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08-02-2015, 17:53
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: tra la confusione dei miei pensieri
Messaggi: 151
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Ciao a tutti,
era tanto tempo che non passavo di qui, ormai credo sia qualche anno, e forse è passato ancora più tempo da quando ho postato qualcosa. Sinceramente non avevo intenzione di tornare, men che meno in questo momento.
E invece eccomi qui, distrutta a causa di una ferita profonda causata da un'insulsa sconosciuta. Mi ha fatto passare l'ultima ora fra le lacrime.
La mia vita è sempre più o meno in stand-by da anni, ma negli ultimi 2 anni circa ho cercato di trovargli un senso facendo quello che mi piace e provando a fare qualche piccolo passo in avanti, ogni tanto.
Nonostante le mie sofferenze ci siano sempre (in silenzio) sto provando a pensarci sempre meno e a voltare pagina. Sto provando a dimostrare a me stessa e a chi mi sta intorno che anch'io posso fare qualcosa nella vita.
Oggi sono andata ad un pranzo con i miei. L'idea non mi entusiasmava perchè fra le centinaia di persone che ci sarebbero state, sapevo di dover incontrare sicuramente qualcuno che non mi vede da tanto tempo e che mi avrebbe fatto sempre le solite domande a cui sto ancora imparando a rispondere: "vai a scuola? lavori? cosa fai?"
Io stessa sono rimasta sorpresa perchè tutto sommato è andato tutto bene, non avrei avuto niente di cui vergognarmi che avrei avuto in testa tutto il giorno.
E invece mi sbagliavo: ci stavamo preparando per andare via quando mi si è avvicinata questa sconosciuta che mi ha quasi "assalita" con le sue domande, la sua insistenza e un terribile sorriso sulle labbra di chi crede di saper tutto.
Nemmeno mi ha salutata, ha cominciato proprio dicendomi "Devi fare qualcosa. Devi andare a scuola. Perchè non fai niente? Perchè stai sempre a casa? Non ti si vede mai in giro. Devi uscire, devi fare qualcosa. Non stai bene a non far niente, a stare sempre in casa. Tutte le volte che chiedo a tuo padre di te dice che sei a casa!"
Non ricordo nemmeno tutte le cose che mi ha detto, questo è solo una specie di riassunto. Era davvero insistente, e allo stesso tempo anche io ero insistente nel dirgli che non è vero che non faccio niente, che io sto bene e sono comunque cavoli miei. Le ho persino detto che non ci conosciamo quindi non può sapere cosa faccia io in realtà.
Mi sono sentita invasa da questa persona che nemmeno conosco e che crede di sapere tutto di me, umiliata davanti a tutti quelli che mi erano attorno (parenti compresi) e che stavano ascoltando.
Ma come si permette?
In tutto questo tempo ho davvero faticato a tornare ad una vita in cui ho la forza di alzarmi alla mattina perchè ho finalmente dei piccoli piani che tento di raggiungere.
E invece un'inutile sconosciuta è riuscita a distruggere tutto, a sminuire ogni singola cosa che faccio per vivere, come se fossi tornata indietro a quando avevo il terrore di uscire proprio a causa di persone come lei che credono di poter giudicare la mia vita e le mie scelte dall'alto della loro vita monotona.
E' saltato fuori che era una tipa che avevo visto una volta a casa di qualcuno anni fa. Ma ovviamente mio padre conosce tutti e la mia vita è quindi conosciuta da tutti.
Qualche anno fa avevo il terrore di uscire per paura di incontrare persone che mi avrebbero fatto domande sulla mia vita. Fino ad oggi non avevo più tanto questa paura, tranne in casi particolari come questo.
La verità è che io non sento il bisogno di uscire di casa. Io sto bene qui a fare quello che mi piace.
Se questo episodio non mi farà tornare il terrore di uscire di casa d'ora in poi, ci manca poco. Se sarà così non glielo perdonerò mai a quella sconosciuta, anche se so che probabilmente non la rivedrò più.
Scusate lo sfogo, non ho nessuno con cui parlare.
Spero di non sentire il bisogno di tornare qui di nuovo, non perchè non mi piaccia, ma semplicemente per il mio bene (credo possiate capire cosa intendo).
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08-02-2015, 18:12
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#2
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Banned
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Florentia
Messaggi: 1,364
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Le persone abituate a puntare il dito tengono un comportamento da vigliacchi.
