Un mio vecchio amico ha il vizio di camminare a brevissima distanza da me. A momenti mi viene addosso quando parla. A me la cosa da abbastanza fastidio, poiché mi sento oppresso, eppure mi vergogno a dire qualcosa. Penso di essere pesante e intollerante. Di fatto non saprei nemmeno come dirglielo...
Inoltre essendo molto più alto di me ha le leve lunghe e se anziché passeggiare dobbiamo raggiungere un posto, lui allunga il passo e io annaspo dietro. Anche in questo caso stesso dilemma.
Poi al di là del risultato mi sembra che a priori ci sia mancanza di rispetto, o se non vogliamo usare questa parolona, almeno di premura. Non pare anche a voi che, dopo aver acquisito una certa confidenza con qualcuno, la premura sia la prima cosa a saltare per aria? Forse bisogna guadagnarsela e dimostrare costantemente di meritarla... però che stress... è come se una volta "agganciata" la conoscenza non ci sia più la paura di perderla e quindi il bisogno di tutelarla con il riguardo, il tatto, la gentilezza. In fondo a me non sembra che ci sia poi tutta sta voglia di amicizia in giro... forse sono io che ho incontrato solo gente strana...