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Vecchio 25-02-2018, 17:32   #41
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Originariamente inviata da Randolph Carter Visualizza il messaggio
Grande tema tirato in ballo!

Il dogma della "sacralità della vita" ci viene propinato in tutte le salse, poichè, come ripeto spesso, siamo una società che deve comunque attenersi a certi canoni morali imposti da certe correnti di pensiero.

Il pro-life è una diretta conseguenza di questo: la vita è un "dono" in un'accezione indiscutibilmente positiva, quindi è sacra e non può essere rifiutata...

Ci sarebbe anche il tema dell'auto-determinazione, che fa sempre gran paura a certe correnti di pensiero, orientate come sono a vedere non individui liberi si scegliere, ma greggi da guidare...
E' un tema che ho molto a cuore (e per ovvi motivi, direi).

Sì, quello che spesso non si capisce è che questo "dono" non l'abbiamo scelto noi, e che quindi, visto che siamo degli esseri umani e non delle marionette manovrate da altri, dovremmo avere la libertà di decidere per noi stessi, dato che il "dono" non sempre è positivo per tutti, né apprezzato da tutti, anzi.
Vecchio 25-02-2018, 18:29   #42
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Ti faccio un esempio: appena finiva il lavoro, le altre tornavano a casa insieme, aspettavano l'autobus insieme e chiacchieravano. Io prendevo e fuggivo per conto mio E quelle mi prendevano per ritardata.
ma sai che c'è, a me ormai neanche me ne frega più niente se mi scambiano per asociale, ritardato, o ..... (aggiungere aggettivo dispregiativo a piacere), la mia "vita" è fuori di lì, il lavoro mi serve come fonte di reddito, non voglio condividere nulla con la gente falsa e spiona. non vado più a cene, feste e amenicoli vari.
Vecchio 25-02-2018, 18:36   #43
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
ma sai che c'è, a me ormai neanche me ne frega più niente se mi scambiano per asociale, ritardato, o ..... (aggiungere aggettivo dispregiativo a piacere), la mia "vita" è fuori di lì, il lavoro mi serve come fonte di reddito, non voglio condividere nulla con la gente falsa e spiona. non vado più a cene, feste e amenicoli vari.
Certo, nemmeno a me interessa condividere niente con i colleghi, figurati, il punto è che questo evitamento/distacco dagli altri spesso viene poi usato contro di te, nel senso che poi si coalizzano e ti fanno mobbing (nel mio caso, per fortuna, ho lasciato presto quel lavoro, quindi non ho avuto modo di essere testimone delle conseguenze del disprezzo verso la mia persona, ma già dopo alcuni mesi ho potuto vedere la piega che stava prendendo...) Gente che fa la spia, che ti critica col superiore, eccetera. E beh, a me queste cose non stanno affatto bene. Si può benissimo non andare a cene e feste varie, ma poi si pagano le conseguenze, e io non lo sopporto, anche perché in tutta sincerità svolgevo il lavoro molto meglio di altri, e solo perché evitavo le persone non mi andava di passare come la poveraccia ritardata (quando gli incapaci erano loro).
Ringraziamenti da
navigoavista (25-02-2018)
Vecchio 25-02-2018, 18:39   #44
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Per me il problema grosso non è essere considerata asociale,ma pazza.
Vecchio 25-02-2018, 18:43   #45
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Per me il problema grosso non è essere considerata asociale,ma pazza.
Meglio pazza secondo me. Io sembravo solo troppo remissiva, silenziosa e taciturna, e in questi casi si rischia davvero grosso. Le pazze se la cavano molto meglio, secondo me. Cioè, a me veniva letteralmente voglia di prendere quelle e sbatterle al muro, ma tra il dire e il fare... Mai una parola di troppo, sempre gentile con tutti. E nonostante ciò, non ero ben vista in quanto asociale.
Vecchio 25-02-2018, 18:44   #46
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Certo, nemmeno a me interessa condividere niente con i colleghi, figurati, il punto è che questo evitamento/distacco dagli altri spesso viene poi usato contro di te, nel senso che poi si coalizzano e ti fanno mobbing (nel mio caso, per fortuna, ho lasciato presto quel lavoro, quindi non ho avuto modo di essere testimone delle conseguenze del disprezzo verso la mia persona, ma già dopo alcuni mesi ho potuto vedere la piega che stava prendendo...) Gente che fa la spia, che ti critica col superiore, eccetera. E beh, a me queste cose non stanno affatto bene. Si può benissimo non andare a cene e feste varie, ma poi si pagano le conseguenze, e io non lo sopporto, anche perché in tutta sincerità svolgevo il lavoro molto meglio di altri, e solo perché evitavo le persone non mi andava di passare come la poveraccia ritardata (quando gli incapaci erano loro).
Però in tanti qui avete un bel coraggio a lasciare i lavori.
