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Vecchio 25-06-2013, 21:01   #1
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Salve a tutti gli amici del forum, questo è il mio primo post. Vorrei condividere alcune mie riflessioni con voi. Scusate per la lunghezza e la sintassi un po' sgangherata, ma ho scritto di getto.
Ultimamente ha trascorso molto tempo con i miei compagni di classe per la realizzazione di un lavoro di gruppo. Durante i vari incontri ho avuto modo di osservarli parecchio, studiando soprattutto il modo in cui si rapportano tra loro.
Inoltre mi è capitato di parlare praticamente con tutti, ma in momenti diversi, e senza che uno sapesse che ho parlato con un altro e viceversa.
Allora ho fatto un piccolo esperimento...

Premessa: in classe sono considerato come un robottino sgangherato (avete presente Wall-E? ), assolutamente inoffensivo, privo di sentimenti se non la paura del prossimo, asessuato dalla nascita.
Un assassino insospettabile...

Praticamente ho chiesto a tutti - in privato, facendo finta che la discussione capitasse così, per caso - cosa pensassero degli altri.
Non ce ne è stato UNO SOLO che avesse detto parole gentili su qualcuno: TUTTI hanno confessato di essere capitati in una classaccia (siamo in quarta liceo classico, per inciso), fatta di persone odiose, egoiste, meschine e via dicendo. tutti hanno confessato di considerare la fighetta della classe una grandissima baldracca. Tutti hanno confessato di disprezzare profondamente l'estroversone del gruppo, l'atleta di turno, sapete a che genere di persone mi riferisco, dai

Il punto è che subito dopo, quando ci siamo visti "in seduta comune", diciamo così, tutti hanno continuato a comportarsi come sempre: tutti hanno ripreso a scherzare, a rincorrersi, ad abbracciarsi (un sacco di contatto fisico che al solo pensiero mi fa rivoltare le viscere); i soliti idioti hanno continuato a corteggiare spudoratamente la fighetta della classe (pur avendola definita "UNA VORAGINE" pochi minuti prima); l'estroversone ha avuto ancora una volta il ruolo del galletto del pollaio.

Veniamo al dunque.
O miei amici sono consapevoli dello squallore in cui vivono, ma si tappano il naso e vanno avanti, o sono del tutto ciechi, oppure un po' di disprezzo è davvero fondamentale nei rapporti umani.
Pensateci: tutti i "vincenti", i "fighi", hanno una grandissima opinione di sé, un amor proprio smisurato, oserei dire: è dunque necessario per costoro abbassare continuamente gli altri (anche i migliori, anche i buoni, anche i giusti -> bullismo) ad un livello inferiore al proprio, appunto per sentirsi superiori e poter dominare.
Ora, quando tutti hanno un atteggiamento del genere (e nella maggior parte dei gruppi composti solo da estroversi è così, credo) ciascuno è convinto di essere il migliore, e continua a vivere in questa illusione. Intanto i rapporti umani così costituiti (che, seppur falsi, sono quelli che i più definiscono "amicizie", ciò che noi socio-fobici non abbiamo!) vanno avanti, anche per anni.

Che ne dite? Attendo le vostre risposte, poi ho altre riflessioni a proposito da dirvi.
Vecchio 25-06-2013, 21:08   #2
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

le persone in genere amano sparlare del prossimo
la considerazione che si ha di se stessi è altra cosa, non saprei dire se è collegata all'opinione che uno ha degli altri, ad esempio molti qui disprezzano un pò tutti, ma poi in fondo disprezzano anche se stessi, perciò non ti saprei dire

penso che una bella cosa sarebbe quella di riuscire ad avere una buona opinione di sè ed al tempo stesso saper riconoscere nell'altro qualità e di avere rispetto il più possibile
Vecchio 25-06-2013, 21:11   #3
Esperto
L'avatar di Rex Brown
 

Sono dei ratti rognosi, non ci fare comunella. Io avevo conosciuto una compagnia con degli elementi così, sono sparito senza manco avvertire perchè mi facevano schifo.
Vecchio 25-06-2013, 21:24   #4
Banned
 

Che ne sai che ciò che ti hanno detto non fosse solo ciò che pensavano ti piacesse sentirti dire? (è contorta, ma cerca di capire)
A volte le persone mistificano. E comunque a me se chiedessero cosa non va' nella mia migliore amica avrei un sacco di cose da dire negative, ma ciò non significa che non siamo amiche. Capisci cosa voglio dire?
Vecchio 25-06-2013, 21:25   #5
Esperto
L'avatar di Titus
 

