Salve a tutti,
sono un ragazzo di 27 anni, studente universitario, e vivo a Roma, città in cui sono nato e cresciuto.
Ho scoperto l'esistenza di questo forum navigando casualmente sulla rete, e ho capito subito che si trattava di un luogo adatto a me. Ho deciso di registrarmi poiché sono convinto che il confronto con gli altri utenti possa aiutarmi in qualche modo a fare chiarezza su certi aspetti del mio carattere e della mia vita che altrimenti troverei difficile affrontare in una situazione, come dire, "vis-a-vis"...
Il fatto è che sono una persona piuttosto timida e ansiosa, oltreché dotata, per diverse ragioni attinenti alla mia storia personale, di un livello di autostima pericolosamente basso. Sebbene non mi sia mai capitato di vedermi diagnosticata alcuna forma di fobia sociale, non posso fare a meno di riconoscermi in molti di quei comportamenti e di quelle strategie evitanti tipiche di chi nutre difficoltà relazionali e non riesce a sostenere serenamente determinati contesti di socializzazione.
Nel corso degli anni devo dire che sono riuscito a sviluppare una certa abilità nel comunicare all’esterno l'impressione di essere una persona abbastanza "nella norma", uno di quelli che esce senza troppi problemi con gli amici, che ride e scherza volentieri, che coltiva i suoi interessi (libri, cinema, fumetti e videogiochi sono i principali, ma non gli unici), insomma che porta avanti la sua vita come fanno tanti altri, e che nella maggior parte dei casi risulta persino simpatico e piacevole alla gente. Se si gratta via questa patina superficiale, però, emergono in un baleno i miei limiti e le mie carenze, i quali hanno a che fare soprattutto con il mondo degli affetti e dei rapporti sentimentali, quegli stessi limiti e carenze che io cerco continuamente di dissimulare o comunque di minimizzare (quasi sempre con successo) agli occhi di amici, parenti e conoscenti, ma che tuttavia permangono, e dei quali avverto sempre più il drammatico peso, giacché m'impediscono (purtroppo?) il raggiungimento di un equilibrio interiore...
Naturalmente mi rendo conto da solo che esistono situazioni ben più gravi della mia, e che anzi da un certo punto di vista io possa e debba ritenermi anche molto fortunato, dato che comunque sono circondato di amici che mi voglio bene, una famiglia che mai mi ha fatto mancare il suo appoggio (anche se la situazione al suo interno non è poi così rosea - ma di questo magari avremo modo di parlare in seguito
), ed inoltre non soffro di particolari disturbi quando devo uscire di casa o frequentare l'università.
"Eppur questo non basta", come recita l'omonima, splendida poesia di un artista russo del secolo scorso. Perchè nonostante io possa vantare tutto ciò, la mia vita rimane povera e sostanzialmente vuota. Lasciando infatti da parte per un attimo gli aspetti sopra elencati, ho sempre riscontrato numerose difficoltà nell'approcciarmi all'universo femminile (specialmente se si tratta di ragazze di mio gradimento), a scambiare la mia intimità con altre persone, ad aprirmi al mondo esterno, tant'è vero che sono sempre stato single, non ho mai avuto alcun rapporto sessuale né pomiciato con chicchessia
D'altro canto mi pare inutile nascondere che anche in quelle poche, pochissime occasioni (si arriva a malapena a contarle sulle dita di una mano) in cui è capitato che fosse una donna a mostrare segni di interesse nei miei confronti, la mia reazione tipica, sin dalla fanciullezza, è stata quella di ritirarmi atterrito nel mio guscio fintanto ché la percepita "minaccia" (!) non fosse ormai del tutto scomparsa all’orizzonte.
E' quindi evidente (e mi duole ammetterlo) che nella vita mi sono perso molte esperienze importanti, finendo preda di comportamenti bloccanti o evitanti che si sono rafforzati nel tempo, e a proposito dei quali ho ancora moltissimo da scoprire e da capire.
Per questo ho pensato di partecipare al vostro forum, perché ritengo che possa costituire uno stimolo e una preziosa occasione per far luce e meglio comprendere questo genere di problematiche. Spero che mi accettiate a bordo!
P.S. So che il mio nick è piuttosto bizzarro e che potrebbe dare facilmente l’impressione di essere un fake, ma siccome mi piace "sdrammatizzare" il più possibile i toni ho optato volutamente per un nome che suonasse buffo. E poi daì, chi può resistere all'infinita classe sfoggiata dal mitico avvocato George Hautcourt degli Aristogatti??