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Vecchio 13-04-2012, 13:00   #1
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Da un bel pò di tempo...

"Life can be pretty rough at times, I'll admit. As soon as we leave the womb and are able to feed ourselves and realize that not shitting in our own pants is probably a good thing, we have at least the beginning of understanding that it can be full of ups and downs, disappointments, heartache and sadness. Luckily, most of us are able to cope pretty well. I mean, sure, moving away, getting a new job, or meeting new people can potentially be pretty stressful situations, but most adults can deal with them like, well, adults.
The problem is that some people just really don't want to deal with stress or overcome adversity. Hell, I'll be the first to admit that sitting in your room playing video games and eating Hot Pockets is a helluva a lot easier than having adult responsibilities. The thing is, though... I'm not a complete lame ass who doesn't aspire to greater things simply because it's easier not to.

For years, those among us who just refuse to put any effort into being a normal, motivated, social adult were made fun of and beaten up on a regular basis (as nature herself intended). In the last few years, however, it seems that these once social pariahs are seeking to redefine their marginal roles in society by having their apathy towards life classified as a disease. I mean, golly, getting made fun of and getting their asses kicked into shape is a lot more inconvenient than hiding behind an over-diagnosed illness, right?!

I have a friend that has one brother with Autism and one with real honest-to-god Aspergers, and guess what? The honest-to-god Aspergers kid isn't posting his pasty ass all over Youtube or blowing off "getting a job" or "going to school" to play World of Warcraft. He just kinda acts like the one with Autism, only he can kinda take care of himself and stuff. He's not "normal". He's not "just kinda nerdy". You wouldn't think he's a weirdo dorkass greaseball gamer geek if you just met him; you'd think he had something obviously mentally wrong with him. Most importantly, however, he doesn't blame every single fucking failure in his life on his illness unlike the thousands that "realized" they had Aspergers when they read it as the Wikipedia article of the day.
It's a free country though, and I totally respect the right of overweight nerds everywhere to not contribute anything of worth to society; of course, I also reserve the right to laugh at and mock them for this, but at the end of the day, it's really not hurting me personally if some acne-faced porker wants to spend all day posting vlogs on Youtube or whatever. But seriously, guys, just be proud of what you are. Hell, if anything, claiming to have some fake-ass illness underminds the "fuck society fuck school fuck work fuck the Playstation 3" attitude you seem to keep despite claiming to be suffering from a debilitating mental illness.!"

Vecchio 13-04-2012, 15:54   #2
Intermedio
L'avatar di avoidantDuck
 

Questo articolo è molto pesante. Il tono dell'articolo mi fa incazzare non poco. Penso che chi l'ha scritto sia un povero mentecatto che crede di sapere tutto della vita, e mi da veramente fastidio il modo in cui giustifica il bullismo dicendo che è la legge della natura. Credo che a molte persone piaccia credere che i nostri problemi siano solo colpa nostra, perchè cosi si possono sentire giustificati nei loro comportamenti meschini. E a prescindere, se anche fosse colpa nostra non avrebbero comunque alcun diritto a trattarci male.

Tolta tutta l'arroganza però quest'articolo solleva una questione su cui ultimamente mi sono interrogato: quanta colpa ho effettivamente della mia situazione? C'era qualcosa che potevo fare e che ho fallito o sono vittima di un male su cui non ho alcun controllo? Ho avuto veramente delle chance?
Non so rispondere, a volte penso che in realtà io non sto veramente male e che cerco solo una comoda giustificazione, altre volte invece mi ritrovo improvvisamente depresso, cosi dal nulla, senza piu voglia di fare niente e chiedendomi quanto senso ha andare avanti.
La cosa piu brutta di questa situazione è che mi rendo conto di non potermi piu veramente fidare del mio giudizio.
Vecchio 13-04-2012, 17:50   #3
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
It's a free country though, and I totally respect the right of overweight nerds everywhere to not contribute anything of worth to society; of course, I also reserve the right to laugh at and mock them for this, but at the end of the day, it's really not hurting me personally if some acne-faced porker wants to spend all day posting vlogs on Youtube or whatever.
Eh già, lui invece contribuisce parecchio al progresso della società bullando quelli che sono socialmente poco attivi. Che poi non sono tutti uguali come lui li decsrive e non hanno tutti lo stesso tipo di comportamenti e problematiche.
Vecchio 13-04-2012, 18:52   #4
Esperto
L'avatar di barclay
 

