P.S. scusate ho riletto ora la mia presentazione, e effettivamente è poco inerente, o forse poco comprensibile. Ma se la cancellassi per riscriverla mi ritroverei a ripetermi parola per parola anche senza volerlo, forse è una valvola di sfogo, o forse fa parte del mio essere, ora il mio stato d'animo è avvolto da una tremenda paura d'essere ignorato, capita così spesso e pur se fa male sarebbe quasi normale.
Mi presento, Io, che oramai temo persino di usare il mio vero nome per paura di essere giudicato. Io che così son nato e ormai a 30 anni mi sento troppo vecchio per cercare di cambiare, Io che ormai ho fatto della mia solitudine un arte e temo qualsiasi rapporto sociale diretto, Io che se esco mi ritrovo solo in mezzo ad un mare di persone e mentre tutti si divertono e socializzano, io probabilmente troverò il primo angolo per sedermi a leggere sul mio tablet, tornando a casa non deluso ma felice di esser riuscito almeno a mettere il naso fuori casa. Io che oramai incomincio a temere che questa sarà la mia vita sino alla fine dei miei giorni, sento dentro me stesso che sto sbagliano, e continuerò a sbagliare, pagando a prezzo salato ogni mio errore commesso, vorrei chiedere aiuto ma ogni volta che ci provo mi ritrovo dentro ad un incubo e mentre urlo in una baraonda di sordi dove nessuno mi sta a sentire, continuo ad avvolgermi in me stesso come un riccio, mentre le mie urla echeggano solo nella mia mente.
Se potessi esprimere un desiderio: vorrei svegliarmi domani nel mio letto all'età di ottant'anni e ridere come un pazzo, soddisfatto d'avercela fatta.
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