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Vecchio 25-02-2018, 15:48   #21
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Originariamente inviata da Marceline Visualizza il messaggio
Penso sia possibile "uscirne" se si accetta di poter ancora contribuire in un disegno più grande.
Il Disegno più Grande mi vorrebbe estinto.

Ci sono tanti altro post in cui tratto questa mia visione, ma ho sentito il dovere di cogliere il tuo commento e farci una riga così, di pessimismo tanto per gradire... e quindi:


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Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
Ultimamente mi veniva voglia di non loggare più...via che lamentarsi del non avere una ragazza e dei modi x broccolare e di tutto ciò che ne consegue, il forum aveva preso una piega che non condividevo.
Anche per me è così, ben venga un ritorno a quel che dovrebbe essere il mood giusto per questo forum...
Vecchio 25-02-2018, 15:52   #22
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Originariamente inviata da Crystal Visualizza il messaggio
Se non altro si torna un po' on forum..non parlo del pessimismo (quello e' uno sfogo che induce supporto, condivisione e vicinanza e ci sta' ovviamente) ma del tema del forum. Ultimamente mi veniva voglia di non loggare più...via che lamentarsi del non avere una ragazza e dei modi x broccolare e di tutto ciò che ne consegue, il forum aveva preso una piega che non condividevo. Ok, ci sta e' una comunità di utenti e qualunque argomento inerente al disagio e' ben accetto, ma sembrava diventato un life motive.
Ben vengano invece sfoghi, aiuti, supporto morale, idee e pure un (moderato) ottimismo...
Ringraziamenti da
Crystal (26-02-2018)
Vecchio 25-02-2018, 16:12   #23
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
Ennò, non è la primavera alle porte, mi sa che è l'autunno delle opportunità

Se noti buona parte delle persone che hanno scritto qui manifestanando vicinanza e solidarietà, ha passato i trenta....

Pur essendo ancora giovani, ci si sente come vecchi Matusalemme che ne hanno passate troppe, ma soprattutto si prova la sensazione di essere su due binari senza possibilità di uscirne, se non deragliando....

Il fatto è che in passato c'erano delle scelte da fare, che da sole rappresentavano la possibilità di un cambiamento e quindi una speranza, una motivazione. In questa fase della vita raccogli (o subisci) le conseguenze di quelle scelte, ma non hai più l'opportunità di cambiare, o almeno non ne hai la forza, perché il cambiamento sarebbe troppo grande, richiederebbe troppo coraggio.

E allora ti trascini, lotti senza più obiettivi né possibilità, con tutto il tuo fardello di problemi sulle spalle (e ti saresti anche rotto i coglioni).

Sono decisamente ottimista oggi
hai descritto la situazione in modo leggendario. ma anche gli altri eh.
Vecchio 25-02-2018, 16:13   #24
Esperto
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Io pure. uguale.
Avrei dovuto studiare informatica o cmq un lavoro che si può fare da soli e magari a casa senza colleghi. ho sottovalutato la mia FS .

Ho 40 anni e non sarei così vecchio, di aspetto poi dimostro meno, per il mondo del lavoro (per fare una cosa diversa) sono totalmente invisibile. E non riuscirei a studiare cose nuove neanche per 5 minuti. dovrei assolutamente cambiare lavoro, ma nella mia condizione è difficilissimo, sono statico come una persona di 70anni.
Non so come fare.. andare avanti così, fra part-time, qualche periodo di malattia.. ci vai avanti, ma è sfiancante, ho paura che mi venga qualche brutta malattia stress-correlata.
Io la malattia stress-correlata già ce l'ho,la mia paura piú grande al momento è di fare piazzate e scenate da pazza,di cui la gente parla e si ricorda.La psicologa dice che coi miei problemi al massimo potrei svenire e lí non casca il mondo, ma io siccome ho già avuto un episodio brutto in passato che ha fatto mormorare la gente,adesso ho paura .
Cmq credevo che tu fossi informatico

Io non mi sono mai interessata da ragazzina a cose tecniche e scientifiche, ho sempre fatto studi sociali e umanistici perchè mi ci sentivo piú portata,ovviamente senza tener conto della fs.
Comunque il "lavoro d'ufficio" l'ho provato e sono stata scaricata per eccessiva timidezza e imbranataggine,quindi forse neanche lí potrei cavarmela,sarei sempre a far cappelle e lascerei squillare il telefono a vuoto,e al giorno d'oggi i padroni non tengono gli incapaci a scaldare sedie,non siamo piú ai tempi di Fantozzi.
Vecchio 25-02-2018, 16:20   #25
Esperto
 

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Originariamente inviata da Marceline Visualizza il messaggio
...Era un po' una cazzata quella del disegno più grande, eh?