E poi ci si chiede perché negli Stati Uniti ogni tanto qualcuno fa una strage in una scuola
Vecchio 13-04-2012, 19:34   #5
Banned
 

non capisco come si possa considerare un "articolo" lo sproloquio di un bambinone cresciuto con nessuna competenza in materie psicologiche.

per lui il problema di molti è che siccome è più facile passare la vita davanti a internet e videogiochi, piuttosto che "fare le persone normali", allora alcune persone pigramente fanno la prima.

penso che se ne avessi la possibilità prenderei la persona e gli somministrerei dell'lsd, dopodiché gli provocherei tanti di quei bad trip da fottergli la mente. poi vediamo se il discorso è solo che "andare a lavorare è più difficile che passare il giorno davanti a World of Warcraft"


detto questo, il cumulo di stronzate ivi postato comunque apre un quesito interessante, sfiorato da AvoidingDuck:
quanto siamo disposti a cambiare?
quanto siamo disposti a migliorarci? A diventare qualcosa di sufficientemente vicino ad una "persona normale", per lo meno abbastanza da conquistare l'autosufficienza?

Non è sicuramente mia intenzione sminuire i mali interiori di ognuno di noi. So cosa vuol dire preferire la chat alla scuola, non perché la seconda è più faticosa, ma perché si ha così terrore di un attacco di panico che qualsiasi altra alternativa diventa migliore.
Ma, posto che nel momento contingente evitare di lavorare, evitare di studiare, e affidarci totalmente agli altri, sia una scelta inevitabile; abbiamo la responsabilità di guarire, almeno il necessario, da certe malattie?
oppure siccome ci riteniamo senza speranza, è legittimo continuare a vivere isolati dal mondo finché i genitori campano abbastanza da mantenerci, dopodiché pretendere un aiuto dallo stato in quanto abbiamo una malattia?


purtroppo quello che penso è che senza una motivazione, le persone difficilmente sentono il bisogno di cambiare.
Vecchio 13-04-2012, 20:49   #6
Banned
 

ad essere franco questo articolo mi ha colpito perchè lo trovo sincero.
Non pretende di fare un'analisi, fa un commento personale ponendo tutte le persone sullo stesso piano. mi suona discorsivo, tipo:

Tu, che pretendi di essere malato, di essere penalizzato perchè ti nascondi dietro un dito? Perchè io devo sentirmi obbligato a sopportare le tue stronzate solo perchè è più facile stare chini che alzare la testa? credi forse che io non viva giornalmente le tue stesse problematiche? credi che tutti noi non ci carichiamo dello stress della vita quotidiana?
credi davvero che la dignità sia gratis? Che non abbia un prezzo? che diventare adulti sia indolore?
No.
Niente è gratis, e se fai lo struzzo io ho il diritto naturale di prenderti a calci, di spezzarti la schiena, di umiliarti; perchè mi fai schifo. Perchè mi ricordi cosa dovrei diventare, perchè sei la stessa debolezza che combatto ogni giorno.
Perchè sei patetico e miserabile, perchè c'è gente che ha la sfiga di nascere con problemi veri, e non si trascina dietro una croce di pietà come fai tu. Loro vivono con i mezzi a loro disposizione, e questo gli dà dignità.
Ma tu? Invece scegli di fingere di avere la loro stessa malattia per poter raccattare, elemosinare la tua presenza.
Non la meriti. Perchè è immensamente più facile spappolarsi in casa senza fare un cazzo di nulla tutto il giorno, procrastinando ogni responsabilità come un parassita, vegetando, ingombrando; in realtà si vede che stai benissimo, che sei una persona sana, che non hai.davvero.scuse. Sei una merda, inutile che tu cerchi di convincerci del contrario, non ci caschiamo.



