Salve a tutti. Non so bene da dove iniziare e non ho mai ben compreso come impostare idoneamente una presentazione, indi per cui mi scuso profondamente per il mio tentativo maldestro e impacciato. La ragione per la quale ho deciso di iscrivermi a questo gruppo e inoltrare una presentazione è l’anelito di trovare persone che condividono le mie stesse battaglie quotidiane, banalmente. Tendenzialmente non farei mai una cosa del genere, è contraria alla mia indole caratteriale che mi convince a rimanere nella comfort zone. Il motivo che mi spinge a provarci è la voglia di darmi un’altra chance, l’ennesima, il desiderio di uscire fuori dal grigiore della mia esistenza che io stessa mi sono costruita. Ho letto dei thread interessanti a cui potrei dare un contributo in piccola parte. Mi sono rispecchiata in molte sensazioni di questa community e desidererei farne parte: un gruppo con problematiche esistenziali similari alla mia. Il fatto che questo forum sia ben controllato e ci siano delle regole ferree da rispettare, come per esempio una previa presentazione prima di entrare a tutti gli effetti nella community, è stato lo stimolo finale che mi ha spronato a tentare. Accennerò a qualcosa su di me, sperando di non sembrare troppo tediosa e autocommiserativa.
Ho sempre vissuto una vita perlopiù insignificante ed insipida, all’insegna dell’ordinarietà e della monotonia. Ho sempre vissuto nell’ombra, nascondendomi da tutto e tutti. Più volte ho provato ad amalgamarmi nella fauna sociale, però ciò ha generato tanto stress, tanta tensione ed episodici attacchi di panico. Ho tentato di essere ciò che non ero, ho tentato l’immissione in diversi gruppo sociali: gruppi sociali composti da persone dedite allo studio, gruppi sociali allo sbaraglio, il cui unico divertimento erano l’alcool, la droga e i ragazzi. Sono riuscita a tollerare inizialmente un po’ tutti, ma il risultato finale era sempre il medesimo: non ne potevo più, non sapevo più qual era la mia identità, mi sentivo soffocare, ero esausta delle continue maschere e quel senso di inadeguatezza che serpeggiava in maniera onnipresente. Ragion per cui, a questi blandi e goffi tentativi, subentrava il periodo di misantropia e chiusura col mondo, con conseguenti periodi di ansia, forte insofferenza nei miei confronti e nei confronti di coloro che mi stavano attorno, ripugnanza per tutto ciò che ero, per tutti i miei fallimenti, le aspettative deluse, l’immensa frustrazione di non trovare un posto in questo mondo, un senso a questa vita. La forte suscettibilità di cui soffro sfocia talvolta in episodi di rabbia incontenibile ed esplosiva. Questo acuisce esponenzialmente la mia tendenza ad isolarmi. Non voglio che mi si veda così tanto adirata e fuori ogni controllo inibitorio, per cui un meccanismo di coping che ho sviluppato è il mutismo in pubblico quando so che non riesco più a controllarmi e qualcosa non va come dovrebbe.
Sono sempre stata un fallimento in campo sociale, delusione dopo delusione, sbagli dopo sbagli, amarezze che si sommano: il mio unico soddisfacimento era tratto dall’ambito scolastico. Da quando sono iscritta all’università anche l’ultimo brandello di contentezza è volato via. È subentrato un periodo di profonda confusione, di irrequietezza e di instabilità emotiva.
Nella real life tendo ad essere molto diffidente verso il prossimo, tendo ad ascoltare piuttosto che aprirmi, per paura di pentirmene. Soffro moltissimo il giudizio altrui e tendo a vivere nell’invisibilità, come spesso ho ribadito. Tale atteggiamento nei confronti della vita mi ha precluso molte possibilità e molte esperienze che normalmente i ragazzi della mia età fanno. Ragion per cui sono un totale disastro in campo sentimentale, mi sento perennemente awkward con gli esseri umani, come se fossi disconnessa da buona parte dei miei coetanei.
Più volte mi sono sentita in colpa per il fallimento che sono, per le aspettative deluse, per il fatto che mi autocommiseri costantemente, nonostante ci siano situazioni BEN peggiori della mia. Questa constatazione esacerba ulteriormente il senso di inutilità e colpevolezza che aleggia nella mia anima.
Spesso mi è stato chiesto come mai non cercassi un ragazzo, come mai non mi innamorassi mai. Come se fosse qualcosa di scontato, banale, facile da raggiungere. Ebbene, io dico, quando hai un forte turbamento interiore e quando ogni cosa, anche apparentemente la più banale, risulta uno struggle, immaginate cosa deve essere aprirsi a qualcuno a tal punto da iniziare una relazione. La tensione che provo non mi permette di raggiungere quella serenità tale da compiere un level-up e pensare addirittura ad una relazione, seppur sia una cosa ormai alla portata di tutti. Beh, non per gente come me. Ho una confusione tale che non saprei neanche definire il mio orientamento sessuale. Ci ho riflettuto in passato, ma ora semplicemente non ho interesse a comprenderlo perché è qualcosa di così lontano e irraggiungibile.
Ho pensato che magari con utenti provenienti da svariate parti d’Italia ci possa essere un po’ di supporto e comprensione reciproca, senza il timore di essere giudicati, additati e colpevolizzati.
Alcuni membri della mia famiglia sono molto addolorati nel vedermi come uno zombie perennemente, pertanto ho chiesto aiuto a specialisti nel settore. Sono stata da diversi professionisti, quali psicologo, psicoterapeuta, neuropsichiatra infantile e psichiatria, nessuno dei quali ha sortito il benché minimo risultato sperato. Oltre a palesare realtà affermate e scontate che ben conosco di me stessa, non ho trovato giovamento né la benché minima utilità. Tutto ciò mi ha fatto chiudere ancor più a riccio: se neanche gli esperti del settore riescono ad aiutarmi, come potrei mai aprirmi e affidarmi al sostegno altrui?
È un periodo molto instabile e confusionario, non credevo di arrivare a vivere così a lungo e non avevo programmato che la mia strada prendesse la diramazione in cui mi trovo ora. Spero che con l’iscrizione in questo gruppo possiamo aiutarci e supportarci reciprocamente. Infine, spero di non essere stata troppo tediosa e prolissa nella presentazione, in tal caso mi scuso profondamente. Auguro una buona giornata a tutto lo staff e vi ringrazio molto per aver creato questa community fondamentale per molte persone.
Un abbraccio,
Weltschmerz.