Ciao a tutti, mi chiamo Alessandro e sono uno studente universitario presso l'università statale di Milano.
Il mio problema principale credo che sia la timidezza e probabilmente un'autostima relativamente bassa. Questo lato della mia persona era molto marcato quando ero piccolo ma col tempo ero riuscito a fronteggiarlo,bene o male. Il mio vero periodo di depressione inizia però in prima superiore,le cose non vanno bene e la sicurezza ''recuperata'' negli anni precedenti cala drasticamente fino a portarmi a condurre uno degli anni più ''bui'' della mia vita. Non uscivo più di casa, avevo troncato molti dei rapporti con i miei amici, ed ero anche abbastanza ingrassato proprio perchè cercavo conforto nel cibo. Inutile dire che in tutto questo il mio rendimento scolastico cala drasticamente e a fine anno vengo bocciato, tuttavia non la prendo così male e convinco me stesso che quello sarebbe potuto essere un nuovo inizio. L'anno successivo cambio scuola e tramite l'aiuto di una psicologa e la mia forza di volontà cerco di iniziare al meglio il nuovo anno.
Le cose cominciano a filare per il verso giusto,ricomincio ad andare bene a scuola e riesco a farmi nuovi amici, e dopo un paio d'anni riesco anche a frequentarmi con una ragazza,cosa inpensabile fino a poco tempo prima. Insomma negli anni successivi mi sembra di aver dato una ''raddrizzata'' alla mia vita,ma verso la quarta superiore iniziano dei gravi problemi familiari e io rincomincio a sentirmi a disagio. Incomincio a richiudermi in me stesso e lascio da parte molte amicizie e frequento l'ultimo anno a fatica, giusto per finire quello che avevo cominciato e senza pensare ad un eventuale futuro o facoltà universitaria. Improvvisamente mi sembra di ritornare indietro nel tempo a qualche anno prima,ma questa volta la ''maturità'' acquisita mi permette di finire gli studi e ottenere il diploma.
L'estate post-maturità la passo quasi sempre in casa e ritorno ad invidiare tutti i miei coetanei che vivono con una spensieratezza che io non ho e che forse non ho mai avuto. Ma l'estate finisce velocemente ed io avrei dovuto scegliere una facoltà di lì a poco, tuttavia la mia indecisione unita al mio umore mi portano ad iscrivermi ad un corso che si rivelerà di lì a poco un errore. Dopo qualche mese mollo l'università contro il parere di mia madre, ma la mia decisione era quella di cambiare indirizzo l'anno successivo, in un certo senso riprendendo una decisione simile a quella fatta dopo il primo anno di superiori. Durante quei mesi a casa non stò completamente fermo, ma cerco di ''investire'' su me stesso. Leggo molto e cerco di trovare un mio percorso professionale, confronto vari pareri e guardo parecchie opere di vario tipo per cercare di comprendere meglio me stesso e gli altri. L'ottobre successivo cerco di attuare una ''rinascita'' 2.0 di me stesso e mi iscrivo alla facoltà che tuttora frequento con risultati abbastanza buoni. Insomma per farla breve da un punto di vista di carriera scolastica mi trovo bene e ad oggi non posso certo lamentarmi, ma da un punto di vista sociale mi sento bloccato e diverso dagli altri. Ad oggi mi vedo abitualmente con un gruppetto di amici,ma durante questi anni sono diventato un tipo forse leggermente meno timido ma estremamente riflessivo. Ad oggi provo un costante senso di insoddisfazione,non mi sembra di aver concluso quasi nulla soprattutto quando vedo miei coetanei che vivono la vita in modo sereno,magari con la persona amata, mentre io non riesco a fare nulla di tutto questo. E ciò mi pesa,mi pesa come un macigno e non vorrei ritrovarmi fra 10 anni pieno di rimpianti per questi anni non trascorsi '' a pieno''. Così qualche tempo fa ,cercando spunti e riflessioni mi sono imbattuto in questo forum e ho deciso di iscrivermi per intervenire più o meno attivamente e cercare un confronto. Ringrazio chiunque si sia sforzato di leggere fino a qui e mi scuso per la lunghezza ma era per cercare di fornire un quadro generale su di me
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