...mi affaccio sulla soglia e chiedo il permesso di entrare. Uomo, 35 anni ormai alle porte, e non ho vissuto una vita serena..né la vivo oggi. Ed è questo che mi porta qui. Accetto il mio passato e non ho rimpianti ossessivi, perché riconosco che non avrei potuto comportarmi diversamente, per come ero e sono stato...ma ora ho il vivo desiderio che il mio passato non diventi anche il mio presente. Da adolescente venivo regolarmente deriso per il mio aspetto, e il fatto che gli altri non mi accettassero per come io desideravo venire accettato, mi portò al rifiuto di me stesso. Mi chiusi, come si è soliti fare per allontanare il più possibile ogni fonte di sofferenza (o ciò che si crede tale.. perché in fondo buona parte dell'origine del mal di vivere è in sé e nella propria incapacità di farvi fronte). Quando poi rivelai all'unico amico che avevo (o piuttosto che credevo di avere) le cause della mia pena ed egli anziché sostenermi cominciò a dileggiarmi e tormentarmi per la mia debolezza, diventando di fatto il mio peggior nemico, finii col crollare, scoprendo una depressione congenita dalla quale sono guarito...più di una volta. Da allora cambiai radicalmente il mio modo di vedere il prossimo, la fiducia era persa, ed era persa anche la fiducia nel sistema di valori che comunemente viene accettata. Amore, amicizia, egoismo ed altruismo... tutto mi apparve sotto un'altra luce. Adesso, dopo un amore finito prima del previsto, mi metto ancora una volta in discussione... ho voglia di cambiare, di mettere in gioco le mie convinzioni, che a nulla di buono mi hanno portato... intraprenderò un nuovo percorso personale, nella mia vita di tutti i giorni, ma vorrei farlo anche qui, in mezzo ad altri che come me sanno cos'è la paura sociale, l'ansia, la depressione, la mancanza d'autostima e l'insicurezza..
Un saluto