Per quanto mi riguarda, alla soglia dei 30 ciò che preme maggiormente è il senso di colpa, anche proprio pensando al mio contributo su ampia scala; perchè la mancata integrazione sociale unita alla sensazione di non aver coltivato un'identità, mi rende difficile espormi (verbalmente, "mettendoci la faccia"). E questa dovrebbe essere l'età adulta, in cui prendersi anche responsabilità etiche.

Penso mi si direbbe: di certo, andando avanti così, non risolvi un tubo...no?
È un po' complicato, perchè ci sono delle regole. Io posso parlare nel mio piccolo, ma se non sono titolata in materia x, o se non sono titolata (ora mi riferisco al piano accademico) in generale mi sento poco credibile dagli altri, e questo mi causa frustrazione. Non poter esercitare la maturità psicologica acquisita in tutto questo tempo, a causa dei suddetti limiti, manifestando scelte etiche, mi fa sentire un fantoccio.

E questo è amplificato dal lutto di persone care, principalmente da quello dei genitori. Mi martello pensando, come ha scritto Pablo's Way, a quella giovinezza in cui si inizia a scegliere
piú che altro con la fs posso contribuire al disegno piú grande solo dando soldi ai bisognosi o agli enti benefici,il resto mi è precluso.Ma i soldi a loro volta servono a me perchè non ho un futuro lavorativo,e allora niente,non sono nelle condizioni di poter aiutare nessuno e non sarò io a rendere il mondo un posto migliore,anche se mi dispiace perchè le tematiche sociali mi sono sempre piaciute.

La fs trascina via ogni cosa,distrugge tutto, relazioni lavoro amicizie e passioni ,comanda solo e sempre lei,si è sempre sopraffatti e strangolati, ma questo lo può capire solo chi ce l'ha,da anni,e si vede peggiorare senza poter fare niente.Era meglio rassegnarsi prima e chiudersi in casa senza lavorare, forse adesso avrei raggiunto una certa serenità da zona comfort.
Io reagisco sempre,non sono fragile,mi butto giù ma mi tiro anche su,non sto a disperarmi perché non ho una carriera brillante,una casa,non faccio viaggi e non ho avuto una vita piena come le mie coetanee estro.A me alla fine basta vivere.Ma essere terrorizzata ogni giorno e ogni giorno pensare che accada l'irreparabile questo no,non lo posso sopportare.Non è vivere,è fare schifo.

Ultima modifica di claire; 25-02-2018 a 16:36.
Ringraziamenti da
Lory (25-02-2018), Robinik (26-02-2018), _Diana_ (25-02-2018)
Vecchio 25-02-2018, 16:21   #26
Esperto
L'avatar di Myway
 

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Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
Ennò, non è la primavera alle porte, mi sa che è l'autunno delle opportunità

Se noti buona parte delle persone che hanno scritto qui manifestanando vicinanza e solidarietà, ha passato i trenta....

Pur essendo ancora giovani, ci si sente come vecchi Matusalemme che ne hanno passate troppe, ma soprattutto si prova la sensazione di essere su due binari senza possibilità di uscirne, se non deragliando....

Il fatto è che in passato c'erano delle scelte da fare, che da sole rappresentavano la possibilità di un cambiamento e quindi una speranza, una motivazione. In questa fase della vita raccogli (o subisci) le conseguenze di quelle scelte, ma non hai più l'opportunità di cambiare, o almeno non ne hai la forza, perché il cambiamento sarebbe troppo grande, richiederebbe troppo coraggio.

E allora ti trascini, lotti senza più obiettivi né possibilità, con tutto il tuo fardello di problemi sulle spalle (e ti saresti anche rotto i coglioni).

