|
27-12-2006, 20:57
|
#1
|
Principiante
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 3
|
ciao a tutti, sono ginevra.
sono qui per chiedere, se possibile, un vostro parere su una situazione che sto vivendo e che mi sta molto a cuore.
sto da quasi due anni con un ragazzo della mia età (23 anni). una relazione molto intensa, piena di sentimento, di serietà...insomma, una storia davvero importante per tutti e due. nonostante questo, però, ci sono sempre state molte difficoltà fra noi. difficoltà che non nascono dalla mancanza di amore, di tenerezza, di passione, di affetto...no, questi ingredienti ci sono tutti. i problemi sembrano più che altro provenire dal suo carattere, dalla persona che è lui...
chiarisco. Sono in psicoterapia da qualche mese e mi sto trovando molto bene. con il mio dottore abbiamo affrontato i miei problemi di relazione, ed ora, nelle ultime sedute, stiamo un po' parlando in maniera approfondita del carattere del mio ragazzo. Lui l'ha definito "timido", e mi ha poposto di riflettere su questo lato della sua personalità e sulle difficoltà che può incontrare lui nel relazionarsi con me (sono una persona molto dolce, però non mi definirei timida, ecco, sono a mio agio in quasi tutte le situazioni).
Tutta la nostra storia è stata un susseguirsi di passi in avanti e indietro. posso dire questo...che nei suoi occhi leggo molto amore, nei suoi gesti, nei suoi atteggiamenti nei miei confronti...però non riesce mai a lasciarsi andare fino in fondo. così si fa avvicinare, e poi, quando sono troppo importante, tende ad allontanarmi. magari capita che passiamo insieme due tre giorni, a casa sua, e stiamo benissimo. ma il quarto giorno diventa freddo, nervoso, impacciato. ha bisogno di stare solo.
con i suoi amici mi sembra sempre a suo agio ma con le ragazze non molto, a dire il vero. non ha amiche. sostiene di essere tanto più in difficoltà quanto più una gli piace. e infatti anche con me all'inizio era così...mi ha confessato che mi evitava proprio perchè gli piacevo tanto.
insomma, descrivere bene tutte le situazioni in cui lui mette dei freni alle sue emozioni e di conseguenza al nostro rapporto sarebbe assai lungo...però posso dire in sintesi che è molto riservato, introverso, non regge a lungo le situazioni sociali, e che con me vive sempre questo scontro fra la volontà di avermi e il bisogno, ogni tanto, di allontanarmi. un allontanamento fisico che però secondo me nasce dalla necessità di non farmi entrare troppo dentro di lui. mi dice frasi come "se io mi lascissi andare veramente staremmo assieme e io non so se riesco"...
ulteriore precisazione: la nostra storia non è nata da un colpo di fulmine. è cresciuta col tempo, all'inizio ci frequentavamo ma ci vedavamo assieme con altra gente, io non ero molto interessata a lui e mi sono accorta di lui piano piano...perciò non so dire se io gli piacessi sin da subito ma leggesse in me indifferenza. non so se si sentisse respinto perchè lui non ne parla mai in maniera molto chiara...non saprei dire, insomma, se ci sia anche una parte di diffidenza motivata dal fatto che per qualche mese, all'inzio, in me non c'è stato nessun desiderio di conoscerlo meglio, e di avvicinarmi a lui (ma d'altra parte non tutte le storie sono amori a prima vista, no?)
la mia richiesta è questa: io lo amo veramente tanto e voglio che il nostro legame così forte diventi più sereno. voglio che lui si senta a mio agio con me, che non mi tema, che riesca a vivere bene il suo coinvolgimento emotivo, ecco.
che cosa si può fare con una persona timida? per non ferirla, per non farla sentire "aggredita"? non voglio sbagliare, con lui. vorrei fare di più per farlo sentire bene, e per aiutarlo a superare dei blocchi.
ho penato che questo potesse essere il posto dove cercare preziosi consigli da persone che comprendono meglio di me le sue paure e i suoi disagi...
grazie di cuore,
ginevra.
|
|
27-12-2006, 21:31
|
#2
|
Principiante
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 3
|
in psicoterapia ci sono andata perchè volevo affrontare tante cose di cui non è il caso di parlare ora. e la prima frase che mi ha detto il mio psicoterapeuta è stata "io e te possiamo fare un bel lavoro, ma a quanto pare chi dovrebbe farsi una bella psicoterapia è lui, non sei tanto tu..."
comunque francamente speravo in un approccio più serio e sensibile.
e spero di ricevere altre risposte, più carine della tua. che in ogni caso non mi pare neanche una risposta, a dire il vero.
|
|
27-12-2006, 21:41
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 692
|
Di diventare scontroso dopo un po' succede anche a me (e nella mia seppur infima vita sentimentale ha fatto gia` gravi danni.)
