cancellato2824

Faccio un topic per pigolare, magari e' un'esigenza solo mia, nel caso lo usero' solo io.
Quando si vorrebbe qualche scambio ma non si sa come non si sa con chi.
Di quello che piu' si vorrebbe dire non si puo' parlare, gli altri non capirebbero ed e' troppo fuori dai loro schemi e alla fine i pensieri van sempre li' e a tutta una vita troppo diversa da quella altrui e censurando non resta quasi nulla da dire.
Quando si e' liberi di essere comunque si e' finche' non si rompe agli altri, quindi standosene per i fatti propri.
Quando ci son problemi a fare le attivita' che gli altri fanno e anche solo uscire o fin scriversi ma son cose su cui gli altri storcerebbero il naso o scuoterebbero la testa.
Quando non si riesce nemmeno ad aprire un topic o un diario e si sente che non si verrebbe comunque compresi.
Quando magari si vorrebbe essere contattati da proprie conoscenze ma "ad altrui rischio e pericolo" e non nello stato d'animo per il "contattiamoci" o si ha paura di disturbare.
Quando non si riesce ad interagire costruttivamente nel forum, perche' si han problemi in parte diversi e a volte diventa fin frustrante, ci si sente piu' sfortunati e pesci fuor d'acqua anche qui.
Un topic per quando ci sente sempre piu' dimenticati, solo per affermare la propria esistenza e poter esprimersi quando non si trovano parole.

claire

Comincio io:

Non sono nè campagnola nè cittadina.
Nè radical chic nè legaiola.
Nè da bosco nè da riviera.
Al mare ho caldo, in montagna mi affatico.
Amo chiacchierare e odio gli estroversoni.
Amo mangiare ma solo quello che dico io.
Non mi piace la musica di moda,nè quella impegnata.
Non mi intendo di arte e letteratura ma non mi piacciono gli illetterati e insensibili.
Sono femminista ma non amo l'estremismo.
Rispetto gli ecologisti ma butto cicche in terra e a volte spreco gli avanzi.
Non amo chi parla di trucchi vestiti e negozi ma non riesco ad andare in giro vestita da centro sociale.
Lavoro coi bambini e non voglio figli.
Sono disadattata ma detesto la solitudine.
Trovati persone affini...come faccio?

varykino

uno che te mena ma poi ti dice che sei la cosa piu importante della sua vita (ma lo sei perchè puo menà a qualcuno lol) ma nn lo capisce mai la gente ) scherzo penso a polpastelli aperti

claire

Intendevo amicizie eh...
Polpastrelli aperti?

Comunque era una domanda retorica,non volevo monopolizzare il topic con consigli per me, è un topic di sfogo

varykino

si no intendevo che ce so cosi tante contraddizioni che c è da esplodere XD

Abuela

dai a me pare che alla fine stai nel mezzo, con questa descrizione puoi trovare persone affini

claire

E invece...

Rincewind88

Presente all'appello!
Trascorro metà della mia esistenza a pianificare e l'altra metà ad appurare i risultati delle mie strategie.Non è solo timidezza ma c'è una dose insita di masochismo in questa lotta eterna tra voler cambiare ma senza rischiare più di tanto. Prima di fare qualcosa come minimo faccio scorrere nei miei maxi schermi celebrali (ormai il mio encefalo è un multisala con proiezioni in contemporanea) tutte le possibili conseguenze. Dai film romantici a quelli horror, passando per i thriller, posso vantare un discreto campionario di film mentali. Ciascuna parola è dosata per arrivare ad un certo risultato. C'è qualcosa che mi fa paura? Esiste sempre un modo per aggirare l'ostacolo, affrontarlo è l'extrema ratio, quando tutte le altre possibili scorciatoie sono risultate assolutamente impraticabili. I social fanno parte dei miei grandi piani ed anche una banalissima richiesta di amicizia finisce per essere qualcosa di ponderato e ponderato (sopratutto se si tratta di persone "intriganti") e, quasi sempre, finisce con un nulla di fatto. Difficilmente vado di istinto e sono troppo, troppo abitudinario, aggrappandomi alle mie solite cose. Proprio per questo anche chattare (anche qua sul forum come in qualsiasi circostanza) diventa un'impresa con mille scrupoli che mi faccio, finendo per fare monologhi mentali (potrei adattarli in quale piece teatrale ). Non disdegno la solitudine (specialmente se voluta) ma con le persone giuste (detesto con tutto me stesso chi se la tira) mi trovo benissimo. Alterno momenti di tristezza a momenti in cui il lume della speranza mi porta a sognare ancora e ancora.
Fine del monologo.
Sipario.

