Sotterranea

Ciao, ho 30 anni e scrivo da Firenze. Mi è già successo in passato di incappare in questo forum per un motivo o un altro, ma solo adesso ho deciso di iscrivermi. In effetti qualche giorno fa ho sostenuto il mio ultimo esame universitario che a causa della mia fobia di giudizi negativi è stato a dir poco un disastro. Tutta la mia carriera universitaria è stata scandita da ansie e timori ingiustificati di apparire stupida e goffa o debole agli occhi dei colleghi studenti e dei docenti, ma mai come adesso queste paure hanno preso tinte così fosche. In pratica dopo questo episodio sono corsa a casa. Per la strada mentre cercavo di respingere le lacrime mi sono sentita fallita e miserabile essendomi comportata come una bambina che non sa far fronte ai propri timori e gestire una situazione del genere. Il fatto è che ho il terrore che non riuscirò mai a sbloccare questa situazione, che non riuscirò mai a dimostrare le mie reali capacità e finirò per maledire le mie sciocche e vane ambizioni. Il mio lavoro, poi, mi porterà a contatto con la gente, ma - a meno di essere costretta a parlare in pubblico- non dovrei avere problemi (oddio, diciamo che il fatto che molti mi considerano strana, non è molto confortante ). Il guaio si manifesta quando mi trovo a tu per tu con figure autorevoli o comunque molto competenti a cui devo dimostrare di avere valore nel campo in cui mi devono giudicare.
A peggiorare il tutto c'è che ho anche una forte componente razionale e tento di presentarmi agli altri come una persona molto controllata per cui a volte gli altri non si aspettano minimamente che io possa essere così emotiva in certi contesti e ovviamente così, se li deludo, è maggiore anche il mio senso di incapacità personale.

Vabbè, questo è un assaggio delle mie tristi vicende. Spero di potermi confrontare con voi ulteriormente, anche su temi diversi, per condividere le reciproche esperienze e prospettive .

very90

Ciao Sotterranea, da quel che hai raccontato sulle tue vicende deduco che hai un forte timore del giudizio altrui.
Oltre a questo, soffri di problematiche inerenti la fobia sociale? Preferirei che mi esplicitassi quest'ultimo punto per avere un quadro chiaro.
A presto!

Sotterranea

Bah, mi crea disagio il trovarmi da sola in gruppi di persone che non conosco, mangiare in pubblico da sola (anche se mi capita di non pensarci e di farlo quindi tranquillamente), nei rapporti amorosi divento estremamente chiusa, emotiva, passiva ed instabile.
La questione è che ho diversi aspetti di fobia sociale, ma ho deciso di descrivere quello che dal mio punto di vista mi crea maggiori difficoltà e stress perchè è quello su cui riverso maggiori aspettative.
Per forza di cose le situazioni e le persone non hanno tutte lo stesso valore per me, come per gli altri, e di fronte a queste non mi sento efficace e capace alla stessa maniera, per cui mi capita di impegnarmi in attività che la maggioranza delle persone collocherebbe nella definizione di carattere estroverso, tipo ballare in discoteca, iniziare conversazioni con perfetti sconosciuti se siamo da soli, e così via. Una volta ho addirittura sfilato in un concorso di bellezza (benchè io abbia un ricordo molto confuso del momento preciso). Nel corso del tempo ho comunque sviluppato delle strategie mentali per gestire meglio alcune situazioni che prima mi provocavano tremori e rossori. Per esempio, sia al liceo che all'università avevo anche problemi ad alzarmi ed andare in bagno, perchè avevo l'impressione che gli occhi di tutti sarebbero andati inevitabilmente sulla mia figura. Anche quando camminavo per strada mi sembrava che gli altri mi guardassero e mentre cercavo di controllare la mia andatura invariabilmente inciampavo. Adesso invece nelle stesse occasioni riesco a restringere la mia attenzione e a bloccare la tendenza ad osservarmi dall'esterno. Ti chiederai perchè la sfilata di fronte a centinaia di persone sì e di fronte ad uno sparuto gruppetto di studenti no. Beh, la differenza è che alla prima mi trovavo in compagnia di due amiche e poi, oltre ai miei genitori, non conoscevo la fisiognomia degli altri osservatori per cui per me erano vuote maschere, una parete uniforme e indistinguibile su cui far rimbalzare i miei pensieri e aspettative.
Altri stratagemmi li applico automaticamente perchè mi sono stati in qualche modo imposti dalla necessità di sopravvivenza. Nell'arco della mia vita ho cambiato molte volte luogo di residenza e di istruzione e di conseguenza compagni di gioco, di studio e amici. La conseguenza più evidente di tali eventi è la mia estrema freddezza e difficoltà ad affezionarmi alle persone. Questo, tuttavia, mi permette anche nelle occasioni superficiali e mondane di essere audace proprio perchè dell'altra persona, per quanto sia brutto a dirsi, non mi importa un granchè. C'è da sottolineare, però, che tipicamente per le persone estroverse, quelle che insomma incontro in questi contesti, l'antipatia-diffidenza è reciproca.

La paura di essere valutata negativamente per le mie performance intellettive invece, è proprio incontrollabile. Ma non da tutti indiscriminatamente. Quando stimo una persona e/o la considero molto competente oppure sono accecata dalla passione oppure gli altri che mi giudicano sono in tanti è molto più probabile che la suddetta ansia si manifesti.

Di cose da dirne ne ho ancora molte. Per ora spero che queste possano aver schiarito un po' la faccenda.

Moonwatcher

D'accordo ti attivo, benvenuta.

Otago

Benvenuta.

fuoridalmondo

benvenuta

NoSurrender

Benvenuta e sati tranquilla, non sei una fallita!

Ravanello

Abbiamo tante cose in comune, benvenuta!

Don Chisciotte

Benvenuta!

missim

Ciao e benvenuta

monika89

benvenuta.....................

Inosservato

benvenuta

Sotterranea

Grazie a tutti dell'accoglienza

unmalatodicuore

Benvenuta!!!
Il modo in cui hai descritto le tue nevrosi(posso chiamarle cosi?) è molto simile a molti qui dentro, e a come mi sento spesso io.
L'unica cosa che ha fatto riflettere è questo tuo timore per il giudizio di autorità superiori o nell'ambito dell'intellettuale: probabilmente è qualcosa legato alla tuo vissuto personale. Spero di non essere stato invadente.

Ancora benvenuta

LatrinLover

benvenuta, anche io sono in difficoltà con l'università e sono bloccato da 5 anni per fare 2 esami maledetti, ti capisco, il nostro perfezionismo ed idealismo c'hanno un pò rovinato la vita, vediamo di mandarli affanculo e stare un pò sereni, in cosa ti laurei?