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Vecchio 28-03-2010, 00:24   #1
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Nacqui nel marzo del 1986. Figlio unico.

Da bambino non ero vivacissimo, amavo la compagnia, i giochi e preferivo le femmine ai maschi, perché nonostante fossi tutt'altro che piccolo e gracile, non amavo i giochi di lotta, preferivo divertimenti più tranquilli e non amavo sporcarmi. Ero calmo, pensoso e riflessivo, le fantasticherie e i libri mi piacevano almeno quanto i giochi infantili.
La mia migliore amica era una mia vicina di casa che aveva la mia stessa età e veniva con me all'asilo. Ho vaghi ricordi dei pomeriggi a casa sua, più distinte le immagini della macchinina elettrica con cui la scarrozzavo nel cortile. Naturalmente le prese in giro dei coetanei il prezzo da pagare per questa insolita amicizia, ma non m'importava.

L'impatto delle elementari però lo dovetti affrontare senza il sostegno della mia amica: divorzio dei suoi genitori, lei si trasferì con la madre a Roma.
"Oh l'innocenza dei bambini". A scuola provai sulla mia pelle il reale significato di questa scemenza colossale! L'"innocenza" è quella con cui dei teneri birbantelli tormentano il compagno inerme, al quale infliggono ogni tipo di tortura psicologica con candore però, perché non immaginano che i loro scherzi infantili possano lasciare tracce indelebili nell'animo di chi le subisce! Non erano particolarmente cattivi, erano anche miei amici, giocavo molto con loro, però spesso e volentieri sentivano il bisogno di divertirsi a mie spese, con prese in giro, e derisioni di ogni tipo, soprattutto quando ricevevano l'incoraggiamento delle bambine! Le angherie dei miei compagni sono immagini nebulose nella mia testa, ma i sorrisi di scherno le battute, le imitazioni, i cori delle femmine li ricordo perfettamente. Per la maggior parte delle bambine non esistevo potevo contare solo sulle attenzioni delle "bulle". Che terrore che avevo dell'intervallo,delle gite e soprattutto del Centro Ricreativo Estivo!!! La scuola era il paese dei balocchi a confronto! Il mese di giugno per me era un inferno! Il gruppo dei miei aguzzini aumentava di numero e di età e poi c'erano i giochi di gruppo in cui contavano la velocità, la prontezza, l'agilità tutte qualità che mancavano al mio corpo robusto e goffo. Ero considerato una iattura per il mio gruppo e venivo così emarginato e abbandonato mentre i bambini svelti e svegli conquistavano il favore chiassoso delle femmine e i complimenti dei ragazzi più grandi.
I libri e le fughe dalla realtà divennero divennero ben presto la mia principale occupazione. A scuola, a casa sognavo ad occhi aperti, avevo il mio mondo dove regnavano la giustizia e la bellezza. L'isola del tesoro, Moby Dick, Sherlock Holmes, Tre uomini in barca, Oliver Twist, le fiabe, i cartoni animati diventarono i miei migliori amici.

[continua]
Vecchio 28-03-2010, 01:02   #2
Avanzato
L'avatar di Iason
 

Voglio leggere il seguito. benvenuto
Vecchio 28-03-2010, 01:02   #3
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Quote:
Originariamente inviata da nsssp Visualizza il messaggio
scusa se te lo chiedo ma... il centro ricreativo estivo era legato alla scuola? c'erano gli stessi compagni di scuola?
intendo dire che se NON era legato alla scuola e NON era obbligatorio perchè ci andavi?
No è legato alla parrocchia. Naturalmente io non volevo andarci, ma i miei genitori mi obbligavano perché dovevo socializzare.
Vecchio 28-03-2010, 01:08   #4
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Quote:
Originariamente inviata da Iason Visualizza il messaggio
Voglio leggere il seguito. benvenuto
Grazie! Domani racconterò il resto.
Vecchio 28-03-2010, 01:42   #5
Banned
 

qualsiasi cosa accada, buona fortuna Labocania ...
Vecchio 28-03-2010, 04:38   #6
Esperto
L'avatar di FobicJoe
 

i centri estivi sono il male!
Vecchio 28-03-2010, 06:06   #7
Esperto
L'avatar di altair
 

strano, anche io da piccolo subii la perdita dell'amico con cui passavo i pomeriggi, che era anche compagno d'asilo. Per lo stesso motivo, genitori divorziati e trasloco, i primi momenti di solitudine già provati a 4-5 anni.. elementari e centro estivo, un inferno. Ma il centro estivo nel mio caso durò poco, dopo una giornata intera di bullismo e prese in giro, i miei genitori provarono troppa pena nel vedermi tornare in un mare di lacrime, così dopo una settimana evitarono di rimandarmici..
Vecchio 28-03-2010, 14:21   #8
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Quote:
Originariamente inviata da ajMcwill Visualizza il messaggio
qualsiasi cosa accada, buona fortuna Labocania ...
Grazie
Quote:
Originariamente inviata da FobicJoe Visualizza il messaggio
i centri estivi sono il male!
E' la verità!!! Sono il regno degli estroversoni.
Per i fobici sono quanto di peggio ci possa essere!
Vecchio 28-03-2010, 15:56   #9
Esperto
L'avatar di clanghetto
 

Ma ci sono un sacco di fobici che venivano maltrattati...che rabbia.

