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09-10-2007, 19:31
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Dovrebbe essere una caratteristica del DEP, giusto? La paura di sentirsi sempre di troppo, che fa comunella con la paura di sentirsi inadeguati, sbagliati ecc.? Non so voi, ma io prima di interfacciarmi con qualcuno avverto sempre la sensazione che il mio relazionarmi con gli altri verrà percepito come una noia, un'intromissione sgarbata e inopportuna. Penso sempre che gli altri abbiano una vita ricca di stimoli, interessi e persone per potersi relazionare con un cane sciolto come il sottoscritto. Subentra poi anche l'idea di sentirsi una sorta di mendicante in cerca di compagnia, un disadattato che non ha altri a cui rivolgersi. Ecco perché non chiamo mai di mia iniziativa ma aspetto che siano gli (eventuali) altri a farlo...
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09-10-2007, 20:09
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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SI capita di continuo.....anche se i miei timori non sono cosi astratti, sono piu reali.....io mi sono disabituato ad una vita sociale tra giovani quindi mi intrometto, propongo uscite solo per cose "normali" come andare al centro commerciale, a vedere una partita, fare un po di sport (individuali).......e basta!
Non so se oggi hai visto i Simpson......ecco io mi troverei nella situazione di Mr Burns insieme ad una ragazza
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09-10-2007, 20:15
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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E' l'insicurezza,la poca autostima che genera questi pensieri.
Ricordo quando fui invitato ad una festa dopo tanto tempo.Sentivo tutti distanti,come se io fossi li' per non so quale motivo e vedevo tutti piu' interessanti di me.Sono percezioni sbagliate.Il fatto che non abbiamo una vita altamente mondana non fa di noi delle ruote di scorta e non dovrebbe abbassare la nostra autostima.
Quote:
Non so se oggi hai visto i Simpson......ecco io mi troverei nella situazione di Mr Burns insieme ad una ragazza
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Non l'ho vista.Cioè?
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09-10-2007, 22:25
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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C'era Mr Burns che aveva rimorchiato una donna sui trent'anni.....lei cercava uno un pò più giovanile perchè mr Burs era completamente fuori dal mondo.....quindi ha ingaggiato Homer che doveva far finta di essere un suo amico e fingevano entrambi si essere compagni di scorribande, per far cambiare impressione alla ragazza. :d
Ecco....io se vado ad una festa mi sentirei come lui o come te....fuori dal mondo proprio
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10-10-2007, 09:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,091
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non so voi, ma io prima di interfacciarmi con qualcuno avverto sempre la sensazione che il mio relazionarmi con gli altri verrà percepito come una noia, un'intromissione sgarbata e inopportuna. Penso sempre che gli altri abbiano una vita ricca di stimoli, interessi e persone per potersi relazionare con un cane sciolto come il sottoscritto. Subentra poi anche l'idea di sentirsi una sorta di mendicante in cerca di compagnia, un disadattato che non ha altri a cui rivolgersi. Ecco perché non chiamo mai di mia iniziativa ma aspetto che siano gli (eventuali) altri a farlo...
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Quando dovremmo semplicemente pensare che se alla persona in questione non interessa la nostra compagnia o amicizia comunque ha mille modi per farcelo capire lei stessa in breve tempo...
ma poi è sempre lo stessa dannata storia; se non proveremo, rinunciando prima, non lo sapremo mai... e se invece a quella persona la cosa invece risulterà gradita o addirittura attesa ?
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10-10-2007, 13:34
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#6
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Avanzato
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 303
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Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non so voi, ma io prima di interfacciarmi con qualcuno avverto sempre la sensazione che il mio relazionarmi con gli altri verrà percepito come una noia, un'intromissione sgarbata e inopportuna. Penso sempre che gli altri abbiano una vita ricca di stimoli, interessi e persone per potersi relazionare con un cane sciolto come il sottoscritto. Subentra poi anche l'idea di sentirsi una sorta di mendicante in cerca di compagnia, un disadattato che non ha altri a cui rivolgersi. Ecco perché non chiamo mai di mia iniziativa ma aspetto che siano gli (eventuali) altri a farlo...
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Quando dovremmo semplicemente pensare che se alla persona in questione non interessa la nostra compagnia o amicizia comunque ha mille modi per farcelo capire lei stessa in breve tempo...
ma poi è sempre lo stessa dannata storia; se non proveremo, rinunciando prima, non lo sapremo mai... e se invece a quella persona la cosa invece risulterà gradita o addirittura attesa ?