E` un po' complicato e delicato da spiegare, io penso che per una persona che ama ed e` abituata alla solitudine, non sia mai possibile trovarsi al 100% a proprio agio con qualcuno. C'e` sempre un dispendio di energie, e c'e` un timer che periodicamente suona e fa scattare il richiamo della foresta.
E` anche brutto parlarne perche` in quei momenti uno non e` che senta proprio delle belle emozioni, c'e` solo una rottura di scatole, la necessita` di starsene in pace, a volte la sensazione che la fatica di stare con te non ne valga la pena.
Cancello quello che ho scritto, ma che cazzo ho in mente anche io frocetto di merda che sono.
Se vuoi aiutarlo digli che ti scopi come si deve, e x 5 giorni di fila, o lo pianti x un altro!
Un uomo deve imparare a soffrire come un cane morto e poi rialzarsi lo stesso, probabilmente oltre a quanto scritto sopra ha anche fifa perche` quando si fa coinvolgere si accorge che ha bisogno di te il che lo rende vulnerabile.
Quello che deve fare lui e` lasciarsi coinvolgere al 101% pur sapendo comunque che un giorno lo pianterai. Live fast die young. Al massacro!
|
|
27-12-2006, 21:43
|
#4
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 256
|
Non puoi fare molto per lui mi sa, tu puoi stargli vicino, ma se lui non ti fa capire per primo di voler essere aiutato è solo peggio.. non devi fargli pressione,... per ora da quello che ho letto sono tutte cose che hai dedotto da sola, lui non ti ha detto nulla di preciso quindi per ora cerca solo di stargli vicino e vedrai che poi si aprirà con te su questa cosa.
Non era proprio il massimo come risposta carina mi sa :P
|
|
27-12-2006, 21:46
|
#5
|
Banned
Qui dal: Dec 2006
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 2,493
|
Io dico solo che è stato molto fortunato ad aver incontrato una come te
|
|
27-12-2006, 22:05
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Apr 2006
Ubicazione: Organizzazione Hellsing
Messaggi: 1,023
|
Se vuoi aiutarlo non devi farlo in maniera diretta, perchè ciò verrebbe percepito come un qualcosa di invasivo e non farebbe altro che scatenare una reazione difensiva che lo porterrebbe a chiudersi di più. Bisogna agira con pazienza e in maniera indiretta, aggirando le difese.
Per quando riguarda il suo modo di comportarsi con te, penso che il bisogno di allontanarsi di tanto in tanto faccia parte del suo carattere, ogni tanto le persone come lui sentono il bisogno di "staccare i collegamenti", ciò non significa che non amino stare con gli altri, solo sentono il bisogno di ritagliarsi un momento per se, non amano sentirsi "incatenati". E con questo tipo di carattere bisogna conviverci, devi abituartici. Ci si può lavorare su, comunque, guadagnando terreno nel suo territorio a poco a poco, facendo in modo di entrare di più nel suo mondo e guadagnando la sua fiducia, penso che abbia anche paura di scoprirsi troppo, ora non lo conosco, forse ha avuto esperienze sentimentali negative in passato che l'hanno ferito e forse ha paura, non so questo.
|
|
27-12-2006, 22:38
|
#7
|
Principiante
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 72
|
ops: Innanzi tutto il tuo ragazzo ha avuto una grande fortna ha incontrarti e soprattutto a trovare una ragazza. Il che per un timido è una benedizione.
ops: Poi è normale che a volte voglia stare un pò da solo e riflettere.P er un timido che ama la solitudine vivere con qualcuno anche se bello necessita di qualche pausa..
ops: Però non temere all'inizio è normale che sia un pò insicuro e abbia paura di ciò che tu puoi pensare di lui. Comunque con il passare del tempo imparerà a lasciarsi andare...le cose non possono che miglorare.
|
|
28-12-2006, 00:10
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 1,034
|
sei la sua ancora di salvezza .
non affrontarlo mai , non obbligarlo a nulla , cerca sempre di capire
di leggere dietro le righe
dietro gli atteggiamenti
dietro ogni pensiero
sii accomodante
paziente
avvicinati a lui ma non troppo
non entrare subito nel suo animo
aspetta che si affacci lui
e cogli l'occasione
per fare un piccolo passo avanti
ogni volta
fino a raggiungere
la meta che speri
|
|
28-12-2006, 00:25
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 512
|
secondo me ..prima o poi ti stufi dei suoi comportamenti ..e lo lasci
è un film che ho già visto!!!
ma sicuramente io mi sbaglio ...mi sbaglio sempre!!!
|
|
28-12-2006, 00:34
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
|
Ciao Ginevra, penso anche io che il tuo ragazzo sia davvero fortunato ad averti incontrato. Io posso dirti questo....se lui ha la necessità di starsene da solo ogni tanto, concedigli il tempo necessario. Anche a me succedeva questo, ogni tot giorni dovevo stare per conto mio, si tratta di dover scaricare quell'emotività accumulata nei giorni in cui si sta insieme, la mia ex questo non lo capiva, non è stata paziente come te e quindi mi ha mandato a quel paese....E' normale che si trovi in difficoltà tanto più quanto una gli piace, è tipico di molte persone timide.