badwolf

Ultimamente ho pochissimo tempo per me e sono sempre a terra ...
Ma poi non saprei chi cercare, vado a periodi alterni in cui mi sento solo come un cane a altri in cui non riuscirei a sopportare gli sforzi sociali che un'amicizia richiederebbe e vorrei solo stare sulle mie.

Mi chiedo quindi come poter conciliare questi miei periodi alterni con un'altra persona, ci ho provato in passato e ho finito nel buttare nel cesso amicizie molto importanti a cui tenevo molto ... ma ora non sono piú in grado di recuperare e ci rimango molto male ogni volta che tento di fare un passo di riconciliazione che ovviamente va male ...

Voi direte e quindi cosa vuoi ? non lo so ... perché questo é un periodo in cui mi sento dannatamente solo ma non so cosa fare per uscirne

Pablo's way

Mi mette tristezza il fatto di dover constatare dopo tanti anni, che anche qui funziono esattamente come là fuori, non riesco se non raramente a legare, a creare un rapporto e nei rari casi in cui ci riesco a mantenerlo.

Non so come si fa, non me l'hanno insegnato o non ho compreso e mi sento solo in mezzo alle persone, perché io ci sto in mezzo alle persone, ma è come se non ci fossi, è una solitudine mentale.

E così i giorni scorrono uguali e non rimane quasi niente.

ErwinP

Quando sto con gli altri divento iper-analitica, come se mi guardassi da fuori,come se stessi analizzando un telefilm. Se sto da sola voglio la compagnia ma se poi qualcuno mi risponde e inizia la chiacchiera ecco che torna l'iper-analiticità.
Oggi ho passato tutto il giorno a riflettere che non mi so definire se non in negativo: so dire cosa non sono ma non cosa sono, so dire cosa non mi piace ma non cosa mi piace. Sono fuori posto ovunque.
Mi sento una figura ingombrante e allo stesso tempo totalmente trasparente.

Ogard

Pensare che nessuno possa capirci è così 2005 (anni lotta tra truzzi e metallari con gli emo perculati da tutti ma tutti lo sono stati). Per quanto siamo complicati e incasinati penso che sia un po' da supponenti pensare di essere unici, nel bene e nel male.

Abuela

In questi giorni ho ripensato a un momento vissuto da giovincella, intorno ai 16 anni credo. Me ne stavo in un garage a sentire le prove di un gruppo, amici di mio fratello. Dal nulla mi balenó nella mente che non avevo idea di chi fossi. Non ricordo di aver mai avuto pensieri di quel genere prima, ne ricordo che stessi vivendo particolari crisi o momenti difficili in quel periodo e non ricordo come sviluppai in seguito questi pensieri. Quel che so è che poi è stato tutto un declino e uno scomparire. Un declino della mia persona. Come se nell'aver realizzato che non avevo una identità, invece che andare in cerca di qualcosa, avessi deciso che tanto valeva scomparire davvero di fronte agli altri come di fronte a me stessa.
In effetti non ci sono più stata ne mi sono preoccupata di esserci.
In questi giorni, a distanza di 20 anni (cazzo) è come se mi ritrovassi in quel sentire. Realizzo il profondo vuoto che mi porto dentro, che non è tristezza, non è depressione. È una mancanza. L'assenza della persona Abuela. Non ho valori. Non credo in nulla. Non ho idee ferme, neanche politicamente o religiosamente.
Potrei incontrare chiunque, e se sapesse parlare bene convincermi che ha ragione, che è quello il modo giusto di pensare.
La non vita non può aiutarmi in questo.
Ma vivere significherebbe lasciarsi trascinare dalle idee altrui.
Eppure non vorrei ripetermi, ribadire l'errore dei16 anni. Anche se lo sto facendo...