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Verissimo, ma c'è anche la paura di esser rifiutati che non si toglie facilmente... è vero, se non provi non lo saprai mai, ma dirlo a parole è una cosa, anche pensarlo e convincersi che è così è semplice, ma quando sei lì viene tutto automatico e la tua parte irrazionale ed emotiva più profonda prende il sopravvento e la cosa non cambia, e per quanto tu ci provi a toglierti quei pensieri sbagliati e irreali è molto dura perchè il tuo corpo continua cmq a rispondere in maniera totalmente diversa e opposta.
Poi i fobici tendono ad interpretare male le parole e il linguaggio del corpo degli altri, riuscendo a trovare sempre una motivazione poco realistica, spessissimo non vera e quasi sempre negativa. Ad esempio un fobico quando parla con una persona e durante il discorso la vede assonnata, sbadigliante, trae subito la conclusione di essere poco interessante quando magari invece è soltanto stanca per altri 1000 motivi diversi. Ma questo nella mente di un fobico non si affaccerà mai o cmq viene scartato subito a favore del pensiero negativo.
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10-10-2007, 21:38
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non so voi, ma io prima di interfacciarmi con qualcuno avverto sempre la sensazione che il mio relazionarmi con gli altri verrà percepito come una noia, un'intromissione sgarbata e inopportuna. Penso sempre che gli altri abbiano una vita ricca di stimoli, interessi e persone per potersi relazionare con un cane sciolto come il sottoscritto. Subentra poi anche l'idea di sentirsi una sorta di mendicante in cerca di compagnia, un disadattato che non ha altri a cui rivolgersi. Ecco perché non chiamo mai di mia iniziativa ma aspetto che siano gli (eventuali) altri a farlo...
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Quando dovremmo semplicemente pensare che se alla persona in questione non interessa la nostra compagnia o amicizia comunque ha mille modi per farcelo capire lei stessa in breve tempo...
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Già ma quando si è affatti da certi disturbi caratteriali, qualsiasi piccolo segnale può essere interpretato come una manifestazione di fastidio da parte degli altri.
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07-11-2007, 22:58
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#8
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Intermedio
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 122
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io non so se percepisco gli altri come migliori, ma sicuramente ho il terrore di sentire qualche critica nei miei confronti o di avvertire da qualche segnale che sono di troppo..forse è per questo che cerco sempre di non disturbare e passare inosservata.
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07-11-2007, 23:56
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#9
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Avanzato
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 428
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muttley, a me capita di continuo...ho sempre paura che se chiamo gli altri essi capiranno il mio bisogno di loro, cosa che ferirebbe il mio orgoglio...però ti posso dire che l'impressione che lasciamo negli altri, è quella di essere persone che se la tirano, o che semplicemnete hanno una loro vita, e che nn hanno bisogno di altri.,..dovremmo incominciare afreagrcene dei giudizi della gente...
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08-11-2007, 00:17
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Domodossola
Messaggi: 641
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la paura d essere d troppo, nn gradito, fuoriluogo è forse il motivo principale ke mi blocca quando devo relazionarmi cn gli altri (succede sopratutto cn queli della mia età, cn le perosne anziane ad esempio nn ho problemi :? )
penso sempre d essere considerato uno sfigato (qui mi riallaccio alla teoria tralaltro verissima d un utente ke ha posto la relazione ISOLATO = SFIGATO)
e ho paura d essere allontanato in maniera + o meno garbata, xkè in quel caso assumerei un atteggiamento distaccato e indifferente ma dentro c rimarrei malissimo.
ho anke un blocco verso le persone + alte d me, nn so xkè ma tendo a classificare le persone in base all'altezza.
ad esempio se io dovessi relazionarmi cn uno della mia età ma + alto d me mi ritroverei in difficoltà (+ del solito) e tendo ancora d+ a considerarmi di troppo
(x completezza aggiungo ke io sn 1 e 76)
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08-11-2007, 00:34
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#11
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Avanzato
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 428
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meno male che sono 1 e 93...
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14-11-2007, 00:50
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#12
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Intermedio
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: condominio, in Italia
Messaggi: 299
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prendo anche io la parola e confermo che spesso ho proprio paura di:
1.essere scambiato per un maniaco sessuale se provo a dialogare con una donna
2.essere scambiato per un omosessuale se provo a dialogare con un uomo
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14-11-2007, 09:43
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 1,034
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da esperto nel settore
posso affermare che la paura
è quella di esporre noi stessi al
giudizio implicito od esplicito
vero o presunto
artificioso o da ni autocreato
attribuito poi agli altri
che in realtà di noi se ne sbattono ....
anche se poi noi stessi ci sentiamo al centro
dell'attenzione. ma di chi ?????