il punto è che questo discorso lo posso applicare all'obesità, alla depressione, all'apatia cronica e non trovo il modo concreto di rispondere. non c'è modo di nascondersi di fronte ai problemi che, sinceramente, sento di avere. Posso dire che non potrei superarli con il mio impegno e con il mio sudore? in cuor mio sì, potrei. non ho le ossa di vetro, non sono nato cieco o in una zona di guerra.
Per questo mi ha colpito, mi ha fatto sentire non più unico, ma ho pensato " e se tutti coloro che conosco hanno le mie stesse ansie...ma le combattono?".
E la cosa mi sembra realistica.
E mi è sembra sempre più probabile man mano che ci penso, facendomi un pò capire perchè la gente umilia gi obesi, perchè sono stato massacrato a scuola.
Facevo la merda e se ne accorgevano.
Vecchio 13-04-2012, 21:25   #7
Banned
 

atlas, quello che tu vivi nella tua testa lo sai solo te.
Altri possono avere la pretesa di saperlo, ma non lo sanno.

Alcune persone nella mia vita si sono rivolte a me usando argomenti (e a volte toni) simili a quelli del bamboccio di cui sopra. Io ho empatizzato su di loro perché mi rendo conto che a chi è estraneo a certe vicende, capirle risulta difficile.

Ma la depressione, tanto per fare un esempio, non è nascondersi dietro un dito.

Nessuna persona "normale" può avere il coraggio di dire che affronta gli stessi problemi di uno che quando si deve allacciare le scarpe scoppia a piangere perché non ci riesce.
Nessuna persona "normale" può avere il coraggio di dire che affronta gli stessi problemi di chi ha difficoltà nell'abbottonarsi la camicia, nel guardarsi allo specchio, nel curare la propria igiene personale.
Di chi desidera solo sdraiarsi e morire perché persino il suicidio è faticoso.
Di chi vede la gente ridere e ci vede solo un ghigno spaventoso e malvagio, che provoca a volte attacchi di panico. Di chi non riesce neanche a camminare dritto, e deve continuamente appoggiarsi alle pareti.

Io, che adesso sono relativamente vicino alla normalità -nonostante qualche strascico di problema che la mia ambizione mi vorrebbe far risolvere- ho passato certe cose, e so per certo che non è nascondersi dietro un dito: è una malattia.
Non diversa da un raffreddore o da una bronchite. E come tale, ogni malattia ha la sua gravità: non vai a dire a un raffreddato "è inutile che ti lamenti del fatto che non sei in forma, se poi cerchi ogni scusa per non andare in palestra", non vai a dire a uno con la bronchite "è inutile che ti lamenti che il lavoro va male, se poi anziché andarci ti metti in malattia per tuo capriccio personale".

E allo stesso modo, i miei problemi mentali adesso stanno al raffreddore come i problemi che avevo 10 anni fa stavano a una bronchite: riesco a fare una vita normale, uscire, gestire amicizie ecc. Ma sto male a farlo, e di certo la superficialità di alcune persone non mi aiuta a guarire.
Vecchio 13-04-2012, 21:55   #8
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
non capisco come si possa considerare un "articolo" lo sproloquio di un bambinone cresciuto con nessuna competenza in materie psicologiche.
Quoto assolutamente...
Vecchio 13-04-2012, 23:54   #9
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io da parte mia la depressione non l'ho proprio capita. perchè spesso vedo persone che dovrebbero essere depresse, che escono da situazioni allucinanti e non lo sono.
O meglio, lo sono ma non lo dimostrano; tirano avanti. Nonostante il peso immane che hanno sulle loro spalle, contro tutto e tutti. E poi vedo gente che subito si dice depressa, prima ancora che tu possa parlargli, che si trincerano dietro questa parola in maniera ossessiva.
Come si può capire quando esagerano e quando no? Bisogna semplicemente credergli? e a che livello diventa una scusa?
Il tizio che ha scritto l'articolo è furioso nei confronti di chi abusa di questa fiducia.