Oggi più che mai siamo invasi dai comuni "mi piace", dai pollici in su dettati dai social network... e se non sei "allineato" non sei nessuno. Bè... anche io in determinate situazioni mi sento come te. Non posso negarlo. Ma ciò che mi conforta è il fatto che questo è ciò che sono. E anche se non è facile il rapporto con me stesso, la vita voglio gestirla a modo mio. Perchè non vorrei mai che la mia vita fosse dettata da regole da cui fuggo e da persone in cui non credo.
Buona vita.
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08-02-2015, 18:15
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Ti racconto una storia
Due anni fa, passeggiavo tranquillamente in paese. Decisi di prendere una scorciatoia che dalla rocca va a casa mia attraverso il parco. Su un monumento dedicato ai caduti era seduta una masnada di ragazzini, molto più piccoli di me, che nemmeno conoscevo.
Loro hanno cominciato a insultarmi, in tutti i modi; è una cosa che nel mio paese fino a poco tempo fa andava di moda. Anche gli sconosciuti mi aggredivano verbalmente, perché io ero una sorta di capro espiatorio.
Io ci stetti male. Mi sembrava di esser tornato ragazzino, vittima dei bulletti, coinvolto in vicende da preadolescenti.
Però, dopo la vicenda, comunque mi ritrovavo comunque una vita ricostruita, una felicità ritrovata e sì, persone che mi stimavano per quello che ero. E quindi alla fine le parole di quei ragazzini si sono annullate nella mia realtà positiva.
E così devi fare anche tu. Fai che le parole di questa ragazza si annullino nella verità della tua felicità ritrovata
p.s. Come dice Wallis non è neanche detto che questa ragazza avesse cattive intenzioni. Quindi non vale neppure la pena stare così male! Coraggio! Capisco l'incazzatura però xD
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Ultima modifica di cancellato15306; 08-02-2015 a 18:41.
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08-02-2015, 18:24
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: padova
Messaggi: 540
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Quote:
Originariamente inviata da lyricist
Nemmeno mi ha salutata, ha cominciato proprio dicendomi "Devi fare qualcosa. Devi andare a scuola. Perchè non fai niente? Perchè stai sempre a casa? Non ti si vede mai in giro. Devi uscire, devi fare qualcosa. Non stai bene a non far niente, a stare sempre in casa. Tutte le volte che chiedo a tuo padre di te dice che sei a casa!"
Non ricordo nemmeno tutte le cose che mi ha detto, questo è solo una specie di riassunto. Era davvero insistente, e allo stesso tempo anche io ero insistente nel dirgli che non è vero che non faccio niente, che io sto bene e sono comunque cavoli miei. Le ho persino detto che non ci conosciamo quindi non può sapere cosa faccia io in realtà.
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Mi dispiace per l'esperienza che hai avuto
Cerco di sforzarmi nel pensare che non avesse cattive intenzioni.
Ma il modo e il tono che ha usato è veramente esasperante , il top per
mettere a disagio una persona
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08-02-2015, 18:39
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 2,951
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Capisco benissimo quello che hai provato, perché è lo stesso tipo di umiliazione che ho vissuto io varie volte quando non facevo nulla, e che mi capita di subire tuttora nonostante qualcosina la faccio. Ti dirò, c'è sempre chi avrà da parlare e da insultare, sono in grado di trovare qualsiasi cosa per poter dare fiato alla bocca. Quando non andavo a scuola mi si diceva di fare qualcosa, di ritornarci, di lavorare, ora che a scuola ci vado di nuovo mi viene detto che è ora che io lavori. Sicuramente se poi un giorno riuscirò a lavorare (non credo) mi sarà detto qualcosa di nuovo per sminuirmi, nonostante la fatica enorme che gente come me fa per fare anche la più piccola cosa. Pensa che nemmeno sanno quello che stanno dicendo, sono parole vuote, prive di significato... non possono capire i nostri stati d'animo, e per loro la cosa più importante è "rendersi utili". Ci troviamo in una società marcia e manovrata dal capitalismo, ormai la gente ha perso la testa, devi pensare che tu sei più forte e più furba di lei perché sai di stare bene così e che stai comunque facendo qualcosa per uscire da questa situazione, a piccoli passi. Pensa che quelle sono parole dettate dall'ignoranza verso la condizione di gente come noi, quindi prive di valore. Finché non proveranno i nostri disagi non potranno mai smetterla di sparare cavolate. E' da anni che i miei parenti mi infastidiscono con queste cose, ma bisogna imparare a fregarsene, perché sono comunque convinto che la mia vita sia più ricca della loro sotto vari aspetti. Non sei per niente inferiore agli altri, continua sulla tua strada.