Sono decisamente ottimista oggi
Sìsì lo so figurati...solo che per i fobici l'arrivo della bella stagione non è un fatot positivo spesso, quindi aumentano i 3d pessimistici..
Per li resto evito i commentare altrimenti butto dentro un'altra bella infornata di pessimismo cosmico...
Vecchio 25-02-2018, 16:24   #27
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Io la malattia stress-correlata già ce l'ho,la mia paura piú grande al momento è di fare piazzate e scenate da pazza,di cui la gente parla e si ricorda.La psicologa dice che coi miei problemi al massimo potrei svenire e lí non casca il mondo, ma io siccome ho già avuto un episodio brutto in passato che ha fatto mormorare la gente,adesso ho paura .
Cmq credevo che tu fossi informatico

Io non mi sono mai interessata da ragazzina a cose tecniche e scientifiche, ho sempre fatto studi sociali e umanistici perchè mi ci sentivo piú portata,ovviamente senza tener conto della fs.
Comunque il "lavoro d'ufficio" l'ho provato e sono stata scaricata per eccessiva timidezza e imbranataggine,quindi forse neanche lí potrei cavarmela,sarei sempre a far cappelle e lascerei squillare il telefono a vuoto,e al giorno d'oggi i padroni non tengono gli incapaci a scaldare sedie,non siamo piú ai tempi di Fantozzi.
Ah si, anche quando ho provato a fare colloqui per lavori di ufficio sono stato liquidato velocemente con un'atteggiamento di sufficienza misto a ilarità e pena.
no, magari fossi informatico.
Per malattie stress-correlate intendo cose molto gravi (cose autoimmunitarie tipo diabete di tipo 1, sclerosi multipla. Oppure cose al cervello tipo schizofrenia) o mortali (tumori, infarti). Quando si soffre molto è possibile che il corpo si auto-suicidi o quantomeno ci provi.
Vecchio 25-02-2018, 16:28   #28
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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Io non mi sono mai interessata da ragazzina a cose tecniche e scientifiche, ho sempre fatto studi sociali e umanistici perchè mi ci sentivo piú portata,ovviamente senza tener conto della fs.
Comunque il "lavoro d'ufficio" l'ho provato e sono stata scaricata per eccessiva timidezza e imbranataggine,quindi forse neanche lí potrei cavarmela,sarei sempre a far cappelle e lascerei squillare il telefono a vuoto,e al giorno d'oggi i padroni non tengono gli incapaci a scaldare sedie,non siamo piú ai tempi di Fantozzi.
Magari fossi stata portata per le materie scientifiche... E' un vero peccato, perché da asociale quale sono mi sarei trovata molto meglio (anche con i compagni di università, probabilmente. A lingue c'è il peggio del peggio). Purtroppo sono portata per la letteratura, le materie umanistiche. Avrei voluto studiare medicina o psicologia, in verità, ma fortunatamente ho capito in tempo di non esserne in grado, principalmente a causa della fobia. I lavori d'ufficio proprio no, perché non posso avere gente intorno. Forse l'unico lavoro adatto a me sarebbe stato la bibliotecaria, ma anche lì dipende. Una volta ho provato pure ad insegnare... il colloquio è andato bene, ma durante la prova pratica per poco non sono svenuta mi hanno detto che sembravo un robot e che ero inadatta per il ruolo, ma che mi avrebbero permesso di provare. Ovviamente sono scappata, e mi sono trovata un lavoro da casa.
Vecchio 25-02-2018, 16:28   #29
Esperto
 

