notime

se le cose stanno così, la situazione è un po' diversa da come me l'ero immaginata.
con i tuoi ne hai parlato?

I'mCristina

Mi piace l'idea di "indipendenza" come può sovvenire, ad esempio, quando si pensa al guidare la macchina o quando si inizia a lavorare.
Non mi piace l'idea di essere totalmente sola tra sconosciuti, in un posto dove non mi so orientare e se non mi piace l'ambiente nessuno mi può aiutare :S

Gliene parlo di continuo.. ho creato un sacco di tensione nei giorni scorsi perchè non parlavo d'altro e piangevo di continuo.. è diventato difficile anche solo parlarmi facendo finta di niente, visto che non riesco a prendere una decisione e ogni altro argomento viene subordinato dalla mia mente.

Noriko

Ti capisco benissimo, ho fatto un viaggio anch'io non all'estero però, mi sono sentita sola insieme agli altri, sono tornata indietro deludendo me stessa.

Non ti so dare consigli, l'unica che può decidere sei tu perché ti conosci meglio di tutti, non so se soffri di ansia, panico o cos'altro oppure paure che possono essere superabili ed in questo caso potresti spronarti.

L'unica cosa che posso dirti che qualunque decisione prenderai è di non sentirti in colpa verso te stessa e non avere rimpianti o pentimenti è la tua vita gli altri lasciali dire, non sono nei tuoi panni.

Nekomata

Ho fatto un'esperienza simile già un paio di volte, durate un paio di mesi entrambe, e tra giusto 4 giorni devo partire per Milano e stare lì una settimana.

Provavo e provo tutt'ora emozioni molto contrastanti.
Sarà divertente! Ma se poi qualcosa va storto?
Mi farò tanti amici! E se invece sto antipatica a tutti?
Niente genitori o parenti che rompono! Oh mio dio nessuno che può salvarmi!
Che fantastica idea! Che ca**o ho fatto?!

L'unica cosa ad avermi convinto e che se non mi muovo a fare questo genere d'esperienze poi, forse, non ne avrò più la possibilità.
Magari sarà un'esperienza fantastica che potresti perderti.
So che può essere spaventoso e terrorizzante affrontare situazioni così nuove, ma pensa che una volta attraversate ti sentirai più sicura.
Un mio trucco è quello di portare con me oggetti che mi facciano sentire un po' a casa. Nel mio caso sono un paio di libri, il mio blocco dei disegni, il mio mp3, una candela profumata. Un kit per affrontare situazioni d'emergenza, insomma.
Rimani prefissata sulle tante cose positive che hai pensato all'inizio.


<<Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio… ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.>>
KAFKA SULLA SPIAGGIA, Murakami Haruki

I'mCristina

Stamane mi sono svegliata con l'idea che tre settimane sono un tempo lunghissimo.

Poi, qualche ora dopo, ho improvvisamente avuto l'idea che, andando là, sarei libera nella maniera più assoluta: potrei decidere di essere in qualsiasi modo io voglia, non mi conosce nessuno e sarebbe come una grande pausa dalla mia vita di sempre.

Ma queste sono fantasie, ragazzi.. chi voglio prendere in giro? Io andrei lì, sarei lì materialmente come ora sono a casa mia, e vedrei le persone, sconosciute e con un modo di pensare totalmente diverso dal mio e penserei, come faccio sempre, che non mi fido di loro.. che non riesco a essere me stessa, che non mi ricordo neanche più come sono io, perchè tendo ad adattarmi alle persone che ho davanti e non ho una personalità forte.
Io non ho una di quelle personalità estroverse che illuminano la stanza, capite?

Più guardo dentro me stessa e più credo che non sarei per niente adatta.

Sayuri

A me sembra una "scusa" che il tuo cervello escogita per non uscire dalla zona comfort. Nostalgia di che cosa? Sono solo 3 settimane. Nemmeno un mese. Cosa sono tre settimane a confronto di una vita intera?
Io ti consiglio di andarci, assolutamente. Avrai imparato qualcosa, ne uscirai più forte, come da ogni esperienza di vita.
E se avvertirai un po' di paura o nostalgia, è il momento di superare questa cosa. Se no quando la vorrai affrontare? A 30 anni?
Alla tua età è meglio buttarsi nelle esperienze, se no lo rimpiangerai più avanti.

_Diana_

Lo penso anche io.

Però sentire quasi tutti che ti dicono (prendo per comodità il tuo discorso come esempio) così:

Non credo che possa aiutare molto. Voglio dire, lei sta male a livello emotivo, mentre razionalmente lo sa bene anche lei che è così, ma è frustrante leggere e sentirselo dire, ripetere più volte, calpestando (senza volerlo) la parte che sta soffrendo e non viene "ascoltata".

Almeno è quello che io provo ogni volta che penso di fare il grande passo e andarmene via da sola.
E poi mi ritrovo a fare i conti con le mie paure che mi bloccano...

