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Vecchio 18-01-2019, 15:46   #1
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Dalla pagina wiki della fs:
"Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di essere malgiudicati e dalla paura di comportarsi in maniera imbarazzante ed umiliante. La fobia spinge il soggetto ad evitare situazioni spiacevoli, aumenta il disagio nel caso debba affrontarle".
Inoltre "la fobia è una sorta di vergogna di se stessi" (in pubblico).

L'umiliazione. Leggendo alcuni articoli, si viene a sapere che è probabilmente l'emozione più pervasiva che accade nel nostro cervello, che supera la rabbia e la paura dal punto di vista della "negatività", cito in sintesi: la rabbia farebbe almeno corrispondere una risposta, mentre nell'umiliazione la risposta tende ad essere l'inerzia. E chiaramente, l'altra conseguenza più grave e a lungo termine è la perdita di autostima.

Se penso al mio passato, ci sono state molte occasioni in cui mi sono sentito umiliato, sminuito, e mi hanno sempre segnato. Non che si tratti di gesti significativi, son cazzate in realtà, ma per qualche motivo la vergogna non me la riesco a scollare di dosso se non col tempo, molto tempo, oppure, più raramente, con la rabbia e l'odio. Quindi, io vorrei cercare un modo
per gestire questo sentimento, anzi lo vorrei cestinare a priori, come fanno quelli con pochissima memoria e pochissima capacità analitica, o semplicemente è abbastanza coatta da scavalcare qualsiasi considerazione. Boh niente, nessuna conclusione da tutto ciò. Il topic delle situazioni imbarazzanti esiste già se non sbaglio

Se volete sapere cosa ha ispirato quest'altro post alla cazzo de can, andate sul mio diario. Approfitto per spammare lol.
Ringraziamenti da
MartyScience (19-01-2019)
Vecchio 18-01-2019, 16:05   #2
Esperto
 

unica via è fregarsene dei giudizi.
Ringraziamenti da
Lory (18-01-2019)
Vecchio 18-01-2019, 16:13   #3
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii Visualizza il messaggio
unica via è fregarsene dei giudizi.
Il problema è il proprio di giudizio
Vecchio 18-01-2019, 16:37   #4
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L'umiliazione è la vergogna di sè stessi, il ricordo dell'umiliazione è un parassita mentale che ti riporta a quella sensazione registrata come in hard disk nel cervello, l'inerzia e la non risposta fisica o verbale ad un umiliazione ma dentro di noi risponde un moto di emozioni a seconda dell intensità sempre più nefaste. Se ti hanno portato a essere fobico diverse umiliazioni, e possibile che qualche innalzazione ti ridia luce? Io penso in parte di si, ma se ti dai per malato o stai in panchina perché ormai pensi che un umiliazione ti ha reso così resterai così perché ti vedi come una materia inerte, manipolabile dolo da fattori esterni, sbaglio? . Appunto di parlava di inerzia, l umiliazione insegna a stare silenziosi e fermi. Ma non siamo stati creati per fare i soprammobili umiliati. No.
Vecchio 18-01-2019, 16:56   #5
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Ma nel caso tu non provassi più nulla in tal senso cosa pensi che succederebbe?
Dico nella tua vita.
Attualmente a te cosa manca?

Aver paura di comportarsi in maniera imbarazzante ed umiliante in certi contesti, è una paura fondata o infondata?

Se ho paura di comportarmi in modo umiliante in un contesto e riesco a convincermi che la credenza è falsa non è detto poi che ho ragione. Magari poi nel contesto si verifica con maggiori probabilità davvero il fatto di essere umiliato, potrei anche continuare ad insistere e non crederci, ma nel contesto poi si verifica di nuovo la stessa forma di rifiuto.

