Buonasera a tutti : )
Conosco questo forum da molto tempo, in verità, ma non mi ero mai iscritto prima d'ora. Non ricordo come vi capitai la prima volta, ma doveva certamente trattarsi di un periodo particolarmente buio della mia vita, quando la diritta via era smarrita. Mi limitavo (di tanto in tano) a leggere i vostri messaggi... lo ammetto: per quella cinica consolazione che si prova nel non sentirsi soli (o quanto meno
un pò meno soli) in mezzo alla solitudine ed ai problemi di tante persone.
Mal comune, mezzo gaudio, per scomodare i proverbi. Sicurmente tutti voi sapete cosa intendo.
Gli anni peggiori che ho passato, fino adesso, risalgono ai tempi del liceo (classico) e spero ovviamente che rimangano quelli. Mi ritrovai catapultato in una classe nella quale non sono mai riuscito ad integrarmi nè ad esprimere le mie potenzialità. Persone con le quali non trovavo né intesa né alcunché da spartire. Persone che ho sempre sentito distanti e che mi hanno sempre fatto sentire una pecora nera o un pesce fuor d'acqua, che dir si voglia. Se a questo aggiungete che all'epoca ero una persona estremamente timida, controversa e tormentata... beh, potete trarre da soli le conclusioni.
Ero precipitato in un tunnel dal quale temevo di non uscire più, sebbene la torcia della speranza mi abbia permesso di tirare avanti anche nei momenti più difficili. Non ho avuto il sostegno della famiglia, purtropo. Anzi, la mia famiglia contribuiva non poco alla mia depressione. Non avevo amici, non avendo mantenuto contatti con gli ex compagni delle medie. Ho sempre dovuto risolvere i miei problemi quasi esclusivamente
da solo. Mi è capitato spesso di pensare al suicidio e, se in certi momenti avessi avuto una pistola a portata di mano, forse non sarei qui a scrivervi in questa fredda notte invernale.
Un vero peccato, insomma, perché alcuni considerano quelli del liceo gli anni più belli dell'intera vita. Ed io li ho bruciati così, quasi senza rendermene conto. Sono stati cinque anni molto difficili, con apice nei primi due. Poi le cose sono leggermente migliorate, progressivamente, e il quinto anno è stato il meno sofferto.
Ma finalmente sono uscito dal liceo, tre anni orsono, peraltro con un voto molto soddisfacente. Lo studio, infatti, colmava almeno in parte le mie lacune nei rapporti sociali con i compagni di classe.
E per me è cominciata una nuova vita. La maturità è stata la classica
luce in fondo al tunnel. Ho iniziato l'università e mi sono trovato in un ambiente completamente diverso, che ha superato anche le mie più ottimistiche aspettative. Più autonomia, più libertà, più indipendenza, più flessibilità. E poi quell'atmosfera
unica che chi ha frequentato o frequenta l'università conosce bene. Molto più adatto alla mia indole e al mio spirito.
Ho avuto la fortuna di conoscere subito due ottimi amici con i quali ho trascorso giornate indimenticabili, momenti che rientrano senza dubbio fra i più belli della mia vita. Anche lo studio sta andando bene. Solo nello scorso semestre ho perso un pò la bussola (per diversi motivi) e pensavo quasi di chiudere al terzo anno. Ma adesso fortunatamente sono tornato sulla retta via ed ho intenzione di fare anche la specialistica (sempre che non cambi idea un'altra volta! questo è tipico del mio carattere).
Ma forse a questo punto vi starete domandando che ci faccio in questo forum? Ebbene, non so perché ho deciso di iscrivermi proprio oggi. Ho sempre temuto, lo ammetto, di peggiorare ulteriormente la mia situazione iscrivendomi in questo forum. Da un lato cercavo di nascondere gli occhi di fronte ai miei problemi, mi illudevo in risolverli in questo modo, sforzandomi di essere
un’altra persona. Ma non possiamo essere nessun altro all’infuori di noi stessi! Prima o poi l’illusione è destinata a infrangersi in mille pezzi. Dall’altro temevo di chiudermi ulteriormente all’interno di un mondo virtuale. Questo è stato un mio grosso problema ai tempi del liceo, quando scoprii le chat di internet (probabilmente nel periodo meno opportuno…) e ne feci una specie di scudo contro il mondo esterno. Lì avevo alcuni amici e persino la ragazza! Tutto virtuale, s’intende. Mi ripromisi così di iscrivermi solamente in caso di profonda depressione.