Cosa potresti fare per non ferirlo? Non tutti i timidi sono uguali, alcuni sono molto permalosi e pesano ogni singola parola come l'orefice pesa ogni singolo grammo d'oro. Altri si alterano appena il tono di voce cambia e si fa più "aggrssivo". In ogni caso parlaci molto, chiedigli ogni tanto di proporsi (non so, per decidere dove andare ecc...) e di cosa ne pensa, di qualsiasi cosa o argomento. Comunicare con un timido secondo me è l'unico modo per superare quei blocchi di cui parli. Dopo due anni penso che si fidi di te e quindi ti ascolterà.
|
|
28-12-2006, 11:48
|
#11
|
Principiante
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 3
|
ringrazio tutti per i consigli preziosi che mi avete dato
in ogni caso, per chiarire una cosa importante... Dallo psicologo vado per ragioni assai diverse, la nostra storia non c'entra nulla!! Semplicemente, dopo un periodo di studi molto intenso e gratificante, credo di aver preso una decisione sbagliata, ho scelto di continuare l'università seguendo un indirizzo che non è fatto proprio per me...Quindi gradualemnte avevo perso interesse, e non ci mettevo più molto impegno. Mia mamma mi ha consigliato di fare qualche seduta per capire c osa mi aveva portata a sbagliare, e quali desideri avevo invece dentro per il mio futuro (scolastico e non). Ci sono andata e mi sono trovata molto bene. Chiaramente parlando con l'analista sono uscite poi altre cose, ma questo è ovvio...Oltre che di me parliamo delle persone per me importanti, i miei genitori, gli amici più intimi, e, ovviamente, del mio ragazzo.
Perciò quando abbiamo iniziato a parlare più approfonditamente della mia storia con lui sono uscite una serie di considerazioni, degli spunti di riflessioni più che altro...Perchè chi è stato in psicoterapia sa come funziona...Lo psicoterapeuta non ti dice mai "le cose stanno così", ma ti conduce lentamente a sentire la verità da sola. E non ti dà consigli, ti dice "pensa a questo e poi dimmi che cosa ti è venuto in mente, che fantasie ti sei fatta". Quando parliamo della personalità del mio ragazzo lui è molto cauto, ovviamente, perchè non lo conosce, però appunto una volta mi ha detto, in tono semiserio "eh ma qui a quanto pare stiamo parlando di una persona che avrebbe sì bisogno di una psicoterapia, altro che te!". Il suo parere è che lui provi dei sentimenti molto seri e importanti per me, che addirittura fra noi vi sia un rapporto unico e speciale, ma che lui abbia serie difficoltà a vivere serenamente le emozioni, perciò tanto più è coninvolto tanto più tende a vivere (o rivivere) i suoi blocchi, le sue paure, a erigere difese etc.
Certo io non mi spavento. Accetto il suo carattere, cerco di comprenderlo, di non contrastarlo perchè capisco che quando fa così sta peggio di me...Io mi sento rifiutata, è vero, ma è anche evidente per me che sta peggio lui, perciò...
Noi viviamo entrambi soli (con altri studenti) perchè siamo studenti fuori sede, perciò è facile che passiamo del tempo assieme liberamente, sen za genitori e quant'altro...Però anche questo, per es, la dice lunga su com'è lui...Lui da me ci viene, ma non si ferma mai più di tanto. Una volta gli ho chiesto come mai devo sempre andare io da lui, a casa mia si è anche più tranquilli...e lui mi ha risposto, molto imbarazzato, che preferisce che stiamo a casa sua a dormire perchè lì si sente nel suo territorio...
Vabbè, fa nulla
Cmq una cosa è certa: io non ho nessun dubbio su di lui, e non mi stanco affatto. Oddio, nessuno sa mai prevedere il futuro, che discorsi, ma una cosa è certa, gli voglio davvero molto molto bene e credo di aver conosciuto la persona giusta per me, l'amore che tanto sognavo. Ed è mia intenzione metterci tutto l'impegno e la pazienza necessaria. Sono anche un po' abituata, devo dire, perchè anche mio fratello è un ragazzo molto molto timido, e mio padre, se non proprio timido, è sempre stato in difficoltà con i sentimenti...esprimerli, dimostrarli...So che ama molto, anche lui, ma nel DARE amore è sempre stato una frana!
Apprezzo molto tutti i vostri consigli, quello che mi preme è proprio non fare errori gravi, ecco, non farlo stare male.
Grazie mille!
|
|
|
|