A me sembra di trovarmi in uno scenario del genere, ho anche afferrato cosa dovrei cambiare per non essere rifiutato, ma questo stile di vita qua (che immagino, e penso funzioni) non riesco a tenerlo, d'altra parte vorrei essere valorizzato da certe persone (che mi interessano sotto certi aspetti), ma in base a quel che conosco queste non sono ben disposte a frequentarmi e valorizzarmi così come sono adesso, verrò sempre e comunque sminuito da queste se confrontato ad altri... A meno che non inizio ad essere "come loro", come questi altri che gerarchicamente stanno messi meglio in base a queste preferenze diffuse.

Non sono così sicuro che il problema, nel mio caso, sia quello di avere una paura infondata di essere giudicato in certi modi, forse sarà vero per altri, ma non per me.
Espormi non mi farà imparare qualcosa perché io a monte non voglio impararla, o forse non riesco.

Se sono interessato solo ad una certa attività e non agli altri, io la riesco a svolgere se ho voglia di svolgerla e la posso svolgere senza aiuto degli altri (io al cinema ci sono sempre andato senza problemi ad esempio, ed anche uscire per strada da solo non ha mai creato problemi).

Ma se sono interessato ad avere relazioni, relazioni sessuali, far carriera in questo o quell'ambito ecc. ecc. come faccio a ignorare il giudizio di un possibile partner, di un insegnante che mi deve far passare l'esame per andare avanti e così via, visto che da tutto questo poi dipende quel che vorrei ottenere e la possibilità stessa di svolgerle certe attività?

Da ragazzino andavo in giro che puzzavo come una capra e non me ne vergognavo, ho iniziato ad aver problemi a causa dei rifiuti sociali e ho aggiustato il tiro. Avessi potuto avere tutto puzzerei come una capra ancora, le capre infatti non mi sembra si preoccupino più di tanto del fatto che puzzano perché alla loro comunità non frega nulla. Questa educazione sociale per me è sempre stata qualcosa di invasivo "se sei così ti vogliamo bene e ti valorizziamo, altrimenti fanculo".

Ora mi si può dire che le cose non stanno così, ma è una cazzata enorme in base a tutta l'esperienza che ho accumulato.

Ultima modifica di XL; 18-01-2019 a 17:45.
Ringraziamenti da
bukowskiii (18-01-2019)
Vecchio 18-01-2019, 17:01   #6
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Riuscire a trovare un modo per non provare più il sentimento della vergogna sarebbe per me una manna dal cielo. Attualmente ancora non l'ho trovato.
Vecchio 18-01-2019, 22:01   #7
Esperto
L'avatar di NatoMorto
 

Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane Visualizza il messaggio
Dalla pagina wiki della fs:
"Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di essere malgiudicati e dalla paura di comportarsi in maniera imbarazzante ed umiliante. La fobia spinge il soggetto ad evitare situazioni spiacevoli, aumenta il disagio nel caso debba affrontarle".
Inoltre "la fobia è una sorta di vergogna di se stessi" (in pubblico).

L'umiliazione. Leggendo alcuni articoli, si viene a sapere che è probabilmente l'emozione più pervasiva che accade nel nostro cervello, che supera la rabbia e la paura dal punto di vista della "negatività", cito in sintesi: la rabbia farebbe almeno corrispondere una risposta, mentre nell'umiliazione la risposta tende ad essere l'inerzia. E chiaramente, l'altra conseguenza più grave e a lungo termine è la perdita di autostima.

Se penso al mio passato, ci sono state molte occasioni in cui mi sono sentito umiliato, sminuito, e mi hanno sempre segnato. Non che si tratti di gesti significativi, son cazzate in realtà, ma per qualche motivo la vergogna non me la riesco a scollare di dosso se non col tempo, molto tempo, oppure, più raramente, con la rabbia e l'odio. Quindi, io vorrei cercare un modo
per gestire questo sentimento, anzi lo vorrei cestinare a priori, come fanno quelli con pochissima memoria e pochissima capacità analitica, o semplicemente è abbastanza coatta da scavalcare qualsiasi considerazione. Boh niente, nessuna conclusione da tutto ciò. Il topic delle situazioni imbarazzanti esiste già se non sbaglio

