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27-10-2018, 17:58
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,338
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Il transgenderismo non è piu considerato un disturbo mentale ma c'è chi sostiene che l'esclusione della 'disforia di genere' dalla lista di disturbi psichici sia stata motivata da pressioni politiche.
Alcuni sostengono che considerare il trangenderismo una malattia sia frutto di pregiudizio, lo stesso tipo di pregiudizio che fino a qualche anno fa portava a considerare l'omosessualità come aberrazione. Però l'omosessualità è una preferenza mentre il transgenderismo implica considerarsi di sesso diverso rispetto a quello di nascita: a me possono piacere gli occhi neri o gli occhi blu così come mi puo piacere la mazza o la patata, però non posso considerarmi un gatto (transpecismo) anche se mi piacerebbe dato che sento affinità coi felini (a parte magnare le lucertole). Non posso nemmeno considerarmi Elvis (transidentitarismo) anche se mi piacerebbe avere una fila di groupie che mi aspetta fuori dal camerino dopo lo show per pascersi del mio reale augello. Però può essere che il mio ragionamento sia sbagliato quindi se avete opinioni in proposito, mi piacerebbe leggerle.
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27-10-2018, 18:22
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,030
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Se consideriamo malattie l'ansia e la depressione e non tratti della personalità,credo che anche il transgenderismo sia più vicino ad una malattia che ad una reale scelta o inclanazione.
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27-10-2018, 18:27
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,478
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il futuro è questo
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27-10-2018, 21:17
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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L'identità degli esseri umani in genere non è stabile perciò in linea di principio se si può scegliere chi essere e si sta meglio nell'essere qualcun altro (in senso identitario non "qualcun altro" in senso specifico) rispetto a quel che si è adesso, perché dovremmo impedire questa cosa qua in generale?
Delle donne si rifanno il seno, si fa uso della chirurgia estetica per modificare l'identità fisica e star meglio con se stessi, visto che oggi queste tecniche lo permettono e qualcuno magari vive meglio così, perché impedire questa cosa qua?
Il vero problema si pone secondo me quando non è possibile in nessun senso effettuare questa scelta e viene a crearsi un violento conflitto (insanabile) tra quel che si è e quel che si vorrebbe essere. Problemi del genere però li possono avere un po' tutti (ce li ho anche io per quanto riguarda l'identità sociale in certi ambiti) non solo i transgender.
In generale non riterrei che provoca disagio in sé cercare di cambiare identità (emotiva, sessuale, professionale, sociale, economica ecc. ecc.) in svariati modi (lo fanno la maggior parte delle persone), ma in casi particolari (là dove il cambiamento risulta molto difficile se non impossibile) potrebbe creare disagio una cosa del genere e bisogna valutare bene la situazione caso per caso.
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Ultima modifica di XL; 27-10-2018 a 21:40.
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29-10-2018, 10:49
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
Il transgenderismo non è piu considerato un disturbo mentale ma c'è chi sostiene che l'esclusione della 'disforia di genere' dalla lista di disturbi psichici sia stata motivata da pressioni politiche.
Alcuni sostengono che considerare il trangenderismo una malattia sia frutto di pregiudizio, lo stesso tipo di pregiudizio che fino a qualche anno fa portava a considerare l'omosessualità come aberrazione. Però l'omosessualità è una preferenza mentre il transgenderismo implica considerarsi di sesso diverso rispetto a quello di nascita: a me possono piacere gli occhi neri o gli occhi blu così come mi puo piacere la mazza o la patata, però non posso considerarmi un gatto (transpecismo) anche se mi piacerebbe dato che sento affinità coi felini (a parte magnare le lucertole). Non posso nemmeno considerarmi Elvis (transidentitarismo) anche se mi piacerebbe avere una fila di groupie che mi aspetta fuori dal camerino dopo lo show per pascersi del mio reale augello.
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Io capisco che l'essere di destra oggi in Italia comporti il pascersi (cit.) anche di questi e altri pregiudizi, ma seriamente diamoci un taglio.
A meno di non considerare malati anche quelli che si fanno i trapianti di capelli, perché si vogliono considerare chiomati anche se non lo sono.
Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
Però può essere che il mio ragionamento sia sbagliato quindi se avete opinioni in proposito, mi piacerebbe leggerle.
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Non "può essere", è.
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29-10-2018, 18:58
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,338
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Io capisco che l'essere di destra oggi in Italia comporti il pascersi (cit.) anche di questi e altri pregiudizi, ma seriamente diamoci un taglio.
A meno di non considerare malati anche quelli che si fanno i trapianti di capelli, perché si vogliono considerare chiomati anche se non lo sono.
