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16-06-2022, 17:25
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Avevo letto stanotte al lavoro, in pausa.
Sarà la stessa fine che toccherà a me, di sicuro
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16-06-2022, 17:28
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#3
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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Che tristezza e che tenerezza,se non trovo una donna morirò così,però coi soldi in banca alla mazzaro..che forse è ancora peggio..
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16-06-2022, 17:42
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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E' come succederà a me.
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16-06-2022, 17:56
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Io quasi spero che succeda a me, nel senso di una cosa veloce e indolore. Se avrò tempo per chiamare un'ambulanza è più probabile che sia di quelle malattie o patologie che si tireranno alla lunga, quindi potrei essere immobile a lungo in un letto con infermieri che mi cambiano il pitale e i pannoloni. Non so voi ma a me già questo semplice pensiero mi intristisce e imbarazza.
Vedetela così invece che come sempre (e in gran parte giustamente) sul problema della solitudine. E' ovvio e scontato che per molti di noi il modello di vita sarà quello; tanto vale sperare che non si aggiungano altre sofferenze della malattia e del declino. Morire è sicuramente brutto ma meglio in casa propria e si spera rapidamente.
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16-06-2022, 18:01
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#6
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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: (
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16-06-2022, 18:13
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#7
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Intermedio
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 131
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Quando leggo queste notizie davvero tristi e di una desolazione infinita, penso sempre "ma come, e i follouers dove stanno?". Quando dico questo (e lungi da me voler mancare di rispetto, tutt'altro) intendo dire che viviamo in una società talmente ridicola, artefatta, vergognosamente virtuale e artificiale, dove si considerano "rapporti sociali" queste stronzate, e si abusa della parola "amicizia" in un modo pietoso, che poi nella vita reale accade questo e i risultati sono questi, cioè che viviamo in un mondo infimo, dove non c'è vicinanza, empatia, sostegno, aiuto reciproco, dove non ci sono legami neanche sullo stesso pianerottolo di casa, o al di là di un muretto di una villa tra vicini, a malapena si conosce il nome altrui, e non ci si accorge neanche di avere un morto a qualche metro di distanza, però si spaccia per amicizia o per relazione sociale un like, un messaggino su whatsapp o un follow del cazzo, e tutti bravi a pararsi la coscienza e il culo. Tutte le tecnologie di questo mondo, tutti i mezzi di comunicazione più veloci e moderni, e poi non ci diciamo neanche Buongiorno o Buonasera dal vivo, ci ignoriamo a vicenda, ognuno nel proprio orticello, ognuno intento a prevaricare l'altro, a prendersi l'ultima fetta di torta, e chissenefrega se l'altro muore di fame. Massa di lobotomizzati. Tanta pena per questo povero cristo, ma queste morti per me sono ANCHE colpa di quello che siamo diventati, anzi che SONO diventati, tutti quanti.
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16-06-2022, 18:15
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,748
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Famiglia non ne aveva, non lavorava, era uno solitario. Chi doveva cercarlo?
Gli altri ci possono fare poco in queste situazioni. Spesso siamo noi stessi i primi a isolarci. A volte basterebbe anche un saluto al vicino di casa tutte le mattine o al panettiere, al fruttivendolo.
Comunque questa è una delle mie più grandi paure. Sono praticamente sicura che morirò sola in casa senza che se ne accorga nessuno per mesi. Per questo spero di potermi permettere una casa di riposo e di passare lì gli ultimi anni della mia vita. Almeno se muoio qualcuno se ne accorgerà.
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16-06-2022, 18:22
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da kurt87
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Si la società è diventata di un egoismo unico. Io pure non ho rapporti con i vicini, ma anche perché non lo voglio io, non mi interessa, anche perché poi ti suonano, ti si piazzano in casa, chiedono favori, etc.
Non so se era il caso di quest'uomo, ma a volte scegliamo anche noi di isolarci. I motivi possono essere tanti, magari era già semi-isolato, non aveva fiducia nella gente, non sentiva affetto nei suoi confronti e ha deciso di isolarsi del tutto.
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16-06-2022, 18:22
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Per questo spero di potermi permettere una casa di riposo e di passare lì gli ultimi anni della mia vita. Almeno se muoio qualcuno se ne accorgerà.
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Io ho l'incubo della casa di riposo, preferirei una fine fatta di stenti in solitudine che una lenta agonia in mano a dipendenti sadici e menefreghisti.
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16-06-2022, 18:24
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Io ho l'incubo della casa di riposo, preferirei una fine fatta di stenti in solitudine che una lenta agonia in mano a dipendenti sadici e menefreghisti.
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Io pure. se sarò costretto ad andarci non ne sarei tanto contento.. a meno che non paghi cifre molto alte.. ma anche questo non da sicurezza di essere trattati umanamente.
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16-06-2022, 18:26
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#12
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Intermedio
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 131
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Si la società è diventata di un egoismo unico. Io pure non ho rapporti con i vicini, ma anche perché non lo voglio io, non mi interessa, anche perché poi ti suonano, ti si piazzano in casa, chiedono favori, etc.