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08-02-2015, 18:41
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 989
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Quote:
Originariamente inviata da wallis
Cerco di sforzarmi nel pensare che non avesse cattive intenzioni.
Ma il modo e il tono che ha usato è veramente esasperante , il top per
mettere a disagio una persona
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Le intenzioni da sole non servono a una sega. A certe persone andrebbe tolta la parola a prescindere.
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08-02-2015, 18:43
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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E' successo anche a me al pranzo di Santo Stefano, con una parente. Per fortuna non ai livelli che tu hai descritto, si è limitata a chiedermi con insistenza perché non guidassi in autostrada.
L'ho odiata. E ho odiato pure mio padre per aver detto questa cosa di me. Questa cosa mi ha rovinato una giornata che per il resto era stata ottima e pensavo di "averla portata a casa".
Non c'è niente da dire se non quello che ha detto Fluviale: noi proviamo a migliorare la nostra vita e la nostra autostima. Quando ci riusciremo, i commenti di qualche idiota ci scivoleranno addosso (come poi accade a tutti i "non fobici").
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08-02-2015, 18:44
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#8
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,566
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Mi dispiace tanto per questo fatto che ti è accaduto ... Che persone vigliacche e immature che ci sono in giro
Devi cercare di dimenticare il più possibile quello che ti ha detto e convincerti che, come dici tu, stai facendo dei passi in avanti per vivere la vita secondo i tuoi bisogni... La sua opinione non conta praticamente nulla, già per come si è posta.
Anche a me poi dà fastidio quando i miei (specialmente mia madre) vanno in giro a raccontare di me: così gli altri mi vedono come uno sfigato (fino a qualche tempo fa pure secchione) con strane relazioni e ogni volta che incontro qualcuno che accenna a queste cose mi pongo nella maniera opposta (e più vicina alla realtà) rispetto al loro pregiudizio. È capitato pure di dover alzare la voce e di fare controbattutine che hanno zittito tutti (con gran mio divertimento in tale occasione).
E pensare che spesso dico loro che mi da fastidio che raccontino i fatti miei agli altri
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08-02-2015, 18:53
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
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Tu l'hai vissuta come un'aggressione ma lei cercava di essere d'aiuto (e mi pare comunque non abbia detto niente che i tuoi parenti già non sapessero) , penso che quello che lei ha detto dipenda strettamente da come tuo padre le ha parlato di te e che con le sue parole pensava di fare una cosa a lui gradita.
D'altronde ha solo esternato un pensiero, cosa che la gente solitamente non fa, ma comunque queste cose le pensa e fra di loro ne parlano (e anche lì, non necessariamente con cattive intenzioni, anzi spesso l'intento è opposto).
Comunque tu sola sai quello che affronti , le parole lasciatele scorrere, tanto tutti nella vita si trovano davanti difficoltà e momenti più favorevoli, se a te sembra di stare procedendo nel modo giusto avrai modo di rifarti.
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08-02-2015, 19:00
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,749
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e' stata forse un po' troppo assillante ma e' normale trovare queste persone a cene con i parenti. Credo piu' che altro che sotto sotto tu ti senta a disagio per quacosa nella tua vita se no quelle parole non ti avrebbero fatto sentire cosi umiliata come dici tu. Stai tranquilla non e' successo nulla di grave (almeno a mio parere)
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08-02-2015, 19:03
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da Selenio
e' stata forse un po' troppo assillante ma e' normale trovare queste persone a cene con i parenti. Credo piu' che altro che sotto sotto tu ti senta a disagio per quacosa nella tua vita se no quelle parole non ti avrebbero fatto sentire cosi umiliata come dici tu. Stai tranquilla non e' successo nulla di grave (almeno a mio parere)
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A mio parere, lei si è sentita a disagio più che altro perché sono riaffiorati sentimenti passati. Certo, magari non è del tutto contenta della situazione attuale, però quando una vecchia fobia riaffiora non è mai bello, specialmente se arriva con questa intensità. Peccato perché sicuramente la ragazza che le ha rivolto la parola aveva intenzione di "aiutarla", anche se l'ha fatto decisamente in modo sbagliato...