Le relazioni umane si basano per la maggior parte sulla falsità e sulla convenienza, di episodi come quelli che hai citato tu ne ho visti tantissimi. Davanti tutti amiconi e dietro giù con le più svariate cattiverie.
Alla fine forse è anche meglio così per il quieto vivere, se tutti dovessero dire in faccia cosa pensano veramente degli altri le persone passerebbero quasi tutta la giornata a insultarsi e litigare.
Vecchio 25-06-2013, 21:31   #6
Esperto
L'avatar di Rex Brown
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
E comunque a me se chiedessero cosa non va' nella mia migliore amica avrei un sacco di cose da dire negative, ma ciò non significa che non siamo amiche. Capisci cosa voglio dire?
Due amicone.
Vecchio 25-06-2013, 21:40   #7
Intermedio
L'avatar di Kyoko
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Che ne sai che ciò che ti hanno detto non fosse solo ciò che pensavano ti piacesse sentirti dire? (è contorta, ma cerca di capire)
A volte le persone mistificano. E comunque a me se chiedessero cosa non va' nella mia migliore amica avrei un sacco di cose da dire negative, ma ciò non significa che non siamo amiche. Capisci cosa voglio dire?
Oddio... se mi chiedono cosa non c'è che non va nella mia migliore amica rispondo NIENTE è una persona fantastica e come ti permetti di dire che ci sia qualcosa che non va in lei!
Poi magari a lei le elenco i suoi mille difetti e la prendo in giro, anche davanti ad altri nel caso, ma MAI alle spalle!
Vecchio 25-06-2013, 21:52   #8
Banned
 

Non so se posso dirne il titolo, ma tempo fa ho visto un film in cui tutti dicono sempre la verità, e non si conosce il concetto di bugia. Il primo che comincia a capire che con la falsità si possono ottenere grandi vantaggi personali, diventa una persona importante, ma si accorge che non tutto è rose e fiori come pensava. La gente indossa maschere a seconda dei contesti, e utilizza la falsità come "difesa", dosandola in base alla loro rilevanza. Il mondo è sempre andato avanti così e continuerà a farlo all'infinito. Sta a noialtri cercare di capire chi esagera.
Vecchio 25-06-2013, 22:18   #9
Esperto
L'avatar di Kody
 

Chiedere a tutti in privato cosa pensano degli altri mi sembra una mossa molto molto poco onorevole e di bassa autostima.

Quote:
Originariamente inviata da sony Visualizza il messaggio
Pensateci: tutti i "vincenti", i "fighi", hanno una grandissima opinione di sé, un amor proprio smisurato, oserei dire: è dunque necessario per costoro abbassare continuamente gli altri (anche i migliori, anche i buoni, anche i giusti -> bullismo) ad un livello inferiore al proprio, appunto per sentirsi superiori e poter dominare.
Ora, quando tutti hanno un atteggiamento del genere (e nella maggior parte dei gruppi composti solo da estroversi è così, credo) ciascuno è convinto di essere il migliore, e continua a vivere in questa illusione. Intanto i rapporti umani così costituiti (che, seppur falsi, sono quelli che i più definiscono "amicizie", ciò che noi socio-fobici non abbiamo!) vanno avanti, anche per anni.
Non abbassano gli altri. Loro sono consapevoli di dare il loro massimo in ciò che fanno. Sanno che c'è qualcuno più bravo di loro in qualcosa.
Sono i sociofobici/timidi che tendono a vedere questo comportamento nelle altre persone, in primis per convincersi che la società fa schifo.

Ci sono rapporti falsi, ma sono pochi.
Ritrovo in questa riflessione tanti pensieri da fobico che avevo anche io: vanno sradicati il prima possibile.
Vecchio 25-06-2013, 22:59   #10
Esperto
L'avatar di Rex Brown
 

Niente non riesco mai a essere d'accordo con Kody. Io non so te ma io fobico non lo sono più da anni, e lavoro, e ho anche avute delle ragazze, e di falsità ne vedo tanta, ma veramente tanta.
Vecchio 25-06-2013, 23:13   #11
Esperto
 

Lo è ma nel senso costruttivo, riuscire a disprezzare le persone che ci fanno del male, riuscire a reagire in modo positivo, vedere il lato positivo nelle cose, avere amor proprio
Vecchio 26-06-2013, 02:03   #12
y
Banned
 

Io ho riscontrato lo stesso comportamento in persone che a scuola non ci vanno più da un pezzo. Temo che purtroppo sia abbastanza comune. :/

