SkywalkerJR

E' una cosa abbastanza condivisa tra le persone, e provata con i miei occhi che parlare è un bisogno dell'uomo. E' strano per me, perché non ho mai avuto un gran desiderio di esprimermi.
Comunque boh, vedendo sia i miei amici che gli sconosciuti, sembra davvero che valga la regola "chi trova un amico trova un tesoro", sembra che le persone si rallegrino e non possano trattenersi dal far chiacchiera appena trovato qualcuno con cui condividano degli "interessi". Però per quanto abbia degli interessi, non sento né un gran bisogno di condividerli né provo alcun interesse nel conoscere persone che condividano ciò che mi piace.
Infatti tutti gli amici che ho e che ho avuto, sono tutte persone che si sono interessate a me e hanno sempre fatto il proverbiale "primo passo".
Fino a che non conosco le persone in modo più profondo(cosa assai difficile) per me le persone sono tutte uguali, sagome grigie, tutte egualmente insignificanti.
Come concetto astratto mi piacerebbe fare amicizia, ma poi boh, nella vita reale non ho niente che mi spinge a farlo.

Mi piacerebbe capire cosa vi piace negli altri, se c'è qualcosa che sapendola vi fa dire "questo tizio qui proprio lo voglio conoscere", oppure l'amicizia è una cosa che capita per caso?

Equilibrium

Bha se uno mi sta simpatico divento pure io piu simpatico, oppure lui e simpatico perche io sto simpatico e allora quindi percio inzomma ci simpatizziamo e magari da li poi puo nascere una vera amicizia.

Crystal

Il mio concetto di amicizia è un pò particolare, e noto che in pochissimi ce l'hanno, quasi nessuno.
In sintesi c'è un virtuale rapporto d'amicizia quando c'è empatia caratteriale. Ma non stò parlando di quando già ci si parla, ci si conosce, è qualcosa di più profondo di intangibile che avviene dopo pochissime volte che ci si vede.
Non ho mai capito cosa possa essere di preciso, credo atteggiamenti inconsapevoli che hanno affinità in me e reciprocamente nell'altro.
Tutti gli amici che ho avuto, li ho conosciuti così...sorrisi, empatia, aiuto e apprezzamento dell'attenzione e tentativo di socializzazione reciproca. Col tempo, guarda caso, ho scoperto che erano tutti più o meno introversi, fatta eccezione per due amici conosciuti anni fa che erano tutto fuorché timidi, ma con cui l'origine dell'amicizia ha avuto luogo in modo analogo.
E' un modo un pò difficile per fare amicizia, perché non sempre c'è la persona "adatta" con cui interagire piacevolmente.
Ovviamente ci sono stati anche casi in cui facessi amicizia con persone in un modo più superficiale, diciamo "classico", ma non sono mai amicizie che sono durate per più di 1-2 mesi.
In realtà mi piace avere qualche amico, ma non troppi, e devono avere alcune caratteristiche tipiche che ritrovo anche in me.

Il disinteresse e la paura di socializzare spesso si mischiano ben bene, e non capiamo mai bene qual'è delle due che non ci fa trovare spunti o piacere nel farci amici. Il disinteresse molte volte nasconde paura, che nel passare del tempo diventa rinuncia e quindi disinteresse come tratto caratteriale, ma i motivi per cui ci troviamo in quella situazione di non curiosità si sfaldano nei vuoti della memoria e le due motivazioni spesso si sovrastano a vicenda.
Ovviamente poi ci sono tratti caratteriali o vere e proprie patologie che portano al disinteresse per la socializzazione, ma non'è un campo in cui possiamo muoverci tra noi utenti in maniera adeguata.