I'mCristina

Tre settimane non sono solo tre settimane.. per me sono giorno dopo giorno, una miriade di pensieri nella mia testa e tantissimi stati d'animo diversi. Se io mi "butto" e poi me ne pento.. non sono più così poco tempo. Sono un sacco di giorni se passati in solitudine. Per nostalgia intendo.. nostalgia del mio modo di vivere, della mia personalità vera che lì non verrebbe fuori. A quest'età bisogna buttarsi.. sì, ma a quest'età la personalità si sta ancora formando. Forse forzarsi a diventare forti tutto d'un tratto può essere anche dannoso.

Sayuri

C'è un mago che ti ha anticipato che là non riuscirai a esprimerti o a trovarti a tuo agio? E' la tua testa che sta creando un escamotage per fuggire dalla situazione.
Se tu ti forzassi a creare una simpatia reciproca con i tuoi nuovi coinquilini? Hai mai valutato questa possibilità?
Non è dato per scontato che rimarrai sola e imparanoiata.
Poi io ti sto dando un consiglio, anche io sono simile a te.

Sayuri

Guarda che anche io sono come lei. Ho creato scuse su scuse, giustificazioni assurde pur di non vivere perchè avevo paura.
Ho avuto paura e ne ho tutt'ora, molta. Proprio perchè sono come lei che la sto spronando...
Non volevo essere dura, davvero, se lo sono stata mi scuso!

Ma non vorrei mai suggerirle di assecondare la sua parte "impaurita", perchè prima si superano certe cose meglio è.

_Diana_

Nono, tranquilla, non devi scusarti e non era mia intenzione portartelo a pensare.

Pensavo che non sentirsi soli in questi momenti, vedere che anche gli altri hanno quelle stesse paure, parlandone apertamente, possa servire ad accettarle in qualche modo e provarci, senza negarle.

I'mCristina

Ti giuro che ho provato a dirlo a me stessa, a tranquillizzarmi e a pensare alle cose belle. Ma non posso neanche bendarmi gli occhi.. se non sono sicura di poter partire meglio accorgersene qui che lì.
Ho pensato che forse era la paura che mi stava momentaneamente accecando.. ma questa cosa ora sta durando già da un po', non credo più che sia solo quello... Non è un mago che me lo dice ahahah, ma la mia esperienza (seppur piccola) di quando sono stata in Spagna e il modo in cui mi sento qui quando sono con persone che non conosco

Vargtar90

L'anno scorso sono andato a Francoforte per vacanza, però c'era mia sorella con me che faceva da "pilastro" e quindi anche io ho potuto trovarmi bene e non sentirmi triste o impaurito, invece da solo, non sapendo la lingua e dove muovermi mi sarei sentito non poco a disagio. Alla fine della settimana avevo nostalgia ma non così tanta, diciamo quella nostalgia del "non vedo l'ora di tornare diverso per continuare la mia vita differentemente da prima" così non è stato ma ha contribuito a mostrarmi una nuova strada interiore. Il mio consiglio è cercare di convincere qualcuno a farsi una vacanza e accompagnarti, magari anche solo per 1-2 settimane (non so, magari poi per le restanti 1-2 settimane non avresti tanti problemi perché inizieresti ad ambientarti e a conoscere gli altri, poi essere completamente a proprio agio è un discorso diverso però magari potresti passare un bel periodo comunque).

I'mCristina

Magari potessi avere una persona conosciuta con me. Una mia amica parte con me, ma loro vogliono assolutamente tenere le persone che si conoscono separate, in città e scuole diverse. Non sia mai eh...

Vargtar90

allora prova a spiegare a qualcuno che la tua decisione potrebbe variare in base a certi eventi. E non farti dire "ma le paure bisogna affrontarle" perché fidati, con certi problemi non funziona, anzi peggiora ancora di più perché non bisogna affrontare queste paure, ma capire che alla fine non sono nemmeno vere paure (la paura per il suo significato).

Hermione

Io son partita da sola diverse volte, se avessi dato retta alla mia paura non sarei mai andata. Poi in questo genere di esperienze il gruppo si crea sempre e includono tutti, anche chi, come me, non spiccica parola con nessuno. Ci son stati dei giorni in cui avevo paura ad uscire dalla stanza, ma una volta fuori stavo bene.
Davvero, io ci son passata, sono ambienti molto favorevoli perché non devi inserirti in un gruppo già formato, il gruppo si deve formare e include tutti

notime

alla fine, sembra che tu debba partire 8e forse, tutto sommato, se tutti gli adulti che ti stanno intorno ti incitano a farlo, hanno fiducia in te e nel fatto che sarà una bella esperienza).

Detto questo, per come l'hai spiegata il problema sarà solo un po' la sera (di giorno sei al corso, no? di pomeriggio immagino avrete anche qualche altro impegno), che forse non avrai molto modo di uscire. A parte che non è detto, magari i vostri ospiti sono così cortesi che ti accompagnano e vengono a prendere, nella peggiore delle ipotesi sarà l'occasione per fare un po' di conversazione in lingua. Quanto ti sei stancata dici che vai a letto, portati qualcosa da leggere e vedrai che le serate passano.

I'mCristina

Volete sapere com'è andata a finire?

cancellato15732

Sei partita e ti sei anche divertita O.O

dolcemary88

Si