Alle elementari venni chiamato femminuccia e scoppiai in lacrime, gli altri presero le mie difese. Ho avuto fortuna.
Vecchio 28-03-2010, 16:29   #10
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Il bullismo se non eccede certi limiti viene serenamente tollerato, considerato un aspetto dell’esuberanza giovanile. Così le maestre alle mie lamentele opponevano sempre la solita laconica risposta “Sei grande e grosso, impara a difenderti da solo.”

Ho un ricordo nitido di un episodio in particolare. Stavamo guardando il film “Il mago di Oz” perché avevamo iniziato a leggere il libro. Io l’avevo già finito per questo mi accorsi delle differenze tra il romanzo e il film e così feci notare alla maestra che la Strega dell’Ovest del libro aveva un solo occhio e la sua pelle era bianca e non verde. Per tutta risposta la maestra si mise a ridere insieme ai miei compagni di classe. Non mi credevano! Trovavano assurdo che la strega potesse avere un solo occhio! E così si fecero beffe di me! Quella p*** della maestra (cit.) evidentemente non aveva letto il libro, o l’aveva fatto in modo superficiale e per questo mi derideva!
Insomma mi dovetti rassegnare a sopportare le quotidiane persecuzioni dei miei compagni. La solitudine divenne l’unico mio rifugio.

Comunque, come ho già detto, i 9 mesi scolastici non erano nulla di fronte al CRE! In un mese subivo l’intera gamma delle persecuzioni concepibili da menti esuberanti.
Mettevo tutti d’accordo, grazie a me i miei compagni facevano nuove conoscenze, mettevano in mostra la loro inventiva nell’ideare nuovi, scherzi, canzoncine, prese in giro, esercitavano le loro doti recitative facendo la mia imitazione e facendole ridere ottenevano il favore delle femmine. Divenni il modello di ciò che è sfigato e impopolare, “Se non fai così ti faccio baciare il ***” “Piuttosto mi metto con il ***”, ero la penitenza di giochi con la bottiglia, e altri divertimenti simili.
Ogni settimana il CRE prevedeva due pomeriggi in piscina, una gita che occupava un’intera giornata più altre attività nel weekend e serali. La piscina era la cosa che odiavo di più, quando potevo cercavo di evitarla. I miei compagni mi facevano fare esercizi di apnea coatta, tuffi dal bordo vasca, caccia al tesoro delle mie scarpe, del portafoglio e di altri oggetti, dovevo sempre tenere le mani sui bordi del costume per prevenire strattoni improvvisi, il mio corpo non proprio snello e il mio aspetto genrale era un quotato argomento di conversazione tra le femmine che occupavano il mio salviettone quando volevano stare in compagnia dei maschi, e visto che ero in piedi venivo spedito al bar ad comprare bibite e gelati. La cabina dello spogliatoio divenne il mio rifugio.
Le gite erano peggio. Il viaggio in pullman un tormento, le lunghe camminate erano rese faticose da pesi altrui che mi venivano generosamente addossati, era un miracolo se riuscivo a mangiare e a bere le cose che mi portavo dietro visto che c’era sempre qualcuno che se ne impossessava. I giochi di gruppo, come ho già accennato, non erano il mio forte, tornavo utile solo come base della piramide umana, nel tiro alla fune e nella palla prigioniera; per il resto ero malamente scacciato da compagni e animatori e insieme ad altri lenti, goffi, “impediti” attendevo pazientemente la fine delle attività. Purtroppo a volte il don si accorgeva del gruppo degli eslusi e imponeva alle varie squadre di includerci nelle varie attività. Ricordo le facce preoccupate degli animatori che persuasi di essere alle prese con un idiota mi ripetevano centinaia di volte quello che dovevo fare. Raramente i miei sforzi erano premiati da risultati favorevoli, i commenti velenosi, le promesse, di vendetta, le occhiate di compatimento delle ragazze si sprecavano e dentro di me mi sentivo uno scarafaggio.
Le nottate in tenda riuscii ad evitarle quasi tutte per fortuna! Di una ho un ricordo agrodolce: fui scacciato dalla mia tenda dai miei compagni perché era quella più grande e quindi destinata, una volta addormentati gli animatori, ad ospitare le ragazze più popolari. Non c’era spazio per me. Che umiliazione! I pensieri omicidi però finirono presto, l’idea di trascorrere l’intera nottata all’aperto, visto il celdo estivo non mi dispiaceva affatto! Mi trovai un posto appartato lontano da tutti e immerso nelle mie fantasticherie vegliai fino all’alba. Non ho un ricordo definito dei miei pensieri ma la sensazione di beatitudine che mi diede che mi tenne sveglio mi dà i brividi ancora oggi!
Sì qualcosa da salvare c’è della tremenda esperienza del CRE. Un pomeriggio al Fila Forum d’Assago. Escluso da ogni tipo di torneo sportivo, rimasi solo col mio libro: Tre uomini in barca! Passai delle ore mervigliose in compagnia di uno dei più splendidi capolavori dell’umorismo inglese! Le emozioni vivide, le ebbrezze date dalla letture dell’infanzia sono uniche! Solo a quell’età si possono provare con quella forza trascinante!
Magnifico anche in altro pomeriggio: riuscii a sottrarmi all’attenzione di animatori e compagni ed a rifugiarmi nella biblioteca situata all’interno del parco sede della gita. I rimproveri con cui mi accolsero al mio ritorno tra i vivi mi scivolarono addosso senza toccarmi minimamente.