Essere consapevoli non è di alcuno aiuto, comporta solo essere spettatori coscienti del casino che si sta compiendo, incapaci di porvi un freno.

Pio pio

Ventolin

pio pio pio?

claire

L'avevo.
Poi sono invecchiata davvero,e mi è passata.

cancellato2824

ho scritto pigolare ma forse in effetti avevo piu' in mente il mugolare dei cani, quando fan quei suoni sommessi e sconsolati

Jupiter

Amen.

Abuela

Ieri sera avevo una pigolata triste post alcolica ma l'ho rimossa

Comunque in questi giorni mi sono trovata mio malgrado in mezzo a dei giovani. Alcuni dei quali pure del mio passato (un passato molto lontano).
Non ho avuto capacità di scambiare parole con nessuno di loro, al di là di un ciao, tutto bene.
Poi mi sono messa da parte e praticamente non ho avvicinato nessuno e nessuno ha avvicinato me. Questo forse mi ha suscitato pensieri passati. Sono molti anni che non mi ritrovo in tali contesti il che me li aveva fatti quasi dimenticare.
Ritrovarcisi significa starci in una situazione anche peggiore di 20 anni fa. Forse oggi potrei essere meno timida e insicura di allora ma sono completamente disinserita.

Quando mi sono ritrovata con alcuni che parlavano (dei parenti ) io riuscivo solo a parlare di rimando, cose tipo"eh si". O battute anche più lunghe che però servivano solo a confermare quanto detto prima. Non aggiungevano nuovi spunti al dialogo. In questo mi sono sentita vuota e incapace di affermare me stessa in un qualche modo.

Nei contesti in cui devo affermarmi, cioè semplicemente parlare, essere presente, mi ritrovo faccia a faccia col mio vuoto interiore. Cosa che nella vita di tutti i giorni non avverto, perché lavoro o guardo serie tv o leggo o faccio faccende (o mangio). Insomma esiste una via di fuga che non può esistere quando mi trovo di fronte ad altre persone in un contesto che non preveda dialoghi imposti (tipo il lavoro).

Certo c'è l'alcool ma questo non serve a darmi qualcosa o a rendermi capace di dare qualcosa agli altri, solo a sentirmi più rilassata nell'affrontare quel momento.

cancellato2824

L'ho aperto apposta anzitutto per i casi in cui non si ha nulla da dire (o non si vuole dire) ma si vuole dare un segno di vita (e magari di malessere ) , magari che passi un po' meno inosservato che in topic generici.
Il senso di cio' in effetti non e' evidente ma da tempo ne sentivo il bisogno.

Markos

Ogni tanto rifletto sulla mia incredibile vita....
Ostaggio di due genitori che mi hanno impedito (insieme ai bulli e alla mancanza di interesse femminile nei miei confronti che mi ha abbruttito nel corso degli anni) di vivere una vita normale...
Che mi hanno creato più danni che un tornado...
Che mi hanno massacrato senza mai insegnarmi realmente a vivere e hanno combattuto i miei tentativi di fuga e di indipendenza..
E che adesso, da vecchi e malati (specie mia madre), sono strapieni di pretese nei miei confronti d'accordo con i miei parenti...
"Sei figlio unico arrangiati"...
Oltre al danno la beffa...