Non "può essere", è.
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se non argomenti finisci per sembrare un NPC
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29-10-2018, 19:02
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
se non argomenti finisci per sembrare un NPC
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Ho argomentato, infatti, sicuramente non meno di quanto abbia fatto tu. Rileggi.
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Ultima modifica di Winston_Smith; 29-10-2018 a 19:04.
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29-10-2018, 19:53
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,098
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Come diceva Almodovar, si è tanto più veri quanto si somiglia all'idea che si ha di se stessi.
Quindi ben venga tutto quello che aiuta a sentirsi più affini dentro il proprio corpo, la propria anima e il proprio sentire in generale.
Banalizzare la questione facendo l'esempio di trasformarsi in un gatto perchè si è affini coi gatti mi ricorda molto quell'esempio altrettanto stupido riguardo ai matrimoni gay, dove si consigliava allora di far matrimoni anche per sposarsi animali o alberi.
Invece che trovar escamotage per riuscire in qualche modo limitare le libertà altrui o comunque denigrare scelte profonde che evidentemente non si èì in grado di comprendere, si dovrebbe cercar di migliorare la propria vita ( probabilmente difficile anche perchè si è molto ottusi e fatti a compartimenti stagni ).
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29-10-2018, 21:27
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 4,795
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Più grave inventarsi 300 generi differenti da maschio e femmine.
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29-10-2018, 21:55
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,338
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Ho argomentato, infatti, sicuramente non meno di quanto abbia fatto tu. Rileggi.
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il trapianto di capelli non ha valore istituzionale: non va sulla carta di identità e non incide in competizioni sportive, vedasi la donna transgender canadese che ha vinto il campionato mondiale di ciclismo femminile.
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30-10-2018, 12:01
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
il trapianto di capelli non ha valore istituzionale: non va sulla carta di identità e non incide in competizioni sportive, vedasi la donna transgender canadese che ha vinto il campionato mondiale di ciclismo femminile.
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E questo cosa c'entra?
Si stava parlando di transgenderismo come possibile malattia, non saltare di palo in frasca.
Eravamo rimasti che voler cambiare sesso è voler essere ciò che non si è => malattia secondo il DSM all'amatriciana della destra italiana. Ma anche il voler essere capelluti pur non essendolo dovrebbe rientrare nella stessa definizione (per la cronaca, ci va anche il trapianto di capelli sulla foto della carta d'identità): quindi per la destra italica, se si vuol mantenere la coerenza, anche volersi trapiantare i capelli deve essere considerato da malati (e quindi in tanti di loro devono ammettere di aver votato un malato di mente).
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Ultima modifica di Winston_Smith; 30-10-2018 a 15:09.
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30-10-2018, 12:29
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,228
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Ammesso e non concessa la storia della malattia e il non accettare chi si è e yadda yadda, la domanda che mi pongo ogni volta leggendo certe risposte è: Si, ma quindi?
Cosa lede a voi il fatto che una persona si riconosca in un altro genere, nel senso, ok magari è una malattia, magari è un disturbo, magari il frutto del demonio o dell'educazione del tempo...ma quindi?
Posso dire di non accettare quel che sono e di voler essere altro e muovermi per esserlo?
Non permettereste un trapianto di capelli ad un malato di cancro perchè deve accettare la sua condizione?
Fondamentalmente, non capisco che apporto darebbe alla situazione, a meno che non si è medici che stanno studiando il fenomeno, definire in un modo o nell'altro il "problema". Sulla base di opinioni personali, tra l'altro.
In calce: non posso considerarmi nè un gatto nè Elvis, perchè? Posso considerarmici eccome, ciò che non posso fare è "cambiare" il contesto, nel senso che il mondo esterno reagirà e darà una risposta alle mie ambizioni. Ma la considerazione che io ho di me stesso non solo è libera, ma non fa del male a nessuno. Per quanto ridicola essa possa essere. Nemmeno qui capisco perchè questa urgenza di dire alle persone che non possono fare o considerarsi come pare a loro.
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Ultima modifica di Edwin; 30-10-2018 a 12:39.
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30-10-2018, 12:33
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Edwin
Ammesso e non concessa la storia della malattia e il non accettare chi si è e yadda yadda, la domanda che mi pongo ogni volta leggendo certe risposte è: Si, ma quindi?
Cosa lede a voi il fatto che una persona si riconosca in un altro genere, nel senso, ok magari è una malattia, magari è un disturbo, magari il frutto del demonio o dell'educazione del tempo...ma quindi?