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29-11-2007, 20:50
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#14
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Principiante
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 40
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Il fatto di sentirsi impropriamente e sempre al centro dell'attenzione, dell'aver paura di sbagliare, con conseguente goffaggine e incapacità di affrontare serenamente le situazioni è tipico del nostro disturbo.
Il problema è che è un circolo vizioso:
- si pensa che non ci se la farà mai e scatta l'ansia
- si ha paura di comportarsi in modo inappropriato e che gli altri si accorgano di come siamo e l'ansia aumenta
- puntualmente l'ansia ti fa VERAMENTE sbagliare o farti notare, ed ecco che la fobia si rafforza, perchè pensi ah avevo ragione, non mi sono saputo comportare per davvero.
:?
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29-11-2007, 21:55
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: bologna
Messaggi: 515
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Anche a me capita a volte di sentirmi come uno che mendica la altrui compagnia,o che non sa stare in mezzo agli altri o che comunque la sua presenza è indifferente.
Per fortuna poi mi capitano delle situazioni in cui capisco che non è così,ma che ansia in quei momenti.
Se poi mi rivolgo ad una ragazza che conosco poco ho sempre l'impressione che si domandi"ma chi c...o è questo?" :?
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05-12-2007, 20:21
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#16
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Principiante
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Dovrebbe essere una caratteristica del DEP, giusto? La paura di sentirsi sempre di troppo, che fa comunella con la paura di sentirsi inadeguati, sbagliati ecc.? Non so voi, ma io prima di interfacciarmi con qualcuno avverto sempre la sensazione che il mio relazionarmi con gli altri verrà percepito come una noia, un'intromissione sgarbata e inopportuna. Penso sempre che gli altri abbiano una vita ricca di stimoli, interessi e persone per potersi relazionare con un cane sciolto come il sottoscritto. Subentra poi anche l'idea di sentirsi una sorta di mendicante in cerca di compagnia, un disadattato che non ha altri a cui rivolgersi. Ecco perché non chiamo mai di mia iniziativa ma aspetto che siano gli (eventuali) altri a farlo...
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uguale per me...a volte m isembra di sentirmi di troppo e temp per nn essere invadente, di fre casini ancora peggiori...
merda com'è diffiicle styare al mondo!
ciao
Ale
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19-03-2008, 12:04
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#17
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Intermedio
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: lucca
Messaggi: 259
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io ho tutte le paure che avete elencato in questo topic.
anche io ho sempre paura di dar "noia" agli amici...
anche io classifico la gente in base all'altezza-bellezza-ricchezza e a quante ragazzae ha avuto.
quando sono in un locale pieno di gente mi viene da pensare: ma quel brutto li che ci viene a fare in un locale? mica vorra' conoscere delle ragazza? brutto come e'!!!!
ho spesso giornate in cui mi sento molto debole fisicamente e confuso mentalmente...
non ho ancora capito a che serve avere una vita se non si e' mai felici
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25-01-2010, 20:23
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Dovrebbe essere una caratteristica del DEP, giusto? La paura di sentirsi sempre di troppo, che fa comunella con la paura di sentirsi inadeguati, sbagliati ecc.? Non so voi, ma io prima di interfacciarmi con qualcuno avverto sempre la sensazione che il mio relazionarmi con gli altri verrà percepito come una noia, un'intromissione sgarbata e inopportuna. Penso sempre che gli altri abbiano una vita ricca di stimoli, interessi e persone per potersi relazionare con un cane sciolto come il sottoscritto. Subentra poi anche l'idea di sentirsi una sorta di mendicante in cerca di compagnia, un disadattato che non ha altri a cui rivolgersi. Ecco perché non chiamo mai di mia iniziativa ma aspetto che siano gli (eventuali) altri a farlo...
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Stesso problema anche per me. Il bello è che me lo rinfacciano sempre, poi magari quando mi decido incasso qualche delusione che me ne fa pentire (ma le persone in questione rigirano la cosa dicendo che son io a farmi questi pensieri... magari han ragione )
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25-01-2010, 22:12
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#19
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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Eh già, è proprio vero. Pensa che io da quando avevo 7 anni che ho questa continua sensazione di dare fastidio alle persone. Boh?!...allora a 7 anni già ero depresso?
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26-01-2010, 00:33
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#20
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Pensare che c'è chi rompe i co**ioni alla gente senza sospettare di essere stufante e invadente Se uno avesse sufficiente sicurezza in sè stesso, non avrebbe questo problema. Che poi se uno tradisce la paura di risultare invadente viene preso come appunto insicuro ecc. e ascoltato + malvolentieri.
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