La mia infanzia però non fu solo un alternarsi di soprusi e solitudine. Ci furono anche momenti felici: i pomeriggi passati a giocare a pallone al parco, a me toccava sempre la porta ma ero felice lo stesso, le vacanze natalizie ed estive, i cartoni animati, le recite scolastiche, i film al cinema dell’oratorio.

Insomma stavo meglio allora. In quel tempo lontano avevo una vita!

[continua]
Vecchio 28-03-2010, 18:26   #11
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Quote:
Originariamente inviata da Labocania Visualizza il messaggio
No è legato alla parrocchia. Naturalmente io non volevo andarci, ma i miei genitori mi obbligavano perché dovevo socializzare.
Il Metodo!
Vecchio 28-03-2010, 20:14   #12
Esperto
L'avatar di FobicJoe
 

Quote:
Originariamente inviata da Caged Visualizza il messaggio
per alcuni la vita è un eterno cammino di sofferenza..
scalare una montagna senza le scarpe adatte
Vecchio 28-03-2010, 23:17   #13
Esperto
L'avatar di Dasil
 

Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Il Metodo!
Appunto......guarda i risultati.....
Vecchio 29-03-2010, 01:10   #14
Esperto
 

Non avete capito niente.
Il metodo del pedagogo (cit. aisljng) bruto sarebbe risultato validissimo in questo caso.
Solo, avrebbe dovuto essere applicato ai compagni di Labocania
Due volte al dì con scarponi chiodati
Meno male che mia madre non ha insistito più di tanto per mandarmi dagli scout. Ma che età avevate, Labocania? Scuola elementare?
E comunque è proprio vero...certe volte la scuola è un inferno.
No dark sarcasm in the classroom (cit.)
Vecchio 29-03-2010, 11:51   #15
Banned
 

@ Winston

ecco cosa ho scritto :
"............... per quel che riguarda il" Metodo" , non entro ora nel merito perchè 1) non ho letto, ho dato solo una scorsa veloce a come poi si è sviluppato il discorso 2) siamo da un'altra parte, in un'altra discussione in un'altra cartella

detto questo propenderei per lasciarti nuovamente alle amorevoli cure pedagogiche di bruto , buona discussione"



.... ci penso già da sola a fare l'antipatica indigesta, non mettertici pure tu, biricchino di un Winston , a cercare di presentarmi nel modo peggiore che ti riesce citandomi a vanvera ...

fine OT

Ultima modifica di aisljng; 29-03-2010 a 12:22.
Vecchio 29-03-2010, 18:10   #16
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non avete capito niente.
Il metodo del pedagogo (cit. aisljng) bruto sarebbe risultato validissimo in questo caso.
Solo, avrebbe dovuto essere applicato ai compagni di Labocania
Due volte al dì con scarponi chiodati
Meno male che mia madre non ha insistito più di tanto per mandarmi dagli scout. Ma che età avevate, Labocania? Scuola elementare?
E comunque è proprio vero...certe volte la scuola è un inferno.
No dark sarcasm in the classroom (cit.)
Sì scuola elementare e medie. Alle superiori mi sono trovato bene per fortuna, ma fino ai 18 anni mi ho partecipato al CRE in veste di animatore.

La scuola sarà sempre il paese dei balocchi dei bulli.
Vecchio 29-03-2010, 20:35   #17
Esperto
L'avatar di FobicJoe
 

bisticciatina quotidiana?
Vecchio 29-03-2010, 21:06   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da FobicJoe Visualizza il messaggio
bisticciatina quotidiana?
no, palleggio
nel senso che, pur di togliercelo un po' di torno, tu mi rimpalli winston, io lo rimpallo a bruto il quale a sua volta lo rimpalla a ...
ma serve a poco perchè WS è pieno di energia


PS :Chiedo scusa a Lobocaina

fine OT
Vecchio 29-03-2010, 21:11   #19
Esperto
L'avatar di FobicJoe
 

secondo me dovremmo assoldare anche steowulf, o come si scrive, quello del topic tormentone sui medicinali, ha stile
Vecchio 29-03-2010, 21:38   #20
Banned
 

siamo in pochi rispetto a tutto quel Winston
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