allora veniamo subito al nodo cruciale che mi tormenta il cervello da un paio di giorni (senza mettere in mezzo la politica o la religione):
io faccio la poliziotta, non ho una persona accanto da amare e non mi sono fatta una mia famiglia, o i miei problemi (che non sono dovuta ad urlare a squarcia gola)...decido di farla finita...prendo la mia pistola in mezzo allo stadio e buum: un colpo secco senza far del male a nessuno, ma per aver la gioia di sentire il silenzio intorno a me...anzi per non voler sentire nemmeno quel dannato silenzio.
Risultato? mi ritrovo pochi minuti dopo all'ospedale mentre qualcuno cerca disperatamente di salvarmi la vita.
Questa è la storia (che prende spunto da un fatto successo questo sabato- e che come al solito è diventato di dominio pubblico nel giro di pochissimi istanti).
La domanda che mi sorge spontanea è: va bene...parliamo di tutto ciò che vogliamo (eutanasia sì, eutanasia no, aborto sì, aborto no, Dico sì, ma "dico anche di no"), ma devo anche supplicarti per togliermi la vita e non venire soccorso? Cioè devo accettare in modo impassibile il fatto che se mi sparo oggi, tu pincopallino qualunque mi porti all'ospedale, in qualche modo mi salvano ed io per "colpa tua" mi devo subire il resto della mia vita da vegetale (con il cervello spappolato) per il "tuo amore della vita"?
Opinioni a riguardo? Giusto sì, giusto no?