Comunque, quale che sia la spiegazione di questo curioso (diciamo pure discutibile (anzi, diciamo pure brutto)) fenomeno comportamentale, nel caso qualcuno lo volesse considerare come "metodo" per caricare la propria autostima, o per "essere o fare come gli altri", a me non sembra 'na grande idea. :\

Intanto così non alzi l'immagine che hai di te stesso, ma abbassi quella che hai degli altri. Questo andrebbe anche bene (perché noi con poca autostima abbiamo quasi sempre un'idea troppo alta delle altre persone), ma in realtà va bene fino a un certo punto. Più che disprezzare gli altri dovremmo ridimensionare l'idea che abbiamo di loro, in modo da farla corrispondere a quello che le persone sono realmente, cioé persone e basta, coi loro pregi e difetti individuali, e quindi niente di così trascendentale e inarrivabile.
E poi così facendo comunque leghi la tua immagine di te stesso alle altre persone, perché per sentirti meglio devi avere qualcuno da disprezzare. Noi siamo vincolati agli altri, e dovremmo invece staccarci un po'. Bisognerebbe aumentare la propria autostima a prescindere dal prossimo.

Quindi tirando le somme dovrebbe trattarsi di imparare che noi non siamo poi così male, e che gli altri alla fine magari non fanno schifo (non sempre almeno :P), ma non sono poi tutto 'sto granché.

Vabé, comunque a parte 'sto ragionamento mio personale, direi che purtroppo è vero, secondo me c'è un discreto grado di falsità nella media delle persone, chi più chi meno. Fenomeno interessante dal punto di vista sociologico, brutto dal lato pratico. :/
Vecchio 26-06-2013, 04:29   #13
Esperto
L'avatar di Oda Nobunaga
 

Quote:
Originariamente inviata da Kody Visualizza il messaggio


Ci sono rapporti falsi, ma sono pochi.
Ritrovo in questa riflessione tanti pensieri da fobico che avevo anche io: vanno sradicati il prima possibile.
Eh ciao.basta conoscere una delle due parti di un rapporto per vedere che schifo ci sta dietro troppe relazioni umane
Vecchio 26-06-2013, 08:48   #14
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Concordo pienamente con Kody, y e Blowing Sand
Vecchio 26-06-2013, 09:23   #15
Intermedio
L'avatar di LucaNiiJieni
 

Credo sia scontato dire che le persone amano sparlare, o che non sono stessi in gruppo: non che non sia vero, ma la verità è che sono dei codardi.
O forse consapevoli di essere deboli: non dico tutti, ma la maggior parte delle persone pensano di non poter vivere/sopravvivere da soli, per essere felici (o per meglio dire, per svagarsi) hanno bisogno di qualcuno vicino loro.
Penso sia un concetto in parte errato ma che fa parte di molte filosofie alla base della nostra cultura, sia italiana che occidentale.
Vecchio 26-06-2013, 17:36   #16
Esperto
L'avatar di Pluvia
 

Tralasciando il fatto che l'ipocrisia e l'invidia esistano ovunque, secondo me questi sono tratti narcisistici che appaiono nel corso dello sviluppo individuale estremamente diffusi tra gli adolescenti e in un certo grado normali (senza che diano esito a una personalità patologica da adulti). Penso che se tu avessi fatto tale sondaggio a individui adulti, il quadro sarebbe stato un tantino differente.
L'adolescenziale considerarsi migliori degli altri, esagerare le proprie capacità, esaltare presuntuosamente i propri successi, pensare di potersi permettere cose ad altri non concesse, porta idealizzazione o svalutazione degli altri a seconda che essi riconoscano il loro status di persone uniche e speciali.

Il disprezzo per qualcosa inoltre nasconde spesso il proprio desiderio di averla o la finalità di abbassarne il valore a proprio vantaggio, dunque vedo una buona dose di invidia.

Ultima modifica di Pluvia; 26-06-2013 a 17:38.
Vecchio 26-06-2013, 19:18   #17
Esperto
L'avatar di Kody
 

Partiamo da un dato di fatto: "si parla sempre male di chi non c'è". Questo dovreste saperlo bene. Come mai tanti vanno avanti ed i fobici no?

La risposta dell'utente medio di FobiaSociale.com sarà: "perchè gli altri sono ebeti, stupidi, falsi".
La verità è che gli altri hanno autostima, amor proprio, sanno di valere qualcosa.
Il fobico, invece, non ha stima di se ed in genere sa di non valere nulla e cerca la propria autostima negli altri. Quando vede che gli altri parlano male delle persone, allora sa che anche quando lui non c'è, si parla male di lui. Invece di adeguarsi, cioè capire che la cosa è normale e fregarse, preferisce ritirarsi dalla società, andando poi a lamentarsi [è questo che mi fa un po' rabbia].