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Mi pare ovvio: se è una malattia intanto si becca lo stigma sociale del malato che fa certe cose per "deviazione" non "sana" ( sanity is statistical, come in 1984, cfr. mia firma). E poi le malattie da che mondo è mondo si "curano"... nei modi tristemente noti che i fascismi di ogni tempo hanno escogitato per reprimere la libertà delle persone.
La "soluzione finale"
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30-10-2018, 14:26
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da zoe666
Come diceva Almodovar, si è tanto più veri quanto si somiglia all'idea che si ha di se stessi.
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Io direi solo che è un diritto volere o cercare di somigliare a certi ideali interni, non un imperativo morale.
Non è che chi decidesse che non vale la pena investire certe energie per esser simile a certi suoi ideali interni poi è meno vero.
Bisogna per forza far violenza alle persone in un senso o nell'altro? Non le si può semplicemente lasciar libere di scegliere senza stabilire a priori quale debba essere il loro bene?
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Ultima modifica di XL; 30-10-2018 a 14:32.
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30-10-2018, 15:12
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 2,338
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
E questo cosa c'entra?
Si stava parlando di transgenderismo come possibile malattia, non saltare di palo in frasca.
Eravamo rimasti che voler cambiare sesso è voler essere ciò che non si è => malattia secondo il DSM all'amatriciana della destra italiana. Ma anche il voler essere capelluti pur non essendolo dovrebbe rientrare nella stessa definizione (per la cronaca, ci va anche il trapianto di capelli sulla foto della carta d'identità): quindi per la destra italica, se si vuol mantenere la coerenza, anche volersi trapiantare i capelli deve essere considerato da malati (e quindi in tanti di loro devono ammettere di aver votato un malato di mente).
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quindi se uno vuole amputarsi il braccio perché si sente mutilato anche se non lo è, non va considerata una malattia? se un adulto maschio si sente una bambina di 6 anni come questo tizio, è una situazione non patologica? https://www.dailymail.co.uk/femail/a...tefonknee.html
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30-10-2018, 15:14
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
quindi se uno vuole amputarsi il braccio perché si sente mutilato anche se non lo è, non va considerata una malattia? se un adulto maschio si sente una bambina di 6 anni come questo tizio, è una situazione non patologica? https://www.dailymail.co.uk/femail/a...tefonknee.html
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Non lo so.
Non sono io quello che cerca disperatamente di dare patenti di malattie a destra e a manca e che apre topic per diagnosticare alla cazzo disturbi a categorie di persone dall'alto di non si sa quale specializzazione e diagnosi.
Dico solo che se fossi coerente col tuo ragionamento dovresti dedurre che quelli che si fanno il trapianto dei capelli sono malati (e non ho ancora capito se per te lo sono).
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Ultima modifica di Winston_Smith; 30-10-2018 a 15:18.
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30-10-2018, 16:10
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da captainmarvel
quindi se uno vuole amputarsi il braccio perché si sente mutilato anche se non lo è, non va considerata una malattia? se un adulto maschio si sente una bambina di 6 anni come questo tizio, è una situazione non patologica? https://www.dailymail.co.uk/femail/a...tefonknee.html
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Comunque i disagi mentali in generale non sono malattie, son forme di adattamento un po' zoppicanti (piuttosto originali ed insolite) che potrebbero anche non essere sostituibili con qualcosa di meglio per la persona o magari di meglio in altri sensi (per le persone che sono a contatto con questa persona) ed in diversi casi bisognerà rassegnarsi al fatto che si dovrà convivere con queste forme di diversità.
L'etichetta di malattia in casi del genere oltre a stabilire che una certa persona andrebbe rinchiusa o corretta contro ogni sua forma di volontà e autodeterminazione, non riesco a capire in che senso possa risultare utile.
Mi sembra uno strumento più morale questo delle etichette (usato a sproposito ed in senso confuso), che medico, con la medicina e la nosografia ha poco a che fare. Invece di classificare qualcosa che risulta già riconosciuta come una malattia dal consorzio umano ci si siede a tavolino e si decide quali debbano essere le malattie anche quando poi i portatori di queste malattie non si lamentano affatto di questi morbi. Se un tizio ruba o ammazza un mucchio di persone possiamo anche dire metaforicamente che risulta malato, ma a me risulta chiaro che si tratta di un giudizio morale e di preferenza nei confronti di certe condotte quando si fanno queste affermazioni, cosa c'entrano le malattie? Mica è malata una persona che fa cose del genere?
Stabilire che un certo tipo di comportamento o condotta risulta patologico, in termini informativi cosa ci dice di più? Secondo me niente. Sarebbe meglio giocare a carte scoperte ed ammettere apertamente che a noi dà fastidio che l'altra persona si comporti così, assumendo chiaramente una certa posizione morale (o politica).
