FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Off Topic > Off Topic Generale > Forum Libri
Rispondi
 
Vecchio 07-04-2012, 18:31   #1
Esperto
 

Il topic di ElectricF sul carattere di Gesù mi ha fatto venire in mente, dato che siamo nel periodo appropriato, il racconto del grande Borges sulla figura del "traditore" per antonomasia. Si tratta di una affascinante e sacrilega rivalutazione di Giuda Iscariota:

1 Versione) "il sacrificio condegno"

Gesù era facilmente identificabile, non occorreva che un suo discepolo lo tradisse, le guardie avrebbero in qualunque istante potuto arrestarlo. E allora perché Giuda lo ha fatto? Come Dio incarnandosi era passato dalla felicità senza limiti al disfacimento e alla morte, dall'eternità alla storia, così serviva che un uomo, un eletto, il più colto e acuto tra i discepoli rispondesse con un sacrificio di pari mostruosa portata. Giuda appunto, eroicamente, si accollò l'eterna e peggiore infamia di essere considerato il delatore per eccellenza, il traditore della divinità.

2 Versione) "ascetismo iperbolico"

Giuda , si è detto, spiccava tra i discepoli per cultura e intelligenza. Inoltre era stato scelto da Dio per diffondere la sua parola. Può una persona del genere essere un eterno infame? No, allora significa che altre devono essere le motivazioni per il suo tradimento: l'asceta mortifica la carne, Giuda volle mortificare il suo spirito, l'asceta rinuncia poco eroicamente al piacere, Giuda rinunciò al regno dei cieli, al bene, alla pace, all'onore, si stimò indegno di essere uomo, compì un atto di clamorosa umiltà.

3 Versione) certamente la più affascinante...

Dio si è fatto uomo; un uomo, qualunque uomo, non può non peccare...ritenere inoltre che il suo sacrificio si limiti ad un pomeriggio sulla croce sarebbe riduttivo, offensivo...no...il sacrificio deve essere stato perfetto...
Il profeta Isaia scrisse : "Disprezzato come l'ultimo degli uomini, uomo di dolori, esperto di afflizioni" ma, secondo questa versione, non si riferirebbe a Cristo crocifisso e al suo "pomeriggio" di agonia...
Dio si fece uomo,ma non per patire un giorno, bensì per tutto l'atroce avvenire, nel tempo e nell'eternità, Dio non s'incarnò in Gesù, s'incarnò in Giuda.
Vecchio 07-04-2012, 20:27   #2
Esperto
L'avatar di Myway
 

Quote:
Originariamente inviata da Bourée Visualizza il messaggio
Si apre l'annosa questione della diatriba tra "disegno divino" (Divina Provvidenza) e libero arbitrio. Personalmente faccio ancora grande difficoltà a conciliare questi due aspetti della religione cattolica.
SOstanzialmente abbiamo due "forze" coi quali fare i conti , le possiamo chiamare Provvidenza , che attira verso l'alto, e destino che attira verso il basso.
Se stiamo fermi, inconsapoevoli o decidiamo di lasciarci trascinare verso il basso seguiamo il nostro destino, se scegliamo , con lunghe e dolorose battaglie ovviamente , di lasciarci attirare verso l'alto compiamo quello che la Provvidenza aveva lasciato disposto per noi....
C'è un bel passo della Dc a tal proposito, vò a citarlo:

Lo mondo è ben così tutto diserto
d'ogne virtute, come tu mi sone,
e di malizia gravido e coverto;
ma priego che m'addite la cagione,
sì ch'i' la veggia e ch'i' la mostri altrui;
ché nel cielo uno, e un qua giù la pone".

Alto sospir, che duolo strinse in "uhi!",
mise fuor prima; e poi cominciò: "Frate,
lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui.

Voi che vivete ogne cagion recate
pur suso al cielo, pur come se tutto
movesse seco di necessitate.

Se così fosse, in voi fora distrutto
libero arbitrio, e non fora giustizia
per ben letizia, e per male aver lutto.

Lo cielo i vostri movimenti inizia;
non dico tutti, ma, posto ch'i' 'l dica,
lume v'è dato a bene e a malizia,
e libero voler; che, se fatica
ne le prime battaglie col ciel dura,
poi vince tutto, se ben si notrica.

A maggior forza e a miglior natura
liberi soggiacete; e quella cria
la mente in voi, che 'l ciel non ha in sua cura.
Vecchio 08-04-2012, 00:13   #3
Esperto
 

Il Sommo però si schiera inequivocabilmente con la visione tradizionale di Giuda:

"Quell’anima là sù c’ ha maggior pena",
disse ’l maestro, "è Giuda Scarïotto,
che ’l capo ha dentro e fuor le gambe mena.


(Inferno XXXIV, 61-63)
Vecchio 08-04-2012, 10:08   #4
Esperto
L'avatar di Otago
 

Segnalo questo documentario, Il vangelo di Giuda:

Vecchio 08-04-2012, 15:55   #5
Esperto
L'avatar di Myway
 

Quote:
Originariamente inviata da Bourée Visualizza il messaggio
Eheheh... Come non citare Dante sulla Provvidenza?
Di fatti, mi rimane un senso di irrisolto tra le due... sulla base di cosa si sceglie l'una o l'altra? Cosa/chi muove ognuno di noi verso il basso o verso l'alto (per riprendere la tua metafora)?
DOvrebbe essere la nostra volontà a muoverci da una parte piuttosto che dall'altra....
IN realtà rarissimamente l'uomo ha una vera volontà , quasi sempre ha una sfilza di desideri deboli e contraddittori che lo spingono di qua e di la, e visto il piano dell'esistenza in cui siamo, tendenzialmente è più facile scorrere, essere trascinati verso il basso piuttosto che verso l'alto.
Rispondi




Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:14.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Powered by vBadvanced CMPS v3.2.2