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16-11-2023, 22:46
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#41
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Esperto
Qui dal: Oct 2023
Messaggi: 1,507
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16-11-2023, 22:55
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Stasera mi sono messo a fare qualche ricerca su tessuti e filati, in particolare sui tipi di lana.
Leggendo di montoni, lana di agnello, merino, alpaca e cachemire, nonché avendo a mente un certo modo di pensare e sentire, che collega la pregiatezza dei tessuti indossati allo status sociale, è emerso in modo limpido un pensiero che rimugino da un po' di tempo, ai margini della coscienza: a me portare addosso vestiti ottenuti sostanzialmente da una rapina su animali che, piaccia o non piaccia, sono soggetti, non è che mi entusiasmi.
Intendiamoci: mi piace la lana morbida. Non sono di certo il tipo spartano, indifferente all'agio e al piacere, anzi. Però, ecco, resta che in questo caso al piacere si associa un sottile dispiacere che non posso ignorare.
Penso di capire i sentimenti di chi, in stato di profondo bisogno, decide di ridurre la propria sofferenza a scapito di qualcun altro.
In questa discussione non voglio quindi puntare il dito contro nessuno (non essendo tra l'altro, attualmente, vegano e nemmeno vegetariano). Mi piacerebbe invece cercare di capire chi, nell'eterno dibattito su questo tema, ha ragione. Non mi piacciono gli argomenti secondo cui hanno tutti ragione, ognuno dal suo punto di vista e penso invece che esistano fatti oggettivi che è possibile mettere a fuoco.
Nello specifico, credo che lo sfruttamento degli animali non piaccia a nessuno, ma proprio a nessuno, indipendentemente da possibili argomenti di comodo formulati (comprensibilmente) per mettere a tacere questa sofferenza.
Non è questione delle diverse sensibilità. La sensibilità che gli uomini hanno in comune, di fondo, è una e univoca. Può essere ignorata, anestetizzata oppure si può decidere di accettare di farle violenza spinti da altri (again, comprensibili e spesso irresistibili) interessi, ma essa lì resta.
Dunque la linea conclusiva di questo discorso è che chi accetta di beneficiare dello sfruttamento animale, sotto sotto, si sente un po' o tanto mortificato e avvilito, e con solide ragioni. E' un poveretto che soffre per ciò che fa, che è una vera e propria sfiga che gli è capitata. E vale anche per chi sostiene e pensa esplicitamente il contrario.
Spiegatemi perché ho torto, se vi va.
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ma sul fatto della sensibilità che tutti ce l hanno in quanto umani son d'accordo , nessuno vuole lo sfruttamento dell animale , sul fatto che chi accetta lo sfruttamento e sta male sotto sotto nn credo, ci so cosi tante cose per cui stare male che una come questa manco la caghi , la tieni in considerazione solamente se ce l hai davanti in quel momento .... e nn è mancanza di sensibilità è proprio l imbarazzo della scelta per le cose per cui uno puo star male
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16-11-2023, 22:57
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#43
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
ma aldilà della durata di vita, aldilà che sarebbe preferibile vivere la metà allo stato brado che il doppio in gabbia, e questo lo ammetterebbero quasi tutti.
E' meglio vivere 80 anni di carcere dal primo giorno o 40 in libertà?
La critica secondo me è un'altra ed è molto più feroce. Senza allevamenti questi animali non esisterebbero, non sarebbero mai proliferati in questa misura, perciò se da domani vietassimo la carne nel giro di pochi anni ce ne sarebbero molti di meno sul pianeta, perché sarebbe meno redditizio.
quindi per salvare gli animali dagli allevamenti, ne riduci drasticamente il numero.
anziché avere 100 polli in gabbia, ne avrai 3 o 4 liberi. i 96 polli non nati sono delle vite in meno, seppur vite di merda-
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Ma infatti (penso) che i vegani ritengano che gli animali da allevamento non dovrebbero proprio nascere, e dovrebbero esistere solo gli animali liberi in natura e quelli di affezione.