Bisogna nascondere sempre una forma di intolleranza verso qualcuno o certe condotte dal paravento oggettivo del libro scritto dagli psicoparagnosti. La morale non è oggettiva, ognuno ha la sua, e i valori anche possono variare da persona a persona. Bisognerebbe assumersi in prima persona questa responsabilità giudicante e non delegarla al DSM, le tavole della legge, Dio o roba simile.
Come suggeriva Basaglia.
"non so che cosa sia la follia. Può essere tutto o niente. E' una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione"
Secondo me è proprio sbagliata tutta l'impostazione a monte. Ne ho parlato e discusso già altre volte. Non nego che esistano disagi mentali (nel senso che la persona può sentirsi disturbata in svariati modi), semplicemente però a me sembra che queste cose vengano usate spesso anche da certi psichiatri come sistemi per fini politici o per mantenere certe forme di ordine sociale che si hanno in mente, lo scopo non dovrebbe essere questo secondo me, queste cose dovrebbero servire a promuovere il benessere principalmente individuale (là dove è possibile), non collettivo.
Ricordo in tv anche uno psichiatra che si mise ad attaccare Berlusconi sostenendo che fosse un malato di mente. Ecco questo modo di fare non lo trovo corretto. Si accusi Berlusconi di essere un trasgressore di certe norme, al più lo si accusi di assumere certi atteggiamenti che non si condividono, ma cosa c'entrano queste etichette qua?
https://www.youtube.com/watch?time_c...&v=ZC6zwlQYHBg
La presunta oggettività del giudizio medico-psichiatrico viene usata per valutare la condotta di certe persone confondendo i due piani. Ecco la pericolosità nel trattare la psichiatria come una branca non anomala della medicina.
Invece di dire che una certa condotta secondo noi risulta cattiva o deprecabile si afferma che risulta patologica ed in quanto tale perciò andrebbe riconosciuta in sé come cattiva o deprecabile (mentre magari in linea di principio potrebbero esserci persone "normali" che non condividono il nostro giudizio). Così facendo si può affermare "non sono io a giudicarti così, è la psichiatria che dice che ti sei comportato male".
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Ultima modifica di XL; 30-10-2018 a 17:18.
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30-10-2018, 16:22
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Il cervello è strano.
Tipo ci sono casi di persone che non si sentono come proprio un certo arto del corpo, gamba, braccio, mano o piede, ecc.
Non sembrano mostrare nessun problema fisico, sensibilità, movimento, controllo tutto nella norma: ma fanno il diavolo a quattro pur di potersi amputare quella parte riconosciuta come aliena.
Siccome amputare un arto funzionante è illegale nella maggior parte dei paesi, questi individui spesso ricorrono a sistemi casalinghi, bagni di ghiaccio, ferite profonde, arrivano perfino a simulare incidenti pur di liberarsi dall'arto.
Ecco, una roba del genere io non me la sarei mai riuscita a immaginare. Quindi perché devo aver la presunzione di comprendere, in pochi minuti di superficiale trattazione, cosa frulla nella testa di un uomo che si sente donna o viceversa?
Abbiamo professori e ricercatori che si occupano di quest'ambito da ormai svariati decenni.
Forse è semmai politico il voler buttare alle ortiche ogni conoscenza pregressa, in nome di un sopraggiunto amore verso il politically incorrect e un'allineamento ai nuovi valori egemonici basati sull'estetica dell'omologazione, del settarismo, delle "testuggini". E ovviamente del rifiuto ai diversi, dell'odio a chi è stran(ier)o.
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30-10-2018, 16:40
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
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io mi sento anzitutto una persona e uomo o donna mi cambia poco
le minigonne non le metto gia' ora e coltiarmi piantine o bermi tisane credo me lo farei lo stesso, tanto lo faccio sempre in solitaria, mi interesserei (tanto sempre di sogni si tratta) magari piu' a donne, tanto l'amore puro non e' legato al sesso...insomma son esseri troppo distanti dal mio modo di essere e pensare ma non li invidio
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30-10-2018, 16:42
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#20
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,478
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Quote:
Originariamente inviata da ila82
io mi sento anzitutto una persona e uomo o donna mi cambia poco
le minigonne non le metto gia' ora e coltiarmi piantine o bermi tisane credo me lo farei lo stesso, tanto lo faccio sempre in solitaria, mi interesserei (tanto sempre di sogni si tratta) magari piu' a donne, tanto l'amore puro non e' legato al sesso...insomma son esseri troppo distanti dal mio modo di essere e pensare ma non li invidio
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