Originariamente inviata da Moonwatcher

E poi non ho capito cosa sarebbe il tre di picche.

Originariamente inviata da barclay

È un'approssimazione: avrebbe dovuto scrivere (♠♠)^∞

Originariamente inviata da barclay

Non è masochismo: è disperazione
Quand'ho conosciuto la mia soloamica, stavo sempre chiuso in casa e NESSUNA delle donne che conoscevo o avevo conosciuto era disposta a farsi vedere in pubblico con me. Cosa dovevo fare? Tornare a chiudermi in casa?!
Inoltre, se uno ci mette 40 anni per trovare una donna disposta anche solo ad uscire con lui, quali altre possibilità avrebbe?! [DOMANDA RETORICA]

Originariamente inviata da Frugolina

Io per quanto riguarda l'amicizia, ma soprattutto l'amore, sono troppo orgogliosa per andare dietro alla gente (soprattutto quando ho il minimo sentore di non essere voluta).
Non credo di aver mai ricevuto un due di picche o forse sì e non lo ricordo... vuol dire che per me non è stata un'esperienza così traumatizzante.

Originariamente inviata da Christopher

Io vorrei sapere in quale momento sia giusto rassegnarsi, secondo voi. Mi sembrate tutti tanto sicuri del vostro nero destino. Siete talmente convinti delle vostre stesse convinzioni che ormai non vedete altro.

Originariamente inviata da evitante

Oh dimenticavo che i maschi sono schiavi della passera.
E allora io cosa sarei? Un Uomo probabilmente.

Originariamente inviata da Betsy Cherry

Ti sei reso conto di quali toni hai utilizzato nei confronti delle donne? E poi ti definisci Uomo ( con la U maiuscola ) ?!
Innanzitutto non ha minimamente considerato che un due di picche può benissimo riceverlo anche una donna da parte di un uomo. Ma eri troppo intento a parlare di passera...

Originariamente inviata da evitante

Certo, concordo e condivido, anche a me è capitato di anche solo vedere alcune tipe FAVOLOSE del tipo "daydream" (apparizione di Arwen) ... "colpito e abbattuto" o addirittura di correre a casa a ma.......mi.
Finché non ci parli e resta distante ha senso, però ad un certo punto devi uscire dal "sogno" e tornare alla realtà che ciascuno è una persona concreta immersa nella propria vita.

La bellezza è un incant-esimo. Che è un lasciare gli altri mezzi interdetti. lol

Originariamente inviata da VUCHAN94

Standing ovation per evitante, son perfettamente d'accordo.

Io personalmente nel momento in cui ricevessi un secco rifiuto o anche mi rendessi conto che "non è cosa" magari non proverei di improwiso repulsione, ma sicuramente non mi intestardirei e mi eclisserei all'istante a prescindere dai sentimenti.
Anche perchè so quanto possa apparire fastidiosa e patetica la perseveranza altrui.

Allo stesso modo non mi abbasserei mai a stare con qualcuno di cui non mi frega niente per un qualunque mero interesse o secondo fine e troverei svilente e umiliante se qualcuno stesse con me nonostante io non gli piaccia manco lontanamente.
Non riuscirei a vivermi una relazione con questa consapevolezza o anche solo avendone il sentore.

Originariamente inviata da Novak

Beh io mi sono proposto per primo solo due volte (secoli fa, nemmeno c'era la crisi quella volta), una mi è andata bene, l'altra no, ma in quest'ultimo caso non ho certo perseverato, poi mè capitato pure di rimanere in buoni rapporti con la ragazza in questione.

Quindi prendere il "3 di picche" è qualcosa che non ho mai fatto, proprio perchè non è cosa per me farmi avanti, figurarsi proseguire dopo l'umiliante rifiuto.

Però vedo che ad alcuni succede, non voglio generalizzare ma mi sembra più alle ragazze, forse perchè hanno maggiore tendenza a idealizzare qualcuno, vederlo come l'unico grande amore della loro vita e vivono con l'obiettivo che "cambi idee/abitudini per lei".

Originariamente inviata da Who_by_fire

Ah ma allora per "tre di picche" si intende perseverare nel provarci dopo aver preso un rifiuto. Non era chiarissimo dall'OP.

Beh allora, beh... Non è solo una forma di masochismo, ma anche di mancanza di rispetto per l'altra persona, se si supera un certo limite. Se lei/lui ti ha fatto chiaramente capire che non ti vuole, non è neanche corretto nei suoi confronti perseverare ad oltranza.

Originariamente inviata da VUCHAN94

Si son d'accordo sul fatto che le ragazze tendano a essere più sognatrici, ma più che perseverare nel tentarci secondo me loro continuano a sperarci nonostante il benservito.

Anch'io mi son fatta avanti per prima un paio di volte in vita mia, una mi è andata bene l'altra no. Ma nel secondo caso più che continuare a scrivergli un "Ciao come stai?" ogni tanto, perchè avevo troppa voglia di sentirlo, non facevo.
Di certo non cadevo nel patetico aggrappandomi alla speranza che lui da un giorno all'altro si svegliasse e scoprisse di aver fatto un enorme sbaglio e che voleva passare la sua vita con me.
Se non piaci a una persona non gli piaci e basta, è inutile lavorare su un terreno sterile.

Originariamente inviata da Christopher

Io vorrei sapere in quale momento sia giusto rassegnarsi, secondo voi. Mi sembrate tutti tanto sicuri del vostro nero destino. Siete talmente convinti delle vostre stesse convinzioni che ormai non vedete altro.

Originariamente inviata da Alexon

se uno arriva a 40 anni senza mai essere stato voluto, farebbe bene a rassegnarsi e metterci una pietra sopra.

Originariamente inviata da Agata

Io provo repulsione anche solo per una che accenna di disprezzarmi in qualcosa...

Ohoh. Disturbo narcisistico di personalità? Scherzo, non sono una psicologa e non so nulla di te. Però hai le barriere di difesa davvero tanto alte.

Originariamente inviata da Alexon

se uno arriva a 40 anni senza mai essere stato voluto, farebbe bene a rassegnarsi e metterci una pietra sopra.

Originariamente inviata da Alexon

io a 24 anni mi sono ufficialmente rassegnato

Originariamente inviata da Alexon

è come se una persona si disperasse perchè non può volare. non hai le ali stop, non pensarci più.

Originariamente inviata da ragazzosingle

ma che esempio del cazzo!!!
tu paragoni il fatto di disperarsi xchè uno non può volare (un superpotere che non ha nessuno al mondo)
con il disperarsi x non potere avere una donna (una cosa normale che fa parte della vita e che hanno tutti)