Per come la vedo io, ma forse è una mia paura esagerata, è un'atto di gente con le palle. i osto coraggio non ce l'ho.
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Originariamente inviata da navigoavista Visualizza il messaggio
mi ritrovo totalmente in questi racconti di vita lavorativa...ma la differenza tra me e ad esempio te, ma come benissimo altri mi pare di capire, è che voi riuscite a "fregarvene" di tutte queste cose ed andare avanti a lavorare, riuscite a "scindere" per bene le 2 cose, riuscite anche a rendere lavorativamente, nonostante lo sbilanciamento che mi pare mettiate in atto tra aspetto lavorativo e aspetto sociale di un ambiente di lavoro...io non ce la faccio, dopo un po' mi arrendo, perchè il "trascurare" troppo l'aspetto sociale sul lavoro, mi fa come poi non rendere bene sul lavoro, cioè alla fine non ne esco fuori salvo...come fate voi a reggere ogni giorno? perchè io non riesco a sbloccarmi sul lavoro e se va avanti così finisce male per davvero
fregarvene e sopportare relativamente..
andiamo avanti si, ma come?
io mi barcameno e mi aiuto in mille modi che non sto qui a descrivere..ma non lo so se dura eh
Ringraziamenti da
navigoavista (25-02-2018)
Vecchio 25-02-2018, 18:48   #47
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Originariamente inviata da navigoavista Visualizza il messaggio
mi ritrovo totalmente in questi racconti di vita lavorativa...ma la differenza tra me e ad esempio te, ma come benissimo altri mi pare di capire, è che voi riuscite a "fregarvene" di tutte queste cose ed andare avanti a lavorare, riuscite a "scindere" per bene le 2 cose, riuscite anche a rendere lavorativamente, nonostante lo sbilanciamento che mi pare mettiate in atto tra aspetto lavorativo e aspetto sociale di un ambiente di lavoro...io non ce la faccio, dopo un po' mi arrendo, perchè il "trascurare" troppo l'aspetto sociale sul lavoro, mi fa come poi non rendere bene sul lavoro, cioè alla fine non ne esco fuori salvo...come fate voi a reggere ogni giorno? perchè io non riesco a sbloccarmi sul lavoro e se va avanti così finisce male per davvero
Il problema per me non è mai stato il lavoro in sé, così come non lo è mai stata la scuola, anzi. Sono una di quelle persone che riesce molto bene in tutto quello che fa, solo che a causa degli altri non vado comunque da nessuna parte, perché, si sa, le doti naturali alla fine contano poco e serve anche altro. Fosse per me, non avrei problemi a lavorare e a infischiarmene degli altri, ma come ho spiegato, i due aspetti, quello lavorativo e quello sociale, sono molto più legati di quanto si creda, perché se si inizia a evitare i colleghi, poi se ne pagano le conseguenze sul lavoro. Alla fine, infatti, non ho retto e ho lasciato perdere. La salute viene prima di tutto. Non mi importa se ora guadagno poco e se ho un lavoro sottopagato per gli studi che ho fatto, se non altro mi risparmio stress e altri problemi seri.
Ringraziamenti da
navigoavista (25-02-2018)
Vecchio 25-02-2018, 18:52   #48
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Però in tanti qui avete un bel coraggio a lasciare i lavori.
Per come la vedo io, ma forse è una mia paura esagerata, è un'atto di gente con le palle. i osto coraggio non ce l'ho.
Il coraggio si trova quando si arriva a un punto di rottura e si sta davvero troppo male. C'è un limite di sopportazione, che nel mio caso è molto basso. Mi stresso e mi esaurisco fin troppo facilmente, quindi c'è voluto poco (qualche mese). Non so davvero come facciano quelli che lavorano 40 ore o più a settimana, cinque giorni su sette. Non so, avranno un livello di sopportazione più elevato. Io stavo davvero finendo male... Non mangiavo ed ero diventata mezza anoressica, ditemi voi se ci si deve ridurre così a causa del lavoro e della gente. Gli anni della scuola li ho vissuti nello stesso modo, una tortura infinita. Non mi stupisce che alla prima occasione io abbia tirato i remi in barca e mi sia chiusa nella zona comfort.
Vecchio 25-02-2018, 18:55   #49
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Però in tanti qui avete un bel coraggio a lasciare i lavori.
Per come la vedo io, ma forse è una mia paura esagerata, è un'atto di gente con le palle. i osto coraggio non ce l'ho.
Io non so come si faccia ad accettare lavori che durano piú di qualche mese.Ora mi sto facendo fare contratti di mese in mese,perchè non riesco a prenderlo fino a giugno,mi ero ritirata.