Non so se era il caso di quest'uomo, ma a volte scegliamo anche noi di isolarci. I motivi possono essere tanti, magari era già semi-isolato, non aveva fiducia nella gente, non sentiva affetto nei suoi confronti e ha deciso di isolarsi del tutto.
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Certo, può anche darsi, non conosciamo bene la sua situazione privata e personale. Ma io credo che l'isolamento non sia mai una scelta a priori, semmai a posteriori. Cioè lo scegli DOPO che hai visto che evidentemente dall'altra parte nessuno ti tende, e ti ha mai teso una mano, e DOPO delusioni costanti.
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16-06-2022, 18:43
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Io ho l'incubo della casa di riposo, preferirei una fine fatta di stenti in solitudine che una lenta agonia in mano a dipendenti sadici e menefreghisti.
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...Ecco. (nel senso che ho detto praticamente la stessa cosa). Non capisco questa preoccupazione del fatto che di noi gliene freghi niente a nessuno se e quando moriamo. Tanto non ci saremo. Quello che sarebbe possibile fare è solo finché si è vivi.
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16-06-2022, 18:46
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2017
Ubicazione: Anchorhead
Messaggi: 672
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Avevo letto stanotte al lavoro, in pausa.
Sarà la stessa fine che toccherà a me, di sicuro
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Almeno morire implica avere abbastanza denaro per mantenere una casa da solo.
Se vivi in strada si spera che almeno qualcuno se ne accorga
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16-06-2022, 18:46
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da kurt87
Certo, può anche darsi, non conosciamo bene la sua situazione privata e personale. Ma io credo che l'isolamento non sia mai una scelta a priori, semmai a posteriori. Cioè lo scegli DOPO che hai visto che evidentemente dall'altra parte nessuno ti tende, e ti ha mai teso una mano, e DOPO delusioni costanti.
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L'isolamento può essere anche un gesto di protesta, una reazione spropositata al pensiero "se non mi vogliono le persone che dico io allora non voglio più neanche frequentare gli altri" oppure "se per le persone servo solo a certe cose e non ad altre allora non mi interessa più di nessuno per nessuna cosa"
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16-06-2022, 18:56
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#16
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Intermedio
Qui dal: Jun 2020
Messaggi: 131
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
L'isolamento può essere anche un gesto di protesta, una reazione spropositata al pensiero "se non mi vogliono le persone che dico io allora non voglio più neanche frequentare gli altri" oppure "se per le persone servo solo a certe cose e non ad altre allora non mi interessa più di nessuno per nessuna cosa"
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Detta così sembra quasi come fare lo sciopero della fame, per protestare contro qualcuno o qualcosa. Non credo sia tanto questo. L'isolamento non può essere una forma di "ripicca" o "protesta" verso qualcuno o qualcosa, ma una condizione. Dettata sia da motivazioni direi psicologiche e insite in noi (intendo la difficoltà nel saper instaurare e creare rapporti, relazioni con l'altro sin dall'infanzia, e scompensi vari a livello psicologico etc.), sia da cause esterne (diciamo esperienze negative, che hanno portato questa condizione a "deflagrare" in maniera ancora maggiore), ma credo che nessuno voglia CONSAPEVOLMENTE essere isolato, a parte qualche eremita che ha scelto di vivere così, magari per ragioni diciamo "filosofiche" o "spirituali", ma sono pochi. E parlo da persona isolata eh. Ma certamente non lo sono per scelta, tantomeno lo voglio o mi piace.
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16-06-2022, 19:07
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,017
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Una fine davvero triste.
Penso che sarà quella che toccherà anche a me... Se mai riuscirò a mantenere una casa mia.
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16-06-2022, 19:39
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2020
Messaggi: 4,251
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Ho un po' paura di finire come lui...
Fino a qualche anno fa desideravo campare fino a 100 anni, ma negli ultimi tempi ho cambiato idea, vedere persone anziane che devono farsi fare tutto da figli/nipoti/badanti mi mette una tristezza assurda e mi ha fatto realizzare che preferisco morire a 50/60 anni facendo una vita dignitosa senza dover dipendere dagli altri. Non voglio figli né nipoti che mi facciano la spesa o mi aiutino, non voglio dipendere da nessuno.
Non voglio un funerale con migliaia di persone, voglio scomparire "senza disturbare nessuno" come disse il grande Ennio Morricone
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16-06-2022, 20:10
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Cosenza
Messaggi: 2,047
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Ma nei panni del morto che differenza vi fa se qualcuno se ne accorge o meno? (ovviamente considerando una fine non dolorosa)
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16-06-2022, 20:12
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,300
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Quote:
Originariamente inviata da Surrounded
Ma nei panni del morto che differenza vi fa se qualcuno se ne accorge o meno? (ovviamente considerando una fine non dolorosa)
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Come avevo scritto in altri thread simili, per me il problema non è questo modo in sé di morire, ma il fatto che una morte come questa è spia di una probabile vita fatta di completa solitudine, di assenza di legami sociali, o di legami sociali fatti di indifferenza e menefreghismo visto che occorrono mesi prima che scoprano il corpo.
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