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08-02-2015, 19:08
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#12
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da lyricist
[...] Nemmeno mi ha salutata, ha cominciato proprio dicendomi "Devi fare qualcosa. Devi andare a scuola. Perchè non fai niente? Perchè stai sempre a casa? Non ti si vede mai in giro. Devi uscire, devi fare qualcosa. Non stai bene a non far niente, a stare sempre in casa. Tutte le volte che chiedo a tuo padre di te dice che sei a casa!"
Non ricordo nemmeno tutte le cose che mi ha detto, questo è solo una specie di riassunto. Era davvero insistente, e allo stesso tempo anche io ero insistente nel dirgli che non è vero che non faccio niente, che io sto bene e sono comunque cavoli miei. Le ho persino detto che non ci conosciamo quindi non può sapere cosa faccia io in realtà.
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Forse non lo hai detto con un linguaggio non verbale sufficientemente intimidatorio. Il solo fatto di rispondere nel merito ("non è vero che non faccio niente") è esattamente come ammettere di dover dare conto. Io ci ho impiegato anni a capire questi meccanismi e per fortuna si è verificato un episodio simile nelle linee fondamentali (estranei a casa che commentano) che mi ha così fatto andare in bestia che adesso queste cose non arrivano nemmeno alla replica di chi inizia.
Quote:
Se questo episodio non mi farà tornare il terrore di uscire di casa d'ora in poi, ci manca poco. Se sarà così non glielo perdonerò mai a quella sconosciuta, anche se so che probabilmente non la rivedrò più.
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A mio parere questo passo "tradisce" un atteggiamento totalmente rinunciatario e autodistruttivo: è come incolpare una tegola se ci casca in testa. Bisogna invece imparare a stare attenti (va be' in questo senso l'esempio della tegola è mal scelto) perché non è che persone così si ritrovano: il mondo è fatto di persone così, salvo eccezioni. Ancora una volta è come se ti scusassi con quella persona "non perdonandola", e a una sconosciuta che manco ti penserà più avrai permesso di distruggerti.
Meno male invece che è capitato un episodio di cui puoi fare tesoro, ti assicuro che solo dopo un po' di queste cose si acquista la forza per rispondere a tono. Non esiste altro modo, nessuno psicologo, nessun farmaco, niente. Solo la consapevolezza che abbiamo lo stesso diritto all'esistenza che hanno gli altri, e nessuno si deve permettere di impicciarsi dei cavoli tuoi.
Io ho girato la boa quando un'amica di mia madre, un'avvocatessa testa di c...o, avara, malevola, meschina, ha detto me presente a una cena a casa nostra che i figli abbandonano comunque i genitori e quindi vanno tenuti per le p...e diseredandoli (non per niente è la consigliera di mia madre, ma lasciamo stare). Ringrazio il cielo che sia successo questo, altrimenti non sarebbe mai scattato quel qualcosa che ora mi permette di reagire, magari alle volte un po' troppo, ma meglio così.
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08-02-2015, 19:10
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,041
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Se non si evita si corrono questi rischi.
O si "normalizza" la propria vita e si affronta l'esterno senza paure e scheletri nell'armadio o si evita tutto e tutti, non si può fare una via di mezzo, così è più autolesionismo che altro.
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08-02-2015, 19:13
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Sei troppo orgogliosa.
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Da come è stata raccontata la storia, l'uso delle parole, tanti dettagli... non posso che sottoscrivere. Ma è anche difficile A) abbassare l'orgoglio al livello necessario B) Incanalarlo e gestirlo in modo costruttivo per sé stessi. Non è facile, almeno a me così pare.
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08-02-2015, 19:13
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Forse non lo hai detto con un linguaggio non verbale sufficientemente intimidatorio. Il solo fatto di rispondere nel merito ("non è vero che non faccio niente") è esattamente come ammettere di dover dare conto. Io ci ho impiegato anni a capire questi meccanismi e per fortuna si è verificato un episodio simile nelle linee fondamentali (estranei a casa che commentano) che mi ha così fatto andare in bestia che adesso queste cose non arrivano nemmeno alla replica di chi inizia.
A mio parere questo passo "tradisce" un atteggiamento totalmente rinunciatario e autodistruttivo: è come incolpare una tegola se ci casca in testa. Bisogna invece imparare a stare attenti (va be' in questo senso l'esempio della tegola è mal scelto) perché non è che persone così si ritrovano: il mondo è fatto di persone così, salvo eccezioni. Ancora una volta è come se ti scusassi con quella persona "non perdonandola", e a una sconosciuta che manco ti penserà più avrai permesso di distruggerti.