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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Ah si, anche quando ho provato a fare colloqui per lavori di ufficio sono stato liquidato velocemente con un'atteggiamento di sufficienza misto a ilarità e pena.
no, magari fossi informatico.
Per malattie stress-correlate intendo cose molto gravi (cose autoimmunitarie tipo diabete di tipo 1, sclerosi multipla. Oppure cose al cervello tipo schizofrenia) o mortali (tumori, infarti). Quando si soffre molto è possibile che il corpo si auto-suicidi o quantomeno ci provi.
Beh non ho tumori o sclerosi ma emicrania cronica,colon irritabile,pressione alta a 35anni,cistite interstiziale.Ma queste cose ho la forza di affrontarle ,la fs no.
Vecchio 25-02-2018, 16:30   #30
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Avrei dovuto sapere a 18anni che ero sociofobica,e fare degli studi o dei corsi che mi portassero a svolgere un lavoro defilato,con meno contatto sociale possibile.
Adesso è tardi,non penso che una persona a 35anni sia vecchia ma sono vecchia io,ho un sacco di problemi di salute e la fs si è aggravata molto,non riuscirei piú a studiare e farmi esaminare.
Sono in un brutto guaio.
E non so come cavarmene.
Non riesco piú a parlare dei miei problemi di fs al lavoro nemmeno qui.
Odio essere come sono, ogni giorno è una lotta estenuante per salvarmi.Ma quanto può durare?Secondo me mi sto avvicinando all'ennesimo punto di rottura, visualizzo catastrofi sociali che potrebbero succedere da un momento all'altro e non mi permetterebbero piú di mettere la faccia fuori casa.
Resisti fino a giugno-luglio senza menare nessuno. Poi accetta le supplenze.... Quelle altre supplenze.
Vecchio 25-02-2018, 16:30   #31
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Ah si, anche quando ho provato a fare colloqui per lavori di ufficio sono stato liquidato velocemente con un'atteggiamento di sufficienza misto a ilarità e pena.
Stranamente io ai colloqui sono sempre andata benissimo (appaio seria, responsabile e professionale), il disastro viene a galla solo dopo. Per quei 15-20 minuti di colloquio posso anche recitare. Basta far vedere di essere convinti, sicuri di sé e motivati. Il problema è che non riuscirei mai a farlo ogni giorno per 7-8 ore, questo proprio no. E poi, anche se il lavoro in sé dovessi riuscire a farlo, resterebbe il problema colleghi e interazione... Non sono solo fobica/evitante, ma proprio asociale e misantropa. Durante le pause e i periodo morti, io fuggo, mi eclisso. Questo non è un atteggiamento compatibile col mondo del lavoro, purtroppo. Potrei essere anche un genio in quello che faccio, ma una come me verrà sempre considerata una disadattata, c'è poco da fare.

Ultima modifica di incompresa88; 25-02-2018 a 16:44.
Ringraziamenti da
navigoavista (25-02-2018), pollyjean (25-02-2018), Robinik (26-02-2018)
Vecchio 25-02-2018, 16:31   #32
Esperto
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Resisti fino a giugno-luglio senza menare nessuno. Poi accetta le supplenze.... Quelle altre supplenze.
Quali altre supplenze ??
Vecchio 25-02-2018, 16:35   #33
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Quali altre supplenze ??
Parlo di lavori all'interno della scuola, ma a socializzazione estensiva.
Vecchio 25-02-2018, 16:38   #34
Esperto
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Parlo di lavori all'interno della scuola, ma a socializzazione estensiva.
Ah le supplenze ata.Non ho fatto domanda,non ce l'ho fatta.Gli ata interagiscono molto.Se non hai le cat protette non ti lasciano chiusa in un ufficio a giocare al solitario.Bisogna almeno rispondere al telefono.
Legittimo pensare che insegnare sia molto piú fobico,ma quello mi ci ritrovo già in mezzo,mentre per ata dovrei propormi io.Non ce l'ho fatta.
Vecchio 25-02-2018, 16:43   #35
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Tu interagisci quotidianamente con un venticinquello di bambini che vogliono fotterti, e ti fa problemi rispondere qualche volta al telefono?
Vecchio 25-02-2018, 16:44   #36
Esperto
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Tu interagisci quotidianamente con un venticinquello di bambini che vogliono fotterti, e ti fa problemi rispondere qualche volta al telefono?
Sí.
Vecchio 25-02-2018, 16:56   #37
Esperto
L'avatar di Keith
 