Forse i vegani più estremi neanche quelli di affezione perché sono stati artificialmente selezionati addomesticati e fatti riprodurre per bisogni umani (caccia, sorvegliare il bestiame, caccia ai topi, compagnia...), perciò giusto occuparsi di cani e gatti che esistono già e vengono maltrattati o abbandonati, ma non andrebbero fatti riprodurre.
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16-11-2023, 23:04
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#44
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Ma infatti (penso) che i vegani ritengano che gli animali da allevamento non dovrebbero proprio nascere, e dovrebbero esistere solo gli animali liberi in natura e quelli di affezione.
Forse i vegani più estremi neanche quelli di affezione perché sono stati artificialmente selezionati addomesticati e fatti riprodurre per bisogni umani (caccia, sorvegliare il bestiame, caccia ai topi, compagnia...), perciò giusto occuparsi di cani e gatti che esistono già e vengono maltrattati o abbandonati, ma non andrebbero fatti riprodurre.
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io so d accordo con i vegani allora , parlavano degli animali da circo , la brambilla ne parlava che difende gli animali , poi però vuole i suoi animali da compagnia , quelli nn vanno toccati , è vero che ormai sono addomesticati , ma ciò non toglie che secondo me chi vuole bene agli animali li vuole tutti liberi , non a convenienza , altrimenti l allevatore pure dice che i suoi li vuole ma nn vuole quelli del circo ( per dire)
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16-11-2023, 23:15
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,151
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A me non me ne frega niente degli animali, se soffrono, se non soffrono, io la carne se c'è la mangio e mi piace pure un sacco. Se poi un domani non ci sarà più mangerò altre cose.
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16-11-2023, 23:29
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#46
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
A me non me ne frega niente degli animali
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vabbè te pure certi umani ... com era il motto? " me ne frego"
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Ultima modifica di varykino; 16-11-2023 a 23:35.
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16-11-2023, 23:40
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#47
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Lasciate stare il punto di vista dei polli e mettetevi nel vostro. L'attenzione è selettiva, come dice varykino, e non ci si pensa.
Anche se finisci con la fiancata della macchina contro il guard-rail, se ti fai male lì per lì non te accorgi, perché la priorità è riacchiappare il mezzo e arrivare a una piazzola, ma il dolore "tu" (il tuo corpo, il tuo inconscio, come ti pare) lo registri eccome, e dopo, quando le cose più importanti sono risolte, lo senti.
Gli animalisti in media hanno meno "cose più importanti" a cui pensare. Di solito lo si dice come se fosse qualcosa di negativo per loro... ma in realtà è un privilegio. Stanno bene e possono permettersi il lusso di prendere sul serio queste cose e stare ancora meglio.
Vegani lo sono spesso i giovani, più spensierati degli adulti, soprattutto le donne (che non hanno complessi sulla virilità), i ricchi, le persone con elevata istruzione, quelle che hanno accesso a gruppi sociali in grado di capire.
Gli altri non sono cattivi, indifferenti, "con un'altra sensibilità" (lol) ma solo più sfigatelli, e questo disagio non è che non lo sentono: non lo vedono, perché sono presi da ben altro. E manco se ne rendono conto.
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16-11-2023, 23:46
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#48
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Varano
ma aldilà della durata di vita, aldilà che sarebbe preferibile vivere la metà allo stato brado che il doppio in gabbia, e questo lo ammetterebbero quasi tutti.
E' meglio vivere 80 anni di carcere dal primo giorno o 40 in libertà?
La critica secondo me è un'altra ed è molto più feroce. Senza allevamenti questi animali non esisterebbero, non sarebbero mai proliferati in questa misura, perciò se da domani vietassimo la carne nel giro di pochi anni ce ne sarebbero molti di meno sul pianeta, perché sarebbe meno redditizio.
quindi per salvare gli animali dagli allevamenti, ne riduci drasticamente il numero.
anziché avere 100 polli in gabbia, ne avrai 3 o 4 liberi. i 96 polli non nati sono delle vite in meno, seppur vite di merda-
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Su questo però ti volevo rispondere.
