Pensavo... pensavo che è una fatica immensa far finta di nulla.. far finta di stare bene...
..Credo potrei riuscirci, dovrei trovare prima però un modo per prendere i miei pensieri
e chiuderli in una scatola con un lucchetto.. poi chiudere a chiave il lucchetto, buttare via la chiave,
prendere la scatola, metterla in un cassetto, chiudere il cassetto a chiave e buttare la chiave...via..
ovunque.. l'importante è che nessuno possa più recuperarle..le chiavi dei miei pensieri..
Ecco.. forse così riuscirei a vivere.. Con il vuoto nel cervello...
E' difficile far finta di nulla.. E lo è ancora di più osservarsi e sentire che sei preda di uno smarrimento che ti sta portando verso strade senza nome e senza uscita..
A cosa serve sentirsi male? Serve a sentirsi ancora più male? Anche quando ormai tutto è finito?
Che tristezza la vita... Ma forse questa tristezza sono io..
Diciamo che mi sono lasciata "andare". Non sono riuscita a mantenere un certo contegno..
Pochi giorni fa sono andata per la prima volta nella mensa della mia università.. Con un'altra ragazza, e una sua amica..molto simpatica....
Tralasciando i particolari.. Io seduta al tavolo, con
un sacco di gente ovunque girassi la testa...due bocconi di pasta scotta..... e poi non sono più riuscita a prendere in mano la forchetta e mangiare..
Mi sentivo a disagio, volevo sparire.. Loro che ingurgitavano cibo e io invece immobile.
E le domande:
"Ma allora quando per esempio vai a mangiare una pizza con altra gente, che fai?"
"Ma allora per esempio a Natale con i parenti, che fai?"
-Mi è stata simpatica dal primo momento che l'ho vista.-
Oggi.
Ero in classe. Ad un certo punto mi è cominciata a girare la testa, dal nulla. La ragazza che mi
era accanto ha notato che stavo male e l'ha detto alla prof. La testa mi girava, ed il cuore ormai era da solo che correva a 200 km/h in autostrada.
Gli occhi di tutti addosso. Chi mi guardava e sorrideva, chi mi fissava con aria stupita..chi mi fissava e basta.
E la testa che disegnava cerchi nell'aria, e il cuore che neanche se l'avessi rincorso all'infinito sarei riuscita a riprendermelo.
Dopo la lezione ho cercato di far finta di nulla. Non ci sono riuscita però.. Perchè mi sono ritrovata seduta su una sedia con le lacrime agli occhi, l'affanno, l'imbarazzo, la tristezza, l'inutilità.. e delle
persone attorno.
Balbettavo.. avevo una voce da idiota..
Alcune ragazze e la prof. mi hanno portata in uno studio.. dove tra l'altro si stava svolgendo una specie
di esame. L'ansia era ancora lì... Anzi, aumentava. Piangevo e nascondevo la faccia.. Non capivo perchè ero lì,
non capivo perchè il cuore mi batteva e perchè le lacrime non si fermavano.. Scena molto patetica.
Una camomilla e un giro scaccia-pensieri con due ragazze.
Io non avrei mai voluto che loro sapessero... Ora rivedere tutte quelle persone per me sarà una grossa fatica..
Nel Bus una di quelle ragazze mi ha chiesto "Ma non hai un'amica.. qualcuno?" Io ho risposto che sì, ce l'avevo...
Ma dentro di me ho sentito un vuoto tremendo.
Esiste un posto dove si vendono delle vite nuove di zecca? E dove magari si abbia anche la possibilità di scegliere quella che si preferisce?