Vecchio 25-02-2018, 18:56   #50
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Il coraggio si trova quando si arriva a un punto di rottura e si sta davvero troppo male. C'è un limite di sopportazione, che nel mio caso è molto basso. Mi stresso e mi esaurisco fin troppo facilmente, quindi c'è voluto poco (qualche mese). Non so davvero come facciano quelli che lavorano 40 ore o più a settimana, cinque giorni su sette. Non so, avranno un livello di sopportazione più elevato.
Beh si, la gente in media ha un livello di resistenza allo stress più elevato, hanno resilienza, oppure hanno gratificazioni nella privata che gli facilitano la sopportazione del lavoro.
Vecchio 25-02-2018, 19:00   #51
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Beh si, la gente in media ha un livello di resistenza allo stress più elevato, hanno resilienza, oppure hanno gratificazioni nella privata che gli facilitano la sopportazione del lavoro.
Sì, questo è vero. E' anche per questo che poi amano le ore di pausa, per poter ostentare le loro cazzate e condividerle col prossimo. Una come me che cosa dovrebbe raccontare? A me non piace parlare dei fatti miei, né mi interessano i racconti altrui. E poi non capisco perché non mi lasciavano in pace, quando lavoravo. Voglio dire, siete già una ventina, statevene tra voi e non venite a rompere! Nemmeno in pausa posso starmene tranquilla?
Vecchio 25-02-2018, 19:21   #52
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Meglio pazza secondo me. Io sembravo solo troppo remissiva, silenziosa e taciturna, e in questi casi si rischia davvero grosso. Le pazze se la cavano molto meglio, secondo me. Cioè, a me veniva letteralmente voglia di prendere quelle e sbatterle al muro, ma tra il dire e il fare... Mai una parola di troppo, sempre gentile con tutti. E nonostante ciò, non ero ben vista in quanto asociale.
Ah certo,per un sociofobico è bellissimo avere il marchio di schizzato e non poter piú mettere la faccia fuori casa,oltre che non poter piú lavorare.Bellissimo.
Vecchio 25-02-2018, 19:53   #53
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Ah certo,per un sociofobico è bellissimo avere il marchio di schizzato e non poter piú mettere la faccia fuori casa,oltre che non poter piú lavorare.Bellissimo.
A me non dispiacerebbe dare di matto e mandare a quel paese la gente. Mi toglierei molte soddisfazioni.
Vecchio 25-02-2018, 19:54   #54
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A me non dispiacerebbe dare di matto e mandare a quel paese la gente. Mi toglierei molte soddisfazioni.
E perchè non lo fai allora?
Non sai quello che dici.
Vecchio 25-02-2018, 19:55   #55
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E perchè non lo fai allora?
Non sai quello che dici.
Perché sono l'opposto e non è da me. Non riuscirei, anche volendo.
Vecchio 25-02-2018, 19:57   #56
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Perché sono l'opposto e non è da me. Non riuscirei, anche volendo.
Impazzire e non avere piú il controllo di se stessi è bruttissimo e spaventoso,chiedi a chi fa i tso ed entra ed esce da psichiatria, a chi viene additato come il pazzo del paese,a chi non può piú fare nè il suo lavoro nè nessun altro.
Per favore,non diciamo cazzate.
Vecchio 25-02-2018, 19:59   #57
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Impazzire e non avere piú il controllo di se stessi è bruttissimo e spaventoso,chiedi a chi fa i tso ed entra ed esce da psichiatria, a chi viene additato come il pazzo del paese,a chi non può piú fare nè il suo lavoro nè nessun altro.
Per favore,non diciamo cazzate.
Ho espresso la mia opinione, stai calmina.
Io vedo che le pazze sclerate sono molto più rispettate e ottengono.
Vecchio 25-02-2018, 20:02   #58
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Ho espresso la mia opinione, stai calmina.
Io vedo che le pazze sclerate sono molto più rispettate e ottengono.
Certo, al reparto di psichiatria ottengono il bis di purè.
Va beh,non sai cosa sia la malattia psichiatrica e minimizzi.Beata te,si vede che ne sei ben lontana e non sai quanta sofferenza possa comportare.Non si tratta certo di fare un urletto in un litigio e mandare a quel paese chi di dovere.Io parlo di sofferenza,grave,e conseguenze sociali gravissime.
Vecchio 25-02-2018, 20:03   #59
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Certo, al reparto di psichiatria ottengono il bis di purè.
Va beh,non sai cosa sia la malattia psichiatrica e minimizzi.Beata te,si vede che ne sei ben lontana e non sai quanta sofferenza possa comportare.Non si tratta certo di fare un urletto in un litigio e mandare a quel paese chi di dovere.Io parlo di sofferenza,grave,e conseguenze sociali gravissime.
Ah sì, io vivo benissimo e non ho alcun problema. Vabbè, ti saluto.
Vecchio 25-02-2018, 20:06   #60
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Ah sì, io vivo benissimo e non ho alcun problema. Vabbè, ti saluto.
Sei tu che dici che è bello impazzire, renditi conto.
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