Se volete sapere cosa ha ispirato quest'altro post alla cazzo de can, andate sul mio diario. Approfitto per spammare lol.
purtroppo appartengo ank'io al club....e nn ci posso fare proprio niente...
Vecchio 18-01-2019, 22:14   #8
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Mi pare che il trucco sia sentirsi bene con se stessi. Se ci si accetta e si sta bene con se stessi non ci si vergogna di se stessi in pubblico.
Alla fine penso basti fare un po' il cazzo che ci pare, quando cominci a fare il cazzo che ti pare sbattendotene il cazzo di tutto allora è Ok.
Vecchio 18-01-2019, 22:44   #9
Esperto
 

Se anche uno fa un lavoro su se stesso per tentare di non avere un comportamento che gli faccia provare senso di umiliazione, spesso sono gli altri a pensarci a umiliare una persona debole, insicura e chiusa.
Non di rado ho visto situazioni di persone chiuse e introverse prese di mira e umiliate da persone in gruppo, con battutine, frecciatine e offese anche cattive.
Ringraziamenti da
bukowskiii (18-01-2019)
Vecchio 18-01-2019, 22:45   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74 Visualizza il messaggio
Se anche uno fa un lavoro su se stesso per tentare di non avere un comportamento che gli faccia provare senso di umiliazione, spesso sono gli altri a pensarci a umiliare una persona debole, insicura e chiusa.
Non di rado ho visto situazioni di persone chiuse e introverse prese di mira e umiliate da persone in gruppo, con battutine, frecciatine e offese anche cattive.
è il miglior modo per consolidare il gruppo, non c'è niente da fare...
Vecchio 19-01-2019, 01:16   #11
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Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane Visualizza il messaggio
Dalla pagina wiki della fs:
"Si tratta di un particolare stato ansioso nel quale il contatto con gli altri è segnato dalla paura di essere malgiudicati e dalla paura di comportarsi in maniera imbarazzante ed umiliante. La fobia spinge il soggetto ad evitare situazioni spiacevoli, aumenta il disagio nel caso debba affrontarle".
Inoltre "la fobia è una sorta di vergogna di se stessi" (in pubblico).

L'umiliazione. Leggendo alcuni articoli, si viene a sapere che è probabilmente l'emozione più pervasiva che accade nel nostro cervello, che supera la rabbia e la paura dal punto di vista della "negatività", cito in sintesi: la rabbia farebbe almeno corrispondere una risposta, mentre nell'umiliazione la risposta tende ad essere l'inerzia. E chiaramente, l'altra conseguenza più grave e a lungo termine è la perdita di autostima.

Se penso al mio passato, ci sono state molte occasioni in cui mi sono sentito umiliato, sminuito, e mi hanno sempre segnato. Non che si tratti di gesti significativi, son cazzate in realtà, ma per qualche motivo la vergogna non me la riesco a scollare di dosso se non col tempo, molto tempo, oppure, più raramente, con la rabbia e l'odio. Quindi, io vorrei cercare un modo
per gestire questo sentimento, anzi lo vorrei cestinare a priori, come fanno quelli con pochissima memoria e pochissima capacità analitica, o semplicemente è abbastanza coatta da scavalcare qualsiasi considerazione. Boh niente, nessuna conclusione da tutto ciò. Il topic delle situazioni imbarazzanti esiste già se non sbaglio

Se volete sapere cosa ha ispirato quest'altro post alla cazzo de can, andate sul mio diario. Approfitto per spammare lol.
Per la mia esperienza, ho la sensazione che cercare di cestinare i miei sentimenti faccia aumentare le mie paure e mi faccia spendere troppe energie se voglio eliminarli proprio del tutto. Se invece cerco di concedere ad ogni sentimento il proprio spazio allora paradossalmente riesco di più a mantenere la calma e quindi anche ad essere più lucida nel capire come venire pian piano fuori da situazioni problematiche in cui spesso mi trovo.
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