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Vecchio 05-06-2014, 22:54   #1
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L'avatar di Drecks
 

Quando capita di parlare con qualcuno e questo si lamenta di un male che ha, sia esso fisico o dovuto a fatti esterni non so mai come prendere la cosa e rispondergli per farlo sentire a suo agio. Dire parole di comodo mi fa solo passare per banale e ipocrita, stare zitto è imbarazzante e chiedere più informazioni funziona per ritardare una mia eventuale domanda su come chiudere l'argomento.
So che sembra una stupidaggine ma di tanto in tanto capita e spesso ammutolisco per evitare di dire idiozie di conforto.
Vecchio 05-06-2014, 23:25   #2
Banned
 

Non sempre si vuole esprimere un pensiero in casi del genere e la diplomazia o il conforto sono solo delle convenzioni sociali per indorare la pillola.

Mi capita spesso di rapportarmi con persone che vivono direttamente una patologia importante e a prognosi infausta (es. cancro) oppure con i familiari di persone che sono in pericolo di vita.
Premesso che la mia formazione per rapportarmi e gestire queste persone non è paragonabile a quella di uno psicologo, io non ho mai mentito o dato false speranze a queste persone.
Col tatto e con il giusto grado di dettaglio legato al contesto e alla necessità, ho sempre detto la verità nel modo più empatico possibile, omettendo il non necessario e, in alcuni casi, anche trincerandomi nel silenzio perché non volevo né entrare nella vita dell'individuo, né ero in grado di dire qualcosa sul tema.

Ci sono anche casi in cui, pur non essendo psicologo, spontaneamente e sinceramente, dico di più e col preciso intento di fare counseling, talvolta recepito come tale ed efficace per la persona.

Insomma, non bisogna sentirsi in colpa, né in obbligo di dire sempre qualcosa ed è giusto così
Vecchio 05-06-2014, 23:46   #3
Esperto
 

Mah... un "mi dispiace" per iniziare penso vada bene.. poi non so a che situazione specifica ti riferisci, quanto grave eccetera, comunque la cosa più gradita penso sia percezione che il proprio dolore venga compreso dall'altro, quindi puoi usare la tecnica di riassumere, riformulare con parole nuove quello che l'altra persona ti ha detto, per dimostrare che lo ascolti e lo capisci. E anche per chiarire la situazione ai suoi stessi occhi. Tipo uno si lamenta un'ora di problemi con sua madre e tu rispondi "quindi ti senti frustrato/arrabbiato con lei per questo e questo motivo.. giusto?".
A me hanno insegnato così
E comunque nelle situazioni particolarmente drammatiche o delicate, anche il silenzio diventa un opzione valida, per evitare di fare danni, come diceva il saggio coniglietto Tamburino: "Se non sai che cosa dire, è meglio se non dici nulla!".

Ultima modifica di sadsilversoul; 06-06-2014 a 01:36.
Vecchio 06-06-2014, 08:36   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Drecks Visualizza il messaggio
Quando capita di parlare con qualcuno e questo si lamenta di un male che ha, sia esso fisico o dovuto a fatti esterni non so mai come prendere la cosa e rispondergli per farlo sentire a suo agio. Dire parole di comodo mi fa solo passare per banale e ipocrita, stare zitto è imbarazzante e chiedere più informazioni funziona per ritardare una mia eventuale domanda su come chiudere l'argomento.
So che sembra una stupidaggine ma di tanto in tanto capita e spesso ammutolisco per evitare di dire idiozie di conforto.
ma no, non ti preoccupare di essere banale, la banalità mica è un male, una parola di conforto fa bene sempre, perlomeno nella mia esperienza di "consolatore" (ad esempio con clienti)
Vecchio 06-06-2014, 08:58   #5
Banned
 

dì quello che ti viene in mente, da un "mi spiace", ad annuire; in alcune sitauazioni pure un " sempre che ti lamenti" vagamente scherzoso ci può stare. Grandi parole di conforto in realtà generalmente non ci sono perchè la situazione è quella e le parole lasciano il tempo che trovano (ma anche lì dipende).
Io parlo di miei problemi solo se chiesto, perchè comunque so di mettere a disagio l'altro, quindi anche lì per decidere cosa dire nelle situazioni da te citate mi chiederei "perchè me lo sta raccontando?" . Comunque quando lo faccio desidero una reazione sincera, altrimenti cercavo un generatore automatico di frasi di supporto (che proprio in questa forma non credo esista, ma per rendere l'idea, del resto avevo provato a chattare con un programma automatico e il risultato non era poi tanto male).
Vecchio 06-06-2014, 09:54   #6
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da Drecks Visualizza il messaggio
Quando capita di parlare con qualcuno e questo si lamenta di un male che ha, sia esso fisico o dovuto a fatti esterni non so mai come prendere la cosa e rispondergli per farlo sentire a suo agio.
Mostra uno sguardo interessato, annuisci e dì "ah ti capisco/hai ragione".
Al 99% chi si lamenta non chiede soluzioni vuole lamentarsi e basta.
A volte potresti anche essere un muro per quello che vale.
E con questo non dico che non sia necessario o sia brutto sfogarsi, ha la sua utilità nel breve termine.

Ultima modifica di Weltschmerz; 06-06-2014 a 09:57.
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