ajMcwill

Io so dipingere ed altro, ma non vedo un pelo di figa da un pò...

Winston_Smith

Devi diventare famoso

ajMcwill

c'è gente che non sa fare un cazzo è ha la famiglia... ma prorpio nulla...io le ho conosciute

Winston_Smith

Ma infatti alla fine, nella maggior parte dei casi, è decisivo il carattere, non la bellezza o l'essere ricchi, famosi...neppure intelligenti o talentuosi (altrimenti molti calciatori sarebbero sempre single ).
Nessuna di queste ultime caratteristiche è indispensabile, non avere problemi psicologici/caratteriali a livello invalidante purtroppo quasi sempre sì.

misanthrope

Questi esempi provano quanto la personalità sia importante nel difficile processo di accettazione dei propri difetti.
È un po' qualunquista buttarla sul classico "se ce l'ha fatta lui allora tu" perché non apporta alcun elemento di aiuto a individui con problemi di autostima, in quanto persone diverse dai casi presi a esempio.
Individui con scarsa autostima vanno aiutati singolarmente e incoraggiati nello sviluppo dei loro talenti/interessi, non buttati di fronte a casi estremi, come quello del grande pianista citato nel topic.
Se da un punto di vista sociale/empatico possa far piacere vedere che individui con problemi apparentemente così insormontabili siano riusciti a cavarsela alla grande, dal punto di vista emotivo è altrettanto facile che un depresso/fobico possa sentirsi ancora peggio nel momento in cui confronta il suo problema "sicuramente meno grande o meno serio (agli occhi della massa giudicante) del menomato/diverso/quelchevolete che ce l'ha fatta a diventare un esempio per le nuove generazioni".
Si rischia molto facilmente di cadere nel vuoto, nella segnalazione da gruppo di facebook (cit. un po' sottile ), per quanto nobili possano essere gli intenti.
Provo ammirazione per grandi personalità/artisti come Petrucciani, eppure mi rendo conto che non mi è di alcun aiuto nel risolvere il mio problema, che è di tutt'altra natura.

krool

A me pare che il successo con le donne dei calciatori non sia tanto dovuto al carattere, quanto ai soldi.
Scommetterei che oltre una certa soglia di ricchezza sono tutti fidanzati o sposati.

bunker

winston dove sei?

Winston_Smith

All'inizio del post che hai quotato avevo scritto "nella maggior parte dei casi": i calciatori di una certa fama sono una minoranza numericamente molto poco numerosa. E quando dicevo che molti di loro sarebbero rimasti single, mi riferivo ovviamente al caso in cui fossero state decisive intelligenza e/o cultura

Per quanto riguarda la tua seconda frase sinceramente non saprei, magari qualche miliardario disadattato si trova sempre

Martello

Lo ascolto, mi piace, una volta a 14 anni piansi ascoltando una sua canzone steso a letto xkè non sapevo come dire ''ti amo '' a una compagna di liceo, ricordo ancora il titolo della sua composizione.

krool

Ah, intendevi questo. L'avevo intesa come una puntualizzazione a tutto il concetto espresso.
Anche se comunque, calciatori a parte, non sono d'accordo; qui dici che carattere > bellezza, fama, intelligenza, ricchezza.
La ricchezza secondo me è importante, non fondamentale ma importante; è molto più facile che si sposi un milionario che non un barbone.
Potresti obiettare che tu consideri quelle che si mettono con un uomo perché ricco (nel senso che se non fosse ricco non l'avrebbero nemmeno considerato) delle opportuniste che non sono innamorate veramente.
Però... Come mai mettersi con uno perché pieno di soldi non dovrebbe essere amore, mentre innamorarsi di un tizio perché è il classico drittone figobullo scafato e privo di scrupoli sì?

Voglio dire che la definizione di amore è un po' vaga: guarda caso tendono a fidanzarsi di più le personalità estroverse, carismatiche ecc ecc. Perché per il carattere non si parla di opportunismo mentre per i soldi sì?

Secondo me il vero "amore" è qualcosa di molto raro, più spesso c'è semplicemente del feeling che verrebbe facilmente a mancare togliendo un bel fisico, una buona situazione economica o un carattere in linea con certi canoni... E per me i membri di queste coppie, in un modo o nell'altro, ragionano tutti in termini utilitaristici.