Stanotte ho sognato. Dopo avere tanto rimandato, ho deciso di scrivere qua. Forse avrà una finalità terapeutica o forse qualcuno potrà avere avuto un'esperienza simile.
La storia ha inizio due anni fa. Pochi amici, esami universitari, tutto nella norma come nei precedenti 3 anni. Poi, un pò per caso, riesco ad organizzare un gruppo. Organizzo uscite (faccio il tassista), organizzo serate (giochi da tavolo,film). E' superfluo dire che mi sentivo quasi realizzato, un sogno che si avverava. Avere degli amici... incredibile!
Inoltre proprio in quei tempi affrontavo per la prima volta una discussione accesa con un mio coetaneo e per la prima volta potevo arrabbiarmi e dire cosa pensavo. Una soddisfazione colossale.
In questo clima poi mi si presentava un'occasione che non mi sembrava vera. Su fb la Ragazza (con la R maiuscola) che adoravo all'università (da lontano) da 5 anni, chiedeva se qualcuno era disposto a studiare per un esame. Caso voleva che tale esame doveva sostenerlo pure il timido sottoscritto. Così, col cuore a mille, le scrissi via chat su fb.
E lei accettò. Ho rischiato l'infarto. Avevo preventivato un no secco e la sua risposta mi aveva quasi gettato nel panico.
Sta di fatto che tra fine agosto e settembre di due anni fa andai da lei a studiare e lei venne da me. Non vi dico l'emozione del primo giorno, un misto tra la sensazione di andare sul patibolo e quello di vincere la Champions da protagonista. Malgrado il mio doc e le mie paure ce l'avevo fatta. Era per me già una vittoria essere lì. Ho avuto una crisi nervosa tra stress pre esame e stress per la situazione : avevo scoperto che era fidanzata e potete certo immaginare come,malgrado le aspettative, una parte (decisamente fantasiosa) ci credeva.
Ci sentivamo via messaggio e frequentammo un corso assieme (ammetto che la scelta del corso era anche dovuta a questo. Corso comunque veramente bello, tra parentesi).
3 volte a settimana per due ore la vedevo e ci parlavo. Era una droga. Era una fase dove mi sembrava di vederla dappertutto. I mesi passano, e arriviamo ad un altro corso. Poi, come tutte le cose, arriva la fine.
Sapendo che l'idillio stava per terminare, mi sono permesso di fare il primo e ultimo (per ora) regalo di compleanno (un libro) ad una ragazza. Da quel momento non l'ho vista per un anno.
Nel frattempo il gruppo si avviava verso il declino, gli "amici" in realtà non erano così legati nè tra loro nè tantomeno a me. Io volevo utilizzare il gruppo come molla per uscire e conoscere persone, per recuperare il gap che avevo (ed ho), aiutato anche dal fatto che c'erano altri due timidi nel gruppo ma, per gli estroversi (due coppie fidanzate) non c'era questa esigenza: ben vengano solo serate tra noi, spendendo 0 euro, chiusi in casa.
E così, un anno fa il gruppo si dissolve.
Lei la rivedo per caso e tra una cosa e l'altra le accenno della mia imminente laurea. Dice che ci sarà.
Diversi mesi fa arriva il grande giorno. Lei non è potuta venire e del "gruppo" solo alcuni sono venuti.
Così niente gruppo e niente girl.
Taglio i ponti ed embargo sia i primi e la seconda (dopotutto in questi anni non ho mai ricevuto un messaggio da parte sua, sempre io sono stato ad iniziare. Ergo è cambiato poco...ah ah ah .Ovviamente il massimo della confidenza che mi ero permesso via sms era un "come va?", niente cuoricini e simili grazie al cielo).
Oggi, a distanza di mesi, trovo difficile dimenticare e mi chiedo se davvero sia stato tutto una bolla di sapone. Mi ritrovo al punto di partenza? Mi sembra di essere tornato da una crociera e mi faccio spesso prendere dalla nostalgia dei bei tempi, a volte riguardo i vecchi sms. Rimango io e il doc.
Certo, ora lavoro e non sono più studente ma dal punto di vista sentimental-sociale sono a 0.
E così torniamo al sogno: una casa grande ma dalle luci fredde, Lei che piange e io che, da suo compagno, la consolo.
Come dimenticare?