Attenzione, adeguarsi vuol dire pensare una cosa del tipo: "Va bene, lo fanno tutti. A me da fastidio e non lo farò, non parlerò male di nessuno alle spalle. Tuttavia so che gli altri potrebbero parlare dei miei difetti alle mie spalle, ma in fondo non me ne importa nulla, perchè io solo io so quanto valgo davvero, io mi voglio bene. So di non poter piacere a tutti, ci sarà qualcuno con cui andrò molto daccordo, qualcuno con cui andrò solo daccordo, qualcuno con cui sarò indifferente e qualcuno con cui andrò in conflitto."

Sapersi relazionare con gli altri vuole anche dire saper stare con persone che non ci vanno proprio a genio, tipico caso: il lavoro. Ma anche in gruppo di amici è così. Ne ho visti diversi dire: "Dovrei uscire ma c'è tizio che mi fa rabbia e so che sparla di me, allora sto a casa."

Io penso che sia il fobico una specie di narcisista, in quanto è alla perenne ricerca di situazioni perfette: la vera amicizia, il vero amore, l'uscita perfetta senza alcun problema, ecc. Quanti si fanno enormi pippe mentali di "se" e di "ma" prima di fare una banalissima cosa, per poi decidere di non farla perchè potrebbe andare male?
Oltre a definire questi enormi pipponi "intelligenza".
Io ho sempre visto la FS come un enorme problema, visto che non riuscivo a fare nulla, N-U-L-L-A! Qua invece si arriva a volte ad esaltarla.

Poi bisogna vedere cosa è la falsità. Io per falsità intendo la gente che tende a dire bugie per avvantaggiarsi, i ruffiani, i leccafondoschiena. Tuttavia, da ex-fobico cronico, penso che il fobico metta troppa gente fra l'insieme dei "falsi". Persone che tipo fanno una battua su un difetto di uno che non è presente, oppure che parlano male di un'azione fatta da un loro amico.
Perchè farsi rovinare la vita da questa cazzata?

L'amore di sè, costruire l'autostima dall'interno sono le armi più potenti contro la fobia sociale.

Quote:
Originariamente inviata da LesPaul Visualizza il messaggio
Niente non riesco mai a essere d'accordo con Kody. Io non so te ma io fobico non lo sono più da anni, e lavoro, e ho anche avute delle ragazze, e di falsità ne vedo tanta, ma veramente tanta.
So bene di essere quello che va contro corrente qua, molte volte. So bene che molti potrebbero non apprezzarmi o non mi apprezzano. E' una cosa normale, non me ne faccio un problema. Qualcuno sparla di me in privato su questo forum? Pace.

Io la falsità la vedo in politica. Nelle relazioni umane vedo che spesso si parla dei difetti altrui, di chi non c'è, ma mai con cattiveria. Quell che ho visto farlo con cattiveria, sono stati scoperti presto e fatti uscire dal gruppo.
Vecchio 27-06-2013, 12:06   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da dany91 Visualizza il messaggio
Tralasciando il fatto che l'ipocrisia e l'invidia esistano ovunque, secondo me questi sono tratti narcisistici che appaiono nel corso dello sviluppo individuale estremamente diffusi tra gli adolescenti e in un certo grado normali (senza che diano esito a una personalità patologica da adulti). Penso che se tu avessi fatto tale sondaggio a individui adulti, il quadro sarebbe stato un tantino differente.
L'adolescenziale considerarsi migliori degli altri, esagerare le proprie capacità, esaltare presuntuosamente i propri successi, pensare di potersi permettere cose ad altri non concesse, porta idealizzazione o svalutazione degli altri a seconda che essi riconoscano il loro status di persone uniche e speciali.

Il disprezzo per qualcosa inoltre nasconde spesso il proprio desiderio di averla o la finalità di abbassarne il valore a proprio vantaggio, dunque vedo una buona dose di invidia.
sì sono d'accordo anche su questo
Vecchio 27-06-2013, 13:49   #19
Esperto
L'avatar di Tararabbumbieee
 

Il tuo racconto non mi sorprende, sony: siamo tutti persone no? E guarda caso il termine persona nell'antichità indicava appunto le maschere teatrali. Come a dire che è sottinteso che ognuno di noi recita un ruolo, anzi tanti ruoli diversi, ogni giorno, in ogni situazione, con chiunque
Vecchio 27-06-2013, 16:17   #20
Esperto
 

in pubblico la verità è uno sport poco praticato...
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