoscono bene e ti appoggiano, intervengono e ti fanno riflettere, ti aiutano a valutare o addirittura possono collaborare con te per avere idee su come riprendere l'approccio con quella ragazza.
Ho visto sempre che chi agiva da solo, generalmente non aveva successo, a meno che non era proprio fantastico. Invece chi aveva l'appoggio di veri amici, aveva molto più successo.
Anche nelle serate di gruppo o in altre situazioni, un vero amico che ti da valore, ti mette a tuo agio!
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29-01-2024, 14:04
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 798
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Quote:
Originariamente inviata da ProvaciAncora
Anche nelle serate di gruppo o in altre situazioni, un vero amico che ti da valore, ti mette a tuo agio!
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Mi fa molto team Carminati questa tua. Viva Tom Weil!
Scusa Provaciancora, non lo faccio di proposito, non voglio offendere, sono scemo e basta.
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31-01-2024, 12:20
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2023
Messaggi: 53
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Quote:
Originariamente inviata da AvolteRitorno
Mi fa molto team Carminati questa tua. Viva Tom Weil!
Scusa Provaciancora, non lo faccio di proposito, non voglio offendere, sono scemo e basta.
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Tranquillo! Non c'è nessun problema!! Tanto neanche so cosa sia il "team Carminati"!
Ma ti garantisco che da sempre, quando ero bimbo e anche adesso, noto che in un gruppo che sta insieme in una cena vedi subito chi ha un "appoggio"!!!
Se uno del gruppo ha uno o due amici che lo appoggiano, che ridono alle sue battute, che conoscono le sue esperienze o "avventure" e le presentano agli altri dicendo frasi tipo "raccontagli quello che ti è successo la settimana scorsa... ecc ecc", allora quella persona avrà più successo. A volte anche le coppie, il marito appoggia la moglie o viceversa, e quindi mai si trovano isolati dal gruppo. Sempre hanno qualcuno con cui confrontarsi nelle decisioni, e che gli da sostegno in tutte le valutazioni.
Quindi ho visto realmente che funziona, è un metodo empirico!!
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