Il ragazzo nel video è ovviamente questo caso, basta seguirlo per tre minuti per capire che la sua è tutta una recita, una pantomima bella e buona.
Vecchio 14-04-2012, 00:46   #10
Banned
 

beh la depressione è una sindrome, è qualcosa di patologico.
se ti muore il cane, o il nonno, tu puoi essere molto triste, ma non certo sei depresso.
per come l'ho capita io, la depressione è quando sei triste in maniera anomala rispetto alle contingenze della vita.
vedi il mio caso, scoppiavo a piangere per un nonnulla. I lacci delle scarpe, ti rendi conto, come si può piangere per i lacci delle scarpe? Le persone un po' superficiali non si rendono conto che esperire le emozioni è come vedere dei "colori" con una specie di occhio della mente: questo perché loro collegano le emozioni agli avvenimenti in maniera lineare.
Per una persona problematica può non esserci tale causalità così diretta, si può essere felici nonostante eventi negativi e si può essere tristi nonostante eventi positivi. Perché noi queste emozioni le "vediamo", le esperiamo, e nessuno può contestarci di questo fatto.
Oltretutto studi seri (e non sproloqui di bamboccioni) hanno evidenziato, ad esempio tramite PET, le modifiche neurologiche nel cervello di una persona depressa (per esempio) rispetto ad una normale. Voglio dire, non è una cosa inventata, se si vuole la si può anche riconoscere in maniera oggettiva.

Certo da uno che ti dice "non vedo niente quindi non ha nulla" cosa ti potresti aspettare? Quante malattie alla vista asintomatiche ci sono? Un sieropositivo non ha mica l'alone rosa come in una celebre pubblicità.
Vecchio 14-04-2012, 02:21   #11
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Grande Marco Russo, hai scritto dei post impeccabili.
Vecchio 14-04-2012, 03:11   #12
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
For years, those among us who just refuse to put any effort into being a normal, motivated, social adult were made fun of and beaten up on a regular basis (as nature herself intended). In the last few years, however, it seems that these once social pariahs are seeking to redefine their marginal roles in society by having their apathy towards life classified as a disease. I mean, golly, getting made fun of and getting their asses kicked into shape is a lot more inconvenient than hiding behind an over-diagnosed illness, right?!
In questa parte sono contenute alcune verità.

Ciò che non si può accettare è l'intolleranza che l'autore mostra nei confronti di persone che in fondo non gli possono arrecare alcun fastidio concreto.

Ma allo stesso tempo dice cose vere.
Effettivamente penso siano parecchi i casi di "sfigati" che trovano in una diagnosi un buon motivo per giustificare le proprie debolezze non patologiche.

Ma più che colpa loro credo sia colpa di chi fa queste diagnosi oppure di chi ha riassunto con un'etichetta numerose caratteristiche psicologiche.
E' facile che qualcuno decida di riconoscersi come evitante, come sociofobico, o simili, quando per ognuna di queste condizioni vengono fornite decine di "sintomi" in cui potersi riconoscere.
Vecchio 14-04-2012, 04:34   #13
Avanzato
L'avatar di Shenlong
 

l'autore dell'articolo forse non sa che lo spettro autistico(di cui la Sindrome d'Asperger ne rappresenta l'estremo più ad alto-funzionamento) è incredibilmente variegato,non è raro che qualcuno con Asperger venga scambiato per "eccentrico" o non venga mai diagnosticato perchè crescendo e con l'esperienza riesce a mascherare molti dei sintomi

Ultima modifica di Shenlong; 14-04-2012 a 04:38.
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