Dici che il numero di vite è più importante del modo in cui vivono. Quindi sei contrario non solo all'animalismo, ma anche alla contraccezione. Anche al benessere economico, dato che è risaputo che i popoli che si arricchiscono figliano meno. Se comandassi tu il mondo, smetteresti di dare aiuti all'Africa, per non rischiare di ridurne drasticamente la popolazione.
Praticamente sei Papa Ratzinger.
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Ultima modifica di Angus; 16-11-2023 a 23:49.
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16-11-2023, 23:49
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#49
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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secondo me l errore è mettere tutto in un calderone , ci sono pratiche penso oggettivamente abominevoli sugli animali e nel calderone dell odio ci si butta dentro pure l allevatore comune e tanti altri che è vero che sfruttano gli animali ma tutto sommato gli fanno fare una vita dignitosa .... mettendo tutto in un calderone c è l effetto " alla fine nn si fa un cazzo" nel senso che nn si risolvono mai i casi gravi di abusi .... per quello chi protesta dovrebbe secondo me essere inizialmente più preciso per poi magari allargarsi ad altre situazioni .
a me se lo chiedono so cmq a favore del liberi tutti , anche a costo di non mangiare più carne , ma tutti però dall animale da circo a quello da compagnia e se fanno robe in provetta commestibili , magari pure buone però le mangerei pure. però il discorso sta sempre li , io sono uno , voi siete uno , la gente ha tanti problemi più invalidanti durante la vita , cose imminenti che prendono sempre il posto di altre questioni
poi mi rendo conto che ormai certe dinamiche so incancrenite e nn è che puoi liberare gli animali domestici a cazzo di cane e quindi niente , boh . le cose vadano come devono andare (cit)
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16-11-2023, 23:57
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#50
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Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,788
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Non voglio puntare il discorso in questa direzione, ma è un fatto statistico. È accertato che gli uomini provano sofferenza nell'osservare ed essere causa della sofferenza altrui, animali inclusi, certo ognuno con un diverso livello di intensità. La "direzione" di fondo però è la stessa.
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Cambia tanto il discorso imho avere tutti la stessa sensibilitá e doverla sedare a forza, risultandone una sofferenza proporzionale allo sforzo, o avere sensibilitá tutte differenti
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16-11-2023, 23:58
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#51
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Ma lo stesso discorso di cui sopra vale per i migranti. A empatizzare sono i ricchi istruiti (la gauche caviar), mica i poveri disoccupati che dormono in macchina. Vale per l'ambiente, le minoranze, ecc.
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17-11-2023, 00:01
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#52
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Originariamente inviata da Angus
Ma lo stesso discorso di cui sopra vale per i migranti. A empatizzare sono i ricchi istruiti (la gauche caviar), mica i poveri disoccupati che dormono in macchina. Vale per l'ambiente, le minoranze, ecc.
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eh però c è differenza , quando a uno gli si chiede di parlare di quell argomento , molti anche lasciando da parte i loro "problemi" , restano puntati sulle loro idee menefreghiste .... sta cosa come la chiamiamo? . forse dopotutto quella frase " tutti nn vogliono il male degli animali" è vera ma è un po troppo generale, qualcuno che li odia veramente ci sarà sicuramente. bisogna vedere quando è menefreghismo indotto dalla "vita" o menefreghismo volontario senza influenze di società
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Ultima modifica di varykino; 17-11-2023 a 00:05.
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17-11-2023, 00:06
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#53
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Originariamente inviata da varykino
eh però c è differenza , quando a uno gli si chiede di parlare di quell argomento , molti anche lasciando da parte i loro "problemi" , restano puntati sulle loro idee menefreghiste .... sta cosa come la chiamiamo?
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La chiamiamo che col piffero che le persone lasciano da parte i loro problemi, quando parlano di queste cose.
Di problemi ce ne sono di vario tipo: ignoranza, insicurezza, paura di apparire deboli o strani, senso di inferiorità, legami mortificanti, incattivimento rabbioso...