Per fortuna questo non è il mio caso, attualmente. Alla domanda
sei felice? non saprei dare una risposta precisa. Dipende dai giorni! Ci sono momenti in cui mi sento un leone, sicuro e ottimista. Ce ne sono altri in cui mi sento tremendamente impacciato, goffo, timido.
Penso infatti di essere migliorato rispetto agli anni del liceo, ma resto comunque ancora molto timido. Ed ho ancora ampi margini di miglioramento di fronte a me. Non mi ritengo “affetto da fobia sociale”, quanto piuttosto dal “morbo del lupo solitario”.
Mi spiego meglio: ho quasi sempre la sensazione di essere diverso dagli altri e di andare costantemente contro-corrente. Pecora nera, lupo solitario, salmone che risale la corrente. Tutti esempi calzanti. Non mi riconosco nell’attuale società, in questo mondo, in questo tempo. A volte mi sembra di essere stato trasportato qui da un’altra epoca o da un’altra galassia! Nutro sempre il sogno di conoscere gente
come me, con la quale riuscire a condividere pienamente ogni aspetto del mio carattere (o quantomeno la maggior parte!).
Tutto ciò si riflette inevitabilmente sulla mia vita. Ho giusto un paio di veri amici, ritengo tutti gli altri semplici conoscenti. Ma a me va bene così: non amo le compagnie numerose, preferisco di gran lunga una serata con pochi, intimi, fidati amici. Per me è il massimo. Sono felicemente single ed amo questo stato, almeno per adesso. Sono uno spirito libero e indipendente e avere una ragazza comporta piaceri ma anche molti doveri e responsabilità. Non mi interessa affatto avere una fidanzata fine a se stessa. Ho sempre rifiutato questo genere di cose (ahimè, le ragazze che mi piacevano non contraccambiavano, o forse mi svegliavo sempre troppo tardi, e viceversa). Quando troverò la persona adatta a me (se mai la troverò), allora quello sarà il giorno del mio primo vero fidanzamento. Ma senza amore alla base, non si può costruire alcunché.
Quindi tutto sommato non mi lamento
della mia vita, anche se cerco di migliorarmi giorno dopo giorno. Cerco di essere ottimista, di coltivare i miei sogni. Mi ritengo una persona sensibile, colta e intelligente e, soprattutto osservandomi attorno, sono piuttosto fiero di me stesso. La malinconia che talvolta (come oggi) mi assale è dovuta più che altro
al mondo esterno, nel quale non mi rispecchio e mi fa sentire fuori luogo.
Ma adesso è arrivato il momento di concludere questa presentazione che, come lunghezza, ha poco da invidiare a
Guerra e pace. Dopo aver letto le vostre personali storie, oggi ho voluto raccontarvi la mia (seppure a grandi linee!). E ringrazio di cuore tutti coloro che sono giunti a leggere fin qua, senza piantare la lettura spazientiti. Come avrete notato, mi piace parlare. È una caratteristica prettamente umana. Comunicare, trasmettere, ma anche ascoltare.
Voglio concludere abbracciando virtualmente tutti quanti voi, perché so cosa state provando. Solitudine, malinconia, disagio. Conosco bene queste compagne di vita. Come ho detto, sono passato per quel tunnel chiamato depressione e ci sono rimasto impantanato a lungo. E penso che fra di voi ci siano delle bellissime persone, incomprese e distaccate dal mondo come il sottoscritto.
Per dirla alla Baudelaire: degli albatros goffi e impacciati, che attendono soltanto di dispiegare le proprie ali!