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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Stranamente io ai colloqui sono sempre andata benissimo (appaio seria, responsabile e professionale), il disastro viene a galla solo dopo. Per quei 15-20 minuti di colloquio posso anche recitare. Basta far vedere di essere convinti, sicuri di sé e motivati. Il problema è che non riuscirei mai a farlo ogni giorno per 7-8 ore, questo proprio no. E poi, anche se il lavoro in sé dovessi riuscire a farlo, resterebbe il problema colleghi e interazione... Non sono solo fobica/evitante, ma proprio asociale e misantropa. Durante le pause e i periodo morti, io fuggo, mi eclisso. Questo non è un atteggiamento compatibile col mondo del lavoro, purtroppo. Potrei essere anche un genio in quello che faccio, ma una come me verrà sempre considerata una disadattata, c'è poco da fare.
Per me invece è il contrario, ai colloqui non rendo, non riesco proprio a recitare il brillantone, sicuro si se, sciolto. Poi magari in un lavoro metodico, senza troppe responsabilità riuscirei bene, ma la possibilità di provare non te la danno. e soprattutto nessuno all'inizio ti prende part-time e io le 40 ore non le reggo.
Il problema è che con alcuni colleghi, se non mi vanno a genio o mi hanno fatto anche un piccolo torto, sono ostile, anche se ci provo non riesco a nascondere l'ostilità e poi anche da parte loro si crea malumore e ostilità e si entra in un vortice di tensione che debilita.
Vecchio 25-02-2018, 17:10   #38
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Per me invece è il contrario, ai colloqui non rendo, non riesco proprio a recitare il brillantone, sicuro si se, sciolto. Poi magari in un lavoro metodico, senza troppe responsabilità riuscirei bene, ma la possibilità di provare non te la danno. e soprattutto nessuno all'inizio ti prende part-time e io le 40 ore non le reggo.
Il problema è che con alcuni colleghi, se non mi vanno a genio o mi hanno fatto anche un piccolo torto, sono ostile, anche se ci provo non riesco a nascondere l'ostilità e poi anche da parte loro si crea malumore e ostilità e si entra in un vortice di tensione che debilita.
A me non va a genio mai nessuno, magari il problema fossero solo alcuni colleghi Tra l'altro, mi sono sempre ritrovata a lavorare in ambienti quasi totalmente femminili, e questo per me è stato un dramma. Infatti, con i superiori (maschi) andavo d'accordo. Il problema erano le colleghe oche e superficiali (cioè, su una trentina di colleghe, non se ne salvava una!). Io non sono ostile, tra l'altro, sembro solo troppo riservata e timida, completamente disinteressata a passare il tempo con i colleghi o a socializzare (finché si parla di lavoro ok, ma non voglio parlare dei fatti miei con nessuno). Ti faccio un esempio: appena finiva il lavoro, le altre tornavano a casa insieme, aspettavano l'autobus insieme e chiacchieravano. Io prendevo e fuggivo per conto mio E quelle mi prendevano per ritardata.
Vecchio 25-02-2018, 17:13   #39
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Che coincidenza. Facevo pensieri simili stamattina. Pensavo proprio a come anche se avessi le forze e la voglia non ho praticamente alcuna chance perché il mio "destino" cambi. Ormai non c'è più nulla da fare. Non c'è nulla che possa cambiare se non in peggio. Non ci sono opportunità, nessun possibile obiettivo a cui puntare, su cui investire ed impegnarsi. Che schifo. Queste consapevolezze mi tirano giù ancora di più. Davvero penso che sia meglio farsi fuori in questa situazione. Non vedo l'ora di poterlo fare. Non ho voglia di continuare a fare questa patetica, insignificante e inutile vita. Davvero, a che pro? Per non deludere i soliti perbenisti per cui la vita vale sempre la pena di viverla. Che marea di cazzate
Infatti... Il perbenismo mi ha davvero stancata. Se non si è felici e si conduce una vita di merda, è meglio farsi fuori. Non ha davvero senso andare avanti solo perché "la vita è un dono, e non va sprecata". Non ho di certo scelto io di nascere e voglio essere libera di decidere per la mia vita.
Vecchio 25-02-2018, 17:24   #40
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Non ho voglia di continuare a fare questa patetica, insignificante e inutile vita. Davvero, a che pro? Per non deludere i soliti perbenisti per cui la vita vale sempre la pena di viverla. Che marea di cazzate
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Originariamente inviata da incompresa88 Visualizza il messaggio
Non ha davvero senso andare avanti solo perché "la vita è un dono, e non va sprecata". Non ho di certo scelto io di nascere e voglio essere libera di decidere per la mia vita.
Grande tema tirato in ballo!

Il dogma della "sacralità della vita" ci viene propinato in tutte le salse, poichè, come ripeto spesso, siamo una società che deve comunque attenersi a certi canoni morali imposti da certe correnti di pensiero.

Il pro-life è una diretta conseguenza di questo: la vita è un "dono" in un'accezione indiscutibilmente positiva, quindi è sacra e non può essere rifiutata...

Ci sarebbe anche il tema dell'auto-determinazione, che fa sempre gran paura a queste correnti di pensiero, orientate come sono a vedere non individui liberi si scegliere, ma greggi da guidare...

Ultima modifica di cancellato18863; 25-02-2018 a 17:33.
Ringraziamenti da
incompresa88 (25-02-2018)
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