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17-11-2023, 00:12
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#54
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Cambia tanto il discorso imho avere tutti la stessa sensibilitá e doverla sedare a forza, risultandone una sofferenza proporzionale allo sforzo, o avere sensibilitá tutte differenti
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Sulle differenze di intensità onestamente non so che dire.
A naso, penso che le persone talmente poco sensibili all'origine da non soffrirne quanto basta siano una minoranza.
Come quelle a cui non frega nulla ammazzare un'altra persona. Ogni tanto qualcuno così nasce, ma sono pochi.
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17-11-2023, 00:16
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#55
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Sulle differenze di intensità onestamente non so che dire.
A naso, penso che le persone talmente poco sensibili all'origine da non soffrirne quanto basta siano una minoranza.
Come quelle a cui non frega nulla ammazzare un'altra persona. Ogni tanto qualcuno così nasce, ma sono pochi.
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si penso pure io , ma quindi keith è uno di quelli o lo dice tanto per dire?
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17-11-2023, 00:19
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#56
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Su questo però ti volevo rispondere.
Dici che il numero di vite è più importante del modo in cui vivono. Quindi sei contrario non solo all'animalismo, ma anche alla contraccezione. Anche al benessere economico, dato che è risaputo che i popoli che si arricchiscono figliano meno. Se comandassi tu il mondo, smetteresti di dare aiuti all'Africa, per non rischiare di ridurne drasticamente la popolazione.
Praticamente sei Papa Ratzinger.
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No, la demografia è fondamentale per il benessere e la prosperità di una società.
Purtroppo quella italiana è compromessa senza possibilità alcuna di salvezza, le altre società sono competitors o alleati a seconda del vento.
Ma di certo la bomba demografica africana è un problema per noi, non tanto per loro. Perché il loro numero minaccia il nostro benessere.
Per quanto riguarda gli animali, sono d'accordo meglio pochi ma buoni...però la transizione verso quel mondo più naturale sarebbe una catastrofe.
Verrebbero abbattuti comunque milioni di capi o morirebbero abbandonati a loro stessi, chi darebbe quintali di becchime a animali da cui non se ne ricava più nulla?
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17-11-2023, 00:20
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#57
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Esperto
Qui dal: Feb 2023
Messaggi: 1,336
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Vegani lo sono spesso i giovani, più spensierati degli adulti, soprattutto le donne (che non hanno complessi sulla virilità), i ricchi, le persone con elevata istruzione, quelle che hanno accesso a gruppi sociali in grado di capire.
Gli altri non sono cattivi, indifferenti, "con un'altra sensibilità" (lol) ma solo più sfigatelli
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Ma vegani sono l'1% della popolazione. Il restante 99 sono tutti "sfigatelli"?
A me non convince questa tua analisi.
Considera che le pellicce erano il costoso vezzo di una élite di ricconi.
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Ultima modifica di Hassell; 17-11-2023 a 00:23.
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17-11-2023, 00:20
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#58
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,735
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io a vedere o sentire ammazzare un maiale non ci riuscirei mai. A tenere un pollaio per farmi fare le uova almeno, non dico ammazzare i polli, non avvertirei un dispiacere sensibile, poi che avvenga inconsciamente non posso saperlo nè io ne un altro, finchè non vado in analisi almeno
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17-11-2023, 00:28
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#59
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Ma lo stesso discorso di cui sopra vale per i migranti. A empatizzare sono i ricchi istruiti (la gauche caviar), mica i poveri disoccupati che dormono in macchina. Vale per l'ambiente, le minoranze, ecc.
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questo è il succo del discorso, l'obesità è più diffusa tra i poveri perché mangiano male, nei fast food ci trovavi la classe più bassa della popolazione.
adesso non so perché i prezzi sono aumentati anche lì
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17-11-2023, 00:29
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#60
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Originariamente inviata da Hassell
Ma vegani sono l'1% della popolazione. Il restante 99 sono tutti "sfigatelli"?
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Secondo me sì, la sfiga è potente nella nostra civiltà.
(Comunque veg e vegani sono circa il 10%, attualmente.)
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