Meno male invece che è capitato un episodio di cui puoi fare tesoro, ti assicuro che solo dopo un po' di queste cose si acquista la forza per rispondere a tono. Non esiste altro modo, nessuno psicologo, nessun farmaco, niente. Solo la consapevolezza che abbiamo lo stesso diritto all'esistenza che hanno gli altri, e nessuno si deve permettere di impicciarsi dei cavoli tuoi.
Io ho girato la boa quando un'amica di mia madre, un'avvocatessa testa di c...o, avara, malevola, meschina, ha detto me presente a una cena a casa nostra che i figli abbandonano comunque i genitori e quindi vanno tenuti per le p...e diseredandoli (non per niente è la consigliera di mia madre, ma lasciamo stare). Ringrazio il cielo che sia successo questo, altrimenti non sarebbe mai scattato quel qualcosa che ora mi permette di reagire, magari alle volte un po' troppo, ma meglio così.
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A mio parere invece c'è un rischio alquanto grosso nel rispondere a tono. Si inizia ad odiare le persone. Se hai problemi a socializzare [lyricist ha detto addirittura di non avere voglia di uscire di casa; la capisco eh, anche io posso trascorrere tranquillamente dei lunghi periodi in casa, però dopo un po' inizia a fare male] può essere abbastanza nocivo per te stesso ergere delle barriere così grandi.
Uso le parole del mio psicologo: "batti il ferro finché è freddo", "ci vuole cautela". Ok, la prima suona come una stronzata xD, però quello che lui voleva dire è di non pensare alle esperienze mentre avvengono, o si rischia di fare generalizzazioni negative [o eccessivamente positive]; se invece si ragiona a freddo sulle esperienze, potremo capire più facilmente ciò che desideriamo realmente.
E "ci vuole cautela" significa che non dobbiamo fidarci o non fidarci; non usare solo questi due poli nelle relazioni umane. Possiamo fidarci con un certo livello di confidenza, a seconda di come si presentano gli altri, e naturalmente si dovrà dare importanza solo alle persone che raggiungono un alto livello di confidenza in "fiducia"...
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08-02-2015, 19:14
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Lo spero anche io per te (lo dico davvero senza polemica), ma a questo punto risponderti non ha molto senso.
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Chapeau... oggi mi sento peggio del solito e scrivere mi rilassa, se no veramente non avrei risposto nemmeno io.
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08-02-2015, 19:17
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#17
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Fluviale
A mio parere invece c'è un rischio alquanto grosso nel rispondere a tono. Si inizia ad odiare le persone.
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Sì, esiste il rischio ma se dovessi scegliere meglio avercela col mondo (tanto è già il mio caso...) piuttosto che permettere simili invasioni dei propri spazi. Poi quando si viene rispettati si fa in tempo a correggere il tiro in senso opposto se mai fosse necessario.
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08-02-2015, 19:17
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Nord-est
Messaggi: 1,816
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Ti consiglio di dimenticare. Cerca, perlomeno.
E di' a tuo padre che non gradisci che la tua vita la sappia il mondo intero.
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08-02-2015, 19:22
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 992
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Sì, esiste il rischio ma se dovessi scegliere meglio avercela col mondo (tanto è già il mio caso...) piuttosto che permettere simili invasioni dei propri spazi. Poi quando si viene rispettati si fa in tempo a correggere il tiro in senso opposto se mai fosse necessario.
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Immagino dipenda dal carattere; io non ce la farei ad avercela col mondo e al contempo avere una vita relazionale normale.
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08-02-2015, 19:27
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#20
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Fluviale
Immagino dipenda dal carattere; io non ce la farei ad avercela col mondo e al contempo avere una vita relazionale normale.
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Per me è la normale condizione di vita. Sono abbastanza intelligente da capire che dare sfogo ai miei sentimenti distruggerebbe la normale vita quotidiana, ma nel contempo ho una specie di astio sordo verso circa il 70% della gente che incrocio. In me queste cose convivono, certo, a prezzo non lieve perché non mi sento sereno, e quando sto peggio del solito, spesso il pianoforte mi dà un minimo di sollievo. Ma capisco che altri percepiscano le cose diversamente, mi pare naturale e giusto.
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